Posts written by Ignotus Albus E. Peverell

view post Posted: 5/3/2024, 22:37     +19Promozioni e Retrocessioni - News & comunicazioni

Già che c'è fermento, siamo in un mood di annunci, ed è dunque più facile indorare la pillola, mi aggrego di buon seppur pesante animo. Confermando infatti la teoria del 'Non è sempre Natale', specie se in quaresima, devo infatti annunciarvi che domani il Castello si sveglierà un po' più povero, e un po' più piccolo, pur non essendo morto nessuno! Il che è comunque una bella soddisfazione.

Trasfigurazione perde infatti la sua ancella, Tassorosso la sua Capocasa, il Cavaliere Poverell la sua scudiera, e il Castello la sua Vice Preside, il che dice molto in più d'un senso. Atena Mc Linder lascia infatti tutti questi ruoli, dopo tanto tempo, e aiutatemi a dire tanto, per tornare a poltrire tra i Maghi Adulti, ed occuparsi di faccende un po' diverse in altri luoghi, e altri tempi.

Rimanendole più che riconoscenti per il molto tempo che ha dedicato a questo gioco, e a leggere le baggianate di una balbettante bambocciona banda di ingrati babbuini, le auguriamo il meglio. Ovviamente di non divertirsi troppo, di non mettersi troppo comoda, e di cambiare un po' aria che mai ha guastato all'umana gente. Ad Hogwarts sarà sempre dato aiuto a chi lo chiede, ma non dobbiamo che essere felici quando qualcuno ci lascia per il meglio. Saremo sempre qui, e aiutatemi a dire sempre, il che ci rammenta anche altro. La grande ruota è tornata a girare, vedremo chi allieterà imbratterà la carta de il nuovo capitolo di questa grande Storia. Dunque, non tutte le lacrime sono un male, il resto lo sapete.

Arrivederci Ate!

view post Posted: 17/9/2023, 15:35     Eclissi di Sangue - Giardino

Comunque la si volesse mettere, mai si sarebbe potuto affermare mancassero di fantasia. Impiegata forse male? Destinata forse non proprio all'indispensabile? Assoluta dal contesto di riferimento, o da un'analisi più ponderata dell'insieme? Può sempre essere. A non essere in discussione era però lo sforzo alla base di quell'ennesimo circo che puntualmente, come per incanto, si scatenava ogni fine anno.
Un rito scandito da diverse fasi, a partire proprio dalla sorpresa e dallo smarrimento provocati da quel nuovo e inedito circo, non solo mediatico, ma anche molto materiale che ogni volta era. Superata quella prima fase, iniziava la seconda, un ripercorrere degli improperi che copiosi erano seguiti prima della stessa sorpresa. Chi diamine aveva pensato di organizzare il primo ballo? Perché festeggiare la fine di un Anno scolastico, quando si sarebbe potuto serenamente festeggiarne il semplice inizio? Aveva mai prescritto un qualche medico quello strazio? Perché non prendere congedo da quel felice evento con un semplice minuto di silenzio? Veloce, indolore, facile da organizzare.

Ogni anno era sempre peggio, se ai bei tempi andati era sufficiente raggiungere una comoda seduta, con l'indiscutibile vantaggio che fosse sempre la solita, aspettare il giusto, e poi chiudere la pratica, era ormai divenuta nuova tradizione spostare quel locus amoenus sempre più lontano, inseguendo chissà quale moda del momento. Per giunta? Nemmeno una seggiola all'arrivo, dopo una scarpinata degna di un dodicenne.
Era così che un povero vecchio navigava nell'oscurità di un giardino che mai come in quel momento sembrava diventato un campo da golf, una savana illuminata all'orizzonte da un assembramento di grida e colori. Una luna sorniona guardava sbruffona dall'alto le noie delle quattro anime che animavano quel luogo, seppur con l'indiscutibile fortuna che fosse una parentesi felice e incantata dell'orbe terraqueo, in cui l'improbabile diveniva magicamente probabile, e l'impossibile possibile. Se era quello a dover essere festeggiato, era un vero mistero il perché si dovesse farlo una volta l'anno, e l'ultimo giorno.

Era stato indubbiamente un altro anno molto complesso, ricco di colpi di scena, che con un po' di fortuna si era concluso. Segnato da diversi episodi, cadute e ritorni, avvicendamenti e passaggi di storici testimoni. Eppure era ormai concluso. Ciò che era stato... era stato. Il passato recente avrebbe sempre avuto ripercussioni più o meno dirette sul presente, ma sarebbe anche finito con l'essere ineludibilmente dimenticato. Era stato. C'era stato qualcosa prima dell'oggi, ma ormai era ieri.

Era infine arrivato. La festa, il ballo, era lì. Tutti i presupposti c'erano, tutti gli elementi di sempre facilmente individuabili, a eccezione chiaramente della seduta. Ah! Ma era quella ormai la tradizione. Dunque, tutto a posto! Studenti poco studenti, conciati come cinquantenni scappati dalla civiltà e verosimiglianti al pari di un'architettura barocca, seggiole scomode ma numerose, strimpellatori seriali in bell'ordine e di buon grado, annoiata attesa per una Coppa non troppo misteriosa, tra un bicchiere e l'altro di brodaglie invereconde.

Più si avvicinava al centro della festa, facendosi largo tra volti noti e altri meno, e più con una certa insistenza cercava nella ressa chi seppur per pochi minuti avrebbe retto quel piccolo grande gioco. Era ormai fatta, ma non lo era. Era finita, ma non conclusa. Intercettato lo sguardo cercato, un sorrisetto soddisfatto, e via al centro della scena. Se di eclissi si parlava, ma di sangue lo era, purpureo nel suo lungo abito con mantello, si stagliava sotto le stelle, nemmeno fosse la Comedia. Rosso, purpureo e caldo come il fuoco, al centro di un'arena bianca e fredda, sotto il cielo stellato, incorniciato da una quadratura di cristallo.


Signori buonasera! Suppongo il ballo si stia svolgendo bene, e che siate tutti infine pronti a concludere questo lungo anno, segnato da felici ritorni, sul campo, e alcuni passaggi di testimone. Positivi per alcuni, meno per altri. Tra le buone notizie, invece, e mi fa particolarmente piacere, invito la nuova Vice Preside, la professoressa McLinder, a ragguagliarvi sui felici successi di alcuni di voi. Atena, a te la palla!

Un lieto e felice applauso, e poi via a riprendere.
La vera domanda era del resto chi avesse vinto quella Coppa, così diversa da molte delle precedenti. Al pari, visti da terzi, quale sarebbe stata l'impressione di un nonno e una nipote al centro di quella stessa scena?

view post Posted: 11/6/2023, 13:22     +23Promozioni e Retrocessioni - News & comunicazioni

Restiamo nel mood delle buone notizie!
Vi rendo attenti del sopraggiungere di una nomina formale, di un qualcosa che era già in essere da diverso tempo. Si tratta dunque di ratificare, che a volte è comunque utile, una buona prassi andata consolidandosi negli anni.
La Capocasa di Tassorosso, già Docente di Trasfigurazione prosegue nelle orme di una buona tradizione della Casata.
Atena McLinder diventa oggi Vice Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Tanti auguri, e tanti felici attesissimi originali sermoni di inizio e fine anno!
Chi la dura, la vince, prendendo per sfinimento gli astanti.
:ihih: :cincin: :ihih:

view post Posted: 9/5/2023, 21:27     +8Promozioni e Retrocessioni - News & comunicazioni

Per un nuovo arrivo, c'è anche una partenza.
Mi duole annunciarvi che il già Prof. Cravenmoore ha deciso di fare un passo indietro, e battere nuovi sentieri, in cerca di differenti dinamiche di gioco. Tornerà dunque almeno temporaneamente tra i Maghi Adulti, in cerca di ispirazione.
Un sentito grazie per il tempo che ha donato alle nuove (?) future (?) promettenti (?) divertenti (?) giovani generazioni! Sì, insomma. Loro. :ihih:

view post Posted: 12/2/2023, 17:49     The Roaring 20's - Giardino

L'aveva scampata sino a quel momento, posticipando l'irrimandabile sino al che infine era giunto il tempo. Si congedò dall'ultimo di una lunga, ma non troppo, serie di sventurati e ignari interlocutori che sino a quel momento erano stati l'ancora, la scusa perfetta per non lasciare le calde aule del castello, alla volta delle misteriosi fauci del parco, e di quell'ennesimo ballo. Era un succedersi infernale che non accennava a voler offrire una fine, i balli si succedevano nel corso degli anni, e anche gli stessi partecipanti continuavano a mostrare un qualcosa di già visto e sentito. Erano caduti in una qualche strana forma di loop? Era sempre la stessa storia, o qualcosa era cambiato? Le pagine di uno stesso libro, o capitoli di molti, semplicemente dello stesso genere?
Era una domanda di difficile soluzione, cosa stesse davvero accadendo nemmeno il cielo sembrava saperlo, o tanto meno interessarsene, e in quello certamente non v'era alcun conforto, ma del resto... La pratica doveva essere chiusa, in una qualche maniera avrebbero dovuto fare, lo stavano aspettando. Qualcuno lo stava aspettando, o meglio, volevano sapere come fosse finita quella storia, di quell'anno. A chi sarebbe andata la Coppa?

Le porte si spalancarono, e via giù per le gradinate, alla volta del parco, inseguendo quello che sembrava essere il sentiero per i graditi ospiti. Più ci si inoltrava nel verde, più aumentava il numero di studenti, e il volume del chiacchiericcio. Persone chiamavano persone, parole chiamavano parole, ospiti ospiti, alberi alberi. Una storia già scritta, scoprendo e svelando le fantasie di quell'anno degli organizzatori, che avevano certamente da tempo mollato gli ormeggi dell'umana consuetudine.

Quell'anno si respirava un'aria di passato, non troppo remoto, ma comunque abbastanza passato. Intrigante al punto di giusto da aver animato una lunga serata, prodromica a quanto sarebbe presto accaduto. Un uomo anziano, ma non troppo, procedeva spedito nell'erba, alla volta di quello che anche quella volta era un palco, riservato a un'ignara orchestrina che avrebbe presto visto aggiungersi un elemento. Un balzo felino, bastone alla mano, e sotto le luci della ribalta, via allo spettacolo.


Signori buonasera!
Conto la serata stia procedendo al meglio, ma eccomi per avviarci alla conclusione di questo lungo e complesso anno, che vi ha ancora una volta visti quali protagonisti. Vedo volti noti, e meno noti, più o meno interessati a sapere quale sia stato l'esito di sforzi corali, ma non troppo. Che è anche la stessa domanda che molti non partecipanti si stanno ponendo. Dunque, chi ha vinto la Coppa?


Uno sguardo a destra, uno a sinistra, la giusta attesa perché il pubblico andasse coagulandosi, e lentamente il silenzio tornasse protagonista. Un minimo di supporto orchestrale, e il tempo era giunto.

Vince la Coppa delle Case... Corvonero! La torre più alta è tornata a distinguersi, cumulando un significativo distacco, con i suoi 2039 punti. A inseguire, che agguantano invece il secondo posto, con 1334 punti al loro attivo i Grifondoro, che mostrano comunque i segni di una certa resistenza, almeno sino all'ultima curva. A una certa distanza, Serpeverde e infine Tassorosso, che chiude in ultima posizione, avendo collezionato un modesto gruzzolo di 589 punti.
Un bell'applauso quindi a Corvonero, e che il fortunato alfiere si faccia avanti!


Una voce squillante e calda, due braccia aperte che stringevano un'ennesima enorme Coppa pronta per essere consegnata, e definitivamente sbolognata, anche per quell'anno. Era andata bene, tutto sommato, rapida e indolore. Che non era comunque scontato. Era tempo di chiudere la pratica quindi? Chi si sarebbe fatto avanti? Era rimasto quel solo ultimo dubbio.



La classifica definitiva è quindi: Corvonero: 2039, Grifondoro: 1334, Serpeverde: 919 e Tassorosso: 589. Chi riscuoterà quest'anno la Coppa?
view post Posted: 9/10/2022, 18:32     +21Promozioni e Retrocessioni - News & comunicazioni

Carissimi, proseguono gli annunci;
quale frutto di un'attenta riflessione, e al termine di una fase da tempo concertata, il percorso di uno che è stato con noi da sempre, o quasi, volge al termine, almeno nella dimensione in cui quasi tutti l'hanno conosciuto. Questo non significa 'da ora il nulla', ma comunque marca l'inizio di qualcosa di nuovo, in molti sensi.

Il nostro Prof. White dismette infine i panni del Docente, e al termine di bagagli e scatoloni lascerà il Castello, per tornare a essere un sereno e tranquillo Mago Adulto, in cerca di nuove avventure, in questa e in altre dimensioni.

Non può che andare un enorme ringraziamento a Sirius per il tempo e la costanza che in tutti questi anni ha saputo riservare a questo nostro gioco, consentendo alla maggior parte di noi di poterlo continuare a pensare tale: un gioco. Si tende infatti spesso a sottovalutare la vera essenza che sta alla base dei delicati equilibri di Hogwarts, in cui solo l'impegno di pochi garantisce inevitabilmente il gioco di molti. Se non è questa magia, allora...

In ogni caso non disperiamo. Le vie del parco sono infinite, non sia che appropinquandosi a un ennesimo entusiasmante ballo, ci si imbatta invece nell'inizio di una nuova avventura del Prof. White? La Storia non è mai finita, fin tanto che non è finita!

Parola di uno storico. :ihih:

Grazie Sirius, buona fortuna!

view post Posted: 22/9/2022, 22:17     +16Promozioni e Retrocessioni - News & comunicazioni

Buonasera fanciulli,

per quanto possa sembrare il ben noto 'gioco delle tre carte', in realtà non lo è. Se siamo tutti dell'avviso, come lo siamo, che Trasfigurazione sia il seme di ogni cosa, e la più importante di tutte le Cattedre, capirete bene che affidare l'incarico a una nuova Docente sia un significativo passo nella giusta direzione. L'ormai nota Atena McLinder diventa dunque di ruolo per Trasfigurazione, ma rimarrà almeno per il momento supplente di Astronomia.
Dunque non una rivoluzione copernicana, giusto?

Comunque tanti auguri (a tutti)! :shifty:

view post Posted: 11/9/2022, 18:58     Litha - Il Ballo del Solstizio d'Estate - Giardino

Rapidamente, o forse neanche più di quel tanto, stavano andando a finire esattamente dove quella parentesi si sarebbe chiusa, anche per quell'anno, consegnando i pochi sopravvissuti a quelle che in molti definivano vacanze, e da cui un ristretto pugno di eletti se ne guardavano anche. Eppure, presto o tardi sarebbe dovuto arrivare quel momento, un sentito commiato, compiacente e benedicente, che sapesse ancora una volta mettere tutti d'accordo, o almeno non apertamente in un troppo marcato contrasto. E tanto per cambiare, onde non farsi mancar nulla sino all'ultimo, dov'era diretto? A quel dannatissimo campo, ricavato da chissà dove e chissà come, che invece di essere puntualmente arato, faceva da sfondo a perdite di tempo in costume, con tanto di tifo. Procedendo non mancavano certo facce note, altre meno ma non per questo ignote, già visti visitatori, e anche qualche studente, che in fin dei conti essendo una scuola non guastava. Ora una Grifondoro, ora un Tassorosso, ora una Corvonero, abbastanza nota e facilmente riconoscibile. Una serie di cenni e assensi dispensati con prodigalità facevano da contraltare a quella che non voleva troppo esplicitamente sembrare una corsa al mare, una fuga dagli imperscrutabili segreti che l'Asia non aveva voluto svelare. L'obiettivo era chiaro, e se non caricava testa bassa in quella direzione era semplicemente per darsi ancora un tono, eppure... agguantato per la collottola il primo mal capitato del giusto schieramento avrebbe potuto affidargli il pesante carico, e dopo una stretta di mano al giusto punto calorosa, se la sarebbe potuta dare a gambe, evitandosi grane a non finire almeno sino a fine anno. Una tentazione? Chi lo stava inducendo in quella piccola peccaminosa tentazione, se non lui stesso?
Un volto dopo l'altro, una sorpresa in fila all'altra, mille buoni propositi andavano sommandosi, ma almeno altrettanti venivano scrollati dall'apice di quell'enorme Sigma che tutti voleva abbracciare, salvo poi scontrarsi con l'inevitabilità dell'umana virtù. Non c'era molto da fare, non si sarebbe potuto in ogni caso fare tutto quanto avrebbe voluto, prima si entrava in tale logica, meglio sarebbe stato. Per tutti.
E poi il luogo, quella distesa di erba lasciata a far muffa, che inspiegabilmente si era risvegliata crocifissa di pietre, quasi fosse un riccio. Che non avesse apprezzato non era certamente un mistero, no? Mentre in lontananza il tramonto andava spegnendosi, si era festeggiato sin troppo, tutto era pronto perché avesse il là l'atto finale di quell'ennesimo anno. Finalmente era finita, o almeno quasi.


Signori, buonasera!
Con un po' di fortuna ce l'ho fatta, ringrazio gli organizzatori per la sempre più sfrenata fantasia profusa nel cercare di farmi smarrire la diritta via tra queste pietre, ma anche per questa volta dovremmo essere giunti a destinazione. Mentre gli spiriti più liberi e irrequieti di noi tornano a prendere posto, uscendo dall'orto, o a forse più verosimilmente a trovarlo, qualche ameno convenevole.


Scorrazzava per un piccolo palco , in mezzo alla steppa e alla desolazione di un agone sportivo disertato da ormai qualche tempo, dando sfoggio di tutta l'energia e la mobilità che ancora permeava le forme stanche di una vera e propria cariatide. Per quanto, certo, non avesse nulla a che spartire con la frutta, né in vaso né in cesto, né tanto meno con la Caria. Andava poi sottolineato, che i più sfacciati avrebbero anche potuto accennare a che non fosse propriamente una bella fanciulla, ma era soltanto un altro dettaglio. Ma dov'eravamo rimasti?

Quindi, un sentito grazie da parte del Castello a chi ha reso possibile anche quest'anno dare il là alle nostre ordinarie e straordinarie attività. Dai Prefetti ai Capiscuola, e anche ai Docenti. Un altro anno è giunto al suo termine, il che è e allo stesso tempo non è per forza di cose una brutta cosa. Al termine di una noiosa estate Hogwarts sarà nuovamente qui ad aspettarvi, in una Scozia che purtroppo non sarà più la stessa, ma così va il mondo. Un 'buona fortuna' a tutti i nostri studenti che lasceranno per l'ultima volta le nostre aule, un caro arrivederci a tutti gli altri.

Se intanto la sabbia nella clessidra era ripresa a scendere, ci si sarebbe potuti ragionevolmente aspettare che gli interessati avessero avuto il tempo di trovare la strada, e rimediare un posto a sedere. Per i disinteressati evidentemente lo spettacolo non era dei migliori, e come smentirli?, e dunque inutile attenderli. Si stava già facendo notte così...

Ma venendo a noi, invece. Quello che state aspettando di sapere è altro, nevvero? La Coppa delle Case. Com'è andata quest'anno? Saremo onesti nel dire che specie Corvonero avrebbe anche potuto dare qualcosa di più, si aggiudica infatti il quarto e ultimo posto, a una notevole distanza dalle altre. A seguire Grifondoro, e Serpeverde, che si conferma dunque in ripresa. Agguanta saldamente la Coppa Tassorosso, che se la può dunque portare nei sotterranei. Tassorosso vince la Coppa delle Case! Un bell'applauso. Chi il fortunato prescelto per ritirare il trofeo?

Presto detto, il dado era tratto.
Ormai molto di quanto doveva essere fatto era sistemato, alleggerito del problema e mirando già con una certa soddisfazione quanto fosse in procinto di succedere, aspettava. Qualcuno si sarebbe fatto vivo, ne era abbastanza sicuro. Non l'avrebbero lasciato solo soletto davanti a qualche centinaio di facce curiose, aspettando Godot. Almeno lo sperava per loro. In alternativa avrebbe sicuramente trovato qualche aneddoto con cui allietare il pubblico, o meglio: con cui allietarsi, davanti a un pubblico, che sarebbe anche tranquillamente potuto essersi casualmente imbattuto nel suo rostro. Così andavano le cose in quell'angolo di mondo.




Dovete effettivamente perdonare il ritardo, ha dello scandaloso, ma è complicato essere al mondo. Ma! Uno stregone non è mai in ritardo, giusto?
Dunque, ecco la classifica definitiva: Tassorosso: 1479; Serpeverde: 804; Grifondoro: 631; Corvonero: 213.
A chi l'infausto compito di chiudere la serata?
view post Posted: 22/1/2022, 15:36     Il Ballo delle Orme - Giardino

E infine era giunto il tempo di tirare nuovamente le somme di un bilancio che nel tempo tra alti e bassi non voleva ostinarsi ad essere schiacciato e strapazzato dalle contingenze. Era quello il segreto? Non lasciarsi avviluppare completamente dai problemi, ma viverli per tempo, e con serenità, concedendosi dei margini di manovra e dei tempi laschi tra una cosa e l'altra, sufficienti a riprendere l'equilibrio? Era quella costante ricerca di equilibrio, quell'irrefrenabile tensione a cercare qualcosa di superiore, che potesse al tempo stesso soddisfare mille condizioni d'esistenza, a rendere la risoluzione di quell'equazione impossibile, ma al tempo stesso irresistibile? Perchè in fondo lo sapeva che non sarebbe stato mai in grado di risolverla, ma se da un lato non gli importava, aveva già attualizzato quell'eventualità, dall'altro sentiva di doverci provare. E quale miglior occasione se non quella di continuare a provarci?
Un uomo anziano, distinto per molti versi, nonostante vesti dalla foggia eccentrica e passate di moda da almeno mezzo millennio avanzava nel traffico della capitale dell'ormai ex impero, a bordo di un taxi. Naturalmente era in ritardo, ma non poteva farci nulla, ogni volta che era a Londra, e non era poi così raro, lo era sistematicamente. Evidentemente avevano un problema di sincronia dei rispettivi orologi, se quello dell'uno viveva ancora un succedersi del tempo tipico di uno o due secoli precedenti, Ben il grande inesorabile e sornione scrutava torvo il vecchio dall'alto della sua torre, beffandosi del suo impegno. Tra un sussulto, e un'imprecazione l'autoveicolo procedeva, in un traffico particolarmente impazzito e sclerotizzato. La causa? Le festività principalmente. Una lunga veste verde bottiglia staccava nettamente sulla pelle chiara dei sedili dell'abitacolo, rischiarati debolmente dalla luce proveniente dall'esterno. Un sottile bastone da passeggio ritmicamente rimbalzava tra due stivali scuri di pelle tirata a lucido. Seduto sul sedile dietro, esattamente al centro, scrutava arcigno attraverso il parabrezza il lunotto posteriore di un altro taxi esattamente davanti a loro, nella stessa condizione miseranda. Incolonnati, immobili, in una Londra illuminata dalle luci del Natale, ma immersa nelle scure ombre della notte ormai vicina. Una leggera pioggerella si depositava come petali di rosa sul cofano, e in parte sembrava voler quasi scusare il cappello dimenticato non molto distante su quello stesso triste e solitario sedile. Allo scendere inerziale del bastone, i pollici dell'autista si sollevavano dal volante, all'inevitabile suo rimbalzare si riabbassavano inesorabili, in perfetta sincronia. Quello strano e sinistro silenzio venne infine rotto dal più vecchio, era solo una questione di resistenza. Non aveva mai sopportato perdere tempo.


Accosti lì, grazie.
Devo proprio andare.
Temo di aver finito il tempo, almeno per oggi.


Il resto fu un rapido confuso succedersi di eventi. Il veicolo che schizzava rapido in avanti verso un marciapiede, uno sportello che si apriva e un'ombra che appariva, il vecchio che scompariva rapido tra la folla di cappotti neri e scuri tipici dei distretti centrali di Londra. Presto detto, poche yarde e l'ordinato lastricato fu sostituito da un ben più caotico paesaggio innevato, dove pini e alberi d'alto fusto non erano certo l'eccezione. Una montagna. Diverse centinaia di miglia dalla stessa Inghilterra, per quanto ancora nel vecchio continente. E ancora il vecchio. Cosa ci faceva così tanto fuori dagli abituali seminati? Aveva forse smarrito la strada? Dismessa una veste, il rispettabile cittadino britannico, cos'era diventato in quella selva? Tra i fiocchi di una notte magica, il lungo abito spruzzato di milioni di goccioline d'acqua, un preside emerse dall'altro lato del bosco. Era diretto verso un'alta cupola incantata, innevata, e che trasudava trepidante attesa. Ed ecco i primi studenti. Chi diamine aveva pensato di spingersi sin là, per tenere un semplice ballo? Il gioco valeva davvero la candela? Eppure, vuoi anche che non ne avesse un reale senso, la mera e semplice curiosità stava spingendo diversi volti noti verso la meta prescelta. In fondo, chi aveva vinto la Coppa delle Case quell'Anno? Un altro anno era passato, un'altra sfida si era conclusa, era già tempo di baci e abbracci. Che c'azzeccasse poi il Natale, era tutto un altro paio di maniche, ma non chiedete se non siete certi di poter reggere la risposta. O almeno, sembravano suggerire quello gli abeti. E d'improvviso lo spettacolo iniziò. La fonte delle sue informazioni? Non aveva importanza, in fondo.

Signore e signori, fanciulle e fanciulli, ben ritrovati!
Un altro anno volge al termine, ricco ovviamente di colpi di scena, e nuovi arrivi, e di questo dobbiamo essere grati al cielo. Anche questa volta siamo, e siamo in piedi, nonostante le molte difficoltà e complicazioni. Prima che quindi siamo costretti a lasciarci, per fortuna di alcuni, e sfortuna di altri, un grazie a tutti per essere qui.
Pregherei ora Mademoiselle Green di farsi avanti. Sarà la nostra Regina delle Creature! Accompagnata dal suo Re, Mister Shaw è il suo momento!


Per quanto in fondo suonasse bene, vuoi forse per la complicità dell'ottima eco, e del sonorus, poi in realtà era ancora tutto da accertare se fosse o meno un gran complimento. C'erano creature e creature, alcune particolarmente dispotiche e moleste, che avessero scelto una regina questo non implicava automaticamente non fosse l'ospite più sgradita, o quanto meno più diplomaticamente, la meno gradita del ballo? Un dettaglio. Contenti loro...
E schiarendosi la voce, tornò alla carica.
La prima stava già arrivando.


Mentre ci teniamo tutti pronti a scattare sulla pista da ballo, vi comunico che Corvonero vince la Coppa delle Case! Un bell'applauso, e si facciano avanti anche loro. A seguire, a essersi distinti, Tassorosso e Grifondoro che si aggiudicano un meritato secondo e terzo posto. Un bell'applauso, e anche quest'anno ce l'abbiamo fatta!

Degno del più affabile e affabulatore dei mercanti, sollevava ora la bella Coppa, cercando di distinguere tra la folla chi si sarebbe fatta avanti. Sarebbe stata la scelta più prevedibile, o quella meno? Avrebbe scelto il caso, o ci sarebbe stato sotto un preciso ragionamento. Era finita? Non era finita finchè non era finita, ma era chiaro, e appariva evidente, che ormai fosse questione di momenti, prima che i vincitori potessero sollevare finalmente la Coppa, professandolo al mondo. Ce l'avevano fatta, e in fondo sembrava che anche il resto della Scuola approvasse l'esito. Se l'erano meritato. Se l'erano meritato?

view post Posted: 14/2/2021, 11:13     Il Ballo delle Fate - Giardino

E così un altro anno era giunto a conclusione.
Lungo, complicato, ricco, variegato. E tanto per cambiare era in ritardo.
Era ancora a Londra, quando sarebbe dovuto essere già da ore al Nord. Certo, nulla di irrimediabile, ma era pur sempre indispensabile muoversi. L'ennesima corsa contro il tempo, in nome di un Dio non meglio definito. Scendeva rumorosamente gli ultimi scalini di un enorme scalone, con un nero bastone tirato a lucido sotto un braccio, calcandosi un cappello in testa, sull'ancora folta chioma argentea. Si inserì nella fiumana del traffico cittadino, antistante le segrete stanze dei luoghi del potere e dei loro misteri con apparente indifferenza, e una certa sinistra eleganza, inseguito a vista da un minuto assistente, armato di ombrello, e un faldone di documenti sotto l'altro braccio. Una lunga veste gialla, coperta da un leggero mantello blu acceso fasciava generosa il Vecchio, e il divertente della cosa era che nonostante tutto, l'avrebbe potuto scommettere, il mal capitato cui aveva tagliato il passo pochi istanti prima non si era accorto di nulla, e avrebbe affermato certo che gli fosse da un pezzo dietro. Com'era apparso, in quel fiume indistinto di impiegati e dipendenti in prevalenza pubblici, nelle loro tristi sembianze grigie, marroni, e nere, tanto repentinamente era scomparso. Senza perdere un passo, nuovamente con la sicurezza di chi era ormai da tempo avvezzo a quei veloci spostamenti risaliva ora il leggero pendio che l'avrebbe condotto ai cancelli del Castello, e al parco. Aveva anche smesso di piovigginare, il che non poteva che essere una buona notizia. Il cappello, e le vesti dai colori sgargianti avevano ceduto il passo a una più dimessa, per quanto ancora più strana toga. Quasi interamente bianca, non fosse stato per la sottile bordatura purpurea, che oltre ogni ragionevole dubbio lo identificava come un Quirite. Certo, era decisamente uno scenario improbabile, era quasi certamente il primo ad aver mai messo piede in quelle terre, ma così sembrava. Sottili calighe risalivano dalle piante dei piedi, avviluppandoli stretti, quasi nel tentativo di frenarne l'avanzata. Mentre veleggiava verso il cuore del parco, e già il minuto assistente risaliva la collina, diretto al Castello, una prima conferma: la musica.
Dopo tutto non era poi così in ritardo, era pur qualcosa, andava riconosciuto.
Se n'era ricordato, e quello era un secondo punto a suo favore.
Contro ogni ragionevole dubbio? Forse no, ma poco ci mancava.
E quindi? Fingere di essere stato presente dall'inizio era sufficientemente improbabile.
Semplicemente non far nulla come al solito, ignorando il problema. Sembrava la migliore delle soluzioni, e indubbiamente la migliore delle possibili. Un silenzio assenso chiamato a garantirlo. Del resto non era morto nessuno, saltare l'ennesima festa, evitare con eleganza le ennesime imboscate, nulla di incomprensibile. Era però curioso di scoprire chi altri avesse avuto la sua medesima pensata, con la certezza che non dovessero essere pochi. Professori in testa. Per quanto proseguisse la scabrosa e tradizionale media anagrafica, era abbastanza sicuro che se non si fosse anche trovato solo, poco vi sarebbe mancato. Sarebbe stato un problema? No, non lo era mai stato. Non era cambiato nulla. Aveva un compito preciso, prima di potersi nuovamente eclissare.
Ed ormai era fatta. Un cenno qui, un saluto di là, un'occhiataccia al mal capitato giù, un lungo sospiro all'indirizzo del quarto, un dito ammonitore riservato al quinto. Se era stupito di trovarsi lì, e non dava troppo a vederlo, nel mezzo di quella insolita ormai notturna distesa di alberi e alberelli, mentre si inoltrava nel boschetto, i mal capitati finiti sulla sua rotta sembravano ancor più sorpresi. Che fosse filtrato il messaggio che era tanto ostile a balli e feste che ormai l'invito era recapitato per pura prassi d'ufficio? Qual era il giusto mezzo tra dovere, e piacere? La presenza di un valido sostituto l'aveva sino a quel momento risparmiato, non quell'anno. Sic transit gloria mundi? Proseguiva spedito, di buon passo, tra svolte e tornanti. Il più sembrava fatto. Tutto quel bianco iniziava a dargli sui nervi.
Non fosse stato per longitudine e latitudine avrebbe potuto dubitare della lieta o funesta ricorrenza. Curioso che il bianco in fondo potesse andar in entrambe le circostanze, almeno nella modernità, ma tant'era. Quindi? Tanto valeva procedere. Perchè temporeggiare, se per una volta la via di fuga era spianata e già aperta? In fondo, non che dovesse annunciare chissà quale inedita e inauspicabile scoperta, tutto seguiva il copione, e le clessidre erano lì a testimoniarlo. Nessun colpo di testa, nessun punto dell'ultimo minuto da assegnare, nulla di nulla. E del resto, presto detto, era anche quella una tradizione da diverso tempo. Sarebbe stato sorprendente il contrario. Aveva tra le mani una non notizia? Il perfetto rompicapo già rotto tipico di uno storico? Non aveva scoperto nulla di nuovo, ma si apprestava a comunicarlo al mondo 'gaudium magnum' con l'imperturbabilità di una statua. O forse no?
Ecco il palco, il luogo del delitto.
E lì era diretto. Avrebbero inteso?
Lo sperava per loro. Un piccolo sacrificio.
Una questione da pochi minuti. Un solo attimo.
Prima che tutti tornassero alle loro inutili faccenduole, da ballo.
Mentre il Sonorus faceva effetto, e mentre il peso della Coppa affondava tra la morbida stoffa della toga, guadagnò il palco, e allegro fu pronto alla recita. Ormai era fatta. Ciak azione!


Signori buonasera! Un altro anno volge altermine, ed è tempo degli annunci di rito. Abbastanza singolarmente inviterei Mademoiselle Bell e Mademoiselle Attwood a prepararsi per aprire le danze, sarà sicuramente da vedere, mentre adesso vediamo anche di sistemare la Coppa, offrendole un sicuro tetto sotto cui dormire.

Dispensando sguardi truci, e in tralice, era già ora della fase due. Era ora di sbarazzarsene, se l'era tenuta più che a sufficienza, ed aveva una certa età.

Quindi, veniamo a noi. Tassorosso si aggiudica il quarto posto della classifica, non andando oltre soglia 1439 punti. Il che certamente non va bene. Segue a breve distanza Serpeverde, a 1709. A una certa distanza si posizionano i Corvonero, con un ragguardevole 2654 punti, che è un buon traguardo. Un bell'applauso invece a Grifondoro che con i suoi 4007 punti, artiglia saldamente la Coppa, di cui sono più che lieto liberarmi.
Questo dovrebbe essere un monito a 'far meglio' per molti degli altri.


Tacque sollevato del concludersi anche di quella questione, si guardava sorridente in giro nella speranza che qualche buontempone accogliesse il silente invito a farsi avanti. Anche quell'anno era ormai concluso? L'avrebbero sepolto di gran premura, e orbato il prima possibile?
Da ultimo, ma non ultimo, il più spiacevole dei sassolini, che infine con un che di liberatorio, e non senza una certa soddisfazione, si era infine levato dai piedi, più per una ragione, che non per un'altra. A contare era però che fosse infine concluso anche quello. Archiviato. In via definitiva.


Da ultimo, prima di lasciarvi tornare alle morigeratezze dei doverosi festeggiamenti, una seconda quasi inaspettata Coppa. Anche il Barnabus Finkley ha infine e infatti salutato il suo campione, anche in questo caso a vincere è stata Grifondoro, il Prefetto Rigos, che è al momento assente, ma sono certo i suoi concasati sapranno fare buona guardia della Coppa. Un bell'applauso per festeggiare!

Il supplizio? Lo stillicidio? L'ecatombe? La tragicommedia?
Via, un sorriso e andare... per festeggiare e basta, che è già qualcosa.



Edited by Ignotus Albus E. Peverell - 14/2/2021, 16:51
view post Posted: 1/12/2020, 23:09     +23Promozioni e Retrocessioni - News & comunicazioni

Buonasera fanciulli,
il Castello ci riprova, e una nuova giovane donzella di buone speranze si fa avanti per reclamare una delle tante e troppe Cattedre scoperte, oltre che maledette.
Vi informo dunque con un certo piacere che Mireen Fiachran, in qualità di Docente, ricoprirà la Cattedra di Erbologia nei prossimi mesi.
I migliori auguri, e che i Numi ce la mandino buona!

:ihih:

view post Posted: 20/9/2020, 10:05     Il Ballo degli Elementi - Giardino

Un bel sorriso al sopraggiungere della Corvonero, ed erano già pronti per la fase successiva di quell'epico strazio. Del resto, se li definivano balli, qualcuno avrebbe pur dovuto ballare, no? Il fatto che fosse altamente improbabile qualcuno sapesse farlo sollevava eristicamente un problema di non semplice risoluzione. Se gli invitati a un ballo non sapevano ballare, e dunque difficilmente avrebbero potuto farlo, allora si poteva definire davvero una semplice festa quale 'Ballo'? La tradizione aveva consegnato loro una definizione, un'etichetta, che però a distanza di qualche secolo era andata perdendo una parte del suo significato. Il che però li guidava per mano all'ultimo passo: chi avrebbe aperto le danze quell'anno? I più maliziosi si sarebbero dunque posti un'ulteriore domanda, aveva davvero senso trovare chi aprisse danze che non sarebbero mai avvenute? Eppure...
Assegnata che fu la Coppa, quindi, a Corvonero, ecco l'anziano stregone lanciare la fase finale del gioco: il Ballo vero e proprio.


Ottimo, un'altra cosa è fatta.
Da ultimo inviterei M.lle Pierce e Mr Toobl a volermi raggiungere, e dare il là alle danze. A un ballo si dovrebbe pur ballare, no?
Buone danze a tutti, e a mezzanotte tutti a letto. Niente eccezioni!


Il bastone, e la carota.
Con un po' di fortuna se la sarebbe squagliata ben prima. Cosa diamine si presupponeva dovesse fare sino a mezzanotte? Uno dei tanti misteri di quegli strambi eventi.



Come mi hanno fatto giustamente notare, i numeri che vi ho dato erano sbagliati. Sorpresa? Dunque, abbiamo Corvonero in testa a 4505, seguita da Grifondoro a 2921, da Tassorosso a 2897 e chiude Serpeverde a 2035, un po' sottotono, ma forse comprensibilmente. Sul resto dovremmo invece esserci.
Tanti auguri, e i pochi avventurosi non pestino troppi piedi!
view post Posted: 7/9/2020, 12:00     Il Ballo degli Elementi - Giardino

Di ballo in ballo, sai che sballo?
Una gran menata in fila all'altra, ed era improbabile potessero smettere. Un'infinita sequela di gran perdite di tempo, la pura e semplice verità. Se non era buona abitudine festeggiare più di quel tanto l'inizio dell'anno, perché mai si sarebbe dovuto fare il contrario per il suo termine? Perché non scambiare i due appuntamenti, e non festeggiarne l'inizio, togliendosi dai piedi le incombenze del precedente?
Eppure, di ballo in ballo, l'Odissea proseguiva.
Pensieroso avanzava per il parco, alla volta dell'ennesima area devastata per il piacere di allietare qualche leggiadro animo, e fare da sfondo a qualche epica bevuta. Era stato un anno complesso, costellato di problemi, cui si erano miserevolmente aggiunti, a tradimento, ulteriori complicanze. Ma era anche terminato. Il che di per sé era effettivamente un qualcosa di positivo. Ma il tempo fugge, e sembrava già ora di iniziarne uno nuovo. Con quale spirito?
Un infernale baccano, timido ma sfacciato, si insinuava ben oltre dove sarebbe dovuto rimanere confinato, e tentando la sorte solcava il mare d'erba, accogliendo l'irsuto ospite, l'ultimo venuto di quella festicciola. Un sorriso qua, e uno là, nella penombra della sera, accennando a quelli che effettivamente erano volti noti. E come sarebbe potuto essere altrimenti? In fin dei conti le mura erano quelle, le aule le stesse, il perimetro del parco non si era spostato, le scale raminghe continuavano a cambiare, ma il pessimo umore di questo o quello sembrava intimidirle a sufficienza da evitare colpi gobbi.
Ma che ci faceva lì?
Come dimenticarlo, l'anno era finito, era tempo di affidare nelle mani del fortunato vincitore la Coppa delle Case. Ma chi aveva infine vinto quell'anno? Tolta di mezzo forse definitivamente la piaga delle scope, piegate a più miti consigli erano tornate a spazzare per terra, tutto era divenuto più ragionevole e controllabile. Quasi prevedibile. Lasciando a pochi eletti l'onore e l'onere di trainare la vittoria, di anno in anno.
Dunque, se di elementi sembravano volersi burlare quell'Anno, da una qualche parte sarebbe pur dovuto esservi l'epicentro, il punto d'intersezione tra Aria, Terra, Fuoco e Acqua. Raggiunto quello, il dado sarebbe stato infine tratto. Un esito che però appariva altrettanto scontato. La sfida non era forse mai iniziata, si erano alternate ondate successive che avevano dato infine luogo a una conclamata vittoria, con una considerevole distanza andato solo consolidandosi. Che le piume fossero state esorcizzate?


Signori buonasera! Con un po' di fortuna siamo sopravvissuti tutti anche a questo Anno, dunque è davvero tempo di bilanci. Come ben sapete, c'è stato più che qualche cambiamento, nuovi equilibri devono dunque essere ancora trovati, mentre altre soluzioni sono sempre più necessarie. L'Anno è ormai concluso, ma il nuovo è già alle porte, l'occasione quindi per ripartire con il piede giusto, e con un nuovo spirito. Speriamo diverso, ma anche migliore.

Qualche cenno d'incoraggiamento, sufficiente a scaldare la platea, e svegliare i più indolenziti dall'atmosfera soffusa della sera ormai calante, ed ecco il vassoio d'argento lasciato pigramente a sventolare. Tempo di procedere? Gettare l'esca e attendere il salmone, o confonderlo con una qualche ode, e sperare che abboccasse alle lusinghe del momento?

Ottimo, l'Anno è finito, ed è tempo di riconoscere i meriti di chi ha saputo distinguersi anche questa volta. Di larga misura Corvonero vince la Coppa delle Case, seguita da Tassorosso e Grifondoro. Un bell'applauso, e invito Corvonero a volermi raggiungere.

Una Coppa, la solita di sempre, apparve tra le mani dell'anziano mago. Il più classico degli sfondi, il lungo mantello cremisi, sembrava darle una certa enfasi. Il momento si avvicinava. Chi si sarebbe fatto avanti a riscuotere il premio? Come si sarebbe riaperto il nuovo Anno? A chi avrebbe arriso la buona sorte, tra una mazzata e una pacca sulla spalla?



Ottimo, anche per questa volta dovremmo esserci.
Corvonero vince la Coppa delle Case, con un indiscutibile merito, e con una distanza considerevole dagli altri. Ha infatti racimolato ben 4464 punti, ed è seguita da Tassorosso (2845), e Grifondoro (2829). Chiude la classifica Serpeverde, a un comunque apprezzabile traguardo (1990).

Ite, missa est! :ihih: :ihih:
view post Posted: 31/8/2020, 21:24     L'inizio era la meraviglia - La Gazzetta del Profeta



L'inizio era la Meraviglia




Un bel barbagianni cavalcando una corrente d'aria calda scendeva lesto in velocità le miglia che separavano Londra dalle lande verdi del Nord della Scozia. Era partito di buon ora, lunedì mattina diretto verso la Capitale. Legata a una zampa, un rotolo di pergamena particolarmente leggero. L'estate volgeva ormai al termine, e il grande appuntamento si avvicinava precipitoso. Come sarebbe stato?



Redazione della Gazzetta del Profeta
Redazione interni,
Ufficio Relazioni con i Lettori,
Londra, Inghilterra
31 - VIII

Caro Profeta,
Tra questi aneliti e refoli di un’estate che si avvia al tramonto, ci avviciniamo sempre più a una data che per quanto ricorrente deve continuare a rimanerci cara, se del caso anche riscoprendola, per le sue molteplici valenze, per i suoi molti significati.
Ogni anno è diverso dall’altro, c’è dunque anno e Anno, ma anche nel novero degli Anni una loro corretta suddivisione per quanto sottile sa rivelarsi fondamentale. L’inizio dell’anno gregoriano siamo soliti porlo al 1 gennaio, una ricorrenza felicemente salutata da grandi festeggiamenti, la cui ragione è però andata perduta molto tempo fa. Il 1 aprile, invece, tra le noie di alcuni e le imprecazioni di altri, è un anno ancora più decisivo a iniziare il suo corso, quello fiscale, segnato da scadenze e appuntamenti più o meno lieti, che hanno però la funzione di ricordarci di fare parte di una comunità propriamente detta, e sufficientemente sviluppata e civile, animata e retta da diritti e doveri. A questi se ne aggiungano poi di ogni sorta di altri, quello giudiziario, quello religioso, quello sportivo, tutti con i loro anniversari, le loro peculiarità e stranezze, in un guazzabuglio infernale.
Come sono solito dire, il grande vantaggio di uno storico è proprio l’indifferenza che nutre e riserva a tali attività. Diversamente da quanto non si creda, la Storia è per sua natura immune a questo genere di problemi, sotto molti aspetti il suo primo anno di vita, checché lo si calcoli o determini, non è ancora terminato, e con un po’ di fortuna mancherà ancora molto a che non si concluda. Per semplicità il Tempo viene abbastanza banalmente inteso come fosse una retta, qualunque sia il punto che si prenda in considerazione, ‘l’anno 1066 aD’, ve ne saranno sempre altrettanti sia alla sua destra che alla sua sinistra. Anni che a dipendenza di come li si guardi, potranno equivalere a settimane, giorni, ore, minuti o anche secondi di quello che familiarmente definiamo anno, gregoriano. La Storia non vive di ricorrenze, lo lascia solo credere, preoccupandosi invece di crearle; è dunque forse l’essere meno atavicamente legato al passato che si possa concepire, e comprendere.
Tradizionalmente, però, forse l’Anno più decisivo è quello che inizia il 1 settembre, in sordina e senza che si senta la necessità di arruolare bande, giocolieri e birrai per salutarne la venuta. È l’anno più caro, quello che ha saputo sempre fare la differenza nella storia di ognuno. E nel bene e nel male ha una dote straordinaria: l’unicità. L’Anno scolastico è unico e irripetibile, quale che sia l’uso che si decida di farne. La Coppa delle Case è una sfida che può essere vinta o persa, sempre, anno dopo anno, al pari del Trofeo delle Gobbiglie, o del Premio Mago dell’Anno. Ma ineludibilmente terminato il I Anno, inizierà il II, cui seguirà il III. Sino al termine, non troppo lontano, del cursus studiorum.
Il succedersi regolare e puntuale di tali Anni inevitabilmente rischia di adombrarne la straordinarietà, illudendo che possano essere infiniti anche i più arguti, inducendoli dunque in errore. Eppure, l’inizio era la meraviglia. Il 1 settembre del I Anno era la meraviglia. Spesso però tale taumaturgica nonché catartica sensazione sembra essere stata per l’appunto relegata nel passato, incatenata a quell’unico primo giorno. Che dunque sia definitivamente persa, smarrita, e non semplicemente orbata. Ma solo la vestigia di qualcosa che è stato. Un ricordo.
La grande sfida è dunque che non solo per i più giovani, ma anche per tutti gli altri, l’inizio torni a essere Meraviglia. Come la prima volta, prima che tutto iniziasse.
Domani è il 1 settembre. Dunque, l’inizio di un nuovo Anno.
Sarà anche l’inizio di una nuova ritrovata Meraviglia?
Buona ricerca, e buona fortuna, a tutti.



Ignotus Albus Edward Peverell



Edited by Ignotus Albus E. Peverell - 31/8/2020, 23:31
view post Posted: 7/4/2020, 15:35     Azkaban non è sicura - La Gazzetta del Profeta

Un bel barbagianni cavalcando una corrente d'aria gelida scendeva lesto in velocità le miglia che separavano Londra dalle lande verdi del Nord della Scozia. Era partito di buon ora, la domenica mattina diretto verso la Capitale. Legata a una zampa, un rotolo di pergamena particolarmente leggero. Ricevere dei complimenti non era scontato, eppure a volte ancora succedeva.



Redazione della Gazzetta del Profeta
Redazione interni,
Ufficio Relazioni con i Lettori,
Londra, Inghilterra
17 - III

Spettabile Redazione,
buona domenica dal profondo Nord della nostra amata isola, e dal Castello di Hogwarts, in questi giorni tanto particolari. Volevo congratularmi con i vostri nuovi giornalisti e collaboratori per l'interessante lavoro che stanno portando avanti, con rinnovata energia, lasciandosi alle spalle pettegolezzi e bassezze degne di un giornaletto di provincia del Congo Belga, nel 1913. Dunque nulla di troppo edificante.
Facendo in particolare riferimento a un tema sollevato di recente, circa il ruolo che la Prigione di Azkabam debba o possa continuare a ricoprire, ritengo meritoria la scelta di Mr Wolff di essersene voluto occupare; i tempi potrebbero infatti essere maturi perché si apra un urgente e auspicabile pubblico dibattito sul da farsi, nei confronti di un'istituzione la cui unica funzione rimane ormai quella di ancorare saldamente i più nostalgici di noi a un'epoca da tempo tramontata: il Medioevo.
Del resto la moralità di fare ricorso a un tale strumento è apparsa dubbia sin dalle sue origini, e del tutto indegna di una società civile, che si fregi di tale connotazione, il che andando a sommarsi a un'influenza nulla, se non negativa, nel facilitare il pieno reinserimento dei detenuti a fine pena, ha quale unico apprezzabile risultato l'esporci in maniera considerevole a un richio reale, consistente e significativo: la mancata sensibilizzazione dei suoi ospiti rispetto alle loro colpe, e dunque il reiterarsi di tali crimini in maniera continuativa nel tempo.
Questo va nella direzione opposta a quanto invece sia abitualmente auspicato dal Diritto applicato nei nostri tribunali, in presenza di un secondo non trascurabile azzardo: facciamo infatti totale affidamento sui Dissennatori. Creature depravate e dissolute, la cui lealtà appare sempre più dubbia in questi anni di grande incertezza, cui affidiano più o meno temporaneamente la parte peggiore della società. Quali aspettative dovremmo dunque riporre circa una loro completa redenzione? Eppure, il silenzio del Ministero su questa peccaminosa alleanza ci accompagna da troppo tempo, ed è evidente sia sempre più del tutto inaccettabile.
Insieme a un ringraziamento per la vitale funzione che assolvete,
Vogliate gradire i nostri migliori saluti

Ignotus Albus Edward Peverell

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