Posts written by Nih .

view post Posted: 21/3/2024, 09:49     +7L'angolo delle partenze e dei ritorni - News & comunicazioni
Potrei essere capitombolata sulla mia caviglia con tutta la grazia che mi contraddistingue. A mio discapito posso dire che in quel momento ero molto felice. Lo sono stata meno quando hanno dovuto togliermi il gesso perché mi comprimeva un gigantesco ematoma.
Vabbè, sto lottando contro dolorini e doloretti, sono in perenne posizione orizzontale, non lucidissima in generale... Ma mi riprenderò!
view post Posted: 9/3/2024, 08:36     Glitch. - La Capitale del Mondo Magico
ELOISE LYNCH | 17 YO | GLITCH
jxcLA9y
Eloise si rese conto immediatamente di essersi confusa. La testa rossa non era una, ma due, accompagnate da una terza estremità ricoperta di treccine nere: un’hydra a tre teste che negli ultimi tempi aveva preso a muoversi simultaneamente, come se facesse parte di un organismo unico.
Non aveva bisogno che qualcuno le spiegasse che quei tre erano Ned, Horus e Isabella, le era bastata un’occhiata per capirlo. Tre vivaci Spezzaincantesimi sulle tracce di reperti magici nelle ore di lavoro, alla ricerca di guai quando erano in pausa. O forse era il contrario. In ogni caso, avevano trovato un loro equilibrio, e non era raro verderli discutere animatamente tra loro, che è anche un modo per dire che erano un terzetto davvero affiatato.
«Ma certo, mi fa piacere.» La figura di Ned le ostruì la vista prima che potesse salutare adeguatamente, così fu costretta a sporgersi di lato per poter rivolgere almeno un cenno di saluto agli altri. «Cosa avete combinato questa volta? Chi si è beccato il Riddikulus mentre era sul gabinetto?» Si rivolse più a Isa, giudice imparziale delle sfide, che agli altri due, che spesso erano troppo coinvolti per essere oggettivi. Aveva tirato fuori la prima delle sfide affrontate che le era venuta in mente, forse una delle sue preferite. «E soprattutto… Qual è la penitenza?»
«Ma niente!» Minimizzò Ned senza riuscire a celare il tono strozzato della sua voce. «È una cazzata, la faremo un’altra volta… Non vorrei certo far aspettare la mia sorellina preferita, no?» Nel dire questo, le passò un braccio sulla spalla e la stritolò in un abbraccio: più un avvertimento che un gesto d’affetto.
Eloise ricambiò stringendolo in vita - a un abbraccio di suo fratello non diceva mai di no - ma non si lasciò ingannare. «La tua unica sorella, vorrai dire.»
«Volevo portarti in un pub pazzesco che sta sul Regent’s Canal, ma dobbiamo muoverci per goderci un po’ di sole prima del tramonto… Diteglielo anche voi che è un posto incredibile! L'altra volta ci siamo presi una sbr-»
Impassibile, la Lynch più giovane sollevò le sopracciglia. «Ned… Il sole tramonta fra tre ore. Se è una cosa breve c’è tutto il tempo di assolvere ai tuoi doveri… No?»
Voltandosi verso Horus, Eloise sfoderò il suo sorriso più sghembo. Le piaceva punzecchiare suo fratello, e in generale le piacevano quei tre. In quel momento erano, probabilmente, tra le sue persone preferite: avevano una spensieratezza che ai suoi coetanei spesso mancava, presi com'erano dalla serietà degli incarichi scolastici e dalla necessità pressante di delineare la propria identità, di sgomitare per avere spazio di respirare e definirsi. A volte le cazzate acquisivano sfumature apparentemente insormontabili. Vedere loro tre la tranquillizzava, le faceva pensare che il mondo del lavoro non era per forza palloso e che non era obbligatorio vivere le cose con rigidità mentale.
«Allora, di che cosa si tratta?» Battè le mani, felice come una bambina davanti a un giocattolo: date a Eloise Lynch una scommessa e lei vi ripagherà con tutto il suo entusiasmo.
Damn be this wind it's still movin' on in | To the bones and the bed of my soul
view post Posted: 29/2/2024, 20:00     +8Contest a Tema - Sala quiz e concorsi
▪ Nome utente: Nih .
▪ Nome PG: Eloise Lynch
▪ Link della role: Chromatic aberration
view post Posted: 15/2/2024, 20:00     Glitch. - La Capitale del Mondo Magico
ELOISE LYNCH | 17 YO | GLITCH
jxcLA9y
Il sesto rintocco di un campanile a qualche via di distanza la avvisò che era in leggero ritardo. Affrettò il passo, Converse di Hermes sull’asfalto bollente, e si risistemò la borsa sulla spalla sinistra. Stava procedendo spedita per le strade di Londra, mimetizzandosi tra impiegati e turisti che invadevano la città in quel giugno afoso.
La scuola era finita da poco, il castello scozzese era un ricordo lontano, sostituito da un’alternanza di panorama irlandese e negozi di Diagon Alley. E anche se aveva dovuto salutare i panorami verdeggianti e rassegnarsi a convivere con l’afa cittadina, quel periodo dell’anno aveva il suo fascino.
Estate voleva dire vestire panni Babbani molto più spesso di quanto le succedesse nella sua vita ordinaria. Voleva dire - finalmente! - poter esprimere un tratto della sua personalità senza dover necessariamente finire intrappolata nella divisa. (Entrare nella divisa a fine estate stava diventando sempre più difficile. Certe regole rigide di Hogwarts iniziavano a starle strette, complice l’aver visto un assaggio del mondo che c’era fuori.)
Estate voleva anche dire momenti sospesi, noia sana, opportunità di perdersi nei libri e seguire sentieri che non portavano in nessun posto interessante senza dover necessariamente avere fretta di tornare. In quell’atmosfera rilassata, Eloise si adagiava, domandandosi di tanto in tanto se non ci fosse qualcosa di sbagliato in tutta l’impostazione quotidiana e frettolosa della società contemporanea.
E infine estate poteva dire evitare il rischio di incrociare Niahndra in ogni corridoio che attraversava, quindi un’opportunità per porre della distanza fisica e mentale tra sé e quanto era successo alla fine del Torneo di Quidditch poche settimane prima.
Eloise imboccò la via del Ministero della Magia lasciando quei pensieri dietro l’angolo. Bene, si disse, Ned non è ancora arrivato - poteva appoggiarsi a uno dei paletti a bordo marciapiede e fingere di essere sempre stata in orario. Con aria svagata, ignorando i palesi maghi che uscivano dalla cabina telefonica dismessa, cercò di mimetizzarsi con il panorama urbano che la circondava.
Ogni volta che si ritrovava lì si rendeva conto di quanto squallido fosse quel posto, complice la necessità di celarlo alla vista, e di quanto poco avrebbe voluto doverlo vedere ogni mattina. Vero - si rispondeva con la voce di Ned - tecnicamente i Ministeriali prediligevano la Metropolvere o la Smaterializzazione, ma non riusciva comunque a non immaginarsi provare una punta di ansia al pensiero della vita monotona che intravedeva in quella strada.
Aveva insistito per andare a prendere suo fratello più grande perché il suo turno ai Tiri Vispi finiva troppo presto, e non di certo per fare una tappa al negozio di dischi babbano che c’era lungo il tragitto. Aveva gironzolato tra vinili nuovi e usati, cincischiato in zona poster, chiesto informazioni sulla canzone che usciva dalle casse, ma alla fine ne era uscita a mani vuote. Si era limitata a ordinare proprio l’album contenente quella canzone, che probabilmente allo Zufolo sarebbe stato difficile reperire.
Non le sarebbe dispiaciuto presentarsi con un nuovo disco da mettere sul giradischi di Ned (un regalo che si era fatto con il primo stipendio), visto che quella sera avrebbe dormito nel suo nuovo appartamento cittadino. Questo era un altro dei vantaggi dell’estate: assaggiare la parte migliore della vita da adulti - uscire da lavoro, passare una serata a sperperare nelle attrazioni che la grande Londra aveva da offrire.
Non avevano ancora definito un programma della serata, e andava bene così: probabilmente si sarebbero fatti trascinare dall’ispirazione del momento, seguendo qualche consiglio o entrando nei posti in cui i loro nasi li avrebbero guidati. Magari avrebbero incrociato qualche suo coinquilino, o presenziato a qualche concerto tardivo, e recuperato del cibo spazzatura solo in tarda notte. Eloise amava quel tipo di serate: le permettevano di assaporare il gusto di fare scelte autonome e libere senza che ci fosse bisogno di rendere conto a nessuno.
Si aggiustò nuovamente la tracolla stretta che portava in spalla, gettando uno sguardo vagamente impaziente alla cabina telefonica. Un battito di ciglia, giusto il tempo di chiudere e riaprire gli occhi, e finalmente le parve di intravedere una chioma rossa oltre ai vetri sporchi.
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Ambientata nell’estate successiva al Torneo di Quidditch ~
view post Posted: 3/1/2024, 11:48     +1Ultimo film visto - Angolo Giochini

Il ragazzo e l'airone
Ok mi sfugge un po' a livello di trama, ma immagini e movimenti sono un vero incanto

view post Posted: 14/12/2023, 20:40     +4L'angolo delle partenze e dei ritorni - News & comunicazioni
Mi hanno rapita!
Stupido lavoro, presto sarò in vacanza, ma fino ad allora sarò latitante tra missioni natalizie e consegne dell'ultimo minuto :aiuto: pensatemi così come l'emoji
view post Posted: 30/11/2023, 10:07     +3TOPIC DELLO SFOGO - Off-Topic
CITAZIONE (Megan M. Haven @ 30/11/2023, 09:53) 
Giovedì: sciopero treni e bestemmie.

... Dopo un mercoledì finito a 75 minuti di ritardo. Ma benissimo così.
view post Posted: 8/11/2023, 20:55     +2TOPIC DELLO SFOGO - Off-Topic
CITAZIONE (Horus Sekhmeth @ 8/11/2023, 20:50) 
CITAZIONE (Nih . @ 8/11/2023, 20:01) 
Comunque bellissima idea quella di mettersi a fare i salti mortali sul trampolino superati i 30 anni, atterrare sul collo e finire con un'ernietta cervicale, la vita evidentemente era troppo serena :ohno:

La morale è: dopo i 30 anni unici sport estremi e faccende casalinghe sono l’opplá nel letto e il sollevamento cucchiaio della minestra.

Dov'era Gondor quando le nostre forze sono andate perdute?!?
(Comunque come vedi ho ancora delle difficoltà ad accettarlo)
view post Posted: 8/11/2023, 20:01     +5TOPIC DELLO SFOGO - Off-Topic
Comunque bellissima idea quella di mettersi a fare i salti mortali sul trampolino superati i 30 anni, atterrare sul collo e finire con un'ernietta cervicale, la vita evidentemente era troppo serena :ohno:
view post Posted: 17/10/2023, 08:02     +9TOPIC DELLO SFOGO - Off-Topic
CITAZIONE (Draven. @ 16/10/2023, 15:17) 
Sto meccanismo malsano in cui esegui lavori da libero professionista e ti tocca INSEGUIRE la gente per cui hai lavorato per CHIEDERGLI di pagarti, quando dovrebbe essere una roba automatica.
Prestazione lavorativa = compenso.
Invece no.
Lo devi chiedere e ricordare. Devi pregare per ciò che ti spetta di diritto. E il più delle volte ghostano pure...
Che amarezza.

E poi.
L'hai mai visto uno che dal panettiere va e chiede uno sconto? Mi tolga 1€, e mi aggiunga anche una pagnotta, grazie! Invece qua bisogna stare sempre sull'attenti perché fra un po' finisci tu a pagare il cliente.
view post Posted: 12/10/2023, 08:33     Tiri Vispi Weasley - Diagon Alley
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TIRI VISPI WEASLEY | COMMESSO: ELOISE LYNCH
Nel retro del negozio, con grembiule indosso e occhialoni protettivi, Eloise sta provando a dare vita a un nuovo intruglio che le ronza in testa da un po’ di tempo. L’ha ideato, studiato e meditato per qualche settimana, ormai, e oggi è il giorno delle prime prove per concretizzarlo: probabilmente sarà solo il primo di innumerevoli tentativi, di azzardi e abbinamenti discutibili. Finora è riuscita a evitare esplosioni e danni irreparabili, ma considerando quello che Fred e George solitamente combinano nel retrobottega, non si sta facendo tanti scrupoli.
E così passa il tempo, in attesa dell’inizio del suo turno. Verso le 11 George torna nel laboratorio, iniziando a curiosare tra i suoi esperimenti.
«Allora, sei già riuscita a combinare qualcosa?»
«Niente più di un po’ di fumo e questa melma appiccicosa qua…» Fa Eloise, sollevando le dita per mostrare un liquido verde acido appiccicoso.
«Quello tienilo, potrebbe esserci utile. Purtroppo ti tocca incominciare, e di là ti aspetta una bella folla…»

Mette piede in negozio strofinando le mani appena lavate sul grembiule che ha ancora addosso. A una prima occhiata di ricognizione nota tre cose: primo, effettivamente c’è parecchia gente che sta facendo acquisti. Secondo, c’è una testa bionda posizionata su un corpo alto che le sembra di riconoscere. Terzo: come al solito George ha lasciato il registro in disordine, e come al solito tocca a lei rimettere a posto. Sbuffa, si sfila il grembiule, ed è pronta a iniziare il turno.
Il commesso dell’Atelier di Camillo sembra intento nella scelta dei suoi acquisti, e con lui anche gli altri clienti, così decide di lasciare loro spazio e dedicarsi alla sistemazione del registro in quel tempo morto. Qualcuno si avvicina al bancone per qualche chiarimento e per i primi acquisti, ma per lo più riesce a dedicarsi alle noiose faccende burocratiche.
Quando il ragazzo si avvicina, Eloise gli rivolge un sorriso largo. «Ciao! Vedo che non ti sei risparmiato… Anche tu!» Commenta la quantità di roba che ha portato al bancone ricollegandosi indirettamente alla volta precedente in cui si sono visti, a ruoli inversi. Quando poi sposta lo sguardo sugli articoli prescelti, Eloise deve fare uno sforzo per non tornare a fissarlo sbalordita. I Filtri d’Amore acquistati in quella quantità sono di un target specifico: o di ragazzine e ragazzini immaturi, incapaci di sedare un desiderio non corrisposto, o di chi ha qualcosa da nascondere. Non può proprio non ghignare, e quando torna a incrociare il suo sguardo le sembra di cogliere una nota divertita in quegli occhi chiari. In modo bambinesco, Eloise si chiude a chiave la bocca, gettando via la chiave inesistente.
«Non una parola uscirà da questa bocca.» Lo studia di sottecchi, come tentando di scoprire il suo segreto leggendo il suo volto, come un’investigatrice da quattro soldi. «Bene! Sono 42 Galeoni e 9 Falci!» Finisce di imbustare la merce, il Bracciale della Bestia per ultimo. «Ti ho scontato questo.» Raddrizza il sacchetto, glielo porge insieme a un sorriso furbetto. «Nel sacchetto trovi anche delle Gelatine d’Oro… Fanne buon uso

AGGIORNATO | SPESA: 42 G 9 F | GELATINE D’ORO: 8
view post Posted: 29/9/2023, 09:50     +11TOPIC DELL'APPREZZAMENTO - Off-Topic
Sala riunioni con vetrata sul cortile interno. Il giardiniere, fuori, pota le piante.
Il mio capo: "Eh ma se continua così ci trancia i cavi"
Passano 10 minuti.
"Ehm, ha smesso di prendere internet".

Grazie giardiniere che ci hai donato due giorni di smart working inaspettato e fatto risparmiare quattro ore di viaggio, potresti diventare il mio nuovo idolo e vorrei sapere chi ti ha pagato.
view post Posted: 21/9/2023, 09:42     L'Atelier delle Modernerie (di Camillo) - La Capitale del Mondo Magico
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ELOISE LYNCH TASSOROSSO 17 ANNI
Eloise non sapeva se c’era un limite di decenza al tempo in cui uno poteva attardarsi in un negozio. Da quando era entrata nell’Atelier delle Meraviglie di Camillo non aveva potuto resistere al richiamo degli articoli in vendita, che l’avevano costretta in giri circolari a loop infinito mentre cercava di scegliere cosa acquistare.
Le piaceva tutto. Le piaceva come l’atmosfera del negozio riflettesse le passioni di Camillo, in quel bizzarro mix tra mondo Babbano e mondo magico; che le invenzioni fossero sue e introvabili altrove; che tutto fosse disposto con cura per i dettagli. Il negozio era gremito di gente, ma c’era da aspettarselo in occasione dell’inaugurazione ufficiale: bisognava avere pazienza e, nei momenti di maggiore calca, affacciarsi al parapetto del secondo piano per avere una visione dall’alto.
Il primo articolo che aveva conquistato la sua attenzione era stato ovviamente lo Skyteboard. Aveva strattonato Ned per la manica - era lui il suo accompagnatore per quel giorno - e l’aveva trascinato davanti all’espositore. Dopo aver soppesato l’oggetto, e osservato sotto tutti i punti di vista, aveva deciso che quello sarebbe venuto a casa con lei. Le sembrava un sogno potersene andare in giro a qualche metro da terra senza domande sulle sue capacità elementali e senza la scomodità di un manico di scopa: aveva deciso (e con grande probabilità sarebbe avvenuto per davvero) che non avrebbe mai più camminato sui suoi piedi.
«Nonostante i dubbi di Isa, questo posto non solo esiste, ma è pure favoloso. Ricordati di dire a Horus che ha vinto 10 Galeoni, anche se non credo che se ne sia dimenticato.»
Esortata da Ned aveva spostato la sua attenzione sui Menichini, che le sembrarono subito un sogno ad occhi aperti. «Questo, El, dobbiamo provarlo su Jared. Sono sicuro che lui sarebbe d’accordo… Sai, la sua passione per i pestaggi.»
«Sono d’accordo. Impazzirà di gioia quando conoscerà The Rock.»
«Ah, ecco, mi era sfuggito il suo nome! Piacere signor The Rock, benvenuto in famiglia.»
«Dice che è felice di conoscerti. Che pestare Jared sarà il suo lavoro a tempo pieno…»
Fece una pausa, avvicinandosi all’orecchio del Menichino
«Cosa dici, Rocky? Ah, sì, anche usarti per spaventare qualche primino in Sala Comune è un’ottima idea. Grazie!»
«Ce lo vedo a pazientare tra i cactus o su una poltrona vicino al caminetto! Hai proprio uno spirito Tassorosso!»
«Facciamo un giro e passiamo a riprenderti… Non ti muovere, eh!»
Fece per andarsene, poi si voltò di nuovo, puntando il dito contro di lui come a volerlo cogliere in flagrante. Ma niente, l’orologio di Milano non ticchettava, e quello rimase immobile. Ned rise, mentre già si spostava verso il piano di sopra.

Dopo un primo giro di ricognizione, Eloise insistette per provare lo Skyteboard sotto lo sguardo vigile dal commesso alto con i capelli biondi.
All’inizio non fu facile. Con i piedi ben piantati sulla tavola, provò a sollevare la gamba destra - quella avanti - per prendere quota.«Mmmm, così?» Si chinò in avanti un po’ troppo. La posa laterale e la scarsa abitudine a mantenere l’equilibrio su una tavola la fecero oscillare esageratamente, e sarebbe finita chiappe a terra se non fosse stato per il meccanismo di sicurezza incorporato. Riprovò, questa volta mantenendosi più dritta e con le ginocchia più rilassate, e andò meglio.
Una volta capito che non c’era modo di cadere (a parte desiderarlo), Eloise avanzò di qualche metro, cercando di evitare un frontale con gli altri clienti. Si lasciò andare in fretta, provando un frontside 180 e ritrovandosi con la faccia pericolosamente vicina a una schiena sconosciuta. Anzi, non sconosciuta! Quello era Camillo.
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«Camillo, che hai combinato!» Gli volteggiò attorno a bordo dello Skyteboard, già disinvolta. «Questo posto è magnifico! Mannaggia a te!» Con il solito fare esuberante, soprattutto quando si trattava di Camillo, non si trattenne dal dargli un mezzo abbraccio sbilenco. Poi prese ad armeggiare con le tasche della giacca alla ricerca di qualcosa. «Ecco, ti ho portato questo. Buona inaugurazione!»
Dopo avergli ficcato in mano due spillette, tornò a volteggiare sul suo nuovo, fedele amico.
Abituata com’era ai Tiri Vispi, non sapeva vivere una bottega con la pacatezza di un cliente medio, e le sembrava che l’atmosfera di quel posto incentivasse abbastanza la sua voglia di sperimentare. Dopo una ventina di minuti di salite, discese, inchiodate e guarda cosa faccio, Ned!, aveva percepito che l’interesse del fratello si stava spostando altrove, e aveva deciso di assecondarlo.

Quando finalmente ebbero fatto le loro scelte, e pattugliato ogni angolo dell’Atelier, si avvicinarono al bancone centrale. «Non abbiamo badato a spese!» Esclamò gioviale, rivolta allo stesso commesso di prima quando ebbe finito di servire la strega che la precedeva. Sorrideva molto, ed Eloise si era sentita subito a suo agio.
«Io prendo uno Skyteboard, Menichino e Minichino, una Cotterocamera e un Asso nella Manica.» Fece una pausa, rendendosi conto di aver esagerato e lasciando a Ned il tempo di elencare gli articoli che aveva scelto. «Beh, insomma, ti stiamo svaligiando il negozio.» Rassegnata e un po’ divertita. «Com’è, qui? A noi è piaciuto un sacco! Ti trovi bene con Camillo? È bravo come capo?»
Si era un po’ avvicinata, portando una mano alla guancia con fare cospiratorio, come spesso faceva. Camillo doveva essere un boss incredibile, ed Eloise non aveva dubbi sulla sua abilità negli affari. Sicuramente quel giorno non sarebbero mancati i Galeoni tintinnanti.
Skyteboard, Menichino, Minichino, Cotterocamera e Asso nella Manica.

Quindi, ricapitolando.
Interazioni con Lex e Camillo.
Menzione a Horus.
Mancia di 3G a Lex perché ha pure dovuto badare a sta disperata che svolazza in giro.
1457 replies since 11/2/2011