Posts written by Shinku Tenshi.

view post Posted: 31/8/2018, 00:51     Ultimo libro letto - Angolo Giochini
La canzone di Achille - Madeline Miller

Grazie Docente universitaria che mi fai sentire meno colpevole di essere un innocente yaoista
view post Posted: 16/7/2018, 18:35     Dans le jardin des pensées - Giardino

Adelaide Van Strooker x

Tassorossso - I Anno

RtoQ4XJ
L'indipendenza è dono e castigo,
i segreti tuoi pregi alla meta io dirigo.


Le domande del ragazzo la coinvolsero in un giro di ragionamenti in bilico tra gli adulto e il bambino. Erano difficili da gestire: grandi abbastanza da proteggere i loro segreti, mimetizzarsi tra il comune seppur siamo ormai consapevoli di essere unici nel loro genere. Il cuore gli si fermava e si accelerava a pari passo da quelle considerazioni così velatamente piene di significato. Alina si appoggiò al tronco e si strinse i pensieri al petto, un po'pieni di dubbi o forse, genuinamente semplici:

«Beh...tutti i maghi lavorano e sono felici. Non ho visto un mago triste, quindi penso che i babbani siano più vicini alla tristezza rispetto ai maghi. Magari i maghi che lavorano rendono felici i babbani tristi. Non sarebbe bella come cosa?»



Disse lei, mentre gli occhi cerulei gli si illuminavano in questa ingenua affermazione. Poi si ricordò che aveva letto qualcosa, riguardo a Merlino e Morgana nel piano di studi della scuola: era forse una di quelle poche della sua età che faceva caso a queste accortezze.

«Sicuramente! Ho letto che dovremmo studiarli ma il professore è davvero un osso duro: ho saputo che è anche il preside di Hogwarts, però forse insieme riusciamo ad essere più bravi di lui!»



Afferma, contenta e sorridente mentre, lentamente le gambe scivolano via sul prato e si stendono tra i fili di giada, così simili all'ambra adesso per il sole:

« Sai...sto cercando di avere più amici qui, lei ormai non mi risponde più da tanto tempo. Forse le manderò un'altra lettera con la mia barbagianni ma non so se mi risponderà mai: Arya magari si perde le lettere per strada. Lo spero bene...»



Conclude, sospirando amaramente ora così vicina ai colori del tramonto.


narrato - « parlato. » - "pensato"
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view post Posted: 2/7/2018, 11:07     Dans le jardin des pensées - Giardino

Adelaide Van Strooker x

Tassorossso - I Anno

RtoQ4XJ
L'indipendenza è dono e castigo,
i segreti tuoi pregi alla meta io dirigo.


Sentiva palpabile la sua curiosità: figlio di babbani, cuore da mago. La semplicità di quel volere capire ogni singolo tassello del mondo, dove una creatura era più di quel sembrasse nella realtà. Come lo era un po'il mondo babbano: la magia, rendeva solo il tutto, perfettamente scenico. La creaturina si destò e fece un banalissimo balzo verso la borsa di Alina, in cerca di rifugio...così come quando lui le chiese di Elisabeth. Era sempre stata una bimba un po'schiva: un po'per indole e un po'per dovere. La sua unica amica non sapeva del suo potenziale, del suo nuovo ruolo nel mondo:

«Beh sì...solo che poi non ho più avuto sue notizie. La vedevo tutti i giorni nella mia vecchia scuola, solo che da quando sono qui sì insomma...sono al mio posto ma mi sento un po'persa.»



Ammise, con una certa vena malinconica portandosi le gambe al petto, ora che non aveva più nulla da stringersi al grembo, se non se stessa e di restare ancora un po'nel guscio della sua età.


«Ho visto quel film! Però mio padre mi ha sempre parlato di Merlino come un grande mago, senza cappelli blu e Anacleto. Però...mi piace anche Morgana! Insomma...è una strega portentosa, anche se non è stata tra le più buone a quanto dicono.»



Disse, conciliando appena in avanti ed indietro, guardando il bellissimo cielo rosato di quella giornata di fine primavera. La domanda di suo padre le aveva fatto riflettere e incutere un po'di paura: suo padre era importante, la poteva capire meglio di chiunque altro e se avesse potuto perderlo per colpa delle persone cattive. Il suo sguardo si abbassò, rattristandosi ulteriormente anche per quella frase sul lavoro che...non sapeva il perché, gli sapeva di tristezza:


«Beh..sì. Però il mio papà è molto ferrato e bravo. Lui era un Corvonero ed era bravo soprattutto con Difesa contro le Arti Oscure. Mia mamma invece cuce i vestiti e anche lei, ogni tanto resta senza lavoro. Quando le capita, diventa molto triste. Però i maghi sono tutti felici, quindi forse a noi la cosa non dovrebbe preoccuparci, no?»



Chiese, genuinamente voltandosi verso il ragazzo seduto accanto a lei: quando si è bambini, i dubbi possono sembrare giganti. O forse sono i dubbi stessi ad essere peggio di un Riddikulus?



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view post Posted: 20/6/2018, 17:33     Dans le jardin des pensées - Giardino

Adelaide Van Strooker x

Tassorossso - I Anno

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L'indipendenza è dono e castigo,
i segreti tuoi pregi alla meta io dirigo.


Il rapido tocco tra i due fu rapido abbastanza fa costruirvi un ponte dalle assi fatte di fiammiferi, in attesa del gesto perfetto per bruciare. Come le parole di Kola sembravano bruciare un po'della sua infanzia che , tra qualche anno, sarebbe arrivata alla fine. Alina capiva poco cosa intendesse quel tono triste, però le basta per capire che effettivamente, lei stava bene ma che solo ad Hogwarts, tutti i bambini avrebbero capito chi sarebbero stati da grandi. Tacce in un religioso silenzio: tra un sibilo di primavera un sole prossimo al calare ma che nonostante l'ora tarda, se ne stava bene al sicuro lontano da quei futuri uomini che forse, un giorno, avrebbero provato a chiuderlo in una boccetta di vetro per illuminarsi la strada. Magari non più soli.

« Oh no, io abito distante da lì. Abito vicino ad una grandissima chiesa chiamata St.Paul e un grande parco, dove ci sono un sacco di scoiattoli a cui davo sempre da mangiare quando tornavo dalla scuola babbana.»



Gli rispose, guardandolo mentre lui sentiva il respiro del vento raccontargli l'ennesima storia. Kola non era inglese e nemmeno americano, ma la cosa le piaceva perché riusciva a cogliere meglio quegli aspetti delle cose che i bambini tendono a sottovalutare, come la possibilità di avere del potenziale nascosto. Poi le chiese che lavoro facesse suo padre e il che la colse un po'in fallo perché lei non era tanto preparata quindi, con il peso dei suoi anni, cercò di spiegarglielo:

«Ecco mio papà è una specie di...poliziotto dei maghi o qualcosa del genere: li chiamano Auror. Infatti mamma deve sempre fargli due punti alla divisa, perché ogni volta perde sempre i bottoni. Ed i tuoi genitori cosa fanno di lavoro? Anche se non sono maghi, ti hanno dato più filosofia di Merlino in persona.»



Disse, sorridendo come fanno tutti i bambini che provano a sconfiggere il cattivo umore o le cose brutte, sentendosi un più grande dei grandi. Anche se poi alla fine...erano loro, piccoli, ad avere un enorme potenziale e obbligo nei confronti del mondo intero.




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view post Posted: 19/6/2018, 19:21     Dans le jardin des pensées - Giardino

Adelaide Van Strooker x

Tassorossso - I Anno

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L'indipendenza è dono e castigo,
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Adelaide si spostò appena, per far posto al ragazzo che ora, poteva chiamare Kola Tetè, semplicemente Kola. Come un assetato nel deserto beveva ogni singola parola di quel suo coetaneo così esotico e dall'odore di terra d'estate. I suoi occhi azzurri guizzavano vividi nel sentire come però, la realtà fosse l'ennesimo brusco risveglio da un sogno bellissimo. Hogwarts poteva essere che questo, solo che questo: un paradiso felice per le anime che cercavano un loro posto tra le costellazioni della magia, anche quando la magia era solo prodotta dalla sola forza del cervello e non dall'ausilio dello studiare. Una sottile vena triste si poteva percepire da lui, nel raccontare di come "il mito americano" fosse stato sin dal primo istante una cartina tornasole per un bel paese che poteva contare le stelle solo sulla propria bandiere e non, dalla propria volta celeste.

«Io vengo da Londra, la mia casa è piccola ma stiamo tutti bene. Mamma fa fatica ad accettarmi come strega però papà mi aiuta, essendo un mago anche lui. Per me...è il mago migliore del mondo. Me lo ha spiegato lui degli animaghi, altrimenti non lo avrei mai saputo.»

Ammise, abbassando il viso ed abbozzando un timido sorriso. Diceva la verità, come tutti i bambini: per lei suo padre era importante, era il suo contatto con la sua vera natura. Vecchia scuola Corvonero ma ottimo Auror a detta dei quei pochi amici maghi che erano venuti a mangiare da loro, ridendo della sua incapacità di non riuscire a tenere a freno la sua potenzialità, suscitando sempre però...un turbamento profondo negli occhi di sua madre, come se gli ricordasse qualcosa di inconfessabile. Fece cenno un rapido cenno di "no" con la testa per poi guardarlo, nell'immergersi nella verità che spesso ciba il magro desiderio di una speranza migliore:

«Tokala ti suggerisce di non vederci solo buio nel buio, alle volte...forse serve per capire meglio la luce. Poi...anche le foreste ogni tanto bruciano, però...a fatica rinasce sempre»

Disse, sorridendogli e cercando a suo modo, di incoraggiarlo e di spingerlo a non lasciare che le cose debbano un solo e triste finale. Lei, dall'alto dei suoi undici anni poco poteva capire di quello che accadeva ma non per deficienza quanto, per inesperienza però era inutile che era sempre stata un'irriducibile ottimista. Introversa sì, ma sempre ottimista nel vedere il buono nelle cose. Anche nel Tranello del diavolo c'era un lieto fine: un Lumus che disperde l'inferno dove ti trascina, un chiedersi fermi se il nostro agire è consapevole e non convulso e mettere un passo dopo l'altro, verso l'uscita dalla caverna delle incertezze.


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view post Posted: 14/6/2018, 08:32     "uno stregone non è mai in ritardo" - Presentazioni
Ti do il benvenuto ❤ perdonami se so di poche parole ma la mattina faccio fatica ad ingranare :dead:

Ti auguro una buona permanenza e spero di vederti tra i tassi u.u
view post Posted: 11/6/2018, 18:15     Dans le jardin des pensées - Giardino

Adelaide Van Strooker x

Tassorossso - I Anno

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L'indipendenza è dono e castigo,
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Alina rise a quell'ultima affermazione che la esortava scherzosamente sulla sua audacia. L'aria che tirava quel giorno era così serena e tranquilla da non poter che trasportare via con dolcezza, il freddo riposo dell'inverno. Lo guardò, con occhi pieni di entusiasmo: i suoi grandi occhi blu risplendevano di quella luce così vivida, da rendere tangibile la luce che li attraversava: come frecce, come saette, come petali di soffioni che viaggiano sospinti dal caldo vento dei sospiri. Mise una mano sulla creaturina che teneva in grembo, coprendola a malapena con le sue dita lunghe su una mano tanto piccola. Poi guardò il libro che aveva accanto a sé e la sua attenzione cadde su una piccola margherita che era distante: era flessuosa nel suo muoversi, intrisa di quella magia silenziosa che la terra concede, nel sbocciare in primavera.
Inclinò appena il viso, per poi guardare di nuovo il ragazzo:


«Sai...in realtà di nomi ne abbiamo tanti. Spesso mi chiamano anche "Volpe", per il colore dei miei capelli e il vizio di finire tra le radici dei boschi, quando ne avevo l'occasione. Chiamami Volpe, almeno non sarò sempre solo Alina o Adelaide.»


Esortò, mentre il suo tono da bambina risuonava come un'eco lontano di qualche vecchio libro francese:

«Non conosci gli Animagus? È una delle abilità magiche più belle mai concepite! Se uno vuole studiare le creature magiche è forse la migliore! Puoi trasformarti in un animale a tua scelta e vivere come loro...chissà che libertà deve essere!»


Disse infine, abbassando il tono della voce sul finale: come uno di quei desideri che tendi ad esprimere in silenzio, poco prima di spegnere le candeline.

Il suo sguardo si impregnò di curiosità a sentire una nazione tanto lontana, essere citata: sapeva che era un altro continente,molto diverso dall'Inghilterra sia che come morfologia, che come abitanti. Era sicuramente un posto affascinante, così come tutte quelle cose nascoste o ignorate dal quotidiano:


« Tu vieni da laggiù? E dimmi com'è? È così...ricco come dicono?»


Chiese, con voce incerta, parlando per la prima volta di qualcosa di cui non aveva mai sentito parlare.

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view post Posted: 6/6/2018, 23:19     Dans le jardin des pensées - Giardino

Adelaide Van Strooker x

Tassorossso - I Anno

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L'indipendenza è dono e castigo,
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Il sentire la sua risata le aveva messo il buon umore, in effetti era vero: un racconto del genere sembrava uscito da una barzelletta per bambini. Lo stridio leggero e quiete della creaturina si acquietò non appena socchiuse gli occhi e riprese a dormire. Adelaide lo guardo, con i suoi grandi occhi azzurri e scrutò i suoi: così scuri, neri, pozzi di bramosa curiosità che brillavano nell'immensità di quello sguardo, in barba all'Horror Vacui.

« In realtà, mi hanno sempre chiamata così. Adelaide è veramente lungo come nome, ti galoppa la lingua mentre lo dici »


Disse, in tono estremamente solare e scherzoso, mandandosi indietro all'orecchio un ciuffo di capelli che le era scappato da dietro all'orecchio. Le piaceva l'affinità che aveva con Kora: potevano essere veramente amici, perchè entrambi nutrivano le stesse passioni ma mentre a lei piaceva veramente tanto studiare, lui sembrava molto restio ad aprire libro: era un tipo molto più dinamico di lei, sempre in preda ad un brio ed un brivido di eccitazione nel scoprire il mondo, come se fosse una matrioska:

« Kora è molto bello come nome, ti rappresenta molto! Il nome Gregory...non ti si addice »

Gli disse, abbassando lo sguardo con un leggero imbarazzo: le sembrò di aver parlato troppo, mordendosi appena il labbro superiore. Guardò giù, rivolta verso la pipì-strella che sembrava essere altrove: in un mondo fatto di frutta fresca, insetti e tante coperte calde dove potersi appallottolare. Si fece un po' di coraggio ed alzò la testa, mostrando un sorriso nel tentativo di mostrare la sicurezza che prima trasmetteva in tutta la sua onestà:

« Siamo in due, adoro gli animali. Mi piacerebbe diventare un animagus e girare il mondo senza farmi vedere! Inoltre, mi piacerebbe molto iniziare Cura delle Creature magiche: poterli conoscere davvero, studiarli...allevarli, come i draghi o i grifoni! Però per ora, mi accontento di Erbologia e di Pozioni, che sono le mie due materie preferite. A te invece? C'è una materia che ti piace in particolare?»


Chiese, entusiasta nel vedere come il mondo, in silenzio, le avesse concesso di parlare così liberamente delle cose che amava e gettare il cuore oltre alla soglia, della timidezza verso il prossimo da lasciarla sinceramente soddisfatta, felice di quegli istanti di dolce primavera e inizio estate. C'era quel prendere consapevolezza di essere qualcosa, in una grande scacchiera dove c'erano i verdi e i rossi, e non i bianchi e i neri: i fiori e le foglie, i frutti e le api, dualismi così legati dal desiderio di vivere e generare altri come loro, che trasmettevano frenesia nel cuore di Alina: così legata al senso della natura e degli alberi, che ne avrebbe imparato volentieri il linguaggio. Poteva sembrare assurdo parlare con un albero, ma se Hogwarts lo poteva permettere, perchè non tentare? Perchè non provare a chiedere ad un albero cosa si prova a vedersi diverso ad ogni stagione che passa?
Adelaide amava la vita e la natura, ai suoi occhi, era l'archetipo perfetto di quello che la vita può proporti sotto l'aspetto più semplice.
Nel battito di una speranza che non muore.

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view post Posted: 6/6/2018, 15:10     salve >.< - Presentazioni
Spero di vederti tra i tassi se farai uno studente :rainbow:

Siamo anche cooetanee ❤ ok scusami x°° benvenuta comunque😘
view post Posted: 4/6/2018, 16:58     Dans le jardin des pensées - Giardino

Adelaide Van Strooker x

Tassorossso - I Anno

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Il peso della cultura, cadde pesantemente sull'erba creando un botto soffocato, annegato dai milioni di fili d'erba che annegavano quel luogo così meraviglioso, agli occhi di Alina. I capelli del ragazzo erano di quel nero talmente raro da trovare, che sembravano fossero un riflesso di qualcosa di arcaico, di antico, di dimenticato come le profondità del buio che il sonno cela, alle intemperie del tempo. I vivaci occhi azzurri di Alina ricambiarono quel sorriso, seguiti dalle sue labbra piccole e rose in un'espressione così amichevole, che forse poteva pensare che le calzasse a pennello. Chiuse il libro e lo ripose alla sua sinistra, prendendo in gembro la creaturina che ora aveva messo di stridere, impegnata ad annusare gli odori dell'aria primaverile:

« Oh lei? sai...non te lo so spiegare. Semplicemente, la mattina del primo novembre, l'ho trovata accanto al mio letto che dormiva e da allora, la porto sempre con me....Anche perchè devo stare attenta, altrimenti la mia barbagianni se la mangia. Tu hai un animale invece? »


Disse, raccontando in maniera molto tranquilla come quotidianamente tentava di evitare che il ciclo naturale della vita, le facesse trovare brutte sorprese.
Ascoltò attentamente il nome del ragazzo davanti a sè e restò veramente sorpresa nel sentire il grosso divario che vi era tra il nome Gregory e il nome Kola: uno sembrava dovesse essere un lascia passare per il mondo, mentre l'altro invece sarebbe dovuto essere nell'ombra della memoria.

« La sala comune mi piace anche a me...solo che sono una persona un po'...così...e faccio fatica a stare in mezzo a tanta gente. Magari da grande ci riuscirò meglio. »


Affermò, scherzosamente per nascondere una sincera timidezza e un leggero imbarazzo che le scaturiva nel parlare del "volgersi al prossimo" tant'è che, nel dire le sue considerazioni, aveva abbassato la testa, mentre i mille file che aveva sopra alla sua testa scendevano, come fili, sul suo viso infantile. Poi alzò la testa e,.porgendogli la mano con fare gentile ed amichevole, le disse:

« Adelaide, però per tutti sono semplicemente Alina. »


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view post Posted: 1/6/2018, 17:35     Dans le jardin des pensées - Giardino

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Gli occhi del ragazzo ed i suoi, in quel momento avevano parecchio in comune: studiavano il suo viso, molto asciutto e magro per una ragazzina come lei ma nella loro pulizia, le davano un aspetto molto più vicino ad una creatura dei boschi irlandesi che a una bambina di città.Trovava molto interessante l'aspetto di lui e quel modo di fare molto simile al suo, specie per la frase riguardante il concetto di solitudine: il che ingenuamente, come suo solito, lo fece prendere molto in simpatia. Anche lei era una tassorosso ma era molto più vicina a quella piccola creatura tanto omaggiata che al concetto di "amicone" tipico luogo comune sulla propria casata. Per lei, gli affetti, erano qualcosa con cui bisognava andarci in maniera molto selettiva.

«Non-»


Non riuscì a finire la frase che la creaturina si lanciò giù dalla sua testa con un salto impacciato, restando impigliato con le zampe tra i filamenti ramati che, ora, le coprivano completamente il viso. Sentì un po'di dolore nel sentirsi tirare giù di peso la lunga chioma, tanto da scapparle un piccolo "Ahia" dalle labbra. Mise le mani in quel cespuglio e con delicatezza, la levò, ammonendola con lo sguardo. Un altro stridio e di tutta risposta, posò la creaturina sull'erba che prese a zampettarle verso il gembro, nel mentre cercava di rimandare indietro i capelli:

«Non ti preoccupare, non potrai mai essere più fastidioso di lei.»


Disse, scherzando genuinamente nel mentre provava a rassettarsi. Le piaceva essere abbastanza ordinata, anche quando si trovava all'aria aperta...ma quell'adorabile bestiola non sempre riusciva ad essere accondiscente e disciplinata, come se fosse una cosa normale addestrare un pipì-strello alle buone maniere. Gli rivolse nuovamente lo sguardo e continuò:


«Sì sono una tassa, però sono molto schiva...sai per me la sala comune sembra alle volte un formicaio, perciò preferisco stare qui. Io è la prima volta che ti vedo invece, come ti chiami?»


Le chiese, con la sua vocina da bambina ma la posatezza di una principessa. Principessa taglia legna...le piaceva come esagerazione: una principessa che non aveva paura di sporcarsi le mani.
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Edited by Shinku Tenshi. - 2/6/2018, 18:23
view post Posted: 1/6/2018, 16:44     Dans le jardin des pensées - Giardino

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"La differenza tra il Frullo bulbo e il Tranello del diavolo sta nel-"

Un suono, una voce destò il suo pensieroso leggere talmente tanto, ma tanto perso nella lettura di quel manuale da viaggiare tra le fronde di un albero carico di conoscenza e di piccoli misteri: come i nidi dei picchi dentro le quercie dei boschi. Sentì un leggero stridio, la pipì-strella che prima dormiva soave tra i capelli, le iniziò scalare la testa: zampetta dopo zampetta con i suoi grandi occhi scuri. L 'attenzione di Alina calò non poco ed alzò la testa, in direzione della voce: era un suo coetaneo, ma era molto diverso dai ragazzi che aveva visto fino all'ora.
Aveva un viso dal sapore esotici, scuro e dai capelli talmente neri da confondersi con l'ombra degli alberi, per la loro intensità. Fin'ora aveva visto ragazzi e ragazze dalla corporatura piuttosto esile, dai colori chiari o del colore dell'autunno, ma lui...lui aveva un proprio un sapore di altro mondo. Si era imbambolata, guardandolo e scosse la testa, tirando fuori il suo sorriso migliore per avere la parvenza di una bambina e non di una statua di cera.

«Di cosa? Scusami ma...non ti avevo proprio sentito arrivare»


e di nuovo, sentì lo stridio della Pipì-strella: si era affacciata con tutto il corpo ad annusare il ragazzo di fronte a loro, con il rischio di cadere dalla testa di Adelaide.
"Di questo passo, mi grafferai tutta la faccia..." pensò, mentre subiva tutto quel via vai di pensieri e di zampette, sulla sua testa.

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view post Posted: 1/6/2018, 14:37     +3TOPIC DELL'APPREZZAMENTO - Off-Topic
Dopo 9 anni (adolescenza e inizio dell'età adulta compresa) passati dietro ai sogni e alle turbe degli altri, sottranendo del tempo per te stessa e dimenticandoti cosa volevi fare da grande, finalmente vedi il tuo futuro formarsi non appena decidi di pensare a te stessa. Anche se in salita, non importa: le tue cose vanno come vuoi, che vadano nel bene e nel male ❤
view post Posted: 31/5/2018, 18:12     Dans le jardin des pensées - Giardino

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Ogni filo d’erba sembra contenere una biblioteca dedicata alla meraviglia, al silenzio e alla bontà.
(Fabrizio Caramagna)




Le giornate sono sempre qualcosa di così terribilmente insolito, scandite da qualcosa di talmente invisibile da renderle immuni dal gioco dei dadi degli umani. Un filo d'erba, un cinguettio lontano, il sussurro del vento. Morbida era la terra primaverile su cui le gambe di Alina poggiavano, un po' piegate e un po' rosse sulle rotule rotonde e sporgenti. Leggeva i suoi appunti il libro per l'esame dell'indomani: oramai era pronta a passare al nuovo anno. Aveva perso tanto di quel tempo sui libri che non si ricordava nemmeno che faccia avesse lei stessa, tra quel turbinio di capelli e ramati e la pipì-strella che le dormiva soave tra quei filamenti sottili, all'ombra di un salice.
Amava molto quel posto, ci andava molto spesso: si sentiva così tanto a suo agio nel respirare un'aria viva, diversa dalle solite e fredde pareti del castello. Stare nella sala comune le piaceva il giusto: quando non c'era nessuno o la notte, era tutto così decisamente adorabile e morbido, se il tempo si materializzasse fisicamente tra le dita sottili e magre. Ora teneva stretto ed aperto il libro di Erbologia, guardando affamata le piante disegnatevi sopra. Le ricordavano quei disegni di quel tizio, Doré si chiamava? A sua madre piaceva molto: tra quelle linee intrecciate e quella pulizia nella realizzazione. Anche Alina ci aveva provato a copiarlo ma, i suoi risultati erano decisamente mediocri.
Eppure, non le dispiaceva mai provare una cosa una seconda volta, vista la sua famelica curiosità. Era seduta, con le gambe piegate sotto la lunga nera, facendola sembrare oltre che senza gambe anche più bassa di quello che sembrasse in realtà. Una piccola bambolina, dallo sguardo azzurro perso tra quelle parole e il cuore dentro ad sogno chiuso nel cassetto.


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view post Posted: 31/5/2018, 11:53     Concorso a Tema - Sala quiz e concorsi
Nome PG: Adelaide Van Strooker
Nome utente: Shinku Tenshi.
Link alla role: Suspiria


Perdonatemi il ritardo pazzesco XD sono una frana con le immagini, spero comunque di aver scritto qualcosa di decente ^^"
97 replies since 19/6/2011