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Leggenda La sedia curva o la sedia dell'uomo morto risale a fine Settecento, nel North Yorkshire. Passa alla storia per la folle vicenda di Thomas Busby, processato e giustiziato per l'omicidio di suo suocero (Daniel Auty) con cui gestiva un'attività di contraffazione di monete. La sedia di quercia — dove forse Busby e Auty sedevano per affari criminali oppure dove Busby è stato trovato ubriaco prima dell'arresto — è stata maledetta. La leggenda narra che chiunque vi si sieda potrà subire avvenimenti infausti: è accaduto con diversi babbani, perfino con una pattuglia di aviatori canadesi mai di ritorno dalla Grande Guerra. Da allora la sedia è custodita presso il Museo di Thirsk dove è appesa permanentemente su un muro in modo che nessuno possa sedervi. Curiosità: si tratta di una copia, l'originale è presso il Busby Stoop Inn, pub magico inglese che i babbani credono infestato proprio dallo spettro di Busby (e hanno ragione).

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Leggenda All'apparenza è un mattone in un edificio di King's Lynn, nella contea di Norfolk. Eppure, ha la forma di un cuore color cenere sulla pietra tramonto: il cuore, narra la leggenda, apparteneva a Margaret Read — fattucchiera, chiromante, soprattutto negromante. Shady Meg, così chiamata verso la fine del Cinquecento, era un punto di riferimento per chiunque cercasse maledizioni, risoluzioni d'amore e giochi di vendetta. Nel tempo della Caccia alle Streghe, fu accusata di eresia e condannata a morte: né l'annegamento nel fiume Ouse né il rogo riuscirono ad ucciderla. Sembra che tra le fiamme il cuore le sia scoppiato, letteralmente, finendo contro una parete di mattoni. Oggi è intatto, nessuno è mai riuscito a distruggerlo o cancellarlo. Il corpo di Margaret non è mai stato ritrovato.

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LeggendaUnlucky Mummy, la Mummia Sfortunata — è un antico manufatto egizio, oggi nella collezione del British Museum a Londra. Ha un pannello in legno, coperto di gesso dipinto, in origine destinato alla copertura della salma di una donna: eppure, sembra che all'interno non vi sia alcun corpo. Le origini sono molte e differenti: ritrovata a Tebe, poi trasportata a Londra, infine in viaggio sullo stesso Titanic verso New York (dove non è mai arrivata, sopravvissuta al naufragio della nave per rientrare al museo britannico). Sembra sia un manufatto che porti sfortuna e che sia tempestato da antichi sortilegi, maledizioni e fatture, la gioia e delizia di numerosi Spezzaincantesimi di tutto il mondo.

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Leggenda The Crying Boy (Il Bambino Piangente) è un quadro del pittore italiano Giovanni Bragolini, nel 1950. Come da titolo, mostra un infante addolorato e in lacrime, un'immagine che giunse dritta al cuore: il dipinto è stato riprodotto numerosissime volte. Trova successo soprattutto a Glasgow, in Scozia, accostato ad una leggenda particolare: sembra che il quadro sia stato coinvolto in diversi incendi domestici, uno dietro l'altro tra gli anni '50 e '60 del Novecento. A dispetto delle case distrutte misteriosamente dal fuoco, il quadro — in più stampe e copie — risultava sempre intatto. Peter Hall, Antimago del tempo, sostenne difatti che il dipinto fosse maledetto (causa degli incendi e delle copie per il paese). Forse uno scherzo, forse di più: ad oggi i quadri del Bambino Piangente sono sotto stretto controllo ministeriale.

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Leggenda La leggenda della bambola infestata risale ad inizio Novecento, quando viene regalata da un domestico originario della Cornovaglia ad un bambino di nome Robert Eugene Otto (in vacanza in Regno Unito per poi tornare in Florida). Il piccolo si lega alla bambola, che chiama con il suo stesso nome — la Bambola di Robert. Vestito da marinaio, con un cagnolino di pezza con sé, il bambolotto risulta innocuo... finché non inizia a rispondere, agitarsi e generare incidenti sinistri. Non è un regalo, ma un manufatto di vendetta da parte del vecchio domestico (che la storia magica sostiene essere un Elfo Domestico licenziato). Dalle risate grottesche al senso di possessione, la bambola è tuttora maledetta e si trova, protetta da sortilegi, al Museo Magico di East Martello, in Florida.

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Leggenda Eastgate Clock è il secondo orologio più fotografato e ammirato in Inghilterra, nella città di Chester. In origine è stato un dono per celebrare l'anniversario di diamante dell'allora Regina Vittoria, ma nel tempo l'orologio è stato partecipe di diverse leggende sinistre: all'interno della torre che lo custodisce sembra esservi il fantasma di Jacob, un vecchio architetto morto durante la costruzione dell'orologio; di fronte vi è invece il Thornton's Shop, dove risiede il fantasma di Sarah (morta suicida per la perdita dell'amato). La leggenda narra che entrambi gli spettri influenzino l'orologio, i cui rintocchi — all'una esatta di notte — talvolta diventino stridenti come grida umane, di strazio e dolore acuto. Curiosamente, nessuno è mai riuscito a sfiorare le lancette (né maghi né babbani in visita).

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Leggenda La Biblioteca di Combermere Abbey, nella contea di Cheshire in Inghilterra, è da sempre stata centro culturale di spicco per maghi e babbani. Nel 1891, infatti, il fotografo Sybell Corbet decise di scattarne una fotografia a lunga esposizione. Sull'immagine ottenuta, tuttavia, sembra esservi un alone sfocato, che ritrae — secondo la leggenda — lo spettro di Lord Combermere, ex proprietario e residente dell'edificio. La fotografia è soltanto l'apice di una serie di avvenimenti infausti: grida, oggetti spostati, eventi inspiegabili per turisti babbani. Sembra, inoltre, che ogni fotografia con la Biblioteca sullo sfondo sia destinata a mostrarsi incompleta, offuscata dalla luce... o forse dal dispettoso Lord Combermere.

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Leggenda La storia della lampada stregata di Hammersmith, zona occidentale londinese, risale al 1803 e si lega alla figura di Will Thomas: l'uomo, di origine babbana, trova una vecchia lampada a olio di rientro da un'escursione. Recupera il manufatto, lo porta a casa e prova ad accendere la lampada: è ignaro, difatti, che il manufatto custodisca spettri maligni lì imprigionati: oramai liberi, i fantasmi infestano la dimora di Will e di sua moglie, perseguitandoli giorno e notte con eventi spiacevoli e una serie di sfortune. La lampada è tuttora infestata, custodita presso il Museo di Storia Magica di Hammersmith e sigillata affinché nessuno possa mai accendere nuovamente la fiamma.

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Leggenda Un antico libro di incantesimi rinvenuto ad Aberdeen, in Scozia. Sembra sia stato scritto in origine da un monaco del XII secolo, le cui intenzioni perfide contrastavano la fede religiosa del ruolo (alcuni storici sostengono che il monaco, tuttora anonimo, fosse stato scomunicato e per questo pronto alla vendetta). Il manuale, che per anni è stato oggetto di studio con conseguenze disastrose, maledice chiunque vi si avvicini e lo legga, portandolo alla rovina. Ad ora è sigillato in un'area protetta, presso il Museo Locale di Aberdeen (curiosamente, è nella zona babbana del museo, al punto da attirare con voci e sospiri sinistri molti babbani).

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Leggenda Haigh Hall è una residenza in stile vittoriano, situata a Wigan nel Regno Unito. Ad oggi è un centro di prestigio per alchimisti, astronomi e visitatori di ogni genere, spesso sede di incontro della Congrega Internazionale degli Stregoni e della S-Nasa. Custodisce lo Specchio della Dama Bianca, uno spettro che abita il vetro e che rivela visioni di morte imminente a chiunque vi si rifletta; la presenza è stata testimoniata anche da visitatori babbani, alcuni maghi hanno tentato di manomettere il vetro affinché potessero liberare in definitiva lo spettro, ma ad oggi risulta infrangibile perfino alla stregoneria.

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