Posts written by Selene Moonclear

view post Posted: 16/2/2017, 19:23     A wonderful day..or not? - Lo Zoo

Cadeva la sera, quando tutto ebbe inizio.
Prima un soffio di vento, poi una brezza piacevole, ma nessun accenno vivace di un'Estate ancora lontana, ancora distante, forse per sempre. Cadeva la sera quando tutto ebbe inizio. Il cielo era terso di nuvole, non una sola impurità nelle nubi lasciava intendere un pericolo immediato, non di certo un dramma con il quale fare i conti da quel giorno e per lungo tempo ancora. Cadeva la sera quando tutto ebbe inizio. Non una goccia di pioggia, non una corteccia a fare da sfondo, soltanto umidità a rischiarare il buio, soltanto il profumo di pasti dimenticati, di pane appena sfornato, che qualche innocente lavorava con attenta manualità nella propria bottega dei dintorni. Cadeva la sera quando tutto ebbe inizio. Il Nero dominava il Mondo, ma era la Luna a governarlo in una gerarchia senza eguali, non un principio né una fine, soltanto un Durante. Cadeva la sera quando tutto ebbe inizio. Prima il mistero, poi la ragione, infine di nuovo il mistero. E i segreti erano tanti, oltre che vari, erano troppi da poter contenere, figurarsi tenerli a bada per davvero nel profondo del cuore. Pulsava il sangue, accendendo scintille sempre più calde di fervida curiosità. La sete di sapere, il desiderio impellente della conoscenza, ma ancor più la profonda speranza di divenire parte di qualcosa di interessante, di nuovo, di speciale. Divenire parte di Qualcosa. Divenire parte di Qualcuno. Cadeva la sera quando tutto ebbe inizio. Un passo dopo l'altro, l'acciottolato percorso del sobborgo incantato di Hogsmeade ancora rifulgeva della sua gloria mattutina, nonostante le sue allegre luci fossero state spente da un pezzo. Giungeva il riposo, per qualcuno meritato, da qualcuno preteso. Il villaggio non era posto per turisti impavidi, non presentava alcunché di fuori dall'ordinario non appena il velo del giorno stendeva la parola Fine. Si dava appuntamento alla mattina seguente, era quello il momento per riprendere ogni attività. Mielandia avrebbe aperto le sue porte, offrendo un delizioso buongiorno ai golosi passanti; Zonko avrebbe attirato l'attenzione con qualche scoppiettio colorato dei suoi gingilli d'eccezione; Madama Piediburro avrebbe ballato l'Amore con infusi di mirtilli e zuccherini, divertendo i suoi clienti con il romanticismo che aveva reso la sua fortuna possibile. Cadeva la sera quando tutto ebbe inizio. Non un locale aperto, non una meta da seguire, non un rientro al castello di Hogwarts che attendeva i suoi studenti, per cullarli e per rispettare il loro riposo, per osservarli prima del passaggio all'ingresso della Grotta dei Sogni, dove Morfeo li avrebbe accolti con gentilezza. Cadeva la sera quando tutto ebbe inizio. Ma la sera divenne giorno per lei. Il giorno divenne sera. E Artax attaccò.
Cadeva la sera quando tutto ebbe inizio.

Cadeva la sera.
E presto tutto avrebbe avuto inizio.
Il fioco bagliore che Alexander aveva scorto in lontananza, tra le gabbie di chissà quale interessante magica creatura dello Zoo di Londra, per un istante soltanto parve brillare maggiormente. Prima un accenno, poi un altro più chiaro, infine si stagliò netto all'attenzione dello sfortunato e fortunato viandante. Non si trattava di alcunché di eccezione, semplicemente il riflesso della Luna sulla superficie di uno stagno al di là del recinto. Alcuni alberi ne avevano oscurato l'incanto, ma camminando leggermente più avanti, finalmente Alexander ebbe modo di ammirarla in tutto il suo splendore così antico, così misterioso, così presago di quanto stesse per accadere. La Luna era piena, colma, intensa. La sua luce avrebbe fatto invidia al sole, eterno nemico, eterno amico. Un fascio di raggi cristallizzavano il tempo, che tutto osservava e tutto rendeva reale, fin quando un tuffo lontano di un Avvincino dello stagno di fronte non riscosse quell'incredibile pace, spezzandola per sempre, frantumando in onde concentriche nell'acqua il riflesso acceso della Luna. Quella sarebbe stata l'ultima immagine catturata dallo sguardo del ragazzo. Quello sarebbe stato l'omaggio della Natura verso un suo figlio, nella speranza che in qualsiasi forma lui si sarebbe presentato in futuro, mai lei avrebbe rinnegato il suo aiuto, il suo affetto nonché profonda stima. Cadeva la notte quando tutto ebbe inizio. Selene spuntò lentamente, non di scatto, non come una furia, non come una cacciatrice. Non si trattava di una preda, non più. Non in passato, non nel presente, mai nel futuro. Nella condizione di Licantropo puro, forza primordiale che accendeva ogni sua parte, il Lupo avanzò a passi felpati. Ma non si nascondeva, non avrebbe voluto. Ringhiò, un suono basso ma non violento, un suono che indicava minaccia e fiducia, allo stesso modo e allo stesso tempo. Avvicinati, sembrava sussurrare. Preparati, consigliava segretamente. E' il destino che hai scelto, Alexander. E' il destino che hai scelto. Infine, la Luna fu inghiottita dal salto del Lupo, dalla sua Ombra e dalla sua Luce, e la carne dell'Uomo fu flagellata per sempre, senza rimedi, senza cure, senza possibilità di tornare indietro. Avanti. Avanti. Avanti. Niente e nessuno avrebbe ripercorso quel passo, niente e nessuno l'avrebbe cambiato. Le zanne scorticarono la pelle dell'Uomo sulla spalla destra, scendendo sempre più giù, sempre più a fondo. Il sangue zampillò ovunque, macchiò non la preda, non la vittima, ma l'Amico. Lo sarebbero stati presto, per sempre forse, uniti da un vincolo più forte di qualsiasi altra cosa. Il Lupo stracciò la realtà, permettendole di ricodificarsi in qualcosa di nuovo. E lo sarebbe stato per davvero. Il dolore fu immenso, lo strazio puro. Cadeva la notte quando tutto ebbe inizio. Cadeva la notte quando l'Uomo divenne Lupo.

Cadeva la notte,
quando Alexander divenne qualcuno,
quando Alexander divenne qualcosa.
Cadeva la notte, sorgeva poi il giorno.



Non sembra vero, ma ci siamo.
Ti chiedo scusa per l'immenso ritardo, finalmente è finita e come potrai leggere, la tua richiesta è stata accettata. Sei infetto di Licantropia, il morso è alla spalla destra, sei svenuto dal dolore e ti ritrovi al San Mungo grazie a Selene. Qui troverai tutte le informazioni in merito alla tua nuova natura: link, ma per qualsiasi domanda, scrivimi pure. Ti contatterò per la tua prima completa trasformazione, causa luna piena, chiaramente ambienteremo un mese dopo questa Quest (ongdr, quindi Aprile). Ottieni 1.5 EXP +1 PC. Aggiorna la scheda dettagliatamente, segnando anche la tua natura nuova. Qui abbiamo concluso, ho aperto al San Mungo (link) per le cure, rispondi lì e abbiamo finito.
view post Posted: 3/11/2016, 11:01     A wonderful day..or not? - Lo Zoo

Meravigliosa come una perla nella conchiglia più lucente, sorprendente nei bagliori che pulsavano nei dintorni, saltando da un lampione all'altro e vincendo quei fari di macchine che si rincorrevano l'una dietro l'altra in una gara senza fine, così si presentava la Capitale del Regno Unito, lontana da occhi indiscreti nel bel mezzo della notte. Lontana, ancora una volta, dagli sguardi indagatori e piuttosto incuriositi degli abitanti del Mondo Magico. La Londra Babbana non aveva alcunché di eccezionale, per chi non sapeva ammirarla per davvero; si sarebbe stagliata, netta, con tutto il suo fascino, al contrario, per attenti osservatori. Non era quello il caso di Alexander, perché avrebbe dovuto soffermarsi più del necessario per descrivere l'ambiente nel quale aveva scelto di agire, indisturbato e in segreto, fuggendo dalla calma della sua abitazione? La sua famiglia non comprendeva il suo spirito: sarebbe stato vero oppure sarebbe stato un giudizio affrettato, vittima dello stato d'animo perenne del giovane studente di Hogwarts. Forse i suoi genitori non erano chissà quanto negativi e indifferenti come le figure dipinte dal ragazzo, forse la sua ragione stava superando ostacoli che il cuore aveva frapposto nella sua stessa realtà. E se, a pensarci bene, avesse desiderato accettare l'invito di Selene soltanto per una ripicca verso qualcuno che poco aveva manifestato il suo amore? Non era assenza dello stesso, quanto indifferenza nell'esprimere l'affetto più recondito in modo spicciolo, in modo da spogliarlo da qualsiasi segreto e mistero. Magari era quello che Alexander cercava: non una natura dannata, come quella della bella Selene, quanto una vita tranquilla, costellata da abbracci e da sentimenti più veri, più precisi, di sicuro più simili a quelli di un'autentica famiglia rispetto alla propria. O forse cercava altro? Il senso del pericolo, il pizzico crescente della paura, perfino il pensiero dell'oscurità? Non avrebbe potuto domandarsi alcunché, perché era giunto a destinazione. Un orologio lontano, troppo a dirla tutta, scoccò un orario ben scandito: erano le due di notte, l'orario esatto dell'appuntamento con Selene. Non un minuto di ritardo, aveva detto; Alex era stato puntuale, quale ostacolo avrebbe potuto incontrare nella Londra Babbana nel quale era capitombolato? Forse tanti, forse nessuno, per fortuna il Fato lo aveva graziato in quei momenti. O magari l'aveva omaggiato della normalità per paura di quanto stesse per accettare? Altri taciti quesiti, altri minuti che scorrevano via velocemente. Il suono delle campane percepite poco prima si dissipò ovunque, segno che le due stessero già continuando il loro percorso grazie a indifferenti lancette. Di Selene, però, non si scorgeva neanche l'ombra. Non si sarebbe presentata? Impossibile, era stata molto chiara quel giorno. Prima che pensieri negativi potessero solcare la mente di Alexander, una lucina all'interno dello Zoo, alle sue spalle, attirò la sua attenzione. Il cancello era chiuso, apparentemente sembrava impossibile raggiungere quel bagliore: e poi, perché avrebbe dovuto, se l'appuntamento era fuori quella struttura? Un'altra scelta, forse una prova? Difatti, se solo avesse provato a spingere le sbarre di fronte, si sarebbe accorto che il cancello era socchiuso. Entrare non sarebbe stato complicato, allora. Ma la domanda tornò con forza: cosa fare?

view post Posted: 2/11/2016, 12:03     A wonderful day..or not? - Lo Zoo

Un ringhio profondo, un altro dei tanti che avevano descritto quell'incontro fortuito e a tratti apparentemente fuori dall'ordinario, stracciò il silenzio di quella giornata imprevista. Selene aveva finalmente apprezzato la risposta ricevuta dal ragazzo, finalmente la vera realtà dei suoi intenti era stata manifestata. Non riuscì a trattenere un ghigno, una smorfia che sarebbe sembrata ironica, ma che per lei significava molto più di quanto potesse lasciar intendere. Spostò il peso da una gamba all'altra, le dita delle mani tozze per la sua semi-trasformazione, la schiena inclinata verso il basso come se in procinto di spiccare un salto. Un altro salto. Un ennesimo salto.

- E così il cucciolo umano cerca affetto. Il cucciolo umano cerca una nuova famiglia

Se avesse potuto scolpire quella parola, anche solo per magia, nel cielo circostante, probabilmente con quel tono accentuato ci sarebbe effettivamente riuscita. Scrollò le spalle, come a distogliere un peso troppo profondo dal suo stesso corpo. Era fatta, perlomeno quella era la principale conferma ed ipotesi che fece breccia nella mente del Licantropo. Non avrebbe continuato con le domande, nessun altro quesito avrebbe permesso al ragazzo di fronte di esprimersi al meglio. La sua richiesta proveniva dai recessi più segreti del suo spirito, era pronto a violare se stesso, la sua natura forse mesta ma pur sempre normale, affinché il valore più grande del mondo gli venisse concesso. Pretendeva una famiglia e al contempo la chiedeva con gentilezza: c'era un nesso ossimorico, quasi intenso, che fece spuntare l'accenno di uno strano sorriso sul volto straziato dalla condanna, sul volto di Selene. E ben presto, dunque, perse l'aspetto che occhi indiscreti, occhi impauriti, avrebbero definito sinistro. Tornò ad essere la bella fanciulla di un tempo, l'aurea di mistero ancora tangibile attorno alla sua figura, mentre avanzava come un'umana tra tante fino all'albero al quale era ancorato il giovane studente di Hogwarts.

- E sia. Avrai una famiglia, la mia famiglia.

La stretta al braccio di Alexander fu violenta, quasi brusca, mentre il buio invadeva lo spazio e stracciava il silenzio. Il paesaggio spoglio nel quale erano arrivati in precedenza sparì alla vista di entrambi a causa dell'oscurità più asfissiante. E prima che si potesse capire cosa fosse effettivamente accaduto, Selene e il Serpeverde si Smaterializzarono nuovamente allo Zoo di Londra. I suoni li avvolsero come in un canto antico, riportandoli a quella realtà lontana da ipotesi e paure, lontana dalla loro intensa conversazione.

- Stanotte fuori i cancelli di questo Zoo, alle due. Trova un modo per arrivarci, non attenderò un solo minuto. Stanotte alle due ti mostrerò il mio mondo.
E tu, bambolina, potrai prenderne parte.


Un occhiolino, una carezza che profumava di un affetto fraterno e poi Selene girò su se stessa, senza ricevere alcuna risposta dall'altro. Sparì come un'ombra, come un'eclissi a coprire quel sole brillante nei cieli più alti.

Sei di fronte ad una scelta, Alexander: tornare alle due di notte, con i rischi di dover fuggire dalla tua famiglia e di procedere da solo nel pieno della notte fino ai cancelli dello Zoo, oppure restare nel tuo letto al sicuro, senza preoccuparti più (forse) di alcun incontro. Ogni azione porterà ad una conseguenza, sia chiaro. Se consideri la prima, l'appuntamento è sancito, dovrai descrivere nel tuo post successivo l'arrivo alle due di notte - cerca di essere realistico - allo Zoo di Londra. Se consideri la seconda opzione, descrivi di dormire placidamente a casa. Buona fortuna.

view post Posted: 11/10/2016, 09:53     A wonderful day..or not? - Lo Zoo

Non aveva ancora finito.
Non avrebbe potuto finire. Non in quel modo, non quando le incertezze potevano salire a galla in qualsiasi momento. Per la prima volta dal loro inusuale e quasi piacevole incontro, perlomeno inizialmente, Selene si chiese tacitamente come facesse quel ragazzino ad essere tanto sicuro della sua scelta. Era conscio dei rischi che stava correndo? Era assolutamente favorevole ad una natura dannata, senza dubbio alcuno? Oppure desiderava solamente il brivido dell'avventura, della scoperta, della novità? Spiccò un balzo rapidissimo, la schiena inarcata, gli occhi che emettevano bagliori sinistri. In un attimo durato un semplice battito di cuore, il Licantropo dalle fattezze ancora ibride fu per l'ennesima volta accanto ad Alex. Ringhiò, un suono basso e profondo, che avrebbe fatto rizzare i peli - letteralmente - di qualsiasi creatura, magica o umana che fosse.


- Perché?

Aveva già compiuto quel quesito, lo sapeva.
Eppure... eppure non bastava. Questa volta non pretendeva la solita risposta di potere, fisicità e forza che qualsiasi essere vivente sperava di veder incrementare, a costo della sua stessa anima. Questa volta Selene cercava una risposta emotiva, che fuoriuscisse dai segreti più reconditi del cuore del giovane studente di Hogwarts. Il castello non sarebbe stato luogo sicuro, non per un lupetto alle prime armi, sempre se così fosse stato per davvero. Il rischio di doverlo uccidere era tanto alto quanto tangibile.


- Perché lo vuoi? Hai tutto: una vita tranquilla, amici al castello e forse anche fuori da quelle mura, una famiglia non proprio perfetta ma pur sempre reale. Hai la normalità!

La voce si frantumò in suoni impossibili, aspri e crudi come se fossero mostruosi. Alexander voleva essere quello? Voleva essere un reietto per la comunità? Selene non aveva ancora accennato ai lati positivi, pensò di aver esagerato abbastanza, ma mancava un altro colpo da mirare con precisione. Si spostò indietro, chinata in avanti nella sua forma incompleta.

- Bambini, giovani e adulti rinnegano questa natura, la considerano una maledizione. Il morso di un Licantropo, il nostro morso, equivale ad una condanna. E tu lo cerchi, Alexander. Tu lo cerchi. Potere e distruzione, avrai questo in egual misura se accetti.
Ma darai alla tua famiglia, la nuova, fiducia e completa sincerità.
E' un patto che vale la pena stipulare?

view post Posted: 23/9/2016, 10:49     A wonderful day..or not? - Lo Zoo

Ringhiò.
Era ancora nella sua forma ibrida, non avrebbe voluto mostrare il suo aspetto completo, nonostante fosse nelle sue possibilità. Gli Alpha non erano comuni, non erano numerosi, non erano di natura semplice. Il controllo che vantavano era una forza che pochi avrebbero compreso. Lo stesso ragazzo in piedi di fronte a lei, a ben vedere, sembrava colmo di una sicurezza che non sempre sarebbe stata tanto facile da afferrare. Non dopo una scelta. Non dopo quella scelta. Le zanne si ritrassero, le zampe pure, mentre lo sguardo si assottigliava talmente tanto da somigliare ad una scintilla libratasi da un braciere incustodito. Balzò all'indietro, un solo movimento che non costò fatica alcuna. Rapidità, prontezza di riflessi, padronanza del proprio nuovo corpo: quanti vantaggi avrebbero reso incantevole quella Razza? Quanti avrebbero potuto trasformarla in una Benedizione, a dispetto dei pregiudizi e dei pensieri di molti individui nell'intero Mondo Magico? Forse tutti. Forse nessuno.


- Non potrai nasconderti.

La voce era umana, si percepiva e si comprendeva chiaramente.
Il tono era forte, un profondo rumore basso, che saliva dalla gola aspramente. Non c'erano significati positivi nella sua specie, non per molti. Selene aveva imparato ad apprezzare la Licantropia, considerandola non più una malattia eterna, ma quasi quanto un dono ricevuto da un ignobile Destino. L'esperienza, quella vera, l'aveva plasmata e temprata a sufficienza. Non avrebbe dimenticato i primi periodi, non avrebbe potuto, eppure per un attimo si chiese se concedere la stessa possibilità al ragazzino. Non era convinta.


- Prima e dopo la trasformazione iniziale, non controllerai te stesso come ora. Il cuore esploderà, i sensi saranno acuiti, le emozioni alterate... Saprai gestirti? No. Saprai evitare rabbia e dolore? No. Ma la vera domanda è un'altra...

In piedi come l'ombra di una donna bellissima, l'Ibrida avanzò lentamente, la terra che quasi veniva stracciata sotto il suo peso, la sua forza, la sua natura in fase di trasformazione. Gli occhi si spalancarono ancora, non calmi come quelli di un umano. Accesi.

- Saprai tacere il tuo segreto?

view post Posted: 22/9/2016, 09:18     A wonderful day..or not? - Lo Zoo

Sicurezza.
Mai parola sarebbe stata più preziosa in quel momento, mai parola sarebbe stata meno intelligente, probabilmente. Il giovane studente di Hogwarts sembrava addirittura essere convinto della sua decisione. Che fosse saggia o meno, purtroppo, non era dato ancora sapere. Occhi feroci e occhi ardenti si unirono per un solo istante, un legame che forse avrebbe sancito qualcosa di più, qualcosa di grande, qualcosa di vero. Era possibile lasciar a libera ruota l'arbitrio degli esseri viventi, perfino quello di un ragazzino di tenera età come Alexander? O l'essere adulta avrebbe dovuto spingere Selene ad indietreggiare, pensando al Bene del prossimo, in quel caso della figura che aveva di fronte, e non al proprio? Né a quello del suo Branco, della sua nuova vita, delle nuove speranze che avrebbe potuto coltivare dopo quell'incontro fortuito. Bene... sciocca parola che altrettanti sciocchi individui pronunciavano per giustificare le loro azioni più o meno condivisibili. Alexander stava compiendo una scelta, ma il quadro d'insieme non era chiaro.
Non ancora, perlomeno.


- Sicuro?

La parola vorticò nell'aria come un soffio di vento, una brezza di un'Estate appena giunta nell'ampio Regno Unito. Non faceva caldo, non più, perché il confine di quel discorso stracciava la Realtà per gettarsi a capofitto nel Mistero, senza possibilità di tornare indietro, di evitare di fare anche solo un altro passo. Non c'erano stratagemmi, non programmi né libertà di cancellare un eventuale sbaglio. O si agiva, accettando ogni conseguenza, o si restava... dannati.

- Cosa sei disposto a sacrificare per una natura da molti condannata? Siamo il Male, secondo tanti Maghi e tante Streghe. Ibridi, perché diversi. E tu, Alexander, cosa vuoi essere? Saresti pronto a correre il rischio? Saresti pronto ad allontanarti da chi ami per non ferirli?

Non sarebbe stato proprio così.
Non sempre. Forse all'inizio, data la mancata padronanza dei propri poteri. Tuttavia, era un dato di fatto che la vita umana non potesse essere paragonata a quella da Licantropo. I poli si alternavano, gli aspetti erano gli antipodi. Controllo, emotività esagerata, instabilità. E altro ancora. Una vita dannata. Era quello che cercava il ragazzo? Eppure, aveva risposto in modo serio poco prima. Forse per paura o forse per un desiderio sopito che molti altri avrebbero tacciato come eretico? Le mani di Selene si spinsero in avanti, scorticando il tronco alle spalle di Alex e strappandone pezzi di corteccia come se fosse pasta friabile.


- Forza, velocità, potere.
Cambieresti la tua semplice vita per questo?




Perdona il ritardo, possiamo riprendere.
view post Posted: 29/7/2016, 00:15     A wonderful day..or not? - Lo Zoo

Come ormai d’abitudine Alexander non oppose resistenza, non fece domande, era uno strano modo d’essere curioso il suo, solitamente i bambini curiosi tempestavano di domande chi li circondava, lui no, era più discreto, si poteva intuire il suo desiderio di sapere, ma evitava di comportarsi in maniera fastidiosa, cosa che, a dirla tutta, a Selene non dispiaceva per nulla.
Quando si ritrovarono nella foresta sparì prima ancora che il ragazzino avesse il tempo di riprendersi, erano quasi giunti alla resa dei conti, di certo non voleva essere interrotta da qualche sventurato campeggiatore, a quelli avrebbe pensato quella notte.
Lo colse alle spalle, si fermò giusto a un paio di metri da dove lui si trovava e, come se nulla fosse, attirò la sua attenzione, curiosa di vedere la reazione del fanciullo quando si fosse voltato.
Sentì i battiti del suo cuore accelerare, la paura crescere, il suo istinto di sopravvivenza prendere il sopravvento per un attimo per poi lasciare nuovamente spazio ad altro, correre, scappare, aggredirla, quello era ciò che, il più delle volte, l’inconscio suggeriva in determinate circostanze ed era pronta, pronta a difendersi e a inseguirlo se fosse stato necessario, se fosse stato così stolto anche solo da provarci.

Saggia decisione pronunciò quelle parole nell’istante esatto in cui lo sentì riacquistare un po’ di calma, forse era solo pietrificato, forse aveva solo troppa paura per fare qualsiasi cosa, ma le sue sensazioni le dicevano che, invece, era riuscito a comprendere che non aveva speranze e che se si trovava ancora lì era perchè non era tra le sue priorità attaccarlo.
Rise alla sua domanda, una risata che poteva apparire minacciosa a causa della sua condizione, ma non se ne curò, avvicinandosi di un passo
Sono ciò che desideri era infatti stato lui a dire che se ne avesse avuta l’occasione l’avrebbe colta al volo Forse la fortuna non ti è troppo avversa si avvicinò ancora Sono un licantropo...sono un Alpha e... si fece abbastanza vicina da potergli afferrare il braccio tirandolo più vicino in modo che, forse, riuscisse a riconoscerla ...sono reale era tranquilla, ma il suo tono risultava comunque minaccioso Sicuro di volere questo?
Lo lasciò andare, questa volta, in realtà, non c’erano molte scappatoie.




Solita storia, ruola bene, sii credibile, Selene deve decidere se prenderti nel branco o ucciderti, tutto potrebbe essere determinante.
view post Posted: 1/7/2016, 01:36     A wonderful day..or not? - Lo Zoo

Il fanciullo non si scompose, anche quando, senza troppe cerimonie, lo avvicinò alla recinzione, non oppose resistenza, ancora una volta si domandò se fosse solo incoscienza, ma a quel punto non le interessava più, gli aveva dato più di una possibilità per tirarsi fuori da quella situazione e lui aveva scelto di non indietreggiare.
Poteva sentire l’alternarsi e il coesistere di paura ed eccitazione, era curioso, ma prudente e anche la sua risposta sembrava confermare le impressioni avute fino a quel momento.
Sorrise, con le mani ancora sulle sue spalle gli diede una piccola pacca di approvazione, nemmeno lei desiderava ritrovarsi il Ministero tra i piedi, alcuni suoi colleghi sapevano essere così fastidiosi, certo, magari avrebbe potuto banchettare con uno o due di loro, ma poi sarebbero partite indagini su indagini, decisamente sarebbe stato meglio evitare.

Vedremo di non fartela usare allora pronunciò quelle parole lasciando la presa sul ragazzino e facendo un passo indietro, rivolgendosi poi alla creatura oltre la recinzione Domani avrai il tuo dolcetto e aveva tutta l’aria di essere una promessa Sai che non amo essere preso in giro la ragazza gli fece cenno di andare Sai che mantengo sempre la mia parola i due si congedarono così, ma prima di allontanarsi il ragno salutò in modo bizzarro anche il ragazzo Ci vediamo, magari proprio domani
Non sarebbe stato difficile comprendere il significato di quell’allusione poco velata, a lui poco interessava chi fosse il dolcetto, anni prima aveva risparmiato Selene solo in seguito alla proposta di lei di procurargli qualche prelibatezza ogni tanto, per il resto, chiunque avesse anche solo osato invadere il suo territorio, non avrebbe avuto occasione di raccontarlo.
Si aspettava di vedere Alexander nuovamente spiazzato, probabilmente aveva sul serio creduto di dover entrare in quel recinto e di dover sopravvivere a chissà quale scontro contro chissà quale creatura, ma non era quello che Selene voleva, stava solo mettendo alla prova la sua determinazione, di certo non le serviva un membro del branco senza una zampa.

Dai ragazzino andiamo lo esortò porgendogli il braccio Tieniti stretto e non lasciare la presa per nessun motivo non appena il fanciullo avesse fatto come detto, si sarebbero smaterializzati in un luogo più isolato, lontano da occhi indiscreti, nel folto di una foresta non troppo distante da lì.
Non si era nemmeno preoccupata di domandargli se si fosse mai smaterializzato, ma non lo riteneva importante, la fatica l’avrebbe fatta lei, lui al massimo si sarebbe dovuto preoccupare di non vomitare e di restare in equilibrio.
Giunti a destinazione gli avrebbe concesso qualche minuto per riprendersi, nel frattempo si sarebbe assicurata che la zona fosse davvero deserta, lo lasciò dunque vicino ad un albero, in modo che potesse usarlo come appoggio se l’equilibrio gli fosse mancato, sparendo poi per qualche minuto nella vegetazione.
Nel tornare si sarebbe mossa con cautela
Sei pronto? la voce di lei, anche se diversa, più cupa, arrivò alle spalle del fanciullo che, una volta voltatosi, si sarebbe ritrovato di fronte qualcosa che, fino a quel momento, non era nemmeno certo esistesse.
Davanti a lui una creatura ibrida, dalle fattezze metà umane e metà animalesche, parlava come un essere umano, si muoveva come un essere umano, anche il suo viso in parte sembrava umano, ma era ricoperto da una peluria fuori dalla norma e non si risparmiava dal mostrare una dentatura tutt’altro che umana, se poi fosse riuscito a distogliere la sua attenzione da quei terrificanti dettagli, avrebbe potuto notare che al posto delle mani c’era qualcosa di più simile a delle zampe o, meglio, erano mani, ma erano anch’esse ricoperte dal pelo e munite di artigli.
Come avrebbe reagito? Non era nemmeno certo che avrebbe riconosciuto Selene in quella creatura, qualche indizio c’era, ma sarebbe stato in grado di coglierlo o si sarebbe fatto prendere dal panico? Era quello che voleva no? Ma sarebbe riuscito a gestirlo?
Lo avrebbero scoperto di lì a poco.



Mi raccomando, ti chiedo di essere credibile, non rispondere frettolosamente, valuta bene le tue reazioni, ti ritrovi davanti un licantropo, ma non è detto tu lo capisca subito, magari devi realizzare la cosa, non è nemmeno detto tu riconosca subito che il licantropo è Selene, anche per quello potrebbe volerci tempo, di sicuro ti ritrovi di fronte qualcosa di mai visto e che, per forza di cose, appare come “mostruoso”, mi aspetto quindi che la tua reazione non sia “uh che bello un lycan, che carino, vieni qui che facciamo amicizia”.
Ovviamente nulla ti vieta alla fine del post di giungere a tutte queste conclusioni, ma vorrei che tutto fosse ben ruolato, io agirò di conseguenza, ma ricordati che per diventare lycan non è necessario che Alexander si dimostri fin da subito Mr. Coraggio, può anche essere inizialmente spaventato, l’importante è la coerenza e la credibilità.
view post Posted: 12/6/2016, 23:24     A wonderful day..or not? - Lo Zoo

Il ragazzino, pur cercando di non tradire nessuna emozione, era tutt’altro che tranquillo, ovviamente non poteva sapere che ogni suo tentativo di simulare un’apparente calma sarebbe stato vano, ma lo sforzo era apprezzabile, per lo meno non se l’era svignata a gambe levate e non si era messo a frignottare, tutto sommato stava dimostrando abbastanza sangue freddo.
Sarebbe stato curioso sapere cosa gli passasse per la testa, in effetti la ragazza si era messa d’impegno per confondergli le idee, saltando da un argomento ad un altro senza nessun filo logico, ma presto, forse, tutto avrebbe avuto un senso.
Anche se ancora non visibile, poteva udire il suo “amico” farsi strada tra la boscaglia, per quanto si potesse ancora definire un cucciolo, la sua stazza non gli permetteva di passare troppo inosservato o, in quel caso, inudito.

Non oggi sospirò quasi ridendo Magari domani, chissà, dovresti averlo imparato che alcuni giorni sono più proficui di altri
Quella bizzarra conversazione doveva apparire decisamente strana al fanciullo, soprattutto perchè, ancora, non era riuscito a identificare il possessore della voce più profonda.
Peccato, lo sai che la dieta qui non è delle mie preferite in quel momento, oltre la recinzione, sarebbe stato possibile anche per il ragazzino vedere la sagoma di un grosso ragno Avvicinati, fatti vedere ovviamente si stava rivolgendo al più piccolo del gruppo Mi domando come mai miss Moonclear ti abbia portato qui
La strega si avvicinò al fanciullo posandogli le mani sulle spalle e avvicinandolo un po’ alla recinzione, era abbastanza chiaro che, per il momento, nessuno era in pericolo Mi chiedevo se fosse saggio farlo conoscere a uno dei miei amici dato il tono sicuramente il ragno avrebbe compreso Tu cosa dici? sembrò quasi di poter sentire l’animale ridere Vuoi che vediamo quanto veloce può correre? poi si rivolse nuovamente al ragazzo Quanto sei disposto a rischiare? aveva capito il gioco di Selene Io sono ciò che ti divide dal conoscere un licantropo non aggiunse altro, sperava solo che quella fatica gli fruttasse qualcosa.
Queste sono le mie condizioni, se vuoi saperne di più, se vuoi parlare con loro, dovrai entrare in questo recinto e sopravvivere, altrimenti puoi sempre scegliere di non farlo e proseguiremo il nostro giro tranquillamente
Ad Alexander quella faccenda poteva sembrare totalmente priva di senso, ma sarebbe stata solo una delle scelte di quel giorno e, sicuramente, quello era l’unico momento in cui il tirarsi indietro non avrebbe avuto ripercussioni, se avesse deciso di provarci, in un modo o nell’altro il suo destino sarebbe stato segnato.



Quando avrai preso la tua decisione comunicala a Selene, sarà ovviamente lei a doverti condurre oltre la recinzione se vorrai proseguire.
view post Posted: 23/5/2016, 00:58     A wonderful day..or not? - Lo Zoo

Non era ancora riuscita a comprendere se quel ragazzino fosse un completo incosciente o se, conscio dei rischi, rimanesse comunque non curante del pericolo, disposto ad accettare qualsiasi cosa pur di ottenere ciò che voleva, pur di sentire il brivido lungo la schiena, insomma, incosciente, ma consapevole di esserlo, per quanto sottile, c’era una bella differenza.
Fortunatamente non indagò oltre sulla sua ultima affermazione, non voleva ancora scoprire le sue carte, almeno non fino a quando non fosse stata abbastanza convinta, come aveva detto a lui, non si tornava indietro e valeva per entrambi, una volta messo di fronte alla verità, di fronte alla scelta, lei per prima si sarebbe ritrovata con una grossa gatta da pelare, trasformarlo o ucciderlo, le vie di mezzo erano decisamente troppo rischiose.
Le parole del fanciullo la lasciarono, lì per lì, un po’ perplessa, diceva che avrebbe accettato i rischi che, dopo tutto, ogni cosa aveva il suo prezzo, ma metteva le mani avanti nell’asserire che aveva alcuni dubbi e che, prima, avrebbe voluto soddisfarli.
Tutto sommato non era una cosa poi così fuori dal mondo, la richiesta poteva anche essere lecita, non si poteva certo pretendere che qualcuno prendesse una scelta senza sapere le conseguenze, ma, facendo due conti, quanti di loro avevano a tutti gli effetti avuto la possibilità di scegliere? E, soprattutto, quanti avevano avuto la possibilità di una scelta consapevole? Probabilmente nessuno, sicuramente nessuno di coloro che lei conosceva. Si poteva quasi dire che, quel ragazzino, godeva di un privilegio che fino a quel momento era stato negato ai più, poteva davvero pretendere altro?
Non disse nulla, si limitò a sorridergli annuendo, come a voler lasciare intendere che la sua pretesa fosse quasi lecita, ma, lei, sapeva benissimo che a tutto c’era un limite, avrebbe soddisfatto le sue curiosità fin dove era lecito, poi, si sarebbe dovuto buttare o tirare indietro.
Deviando improvvisamente, si tirò dietro il ragazzo che, per poco, non ritrovò nuovamente per terra, fortunatamente sta volta era riuscito a mantenere l’equilibrio, seguendo un percorso diverso, si ritrovarono poco distante da quello che era stato il loro punto di partenza e, quasi nei pressi del recinto loro meta, il fanciullo disse qualcosa che quasi la stupì.
Con una sola e semplice domanda sembrò dimostrarle una prudenza che, fino a quel momento, non era riuscita a cogliere e, a dirla tutta, non era semplice prudenza per la sua incolumità, anzi, dal modo in cui l’aveva posta, sembrava ben conscio che utilizzare la magia fuori dalla scuola sarebbe stato un bel gratta capo e voleva evitarselo.

Vieni, andiamo gli sorrise soddisfatta, facendogli cenno di seguirla mentre svoltava l’angolo, avevano raggiunto la meta, ma la ragazza sembrava cercare qualcosa in particolare Ti faccio conoscere un amico pronunciò quelle parole quasi ridendo, in effetti, era solo una mezza verità.
Si fermò di colpo, cercando di ascoltare i suoi che provenivano dall’altra parte della gabbia, poi, quasi dimenticandosene o, fingendo di dimenticarsene, si rivolse al suo compagno per quel giorno
E se te ne presentassi uno? forse non era stata molto chiara, così riformulò Un licantropo, se ti presentassi un licantropo? in quel momento fu un’altra voce a interromperli, una voce più profonda, distante, anche se non troppo da non essere udita Mi hai portato lo spuntino?
Chiunque fosse o qualsiasi cosa fosse, si muoveva nell’ombra coperto dalla boscaglia e Selene sapeva benissimo che la domanda era rivolta a lei, ma non disse nulla, non subito, voleva prima vedere la reazione del ragazzino.



Alexander posta le tue statistiche, non è detto serviranno, ma per prudenza meglio postarle
view post Posted: 4/5/2016, 02:01     A wonderful day..or not? - Lo Zoo

Dopo la sua particolare e, forse, fuori luogo domanda, ci fu qualche attimo di silenzio, ma quando la risposta del giovane arrivò, la ragazza ne fu quasi sorpresa, non si aspettava di venir presa così sul serio, non con una richiesta simile almeno, eppure il ragazzino non si fece troppi problemi ad ammettere che, sì, avrebbe rinnegato la sua famiglia d’origine in favore di una nuova se ne avesse avuta l’occasione.
Sorrise forse fin troppo compiaciuta a quell’affermazione, sapeva che non le stava mentendo e sapeva che in lui non c’era la minima traccia di rimorso o immediato ripensamento, era convinto delle sue parole, certo, lo era ora, bisognava vedere, poi, come si sarebbe comportato messo di fronte alla scelta.

Semplice curiosità ragazzino, non ero molto più grande di te quando sono stata messa di fronte a una scelta simile
Gli sorrise senza aggiungere altro, in realtà non sarebbe nemmeno stato necessario dargli nessun tipo di spiegazione ma, dopo tutto, voleva che iniziasse a fidarsi di lei e, per ottenere quella fiducia, doveva concedergli qualcosa.
Mentre continuavano a passeggiare i discorsi proseguivano e, per pura coincidenza, fu proprio il fanciullo a tirar fuori i licantropi, notò una particolare attenzione per le sue parole a riguardo, l’ascoltava interessato e, ciò che disse poi, permise a Selene di comprendere quanto quel ragazzino fosse davvero affascinato dalla sua specie.
Non se ne stupì più di tanto, solitamente due erano le opzioni, terrore o fascino, certo, nel primo caso avrebbe subito lasciato perdere, nel secondo, avrebbe potuto valutare la cosa, partiva in effetti avvantaggiata, anche se, c’erano comunque dei rischi da valutare, il ragazzino era fin troppo esaltato, sembrava vedere solo le cose positive, senza curarsi di tutto ciò che, una condizione simile, comportava e, indubbiamente, poteva essere rischioso, permettere a un incosciente di unirsi al branco avrebbe potuto mettere tutti nei guai.

Al posto tuo starei attenta a ciò che desideri, credo che alcuni di loro potrebbero non condividere il tuo stesso pensiero, senza contare che...non è tutto oro ciò che luccica lo guardò torva Per ogni aspetto positivo ce n’è almeno uno negativo, saresti disposto a pagare il prezzo della tua scelta? Non avresti una seconda occasione, ricordalo
Forse era stata fin troppo dura col fanciullo, non poteva pretendere che, alla sua età, riuscisse a valutare correttamente le cose, ma, lei, non poteva permettersi errori, anzi, in realtà, non voleva, non aveva assolutamente voglia di dovervi porre rimedio.
Cercò di darsi una calmata, iniziava a sentire maggiormente l’influsso della luna, e, fortunatamente, per una volta, il ragazzino sembrò ridimensionare le sue pretese, gli sorrise quasi sollevata, già si aspettava qualche altro animale impossibile da trovare lì dentro, invece, sapeva esattamente dove andare.

Di quelli quanti ne vuoi, andiamo lo tirò per un braccio cambiando improvvisamente direzione La domanda è: quanto da vicino vuoi vederli? proseguì verso l’area designata, ovviamente per i visitatori c’erano alcune limitazioni, ma, dato il suo lavoro, poteva muoversi abbastanza liberamente e nessuno avrebbe obiettato se avesse espresso la volontà di avvicinarsi oltre il consentito.

view post Posted: 30/4/2016, 23:51     A wonderful day..or not? - Lo Zoo

Se da una parte poteva dirsi dispiaciuta per i freddi rapporti tra il giovane e la sua famiglia, dall’altra, sembravano, in realtà, giocare a suo favore, forse la forza non sarebbe stata necessaria e nemmeno chissà quale giochetto di persuasione, probabilmente, il fanciullo, sarebbe stato ben felice di rinnegare la sua vecchia famiglia per unirsi a una nuova.
Non poteva averne la completa certezza, le variabili potevano essere molte e, i ragazzini, spesso si rivelavano imprevedibili, ma lo avrebbe scoperto a breve.

Tutto forse no, ma è abbastanza evidente non siate propriamente lo stereotipo della famiglia felice sospirò sorridendogli comprensiva Ma se è vero che la famiglia dove nasciamo non possiamo scegliercela, è altrettanto vero che nessuno ci vieta di formarcene una tutta nostra gli rivolse uno sguardo più serio Coglieresti quest’opportunità se ti venisse offerta ora? non sapeva esattamente cos’aspettarsi come risposta, ma, intanto, buttare lì la domanda a tempo perso non poteva essere poi così controproducente, al massimo, se il fanciullo si fosse allarmato, l’avrebbe buttata sul ridere cambiando repentinamente argomento.
...ma oltre ai Draghi le creature che più mi interessano sono i Licantropi a quelle parole dovette trattenersi dal palesare una qualsiasi reazione, neanche a farlo apposta la risposta del ragazzo sembrava un invito a nozze, un mezzo sorriso compiaciuto comparve comunque sul suo viso, nulla di troppo evidente, ma abbastanza da non passare del tutto inosservato.
Sospirò nuovamente, questa volta fingendosi esasperata
Ma sei incontentabile rise Dubito anch’io ci siano licantropi allo zoo, qualcosa di meno impossibile no?
Ovviamente era assurdo anche solo ipotizzare che la cosa fosse possibile, intanto, voleva vederli quelli dello zoo a catturare un licantropo, seconda cosa, per la maggior parte della loro vita erano esseri umani, non sarebbero stati poi questa grande attrazione, senza contare che, proprio per quel motivo, risultavano quasi impossibili da identificare e di certo il registro al Ministero era ben lontano dall’essere realistico.
Al successivo dubbio palesato dal giovane gli rivolse un occhiataccia contrariata, davvero dubitava della loro esistenza? Ma non insegnavano più nulla a Hogwarts? Ma si poteva mandare un ragazzino così disinformato in giro per il mondo?

Ti assicuro che sono reali quanto te e me proprio in quel momento, mentre passeggiavano ancora senza una precisa meta, si ritrovarono accanto al recinto degli animali babbani Ma almeno un lupo l’hai mai visto? lo canzonò quasi sicura di una risposta negativa Comunque, tornando ai tuoi amici licantropi, ne ho conosciuto qualcuno, di certo non se ne vanno in giro con un cartello, ma ti assicuro che non se ne stanno rintanati nelle foreste, magari qualcuno sì, ma non tutti, magari ne hai incontrato qualcuno anche tu e non lo sai rise Lo sai vero che sembrano persone normalissime il più del tempo? glielo chiese quasi timorosa, ormai non sapeva quanto fare affidamento sulle conoscenze del fanciullo.
Se avesse davvero deciso, avrebbe dovuto spiegargli tutto, poco male, meglio partire da zero che dover modificare qualche errata convinzione.
Gli rivolse nuovamente uno sguardo esasperato
I Thestral alzò gli occhi al cielo Se vuoi ti ci porto, ma non so se puoi vederli
Quel ragazzino sembrava veramente voler l’impossibile, i draghi, i licantropi, i thestral, per un motivo o per l’altro erano tutti, almeno per il momento, fuori dalla sua portata, anche se, volendo, si poteva facilmente porre rimedio alla cosa.

view post Posted: 24/4/2016, 15:18     A wonderful day..or not? - Lo Zoo

L’attesa iniziava decisamente a snervarla, che razza di idea le era venuta? Non poteva semplicemente tornarsene a casa e prepararsi per la lunga notte che l’attendeva? Fu quindi quasi tentata di interrompere il quadretto familiare per congedarsi, ma mossi i primi passi, cambiò idea, avrebbe provato ad aiutare il ragazzino a togliersi da quell’impiccio.
Non volevo rovinare la vostra gita allo zoo disse educatamente rivolgendosi ai due adulti e posando una mano sulla spalla del giovane mago Se è un problema possiamo tranquillamente rimandare, capisco le vostre remore, anche se, volevo cogliere l’occasione per dare a vostro figlio l’opportunità di alzare la sua media scolastica e, sotto la supervisione di un adulto responsabile dovette trattenersi dal ridere autodefinendosi in quel modo lo zoo può offrire molte opportunità in tal senso
Non sapeva se li avrebbe convinti, ma quale genitore avrebbe precluso al figlio tale opportunità? Pochi, davvero pochi e sperava che quei due non rientrassero in tale categoria.
Li vide lanciarsi più di qualche occhiata, apparentemente combattuti sul da farsi, da una parte sembravano non voler perdere la loro autorità sul ragazzino, dall’altra, l’idea che proprio lui, quello che loro in più di un’occasione avevano messo da parte, godesse di tali attenzioni da parte di un docente, pareva riempirli d’orgoglio.
Alla fine, la madre sospirò, ma fu il padre, in tono autoritario e solenne a parlare
Se ritiene che questo scapestrato possa fare qualcosa di buono...è tutto suo...magari impara davvero qualcosa si rivolse poi al figlio Non voglio sorprese strane, vedi di non farci vergognare, la strada di casa la conosci, noi ce ne andiamo
Di sicuro quei due non avrebbero vinto il premio simpatia, ormai era palese che il loro interesse per il ragazzo era quasi nullo, ma, fortunatamente, quel distacco emotivo sembrava giocare a suo vantaggio.
Vi ringrazio, sono sicura non vi deluderà non sapeva esattamente come stessero le cose, ma il modo in cui si erano rivolti a lui, doveva ammetterlo, le aveva dato fastidio.
Senza aggiungere altro si allontanarono in direzione dell’uscita, li guardò andare via, leggermente perplessa e spiazzata, poi si rivolse verso il ragazzino
Famigliola felice vedo il tono era palesemente ironico e, per una volta, l’intento era proprio quello di farsi gli affari del giovane, ogni dettaglio sarebbe stato importante.
Aveva già constatato la tenenza di Alexander a parlare liberamente, sperava che lo facesse anche in quell’occasione, in caso contrario non avrebbe avuto problemi ad essere meno discreta.
Si guardò intorno, cercando di decidere il da farsi, ma, forse, almeno per il momento, avrebbe lasciato la scelta al suo ospite
Tralasciando i draghi, magari veniamo a trovarli più tardi, c’è altro che potrebbe attirare la tua attenzione? non dubitava che avrebbe rivolto la sua curiosità comunque verso qualche animale pericoloso, tutti erano attratti dal pericolo Ah, quasi dimenticavo, io sono Selene se dovevano trascorrere qualche ora insieme, conoscere almeno i rispettivi nomi era il minimo.

view post Posted: 18/4/2016, 01:38     A wonderful day..or not? - Lo Zoo

Il ragazzino, pur tentando di non apparire troppo sfrontato, mostrava comunque una certa sicurezza in se stesso, certo, non aveva avuto l’ardire di credersi invincibile, ma già solo il fatto di poter anche solo sperare di spuntarla la diceva lunga e, in quel momento, quasi fu tentata di afferrarlo per un braccio e abbandonarlo in qualche sperduta foresta.
Cercò comunque di trattenersi, un bimbo scomparso allo zoo avrebbe messo in allarme l’intero staff e, per quella serie di sfortunati eventi, lei ci sarebbe finita di mezzo, vero che, se il fanciullo era scomparso, nessuno mai l’avrebbe trovato, ma non aveva voglia di iniziare quella caccia all’uomo senza speranza.

Credo mi preoccuperei più di altre creature, magari meno visibili, più difficili da individuare e che, malgrado la tua prontezza di riflessi, potrebbero far di te un sol boccone prima ancora che tu abbia il tempo di estrarre la bacchetta
Sorrise mentre pronunciava quelle parole, lo stava evidentemente prendendo in giro, forse poi nemmeno troppo, ma quella era l’impressione che voleva dare, in caso contrario la prima opzione, quella di smaterializzarlo, sarebbe stata di certo più adeguata.
Non replicò invece alla seconda affermazione del giovane, sembrava non essercene bisogno e l’ultima cosa che desiderava era mettersi a discutere con un ragazzino sull’importanza della teoria rispetto alla pratica, avrebbe decisamente lasciato quello sporco ingrato compito ai suoi docenti.
Mentre si avvicinavano, senza nemmeno aver ben chiaro il motivo che la stava spingendo a dimostrarsi così affabile con quel maghetto alle prime armi, decise di offrirgli l’avventura che tanto sembrava cercare, domandandosi se sarebbe stato così sprovveduto da cogliere l’occasione al volo senza valutare pro e contro.
Non ricevette risposta, ma non le fu necessaria, prima ancora che quella sceneggiata avesse inizio, già sapeva le intenzioni di Alexander, le aveva percepite tramite le sue emozioni, quelle variazioni, inudibili ad altri, nel suo battito cardiaco, il dubbio, l’eccitazione, la decisione.
Sorrise dunque soddisfatta mentre raggiungevano, finalmente, la loro destinazione, ora voleva davvero vedere come se la sarebbe cavata il giovane, che razza di scusa si sarebbe inventato per allontanarsi di nuovo? E con una perfetta sconosciuta tra l’altro.
Si rivolse a loro in modo abbastanza distaccato, come se non scorresse troppo buon sangue, ma questo, per lei, poteva anche essere un vantaggio, poi, prima di proseguire con le presentazioni, si voltò verso di lei, sembrava quasi una sfida, non cercava aiuto, né conferme, semplicemente voleva vedere come si sarebbe comportata.
A momenti le scappò una risata nel sentirsi introdurre come nuova docente di Difesa Contro le Arti Oscure, certo, di sicuro avrebbe ispirato fiducia, ma dato il luogo, forse, Cura delle Creature Magiche sarebbe stata più adatta.
Cercò a quel punto di darsi un tono abbastanza da docente, in realtà non aveva la più pallida idea di come fossero i professori di Hogwarts della nuova guardia, non era una cosa alla quale si era mai interessata, ma se davvero il giovanotto era convinto di poter far fessi i suoi con quella bugia, forse, non dovevano poi essere troppo informati nemmeno loro.

Buongiorno rivolse loro un cordiale saluto E’ un piacere incontrarvi evitò di presentarsi, va bene sfidare la sorte, ma meglio dare il minor numero di dettagli possibili, anche perchè, già così, non sembravano troppo convinti e si aspettava che opponessero resistenza, dopo tutto, sarebbe anche stato lecito.
La prima a prender la parola fu la madre che, educatamente, ricambiò il saluto prima di prendere il fanciullo da parte
Ci scusi, potremmo parlare un attimo con Alexander? quasi senza attendere una risposta lo invitò a seguirla, allontanandosi di qualche passo insieme al marito.
Ma certo che altro poteva rispondere? Attese quindi di sapere il responso sperando non la tirassero troppo per le lunghe.

Non puoi rimandare? il tono secco dell’uomo non lasciava dubbi sulla sua risposta, non credeva fosse il momento migliore Tuo padre e io tenevamo tanto a questa gita tutti insieme la madre sembrava invece più accondiscendente, anche se anche lei sembrava propensa a non concedergli un sì E’ proprio necessario? Magari alla tua insegnante va bene parlarne anche domani, quando sarete tornati a scuola
Su una cosa il ragazzino aveva avuto ragione, non avevano dubitato della veridicità delle sue parole, sembravano aver creduto a quella bugia, ma non aveva considerato il loro desiderio di passar del tempo insieme, magari non proprio per affetto, magari quello era solo un modo per ricordare al fanciullo che loro erano i suoi genitori e che lui doveva fare come loro dicevano, ma poco importava, se Alexander voleva davvero scoprire cosa intendesse la ragazza con quell’ultima frase, si sarebbe dovuto inventare qualcosa di convincente, qualcosa che li convincesse che non potevano aspettare o, se preferiva, mandarli a quel paese e far di testa sua.

view post Posted: 4/4/2016, 23:40     A wonderful day..or not? - Lo Zoo

C’era poco da fare, da quel discorso era facile intuire la giovane età del fanciullo e la sua poca esperienza, cosa che, inevitabilmente, le strappò un sorriso comprensivo, non poteva mica colpevolizzarlo per i suoi anni no?
Gli posò una mano sulla spalla, invitandolo a seguirla in direzione dei Draghi, dove, presumibilmente, lo attendevano i suoi genitori
Potrebbe stupirti conoscere le paure della gente continuò a parlare come se nulla fosse Comprensibile e dal suo tono sul serio si poteva intuire quanto capisse il punto di vista del ragazzino, un po’ perchè lo condivideva, un po’ perchè, come già pensato, non si aspettava nulla di diverso Ma, ora dimmi, se ci smaterializzassimo adesso, che so...in una foresta popolata dalle più bizzarre e pericolose creature, sapresti come comportarti? Credi di poterne uscire vivo?
Quella domanda poteva quasi suonare come una minaccia, in realtà non era sua intenzione abbandonarlo a morte certa, ma voleva portarlo a comprendere che, senza la dovuta preparazione, quella sua smania d’avventura lo avrebbe messo nei guai.
Iniziava anche a domandarsi il motivo di tutto quell’interesse per le sorti di quel giovane appena conosciuto, quando mai l’avrebbe rivisto? Per quanto ne sapeva, poteva crepare il giorno successivo e mai lo avrebbe saputo, eppure, qualcosa le stava balenando in mente.
Rallentò leggermente il passo, in modo da avere il tempo di terminare il discorso prima di incrociare i genitori del fanciullo
Forse, sapere prima con cosa potresti avere a che fare, potrebbe anche tornarti utile, non credi?
Fin da bambina aveva sempre odiato la teoria, come Alexander, aveva sempre preferito la pratica, pagandone le spese a caro prezzo, col tempo, invece, aveva compreso che, per quanto noiosa, aveva una sua qualche utilità, negarlo sarebbe stato da stolti, ma non era nemmeno quello il motivo di tutte quelle parole rivolte al ragazzo, in qualche contorto modo lo stava esaminando, stava cercando di capire il suo modo di ragionare, il suo modo di approcciarsi alle cose, una sorta di test.
Sorvolò, almeno momentaneamente, sulla questione del lavoro, l’avrebbe ripresa più tardi, sempre che ce ne fosse stata l’occasione, ormai erano giunti a destinazione, la scelta spettava dunque al giovane mago.
A pochi passi dai genitori, si avvicinò all’orecchio del fanciullo
Potrei insegnarti come uscirne vivo lo sussurrò in tono quasi impercettibile, sperando di suscitare la sua curiosità, poi, come se nulla fosse, sfoderò la sua miglior faccia da adulta responsabile, rivolgendo un cordiale sorriso agli accompagnatori del ragazzo.



Bene Alexander, ora sta a te, oltre a rispondermi, siamo ora al cospetto dei tuoi genitori, se vuoi seguirmi (e dovrà essere una scelta ben ragionata e giustificata in ON), dovrai convincerli.
Ricordati che per loro sono una perfetta sconosciuta, per quanto ne sanno potrei anche essere una serial killer, ovviamente nemmeno tu sai molto su di me, ma se non vuoi che ti dicano di no, dovrai inventarti qualcosa per essere persuasivo.
Tieni conto che, sicuramente, come minimo ti domanderanno chi sono, il resto del dialogo lo lascio a te, ma l’ultima parola sarà la mia, non scrivere se lì convinci o meno, se ti danno il permesso o no, quello lo stabilirò io in base a come argomenterai le tue motivazioni.
Se dovessi aver bisogno di chiarimenti scrivimi pure via MP.
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