| ||
Signor Rhodes. Un nome che non le suonava del tutto sconosciuto, ma neanche troppo familiare. Quando si vive un'infinità di vite, è più che naturale non stupirsi davanti a nomi ignoti o già uditi. Era, semplicemente, un dato di fatto che accadeva fin troppo spesso. Louise si limitò ad annuire, fingendo di guardarsi attorno spaventata, perfettamente calata nella sua parte. Procedevano lenti, così come il suo piano procedeva, ma del resto non aveva fretta: le piaceva crogiolarsi nelle sue messinscene, capire chi era la sua vittima, anche solo vagamente. Non che questo le istillasse pietà, ma le dava un sadico piacere nel farlo e poi privarle della vita a cui loro, spesso e volentieri, si aggrappavano testardi. Il signor Rhodes, non faceva eccezione, nonostante la sua fredda empatia e gentilezza e quei modi di fare fin troppo cauti. Quando giunse la sua domanda, una delle poche, Louise si strinse nelle spalle, adottando un tono sconsolato e stringendo appena il braccio dell'uomo. « Volevamo prendere una boccata d'aria. » Si limitò a dirgli: niente di più banale. Era una bella serata, dopotutto, e quello sembrava un quartiere tranquillo. « Sa... viviamo qua vicino. » Aggiunse. A quel punto, la donna si fermò, improvvisamente di colpo, come se le fosse giunta un'illuminazione, mentre l'uomo compiva un meccanico gesto, tastandosi la manica. Nascondeva qualcosa o era solo timore? « Ecco, era proprio qui. » Gli sussurrò, allargando le braccia e guardandosi intorno. Lei sola sapeva che era partita proprio da lì, prima di incontrarlo. « Vado a vedere se è tornata a casa, abitiamo laggiù! » Disse, indicando una casetta una ventina di metri più avanti: era una villetta come le altre, soltanto una lucina era accesa in un'alta finestra. Louise non aveva idea di chi appartenesse, ma l'aveva indicata con la naturalezza di chi vi abita da anni. « Per favore lei la cerchi qui intorno! È bionda, e indossa un'abitino rosso a fiori e una giacchetta marrone. Torno subito! » Così detto, cominciò a correre in direzione dell'abitazione, lasciando Rhodes nel bel mezzo del viale. L'uomo non notò neanche la figura di Louise sparire misteriosamente: la sua attenzione venne attirata da un baluginio che proveniva a terra, oltre un cespuglio che delimitava il giardino di una casa. Il bagliore continuava a brillare a intervalli irregolari, mentre il vento si alzava, facendo stormire le foglie. E proprio questo, spostò i rami del cespuglio, permettendo all'uomo di individuare l'accenno di una bionda chioma, oltre la pianta. Se vi ci fosse avvicinato, spostando il cespuglio, Rhodes avrebbe notato una figurina seduta ai piedi di un pioppo, appoggiata al tronco: i lunghi capelli biondi le ricadevano disordinati sul viso, le labbra erano dischiuse e sul vestitino a fiori v'era qualche foglia e un filo d'erba; le ginocchia erano sporche di verde e terriccio. Le gambe erano elegantemente ripiegate con grazia sotto il corpo e la testa ciondolava leggermente di lato, come se ella stesse dormendo. Al collo portava una collana che brillava ai riflessi della luna che spuntava, di tanto in tanto, tra le nubi, conferendo alla fanciulla un pallore spettrale. A pensarci bene... un pallore non troppo dissimile dalla sconosciuta: dettaglio di famiglia? Un senso di inquietudine passò lungo la spina dorsale dell'uomo a quella vista apparentemente semplice; Che fosse la sorella della misteriosa donna? Che ci faceva lì? |