Posts written by Aiden Weiss

view post Posted: 1/5/2024, 10:24     Il Caso Malala Wisk - La Capitale del Mondo Magico

Il caso di Malala Wisk

Il Fuoco divampa, esplode, divora.
Nell’attimo in cui si è concentrato, richiamando tutta la propria magia, il controllo necessario, ha avvertito il Fuoco farsi strada in lui, vorace, di chi non conosce distinzione tra amico e nemico. E’ capriccioso quell’Elemento, assolutamente imparziale, non prende le parti di nessuno se non di sé stesso, né conosce pietà. Una parte di lui vorrebbe urlare, mentre sente i tessuti degli indumenti diventare ardenti, fino a poi scomparire, divorati dalle fiamme e in parte fusi con la sua pelle.
Digrigna i denti, gli occhi si fanno lucidi dal dolore, mentre il sangue e siero si mescolano, mentre gambe e bacino si ustionano inesorabilmente. Ma lui non si lamenta, nemmeno una volta. Sposa il dolore così com’è e non si da per vinto in ciò che sta adempiendo.
Non cede, la bacchetta trema per via della forza magica del Magisterium, conscio del rischio che sta correndo. Ma non gliene importa, le cose non possono ripetersi all’infinito, il Male non può liberare le Fiamme a scapito del Bene; stavolta deve essere diverso, stavolta è il Bene a dover avere il controllo sull’Elemento. Un rovescio della medaglia sancito dalla Magia.
Dunque lo vede, sì. Il Fuoco che viene assorbito dalla bacchetta come un vortice e lo fa suo. Non ha permesso alle Fiamme di fargli del male, poiché oltre a controllarlo lo ha accettato e quel complesso di pustole e piaghe sanguigne, che puzzano di carne bruciata, le ha accolte in silenzio.
Si appoggia a Raziah quando lo nota al proprio fianco, stanco, dolorante. Le gambe tremano per sforzo, ma per lo meno nota che i rinforzi stanno arrivando dal proprio Distintivo. Uno sguardo rapido ai propri colleghi, come a volersi accertare che siano al loro posto. Nessuno viene dimenticato, lasciato indietro, fintanto che ci sarà lui sul campo. E’ un Weiss, dopotutto. Uno rapido sguardo d’intesa verso coloro che si stanno prodigando nel mantenere l’ordine, oltre a chi sta soccorrendo chi ne ha bisogno, per poi rispondere alle domande che gli vengono fatte.
Infine si lascerà condurre al San Mungo per le cure, ma non prima di essersi lasciato un mesto e tirato sorriso.
*Riposate in pace, Malala e Albert. Ora più nessuno vi potrà fare del male. Ma Giustizia è stata fatta, almeno per voi.*


Inventario

- Bacchetta;
- Distintivo Auror;
- Anello del lupo e ciondolo della volpe (oggetti comuni);
- Sigarette e clipper;
- Bracciale Celtico Originale;
- Avversaspecchio;
- Orecchie Oblunghe;
- Bracciale di Damocle;
- Anello dell’Eroe;
- Fascicolo caso Wisk;
- Copia della Gazzetta del Profeta.

Stats & Conoscenze

PS: 200/305
PC: 190/256
PM: 255/277
Exp: 43,5

Incantesimi: - Classe I, II, III, IV, V complete, esclusi i proibiti; Iracundia (Classe III), Ignimenti (Classe IV), Claudo/Parclaudo, Nebula Demitto (Classe V);
- Classe VI appresi: Incarceramus, Realtas;
- Classe VII appresi: Magisterium;
- Incantesimi da Auror: Stupeficium, Expecto Patronum, Rompisigillo, Nego Negligetiam, Homenum Revelio, Deletrius.
- Mutas/Immūtas (appresi tramite Apprendimento Animagus);
- Ardemonio (conoscenza puramente teorica appresa all'evento Narcisi e Fiamme).

Abilità: Occlumante Apprendista, Animagus Inesperto (Volpe rossa).















Grazie mille, Master! <3
view post Posted: 5/3/2024, 21:25     Il Caso Malala Wisk - La Capitale del Mondo Magico

Il caso di Malala Wisk

Parole confuse, quelle che proferisce e che giungono alle orecchie dei Maridi, anzi… incomprensibili. Per quanto ci metta del suo l’Auror non vanta della conoscenza della lingua di quelle creature, eppure si ritrova con Reziah al fianco pronto ad aiutarlo, a tradurre per lui come meglio può.
Le palpebre di Aiden si muovono, in un moto confuso, quando sente le parole tradotte. Non-morto, denti aguzzi, cuore spento. Nella sua mente diventa tutto, presto, molto più chiaro e i puntini iniziano ad unirsi tra loro, dando un senso anche alla rabbia dei Maridi. Ma perché uccidere il marito della Wisk?
«Vampiro…» sibila, prima di lasciare quelle acque gelide assieme a Bucky, fino a ritrovarsi, nel giro di pochi attimi, sul suolo della banchina. Certo, Bucky ha rallentato la caduta, ma ciò non implica essere esenti dal dolore. Un grugnito, infatti, lascia le sue labbra mentre cerca di rimettersi in piedi, la bacchetta stretta in pugno. E, nel mentre, osserva il mondo andare in rovina, straziato ancora una volta dalle fiamme.
«ORA BASTA!» tuona con rabbia, portandosi in posizione per lanciare l’incantesimo. Non è la paura che lo sta guidando, non è il riflesso di quell’incubo che ha straziato Hogsmeade a condizionarlo.
No.
Ciò che Aiden vuole dimostrare è che il Male non può vincere per sempre, impunemente, evitando la Giustizia. Le cose non accadono mai due volte allo stesso modo, questo è il mantra del rosso, ed è per questo che non si tira indietro. Si concentra, si focalizza su quanto vuole fare, ciò che desidera ottenere, dando un senso a ciò in cui crede, ciò per cui lotta e per cui si è allenato tanto.
Piegare, Spezzare, Dominare.
La Volontà del Mago sta nel decidere come agire, per questo non vede le Fiamme come qualcosa di cui aver paura, perché senza controllo e perché può fare del male se dovesse entrare a contatto con qualsiasi cosa di diverso da se stesso. Non vede quell’Elemento capriccioso come un ostacolo insormontabile, semmai qualcosa da comprendere a pieno; perché è solo capendo che si può ottenere il potere per dominare qualcosa di altrettanto indomabile.
Crede in ciò che fa, oltre che in se stesso. Per questo osserva il Fuoco come una vecchia amica, perché in fondo lo è. «Il Fuoco...» sussurra, prima di muovere la bacchetta con una rotazione del polso. «Non può farti del male, a meno che non sia tu a permetterglielo…»
Non teme di fallire, non c’è alcuna esitazione in ciò che fa, mentre prova a muovere la bacchetta in aria, verso le Fiamme, cercando di disegnare verso di esso un rombo, partendo da Est, fino a salire verso Nord, spostarsi verso l’Ovest, scendere verso Sud e, infine, colpire il centro con un colpo secco e deciso. «MAGISTERIUM!» Scandisce con calma e decisione, come se niente possa effettivamente fermarlo, stando ben attento a mettere gli accenti sulla A e sulla E nella pronuncia.
Ciò che vorrebbe ottenere con quell’incantesimo non è una semplice dissipazione delle Fiamme, affinché chiunque sia alla sua mercé possa salvarsi, ma un vero e proprio richiamo verso quell’Elemento, affinché venga risucchiato dalla propria bacchetta e diventi un tutt’uno con essa, con loro.

Dominare.
Il Fuoco deve essere suo. Questo è quello che vuole Aiden.


Inventario

- Bacchetta;
- Distintivo Auror;
- Anello del lupo e ciondolo della volpe (oggetti comuni);
- Sigarette e clipper;
- Bracciale Celtico Originale;
- Avversaspecchio;
- Orecchie Oblunghe;
- Bracciale di Damocle;
- Anello dell’Eroe;
- Fascicolo caso Wisk;
- Copia della Gazzetta del Profeta.

Stats & Conoscenze

PS: 220/305
PC: 200/256
PM: 265/277
Exp: 43,5

Incantesimi: - Classe I, II, III, IV, V complete, esclusi i proibiti; Iracundia (Classe III), Ignimenti (Classe IV), Claudo/Parclaudo, Nebula Demitto (Classe V);
- Classe VI appresi: Incarceramus, Realtas;
- Classe VII appresi: Magisterium;
- Incantesimi da Auror: Stupeficium, Expecto Patronum, Rompisigillo, Nego Negligetiam, Homenum Revelio, Deletrius.
- Mutas/Immūtas (appresi tramite Apprendimento Animagus);
- Ardemonio (conoscenza puramente teorica appresa all'evento Narcisi e Fiamme).

Abilità: Occlumante Apprendista, Animagus Inesperto (Volpe rossa).















[off] Le azioni sono tutte ipotetiche.

view post Posted: 4/2/2024, 13:27     Il Caso Malala Wisk - La Capitale del Mondo Magico

Il caso di Malala Wisk

Profanatori dell’Acqua. Di tutte le accuse, proteste, che potessero muovere contro lui e i suoi colleghi, proprio l’unica che reputa così stonante e fasulla. Non è colpa sua, né dei suoi colleghi se si trovano in acqua, a combattere per salvare dei prigionieri, sono stati indotti a tuffarsi, per senso del dovere, non di certo per insultare la cultura dei Maridi. Ma forse non è il caso di soppesare troppo tali sfaccettature superflue e - in effetti - la testa dell’Auror Weiss è da ben altra parte, anziché lambiccarsi il cervello in simili sottigliezze. La sua missione, ora, è recuperare i compagni.
Ignora le parole dei Maridi, focalizzandosi su quanto è sul suo campo visivo, poiché ora che riesce ad identificare Elora, Reziah e un altro individuo in abito ministeriali, non può tergiversare ulteriormente. Fa per agire, per compiere un qualche incantesimo, ma il colpo di una coda gli mozza il respiro e lo spinge verso le alghe, che lo avvolgono, lo stringono e si sente come un animale in trappola. E il dolore si fa presto sentire, tra la costrizione sugli arti e sul torace, fino a lacerarlo.
Perde di lucidità, per qualche attimo, si sente quasi soffocare nonostante la presenza del Testabolla, ma poi Bucky riesce a liberarlo, a salvarlo dalla lancia di un Maride. L’acqua si mischia al sangue, il proprio, mentre sente gli arti e il torace bruciare per quelle ferite. E poi, benché ancora un po’ stordito, sente la voce di uno dei prigionieri tentare di comunicare in una lingua a lui sconosciuta. Sbatte le palpebre e osserva i Maridi e gli Avvicini fermarsi, osservarli, mentre lui e Bucky vengono raggiunti dai colleghi ora liberi.
Gli occhi si puntano verso un Maridi ben corazzato e che punta la lancia nella loro direzione. Aiden, di contro, lo osserva con stanchezza sì, ma anche con dovuta fermezza e serietà. «Abbiamo perso tempo prezioso tutti quanti, qui. Se il responsabile è ancora in superficie, mostracelo! Lasciaci fare il nostro lavoro.» Non sta ad indicare l’uomo che sa parlare con loro, forse il Mediatore stesso, viste le sue vesti, dato che è abbastanza affaticato e deve conservare le energie per il dopo. «E dopo averlo catturato, i miei superiori definiranno i termini con voi. Io sono un soldato…» Un Auror può definirsi un soldato, per un Maride, forse. «Non decido io.» aggiunge, neutro.
Confida che quanto detto venga riferito in maniera chiara ai Maridi da chi sa parlare la loro lingua e che le creature degli Abissi non si frappongono ulteriormente con la loro uscita dal lago. Indipendentemente da questo, lui prova a stringere l’Auror più debilitato a sé, passandogli un braccio attorno alla vita, per poi posizionare il gomito in alto e arrivare così a puntarsi la bacchetta addosso. Prova a fare un rapido calcolo, nel mentre che focalizza con lo sguardo la giusta angolatura da prendere, onde evitare che possa schizzare fuori dall’acqua e schiantarsi contro la banchina o altro o, peggio ancora, che possa uscire e arrivare ad un’altezza considerevole tale da subire ingenti danni da caduta, semmai non dovessero riuscire ad agire in tempo con un incantesimo. «Se dovessimo uscire e rischiare di cadere malissimo, prova ad arrestare la caduta.» suggerisce al collega, per poi concentrarsi e richiamare la magia con cui eseguire l’incanto. Non appena è sicuro della giusta angolazione, il braccio di Aiden si tende, slanciandosi in tutta la sua altezza e abbassandosi quel tanto da risultare un angolo di 45°gradi circa. «*Proiècto!*» scandisce, mentalmente, con chiarezza e decisione, prestando molta attenzione agli accenti.
E se riesce a partire, spera di finire contro niente, né di schiantarsi al suolo una volta fuori dall’acqua.


Inventario

- Bacchetta;
- Distintivo Auror;
- Anello del lupo e ciondolo della volpe (oggetti comuni);
- Sigarette e clipper;
- Bracciale Celtico Originale;
- Avversaspecchio;
- Orecchie Oblunghe;
- Bracciale di Damocle;
- Anello dell’Eroe;
- Fascicolo caso Wisk;
- Copia della Gazzetta del Profeta.

Stats & Conoscenze

PS: 230/305
PC: 210/256
PM: 270/277
Exp: 43,5

Incantesimi: - Classe I, II, III, IV, V complete, esclusi i proibiti; Iracundia (Classe III), Ignimenti (Classe IV), Claudo/Parclaudo, Nebula Demitto (Classe V);
- Classe VI appresi: Incarceramus, Realtas;
- Classe VII appresi: Magisterium;
- Incantesimi da Auror: Stupeficium, Expecto Patronum, Rompisigillo, Nego Negligetiam, Homenum Revelio, Deletrius.
- Mutas/Immūtas (appresi tramite Apprendimento Animagus);
- Ardemonio (conoscenza puramente teorica appresa all'evento Narcisi e Fiamme).

Abilità: Occlumante Apprendista, Animagus Inesperto (Volpe rossa).















[off] Le azioni sono tutte ipotetiche.

view post Posted: 23/12/2023, 16:35     Il Caso Malala Wisk - La Capitale del Mondo Magico

Il caso di Malala Wisk

E Luce fu.
L’Abisso si squarcia e lo sguardo chiaro dell’Auror fissa con occhio critico l’effetto appena sortito, con la fuga di una buona parte degli Avvincini. I sensi restano in allerta, i muscoli pronti a scattare, giacché quelli più caparbi rimasti piombano su lui e Bucky come delle fiere. Sente i morsi sulle braccia, sulle gambe, un po’ ovunque e prova a mettercela tutta dal non gemere di dolore, dal restare concentrato e ben focalizzato sul ciclo di eventi. Un sangue che, per quanto scorra caldo e tinga l’acqua fredda del lago, deve farsi freddo e controllato, se vuole salvare i colleghi e rivedere la superficie. Ed è proprio grazie al proprio istinto di sopravvivenza e rabbia, che si liberano dei superstiti, assieme alla prontezza di Bucky.

Sangue chiama sangue.

Lì vede, sì. Laggiù nel fondale, in mezzo a rocce ed alghe, i colleghi prigionieri. Gli occhi si riducono a due fessure, austero e rabbioso al tempo stesso. Come sono potuti giungere fino a quel punto in cui la violenza pare essere l’unica lingua condivisa tra Maghi e Maridi?
*Ma dov’è finito il mediatore? Possibile che il Ministero non sia stato avvisato?* Un pensiero veloce, furibondo, con la mascella contratta e i denti che scricchiolano dentro al Testabolla.
L’urlo di Bucky lo scuote, lo fa reagire, tant’è che gira la testa di scatto nella sua direzione e il petto vibra, non per il freddo di quell’acqua, ma per la rabbia. «NOOOOO!!!» urla, con forza, per quanto l’incantesimo Testabolla possa permettergli di espandere la propria tonalità di voce. Sono accerchiati e sono contro sette Maridi. Ma non è il numero a determinare la vittoria, lo è l’ingegno.
Due di loro si scaglia contro il rosso e un dardo lo sfiora alla caviglia, strappandogli un ringhio mentre la bacchetta prende a muoversi, con decisione e sicurezza. Non vi è alcun tentennamento, sa cosa va’ fatto e non intende tirarsi indietro.

Sangue chiama sangue.

Concentrazione. La mente è come un grosso mirino, non solo la fucina di ciò che egli vuole assolutamente fare, creare, sprigionare. Fili argentati, ma robusti come il ferro temprato, cominciano a formarsi nella sua mente, rapidamente, ad ogni battito di pinna, andando a formare una grossa rete nella mente del Mago. Una rete aperta che deve andare a ghermire e rinchiudere i due Maridi in arrivo, come una grossa mano che non lascia scampo. Lui è il Pescatore, loro il bottino della giornata.
La mano armata si muove e danza, il più rapidamente possibile, verso i due in arrivo. Il polso non è troppo rigido, mentre si cimenta nel tracciare nello spazio sancito dall’acqua quella specie di otto rovesciato, il simbolo dell’infinito, per poi caricare l’arto e procedere con una stoccata decisa e sicura, verso i due bersagli, come a voler dare la spinta decisiva alla rete d’argento in uscita dalla sua bacchetta. «*Clàudo!*» scandisce, con sicurezza e decisione, nella forma Non Verbale, quella formula a cui presta particolare dovizia agli accenti. Quello è l’ordine finale, come un grilletto che fa scattare la molla di quella che potrebbe essere una pistola giocattolo, ma decisamente molto più potente; nonché propulsione che deve andare ad accompagnare ciò che il movimento del braccio è andato ad eseguire, liberando così ciò che la propria mente ha deciso: dare forma alla propria creazione e decretandone così il castigo per i Maridi.
Non c’è spazio per le esitazioni, ciò che deve essere fatto, va’ fatto. E’ il suo Dovere ed intendere compierlo.


Inventario

- Bacchetta;
- Distintivo Auror;
- Anello del lupo e ciondolo della volpe (oggetti comuni);
- Sigarette e clipper;
- Bracciale Celtico Originale;
- Avversaspecchio;
- Orecchie Oblunghe;
- Bracciale di Damocle;
- Anello dell’Eroe;
- Fascicolo caso Wisk;
- Copia della Gazzetta del Profeta.

Stats & Conoscenze

PS: 270/305
PC: 230/256
PM: 277
Exp: 43,5

Incantesimi: - Classe I, II, III, IV, V complete, esclusi i proibiti; Iracundia (Classe III), Ignimenti (Classe IV), Claudo/Parclaudo, Nebula Demitto (Classe V);
- Classe VI appresi: Incarceramus, Realtas;
- Classe VII appresi: Magisterium;
- Incantesimi da Auror: Stupeficium, Expecto Patronum, Rompisigillo, Nego Negligetiam, Homenum Revelio, Deletrius.
- Mutas/Immūtas (appresi tramite Apprendimento Animagus);
- Ardemonio (conoscenza puramente teorica appresa all'evento Narcisi e Fiamme).

Abilità: Occlumante Apprendista, Animagus Inesperto (Volpe rossa).















[off] Le azioni sono tutte ipotetiche.
Perdonate il ritardo, problemi di salute come comunicato al Master via mp.
Ne approfitto per fare a tutti i partecipati gli auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo!

view post Posted: 29/11/2023, 19:59     Il Caso Malala Wisk - La Capitale del Mondo Magico

Il caso di Malala Wisk

Sangue chiama sangue.
E’ sempre stato così - purtroppo - in quella che è una realtà più cruda che utopistica. Lui ci ha provato, ovviamente, ad essere diplomatico, a cercare di convincere quelle Creature a seguire la ragione, anziché l’istinto, ma è la rabbia ad aver vinto su ogni cosa, sfociando in vendetta mascherata da giustizia. Ha fatto quanto doveva finché era possibile un approccio civile, ma ora che l’Abisso si è spalancato e brama sangue, levare la bacchetta per cercare quantomeno di limitare i danni, pare l’unica via percorribile.
Molti dei suoi colleghi, tra Auror e Antimago, sono diventati vittime della giustizia dei Maridi e le parole di Bucky fanno stridere la dentatura che si contrae, assieme ai muscoli della mascella, mentre l’Arrestum Momentum sortisce il proprio effetto. Non può fare a meno di fissare il collega dopo essersi ritrovato con il capo avvolto dalla magia dell’Incantesimo Testabolla, fino a tuffarsi a sua volta dopo essersi sfilato la giacca per non risentire della mobilità sugli arti superiori nel lanciare incantesimi in un ambiente ostile quanto il fondale di un lago in agitazione.
La mano si stringe maggiormente sulla sua diletta mentre si accinge nel nuotare verso i propri colleghi in pericolo, fino a quando gli Avvicini non decidono di fare il loro ingresso sul suo campo visivo. Stringe maggiormente gli occhi, in uno sguardo concentrato tanto quanto austero e assolutamente tagliante. Occhi che diventano un tutt’uno con l’Abisso, duri e freddi, mentre si concentra, richiama la magia e lascia che sia solamente la formula ad occupare i suoi pensieri. La punta della bacchetta va’ a ricercare la testa dell’Avvicino più centrale, affinché l’effetto possa cercare - di riflesso - ad influire anche sugli altri, perfino in minima parte, quantomeno per dare modo anche a Bucky di intervenire a sua volta. Il polso si va’ ad alzare leggermente, in quel movimento di allungamento del braccio, mentre va’ a disegnare nella sua mente quel vortice di luce, antagonista dell’oscurità in cui si sono tuffati, affinché una moltitudine di luci psichedeliche possano andare a stordire, e quindi a rallentare, l’Avvicino designato e i suoi vicini. Cerca di imprimere quanta più magia possibile affinché l’effetto possa provare ad influire su quanti più bersagli possibili, anche solo per pochi attimi. Non un fiato esce dalla sua bocca, quella la usa per respirare grazie all’incantesimo in atto. No, è la sua mente la voce, avvalendosi della forma Non Verbale, in cui tenta di imprimere ogni stilla di decisione e potenza nella formula, senza esitare nemmeno per un misero istante. «*Lucis Ambitus!*» scandisce, mentalmente.
Una Luce nell’Oscurità, ciò che vuole richiamare.

[Tentativo di Attivazione del Bracciale di Damocle] Il braccio sinistro, in cui vi è il Bracciale di Damocle, prova a sollevarsi all’altezza del petto, le dita che si stringono a pugno e il polso che va’ a compiere un movimento un poco rotatorio, volendo così attivarne il potere in esso racchiuso e guadagnare così velocità nell’agire in maniera tempestiva.
La mente non cede, è ancora lì nel voler mantenere la concentrazione, con l’adrenalina a mille, mentre richiama a sé quel senso di urgenza, in cui l’istinto di sopravvivenza si fa pulsante tanto quanto la rabbia stessa. Deve tutelarsi, preservarsi, se vuole essere utile ai propri colleghi e salvarli. E’ primordiale, quel pensiero, quel desiderio, che pulsa nel suo cuore come un qualcosa di estremamente essenziale. Fa di quella esigenza come la più sacra ed impellente delle missioni da raggiungere, poiché altra via non ve n'è, non se vuole uscire da lì con i suoi colleghi. Sposa la rabbia, dunque, la tiene per mano tanto quanto l’istinto di sopravvivenza, fino a farle congiungere l’una all’altra in maniera indiscussa e solida, che vanno di pari passo.
Fissa gli Avvicini adiacenti a quello che aveva designato per il Lucis Ambitus, almeno tre o quattro, mentre il braccio ancora teso si solleva verso l’alto, con la bacchetta pronta a danzare. Con la punta va’ a cercare di disegnare nello spazio davanti a sé, con lo sguardo fisso sugli obiettivi designati, compiendo quelli che sono due cerchi concentrici, con decisione e fermezza, oltre che con destrezza e accuratezza. La rabbia pulsa e lui tenta di spingerla via, fuori, con la propria magia, mentre il desiderio di colpire ne è la ruota motrice, tanto quanto la sopravvivenza vuole generare lo scudo protettivo attorno a lui. Ancora una volta, l’Incantesimo viene pronunciato con decisione e furia nella propria mente nella sua forma Non Verbale. «*Iracundia!*»

Prima si stordisce, poi si colpisce duro e ci si difende all’unisono.
Arguzia.
E la Volpe gongola per essa.


Inventario

- Bacchetta;
- Distintivo Auror;
- Anello del lupo e ciondolo della volpe (oggetti comuni);
- Sigarette e clipper;
- Bracciale Celtico Originale;
- Avversaspecchio;
- Orecchie Oblunghe;
- Bracciale di Damocle;
- Anello dell’Eroe;
- Fascicolo caso Wisk;
- Copia della Gazzetta del Profeta.

Stats & Conoscenze

PS: 280/305
PC: 240/256
PM: 277
Exp: 43,5

Incantesimi: - Classe I, II, III, IV, V complete, esclusi i proibiti; Iracundia (Classe III), Ignimenti (Classe IV), Claudo/Parclaudo, Nebula Demitto (Classe V);
- Classe VI appresi: Incarceramus, Realtas;
- Classe VII appresi: Magisterium;
- Incantesimi da Auror: Stupeficium, Expecto Patronum, Rompisigillo, Nego Negligetiam, Homenum Revelio, Deletrius.
- Mutas/Immūtas (appresi tramite Apprendimento Animagus);
- Ardemonio (conoscenza puramente teorica appresa all'evento Narcisi e Fiamme).

Abilità: Occlumante Apprendista, Animagus Inesperto (Volpe rossa).















[off] Le azioni sono tutte ipotetiche, anche il pezzo sul Bracciale di Damocle.
view post Posted: 11/11/2023, 12:54     +1Oggetti Infestati - Sala quiz e concorsi
Nome Personaggio: Aiden Weiss
Biglietto Scelto (nome e numero): 10 - bambino piangente
view post Posted: 9/8/2023, 19:13     Eclissi di Sangue - Giardino
Location: Stand dello Zufolo - poi verso quello del Focolare Domestico
Interazioni: Oliver
Menzioni: Camille

Acquisto: 1x Corno dei Lupi Celesti
1 x Bongo dell’Eclissi
1 x Maracas del Riverbero


• Auror • 28 anni • Outfit
Lo sguardo accarezza la figura di Oliver, sempre più matura, sempre più prossima a varcare la soglia dell’età adulta. Il tempo è volato, in avanti certo, ma in quello scontro di occhi, tra zaffiro e smeraldo, c’è anche quell’ombra che si affaccia sul passato, indietro, come uno specchio impossibile da frantumare.
I pensieri dell’uomo, dell’Auror dinanzi al giovane Veggente, sono come un vortice senza regole e confine, caotici e sparpagliati come tante pergamene lasciate in balia del vento: non si può mai sapere quale finirà per essere letta e quale invece no. Ed è proprio in una simile condizione che i precetti da Occlumante, i pilastri di base di cui è in possesso, vengono meno e in pochi attimi potrebbe benissimo sembrare come un libro pronto da leggere, dalla prima persona a tiro di sguardo. Ma l’unico di quei pensieri che prende vita, che danza sulle sue labbra ancora incurvate da quel sorriso, ora fattosi più timido, è questo: «Lo so. Io stesso non me ne capacito.» Un’ammissione pura e semplice, che profuma di verità ma che ha il sapore del rimpianto. Non sarebbe affatto semplice spiegare così, su due piedi, tutto quello che c’è stato dall’arresto di Betterson fino al suo rientro dall’Australia; e quella serata non merita di essere macchiata dalla sofferenza di uomo che, purtroppo, è più spezzato che integro. «Sono successe molte cose, il più delle quali per cose personali e professionali.» puntualizza, poi, con un timbro più tranquillo e disteso. «Ma ne riparliamo più tardi, se ti va’.» aggiunge, frettolosamente, nel vederlo allontanarsi assieme ad una ragazza, Camille.
Per qualche secondo osserva la figura del Grifondoro perdersi in mezzo agli altri, prima di sistemarsi nuovamente il cappello sulla testa e puntare lo sguardo impassibile su James, in quel banchetto dello Zufolo. Si stringe nelle spalle, prima di indugiare sugli articoli presenti, pizzicando la parte terminale di una ciocca della propria barba rossiccia, pensieroso mentre valuta cosa prendere.
«Penso che prenderò questi tre qui.» E indica rispettivamente: il Corno dei Lupi Celesti, il Bongo dell’Eclissi e le Maracas del Riverbero. Ovviamente affonda la propria mancina all’interno di una tasca interna della giacca affinché possa estrarre i Galeoni richiesti e porgere il tutto al commesso. «Me lo faresti un favore? Se Oliver dovesse tornare qui e mi cercasse, ma non sono più tra le bancarelle, potresti dirgli che mi troverà tra la zona bar e la pista da ballo?» Accenna un lievissimo sorriso. «Ti ringrazio. E buona serata.» aggiunge, agitando la mano e dirigendosi verso lo stand del Focolare Domestico.




view post Posted: 30/7/2023, 12:08     Eclissi di Sangue - Giardino
Location: Stand dello Zufolo
Interazioni: Oliver <3


• Auror • 28 anni • Outfit
I passi dell’Auror sono lenti, misurati, che si staccano di poco dal terreno, come se volesse accarezzare gli steli d’erba sui quali va’ a piantare le scarpe di pelle di un nero lucido. Non da l’impressione di avere una meta precisa, no, lui semplicemente vaga e indugia con lo sguardo un po’ ovunque, la fronte un poco aggrottata, con quel fare concentrato e attento, di chi è ben focalizzato nel compiere qualcosa di ben specifico e quella cosa è pattugliare il perimetro; gli occhi ridotti appena a due fessure, poi, enfatizzano quanto sia particolarmente guardingo, in quella diffidenza che - per chi non lo conosce - potrebbe benissimo dare l’impressione sbagliata. Ma a lui non importa, non gliene è mai importato granché dell’opinione altrui e, pertanto, lui prosegue come se nulla fosse, zelante come pochi.
Le scarpe sono in perfetta sintonia con i pantaloni e il bavero della giacca, in netto contrasto con il candore del tessuto che va’ a confezionare il resto della giacca e la camicia sottostante. Ad occhio e croce, se non fosse per le piume che adornano le spalle della giacca, probabilmente quell’abito sarebbe stato catalogato come sobrio ma pur sempre elegante. Fatto sta, però, che quelle piume dai motivi accesi, caldi, che ricordano quelle di una Fenice, ci sono, così come una Fenice stessa è ricamata con fili d’oro nel retro della giacca. Senza contare, inoltre, che perfino il capello che ha in testa non è da meno, sempre con una piuma ben coordinata con le altre sulle spalle. Non porta orpelli di alcun genere, a parte quell’anello in metallo nero che è agganciato al lobo dell’orecchio sinistro, nemmeno l’anello che fu di suo padre. Niente. Assolutamente niente.
Sotto l’occhio sinistro vi è una piccola cicatrice, attraversata da un tatuaggio che scende a cascata dall’angolo dell’occhio fin verso lo zigomo, in un complesso di rune dal significato misterioso. Ma non sono gli unici tatuaggi che si intravedono, giacché ciascuna mano, se non addirittura dito, è cosparsa di rune che si uniscono tra loro per mezzo di linee e si perdono dentro le maniche abbottonate della camicia. Si vedono bene, sì, visto che cammina con le braccia abbandonate lungo i fianchi e non nelle tasche come di consueto.
Muove il capo ad intervalli irregolari, non segue schemi ben precisi, sebbene non indugi più di venti secondi nello stesso punto, né cerca volti in particolari. A lui interessa assicurarsi che sia tutto nella norma, che non vi siano possibili pericoli per nessuno dei presenti. Di tanto in tanto dilata le narici, come una fiera in piena caccia, ma per il resto si può considerare tranquillo.
Si appresta a raggiungere le zone con i vari stand e qui l’occhio indugia, sì e no, qualche secondo in più rispetto al resto che la location fornisce. Si sofferma su alcuni articoli, con le narici che rilasciano un respiro profondo e le spalle si abbassano un poco, mentre mette a fuoco la figura di Oliver, dietro al banco dello Zufolo, nonché prima faccia della serata che riconosce e per la quale si interessa, finalmente, escludendo tutte quelle varie componenti della location in sé che ha provveduto a studiare con dovizia. Sbatte le palpebre per qualche secondo, come indeciso, per poi avvicinarsi al Grifondoro, sfilandosi il cappello e lasciandosi così riconoscere senza nulla che ne intacchi la fisionomia del viso. I capelli sono lunghi, rossi come sempre, che arrivano quasi alle spalle, mentre la barba non è eccessivamente lunga ma anch'essa rossa.
Si sforza, sì, in quello che è un tentativo maldestro di sorridere all’altro. Non si vedono da moltissimo tempo e tornare a manifestarsi nella vita di qualcuno non è mai semplice, non lo è mai stato. E lui è cambiato, suo malgrado, e sorridere genuinamente gli pare un’impresa titanica.
Oh Elayne, perché mi hai privato anche del sorriso?
Un semplice pensiero, nostalgico, ma anche molto arrabbiato, che tuttavia non manifesta in alcun modo.
«Ciao Oliver.» sfiata, placidamente, quel saluto che pare un soffio di vento gentile che ti accarezza la guancia. «Ti… ti trovo bene.»






Edited by Aiden Weiss - 5/8/2023, 12:23
view post Posted: 30/7/2023, 09:50     Il Caso Malala Wisk - La Capitale del Mondo Magico

Il caso di Malala Wisk

Lo osserva di sottecchi, quell’Agente Raziah. Il sopracciglio dell’Auror è leggermente alzato, in un chiaro e palese intento di valutazione, un’analisi che non cela, non né fa mistero, giacché la discrezione in un simile contesto pare oltremodo poco opportuna. E lui non se fa un cruccio, né tanto meno scrupoli. E’ lì, che - analitico - si prende quello che è un assaggio della tempra dell’Agente Antimago, o quantomeno prende visione di ciò che nota e ascolta.
Non rimbrotta in merito quella forma di impazienza stemperata dall’orgoglio, nemmeno si lascia toccare più di tanto da essa, ma è comprensivo e un poco più paziente dell’altro, sotto certi aspetti, specialmente nel denotare quanto Raziah si stia prodigando nell’essere un valido supporto nonostante le proprie umane limitazioni, in attesa del mediatore. Ed è dettaglio, in effetti, che lo induce a storcere il naso e a serrare la mandibola.
«Voglio sperare per lui che abbia una valida scusante.» replica, tagliante, in tutta la propria compostezza. Lo sguardo si sofferma sui Maridi, non seguono più Raziah, giacché è ben consapevole di averlo lì vicino, a portata. Vedere gli abitanti del Lago agitati e con le pinne che picchiano sulla superficie, non è molto rassicurante. «La situazione è già complessa di suo. Abbiamo un cadavere, che vorrei esaminare a mia volta, dei Maridi incazzati da gestire e un’intera corte di spettatori, tra Maghi e Babbani, indesiderata e attirata qui da quel scribacchino scriteriato che ha pubblicato l’articolo. Ahhhhh… sia mai che Lucas Scott entri nel mio campo visivo, potrei seriamente cantagliene quattro!» E questo è - più o meno - il sunto della situazione con anche ciò che vorrebbe poter fare. Ma tant’è che i Maridi, ora, paiono avere la precedenza in assenza di mediatore.
Lo sguardo ricade nuovamente sull’Antimago, che si avvicina per tradurre il suo discorso. Poi che tenti di avvertirlo con lo sguardo, di fare attenzione nel farsi troppo vicino, è un qualcosa che si può notare, ma che di certo è una cosa che solo Raziah può scegliere se seguire o meno; quello di Weiss è solo un mero e silenzioso consiglio nel procedere con cautela, senza fare troppe pressioni. Pressione che sale, però, quando nota un Tritone avvicinarsi, con i denti aguzzi in mostra e il tridente che non promette niente di buono. Eppure l’Auror mantiene i nervi saldi, non si fa scalfire e mantiene lo sguardo fermo e placidamente composto su quello del Tritone, senza arroganza o segno di qualsivoglia sfida, affinché non si senta minacciato in alcun modo e quindi legittimato a reagire.
La reazione di Raziah lo mette in allarme, i sensi che scattano come molle e cerca con la mancina di andare incontro al braccio dell’altro, come a volerlo aiutare ad allontanarsi a sua volta. Coglie le parole tradotte e la mascella si contrae, la fronte si corruga, perplesso ma al tempo stesso riflessivo. Anche durante una situazione di forte stress deve saper mantenere il sangue freddo e la propria lucidità, ed ciò che cerca di abbracciare con tutto sé stesso, senza esitazioni di sorta.
E poi lo nota. Sì, gli occhi chiari si puntano sul pezzo di carne lanciato sulla terraferma, la coda di un Maride sprovvisto della parte superiore. Ora realizza, sì, il motivo di un tale odio, di una così spiccata sete di vendetta. «Sangue chiama sangue…» sussurra flebilmente, più a se stesso che a qualcuno in particolare. Una mera constatazione, una riflessione che rispecchia la realtà. Ad un omicidio, segue molto spesso un altro omicidio, dettato dalla vendetta. Ma lui è lì anche per questo: per impedire che la violenza generi altra violenza, perché non vi può essere giustizia se non si interrompe un simile circolo vizioso. «Ho come l’impressione che qui abbiamo un duplice omicidio.» dice, stavolta, in tono grave, proprio a Raziah e ai suoi due colleghi.
Poi però viene colto alla sprovvista. Un getto d’acqua si innalza, fino a travolgere lui e gli altri. L’impatto per un attimo lo lascia senza respiro, per poi essere libero, sì, ma ritrovandosi a terra e pervaso da un dolore sottile, tollerabile. Digrigna i denti, mentre tenta di rialzarsi il più velocemente possibile, la mancina che fa da appoggio sul terreno, il piede destro che si puntella sulla pavimentazione, mentre la forza che imprime con l’ausilio della schiena vada a dare lo slancio decisivo; gli arti, ovviamente, devono fungere da supporto a quella spinta oltre che da bilancieri, onde evitare di finire nuovamente a terra.
Contestualmente a ciò, l’Auror non esita un secondo, non ci pensa nemmeno due volte, ma va’ a cercare con la mano dominante l'impugnatura della bacchetta, che cerca di avvolgere con una presa salda e sicura. Una volta sfilata, qualora non vi siano impedimenti di sorta, la propria diletta tenterebbe di focalizzarsi su quel bersaglio sensato e logico su cui andare ad operare senza intaccare la sicurezza di chi è stato travolto e trascinato, né tantomeno dare un motivo in più ai Maridi di fare del loro peggio. Non è un danno a loro stesso, quello che va’ a cercare, ma ad una via di fuga per gli altri e l’acqua è la loro condanna. Dunque le acque del lago sono il bersaglio sul quale va’ a concentrarsi. Tenta di sgomberare la mente, abbracciare quella sua capacità di Occlumante, benché basica, affinché l’Abisso che regna al di sotto di quella superficie acquosa possa paragonarsi al nulla più assoluto nella propria mente, e quindi galleggiare in una sorta di vuoto oscuro. Non c’è pensiero che lo assilli dunque, l'obiettivo è già stato definito, pertanto è con determinazione e sicurezza che, senza alcuna esitazione, prova ad operare nella maniera più rapida possibile, in cui vuole andare ad arrestare il moto dell’acqua e permettere così agli altri di uscire da lì senza ulteriori intoppi e in sicurezza.
«Arresto momentum!» scandisce ad alta voce, in maniera nitida, decisa, altisonante, quella formula che potrebbe fare la differenza. E non vi è altro desiderio, per lui ora, se non quello di soccorrere chiunque sia alla mercé del Lago. L’Acqua non è clemente, non guarda in faccia nessuno, ma è capricciosa, mutabile. E non può semplicemente permettere che si prenda qualcosa che non è suo.
Se ciò va’ a compimento, prova ad urlare agli altri, in suggerimento. «Uscite da lì, presto! Sfruttate le barche per il Carpe Retràctum oppure l’Ascendio!»


Inventario

- Bacchetta;
- Distintivo Auror;
- Anello del lupo e ciondolo della volpe (oggetti comuni);
- Sigarette e clipper;
- Bracciale Celtico Originale;
- Avversaspecchio;
- Orecchie Oblunghe;
- Bracciale di Damocle;
- Anello dell’Eroe;
- Fascicolo caso Wisk;
- Copia della Gazzetta del Profeta.

Stats & Conoscenze

PS: 290/305
PC: 250/256
PM: 277
Exp: 43,5

Incantesimi: - Classe I, II, III, IV, V complete, esclusi i proibiti; Iracundia (Classe III), Ignimenti (Classe IV), Claudo/Parclaudo, Nebula Demitto (Classe V);
- Classe VI appresi: Incarceramus, Realtas;
- Classe VII appresi: Magisterium;
- Incantesimi da Auror: Stupeficium, Expecto Patronum, Rompisigillo, Nego Negligetiam, Homenum Revelio, Deletrius.
- Mutas/Immūtas (appresi tramite Apprendimento Animagus);
- Ardemonio (conoscenza puramente teorica appresa all'evento Narcisi e Fiamme).

Abilità: Occlumante Apprendista, Animagus Inesperto (Volpe rossa).















[off] Tutto è da considerarsi ipotetico, nel caso non fosse chiarissimo. Se ho sbagliato qualcosa chiedo venia, devo riprenderci la mano.
view post Posted: 9/7/2023, 09:38     Il Caso Malala Wisk - La Capitale del Mondo Magico

Il caso di Malala Wisk

Sguardo attento, vigile, puntato sul Lago e sullo scenario che si sta - appunto - svolgendo. Le barche che si approssimano sempre di più verso la banchina, spinte da quel mulinello furioso che è stato generato dalla popolazione di Sirene che lì vi dimora. Non bada alle voci estasiate dei Babbani alla vista di un simile spettacolo, la sua mente è ben focalizzata sulle Creature che si palesano con suoni acuti e minacciosi, che di meraviglia non ve n’è alcuna; confida, tuttavia, di poter contare sull’arrivo degli Obliviatori per risolvere quella parte di faccenda, ma - come detto poc’anzi - la sua attenzione è prettamente sui Maridi, così come lascia procedere Elora e Bucky in autonomia.
Lo sguardo chiaro viene attirato da un giovane Antimago che lo raggiunge e, a quanto pare, riesce a tradurre alcune delle minacciose parole dei Maridi. Un sorriso tirato, si disegna come una linea sottilissima sulle sue labbra, come se la cosa non lo sorprendesse affatto, una scontatezza che trova fondatezza dal comportamento dei Maridi stessi. Chi mai accoglierebbe di buon grado l’intrusione di un estraneo nel proprio territorio? A maggior ragione se quel territorio è aquatico e la presenza di un cadavere non può - di certo - che comportare ad un inquinamento delle acque stesse.
«Certo che ce l’hanno.» mormora, in un flebile soffio. Lo sguardo torna a fissare le Sirene, mentre si accinge a muovere giusto pochi passi, affinché rimanga a distanza di sicurezza ma garantendo ai Maridi di poterlo udire. Le parole dell’Antimago che traduce quanto detto dalle Creature gli perfora le orecchie come una sorta di stilettata diretta al cervello, giacché quelle poche parole gli suonano più chiare di quanto non si possano immaginare.
Vogliono Giustizia per il loro Lago, vogliono Vendetta per quella profanazione. Ma il confine tra Giustizia e Vendetta è sempre stato molto labile e per delle Creature il concetto potrebbe essere indifferente, o forse no, ma sta di fatto che deve impedire qualsiasi forma di violenza.
«Signori del Lago, per favore, non c’è bisogno di minacciare.» Sfiata lui, in tutta calma, alzando appena le mani per enfatizzare al meglio quell’invito sotteso a mantenere la calma. «Avete ragione. Il vostro Lago è stato profanato, ma di certo non è colpa del defunto. Non l’ha scelto lui di finire nel vostro Lago, o sbaglio?» Si concede una breve pausa, il tempo di fare un cenno all’Antimago in grado di tradurre di affiancarlo. «La vostra rabbia è comprensibile, tuttavia uccidere non porrà rimedio al torto che vi è stato fatto. Chiunque si sia macchiato di tali crimini…» E qui include l’omicidio stesso. «Verrà trovato e catturato, per poi essere consegnato alla Giustizia. Pertanto le indagini dovranno proseguire senza interruzioni di sorta. Certo, se voi foste a conoscenza di qualche informazione utile per giungere prima al colpevole, sarebbe un aiuto non indifferente. E ciò garantirebbe una reciproca collaborazione che porterà, senza dubbio, ad una risoluzione più che tempestiva del caso, oltre al farvi avere la Giustizia per il torto subito.» Sospira profondamente, umettandosi le labbra tra loro, in un gesto alquanto meccanico. «Pertanto… Avete visto o sentito qualcosa prima del sopraggiungere del cadavere nelle vostre acque?»
L’attenzione, ora, si fa più accesa che mai. L’Auror è finalmente all’opera.


Inventario

- Bacchetta;
- Distintivo Auror;
- Anello del lupo e ciondolo della volpe (oggetti comuni);
- Sigarette e clipper;
- Bracciale Celtico Originale;
- Avversaspecchio;
- Orecchie Oblunghe;
- Bracciale di Damocle;
- Anello dell’Eroe;
- Fascicolo caso Wisk;
- Copia della Gazzetta del Profeta.

Stats & Conoscenze

PS: 305
PC: 256
PM: 277
Exp: 43,5

Incantesimi: - Classe I, II, III, IV, V complete, esclusi i proibiti; Iracundia (Classe III), Ignimenti (Classe IV), Claudo/Parclaudo, Nebula Demitto (Classe V);
- Classe VI appresi: Incarceramus, Realtas;
- Classe VII appresi: Magisterium;
- Incantesimi da Auror: Stupeficium, Expecto Patronum, Rompisigillo, Nego Negligetiam, Homenum Revelio, Deletrius.
- Mutas/Immūtas (appresi tramite Apprendimento Animagus);
- Ardemonio (conoscenza puramente teorica appresa all'evento Narcisi e Fiamme).

Abilità: Occlumante Apprendista, Animagus Inesperto (Volpe rossa).















view post Posted: 22/5/2023, 20:28     Il Caso Malala Wisk - La Capitale del Mondo Magico

Il caso di Malala Wisk

La tazza del caffé è già bella fumante e stretta nella propria mano destra, mentre ascolta con estrema attenzione e serietà quanto sopraggiunge con le prime luci dell’alba. Per quanto si sia concesso ben poche ore di profondo e ristorante riposo nel divano del proprio ufficio, dopo una serata particolarmente ostica dietro le sconfinate quanto noiose scartoffie, è tutto sommato piuttosto attivo e fresco per un altro turno lavorativo.
La fronte è corrugata al massimo, solcata da una moltitudine di pieghette che lo possono benissimo far apparire più vecchio del solito, oltre che incredibilmente arcigno. Ma sono la compostezza e la decisione ad incasellarsi alla perfezione in quel volto affilato quanto il muso di una volpe, rese ancora più marcate da quei due occhi scintillanti come zaffiri e da quella barba rossa come il fuoco che ha appena attecchito nel camino. Il busto e la schiena sono in una posizione eretta, marziale, mentre ascolta le parole scelte con una precisione chirurgica sul ritrovamento del corpo del consorte della fu Malala Wisk. Un robusto sorso di caffè dalla propria tazza, tempestata da una sola e particolare posa di un panda rosso che ci crede davvero - perché anche lui sa essere grosso e minaccioso al punto giusto - nonché unica disponibile sul momento, ed è pronto.
«Muoviamoci prima che diventi una scena del crimine impossibile da gestire.» soffia, ad due suoi colleghi, Elora Winters e Bucky Rider, quasi suoi coetanei, anno più, anno meno, con un leggerissima stirata delle labbra in quello che è un fastidio appena accennato. E’ lui stesso che si prodiga dal custodire con zelo il fascicolo con il caso Wisk e la copia della Gazzatta del Profeta con quell’edizione straordinaria.
Il collo si muove con la chiara intenzione di volersi sgranchire le ossa del collo, eppure il rumore che riproduce appare alquanto sinistro, come se fosse sul punto di spezzarsi le vertebre cervicale, ma non è altro che il chiaro segnale che l’Auror Weiss è pronto ad entrare in scena; non è altro che mero riscaldamento.
La mano libera cerca, dunque, il contatto con quel barattolo di latta, la loro Passaporta, per poi lasciarsi guidare dalla magia predisposta per il loro arrivo a Highams Park Lake.

Un bagliore e la scena su cui è costretto a puntare lo sguardo è qualcosa che lo induce, di riflesso, ad assottigliare pericolosamente lo sguardo. E quel piccolo complesso di rune tatuate in verticale, andando ad incrociarsi con la cicatrice che gli solca lo zigomo, ora appare più simile ad una freccetta pronta a colpire il bersaglio. Un qualunque bersaglio, a giudicare dalla moria di persone presenti. Se c’è una cosa che non ama particolarmente avere sul campo, è la folla. Troppa calca per i suoi gusti, insomma.
La mano libera strattona maggiormente un lato della giacca di pelle da motociclista che ha indosso, affinché copra il più possibile il Distintivo Auror e la fondina con la bacchetta. Non ama stare al centro dell’attenzione, il suo è un gesto più che altro istintivo. Ordunque, con la mascella contratta per l’evidente disappunto, l’Auror si appresta a raggiungere l’argine di quello specchio d’acqua assieme ai suoi colleghi, finché la sua attenzione non viene appunto attirata da una voce che sovrasta le altre, accennando a dei Maridi e ad un mediatore che, stando a quanto appena udito, deve ancora giungere sul posto.
«Addirittura i Maridi…» commenta soltanto, secco, lanciando una vaga e rapida occhiata ai suoi colleghi. Se soltanto i suoi capelli non fossero legati in un pratico codino, probabilmente si rizzerebbero come il pelo di un gatto. L’umore, quindi, non è dei migliori.
I piedi scattano in avanti, il passo sicuro e cadenzato, mentre prende ad agitare la mano libera per incentivare le persone a lasciare libero il passaggio, e dargli così modo di tentare di raggiungere la zona di loro interesse, ovvero dove dovrebbe esserci il cadavere ritrovato. «Liberate la zona! Forza! Siamo gli Auror!» tuona, sperando di ottenere la collaborazione di tutti e di non subire alcun rallentamento di sorta. «Allora? Cosa succede, qui?» aggiunge, dato che non riesce a vedere. E che la folla si apra o meno, lui ce la mette davvero tutta pur di riuscire ad aprirsi un varco sufficientemente ampio da far passare la sua imponente figura.


Inventario

- Bacchetta;
- Distintivo Auror;
- Anello del lupo e ciondolo della volpe (oggetti comuni);
- Sigarette e clipper;
- Bracciale Celtico Originale;
- Avversaspecchio;
- Orecchie Oblunghe;
- Bracciale di Damocle;
- Anello dell’Eroe;
- Fascicolo caso Wisk;
- Copia della Gazzetta del Profeta.

Stats & Conoscenze

PS: 305
PC: 256
PM: 277
Exp: 43,5

Incantesimi: - Classe I, II, III, IV, V complete, esclusi i proibiti; Iracundia (Classe III), Ignimenti (Classe IV), Claudo/Parclaudo, Nebula Demitto (Classe V);
- Classe VI appresi: Incarceramus, Realtas;
- Classe VII appresi: Magisterium;
- Incantesimi da Auror: Stupeficium, Expecto Patronum, Rompisigillo, Nego Negligetiam, Homenum Revelio, Deletrius.
- Mutas/Immūtas (appresi tramite Apprendimento Animagus);
- Ardemonio (conoscenza puramente teorica appresa all'evento Narcisi e Fiamme).

Abilità: Occlumante Apprendista, Animagus Inesperto (Volpe rossa).















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