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Mattina presto, da poco passata l'alba e la giornata sembra prospettarsi serena. La strada è deserta ed il vento soffia leggero accarezzandomi il volto ancora rintontito dal sonno, che non nascondeva per nulla i segni del turno di notte. Tuttavia l'impegno va mantenuto e la revisione della bacchetta quest'anno va fatta. Ripercorrendo quella strada mi tornano alla memoria i ricordi della prima volta che visitai Diagon Alley, del mio primo incontro con il Mondo Magico.
Avevo 11 anni, erano le 10 e mezza di mattina ma la via era già affollata dalle molte famiglie dei futuri studenti intente a fare compere per l'imminente anno scolastico. Sembravano tutti di fretta ma a proprio agio in quel marasma, mentre io mi muovevo impacciatissimo in mezzo a tanta gente venendo spintonato a destra e a sinistra. La massa era tale che quasi non riuscivo a respirare; *La prossima volta vengo al mattino presto, così mi evito tutta questo casino* pensavo ossessivamente; mentre uno studente più grande passando mi urtò con forza borbottando un rapido : “Permesso” e per lo spintone di quella montagna mi ritrovai a impattare contro le vetrine di un negozio di bacchette, su cui svettava una piccola insegna che citava la scritta “Olivander, Bacchette magiche dal 382 A.C ”. Ricontrollai la mia lista della spesa e nel vedere la bacchetta tra quelle pensai *Ok...bacchetta da prendere, direi che posso iniziare da qui*, tirando un sospiro di sollievo e potendomi allontanare dal fiume di gente entrando nel negozio.
Sbadiglio, mentre mentalmente ripeto a me stesso *Non....devo....dormire...Ormai manca poco, devo solo arrivare dal vecchio Ollivander, chissà se dopo tutti questi anni si ricorda di me...*, mi chiedo, ma di fronte all'evidenza dell'enorme numero di clienti che l'uomo ha incontrato nel corso degli anni, dubito che la risposta alla mia domanda sia affermativa. Scorgo il cartello appeso alla porta ancora dondolare come se fosse stato appena girato per mostrare la scritta “OPEN”, *Sempre in perfetto orario il Signor Olivander. Meno male.* ed entro. : “Salve, mi scuso per l'ora, ma avrei necessità di far revisionare la mia bacchetta” , adagio quindi la mia bacchetta sul bancone.
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