Posts written by Simon Phoenix © ™

Il Ministero della Magia, un luogo a cui si era dedicato per molto tempo,
che molto gli aveva dato e che molto poteva ancora dargli, ma che assolutamente non sopportava.
Era ancora in attesa della decisione del Ministro Pompadour,
che doveva decidere se ridargli il suo vecchio ufficio,
ma nel frattempo era proprio lì che stava andando, voleva rivedere il suo ufficio
quel corridoio così anonimo da sembrare uno dei corridoi di Azkaban.
Tuttavia quel posto gli era familiare,
ed almeno in quel luogo aveva una copertura lavorativa,
un buon pretesto per ficcanasare in giro
e quindi per rivelare informazioni.
Simon di sicuro non poteva di certo sapere
ciò che sarebbe successo di lì a breve.
Non poteva sapere che avrebbe incontrato una vecchia amica.
Stava passeggiando per le vie di Diagon Alley,
con il pensiero alla targa appesa vicino alla porta
"Capo dell'Ufficio Controllo e Regolamentazione Trasporti Magici" recitava

*Simon Phoenix..*

Aggiunse lui.
Sì, poteva ancora essere chiamato così...

Simon ascoltò attentamente ogni singola parola della giovane che,
anche se lui odiava ammetterlo,
aveva ragione praticamente su tutto.
Cercò di memorizzare quello che stava ascoltando,
pur mantenendo un'espressione furiosa per come la donna lo teneva.

-Ricevuto tesoro,
terrò a mente tutto quanto,
ma tu farai meglio a non trattarmi mai più a questo modo
e a non minacciarmi o sarai morta ancora prima di trasformarti...-

Disse.
Sicuramente aveva un po' esagerato con le parole,
ma detestava chi lo trattava così
Simon era potente e malvagio e nessuno,
tranne il Signore Oscuro e la sua Jaq,
poteva dargli ordini a meno che non fosse lui ad accettare la cosa,
cosa che assolutamente non poteva fare se a dargli ordini era una
donna più giovane di lui ed apparentemente senza un ruolo importante.
Si alzò in piedi, costringendola a mollare la presa,
e questa volta ebbe di nuovo il suo equilibrio

-Allora...cosa dovrei, o dovremmo, fare?-

Chiese impaziente...

BOOM!
Una specie di "esplosione" nella sua testa e nel suo cuore.
Il tempo ed il respiro si fermarono di colpo ed il volto divenne pallido.
Iniziò a sudare freddo e sgranò un poco gli occhi.

*Allora è proprio così: non solo quelli alla festa erano Licantropi,
ma mi avevano morso e a quanto pare ne ho una qui davanti a me ora..
poteva significare che ero stato infettato dalla maledizione...*

-Lei è una di loro vero?..è una del branco ed io sono stato infettato ho ragione?..-

Disse tremando lievemente e con voce flebile.
Voltò la testa verso di lei ed alzò lentamente lo sguardo per fissarla negli occhi

-..Dice che può aiutarmi...a fare cosa?..
tra quanto tempo mi trasformerò?..
come faccio a controllare le trasformazioni?..-

Chiese Mr. Phoenix. Era confuso ed anche un po' spaventato ma...stranamente anche eccitato.
Aveva sempre trovato affascinante quella razza, con i suoi poteri ed i suoi riflessi,
ma temeva le trasformazioni, non tanto il dolore quanto piuttosto
la possibilità di far del male alle persone che amava, la sua Jacqueline su tutte...

Non riusciva a stare in piedi,
ed era quindi costretto ad accettare l'aiuto della fanciulla.

*Maledizione, ma che mi prende?
Non sono mai stato così debole in vita mia!!!*

Pensò con grande rabbia il nostro Ministeriale
mentre si sedeva di nuovo.

-Grazie..davvero non so cosa mi succede:
mi gira vorticosamente la testa e mi manca l'equilibrio...-

Disse con un sorriso forzato.
Era vero ma assolutamente non poteva permettersi di dimostrarsi debole.
Lo stava già facendo e questo lo stava mandando su tutte le furie,
ma dopotutto se non fosse stato per quella donna sarebbe probabilmente svenuto.
Di nuovo tornarono le migliaia di domande nella sua testa,
innumerevoli ipotesi su ciò che gli stava accadendo
e su cosa gli era successo la notte con la Luna di Sangue.
Poi all'improvviso una folgorazione,
un'illuminazione,
come un fulmine a ciel sereno l'idea gli balenò in mente

*Ma certo ora ricordo:
ricordo di aver ipotizzato che quelli non fossero normali lupi,
ma Licantropi. E se avessi avuto ragione?
Mio dio, se ho ragione ormai non c'è più nulla da fare:
sono maledetto..*

Aveva il viso bianco e l'espressione incredula,
come se avesse appena visto un fantasma,
ma in realtà aveva appena realizzato che la sua vita era cambiata per sempre....

Il destino spesso lo si incontra proprio sulla strada presa per evitarlo.




L'andatura lenta, sinuosa e felina, nonostante la sua enorme stazza,
i vestiti babbani che aveva scelto di indossare per confondersi tra la folla,
un paio di pantaloni blu notte,
una camicia bianconera con fantasia strana
ed un maglioncino nero altrettanto strambo,
passavano inosservati anche indossati da un uomo altissimo e dal fisico possente come il suo.
Green Park era splendido quel pomeriggio,
ma Simon Phoenix non era andato lì per visitarlo o per fare una passeggiatina romantica.
Gli stivali modello biker neri calpestavano l'erba senza far rumore,
portandolo a sedersi su di una panchina in pietra.
Erano trascorsi appena pochi giorni da quando la Luna di Sangue aveva certamente cambiato la sua vita.
Mille pensieri si rincorrevano nella testa di Mr. Phoenix,
domande confuse,
non capiva esattamente cosa stava accadendo
anche se aveva un debole sospetto.
L'omone gigante si teneva la testa tra le mani,
i gomiti poggiati sulle ginocchia..
sentiva troppe emozioni e troppi sentimenti tutti contrastanti,
la testa gli stava esplodendo..

*Il cuore mi pulsa..il sangue mi esplode nelle vene..che diavolo mi sta succedendo?..*

Sudava,
aveva caldo nonostante fosse inverno
ed aveva una voglia incontenibile di spogliarsi..
voglia che riuscì a trattenere.
Era in attesa di comprendere,
in attesa del suo destino...

Il gigante americano tirò fuori manciate di monete d'oro ed iniziò a contarle velocemente davanti al ragazzo asiatico

-Una..due..tre...-

Rapidamente le monete si accumlavano sul banco formando una montagnetta d'oro

-...centotrentotto..centotrentanove e centoquaranta, ecco fatto.
Ora dammi i miei acquisti
e vedi di fare un lavoro eccellente nell'incastonare quei Punti Luce..-

Disse infine..

Il tempo avanzava inesorabilmente,
e l'oscuro Mr. Phoenix sapeva che era giunto il momento di riprendere la sua "operazione di potenziamento".
Come al solito si diresse nella Capitale del Mondo Magico,
girovagando tra i vari negozi,
anche se con la sua enorme stazza non passava certo inosservato.
Dopo qualche minuto in cui si guardava intorno entrò nel Wizard Store.
Ne aveva sentito vagamente parlare,
a quanto pareva in quel posto oltre a vendere cinturoni e pietre,
queste ultime potevano venire incastonate nel cinturone scelto.
Si guardò quindi intorno ed alla fine venne attratto da alcuni oggetti.
Si avvicinò dunque al bancone per effettuare l'ordine con il suo solito tono oscuro e glaciale

-Salve, vorrei un Cinturone Oscuro con incastonati il Punto Luce del Mana, il Punto Luce del Corpo ed il Punto Luce della Salute..-

E così dicendo tirò fuori dalla tasca un sacchetto pieno zeppo di monete
e lo posò sonoramente sul banco,
con ben poca delicatezza...

Giornata d'inverno abbastanza serena per Londra.
Simon quel giorno era in vena di "shopping",
e così decise di andare ad acquistare un regalo alla sua bella.
Stava passeggiando per le strade della Capitale
quando ad un tratto fu attratto da un bellissimo gioiello in vetrina.
Guardò in alto e lesse l'insegna

*Zarathustra..entriamo*

Pensò tra se e se accingendosi ad entrare.
Si diresse quindi dal garzone al banco e disse

-Vorrei un "Anello Luminoso" per cortesia e...potrebbe incartarmelo gentilmente? Sa è un regalo-

Disse quindi il mago con un piccolo sorriso gentile.
In pubblico non mancava mai di essere tutto l'opposto della sua indole di Mangiamorte...