Scriviamo uno sfoghino per somatizzare meglio il disagio e la stanchezza e la sfiga accumulate in 3 giorni a lavoro e nell'andare/tornare da lavoro.
1) Di sera, in una zona dove non c'è luce per un tratto, guido la mia bici con farettino armata di lettiera da sette kg e pacchettino sul cestino. Fra le duemila buche che questo comune non chiuderà mai perché vogliono celebrare il formaggio svizzero una contiene evidentemente abbastanza frammenti da riuscire a tagliarmi la ruota posteriore. Appena capisco che rischio di perdere il controllo accosto al primo punto possibile e comincio a farmela a piedi. A quel punto sto a 35/40 minuti a piedi da casa, ma ho comunque 7 kg di lettiera con me. 2) Vado dalla mia migliore amica, perché dovevamo cenare insieme (e avendo ordinato d'asporto, se facevo il giro da casa mia a casa sua arrivavo che la pizza era di ghiaccio). All'uscita esco e comincia a piovere, quindi la mia priorità è proteggere il sacco della lettiera. Mi faccio il bagno. 3) La mattina dopo (è domenica, non ci sono riparini delle bici aperti) mi sveglio mega prima, nonostante la stanchezza, per essere sicura di trovare l'autobus. Niente, saltano sette autobus, comincio a discurere con i controllori, nemmeno loro sanno perché non arriva il bus (spoiler: c'era stato un incidente). Comincio a farmela a piedi, poi chiamo la collega del turno dopo al mio e dico "ci metto un'ora a piedi, faccio prima ad entrare con te e uscire con te". Mi passa a prendere in macchina. 3) Una cliente mi chiede una batteria completa di pentole che, spoiler, pesa un botto. Vado ad estrarre dalla colonna la scatola, ma una seconda cliente comincia a tempestarmi di domande e mettersi in mezzo, tocchicciandomi per avere la mia attenzione quando sto sollevando uno scatolo da 8 kg in bilico. Le chiedo di aspettare un attimo o parlare con una mia collega perché se sbaglio a tirare le cose mi crolla una parete attrezzata addosso. Mi chino per prendere una cosa e la stronza mi pesta una mano con il piede (ho ancora il livido). Dopo aver maledetto i santi, una mia collega arriva e la prende in consegna. Però ho sfiga, quindi arrivata alla cassa devo servirla di nuovo. La spesa ha fra le varie cifre ,02 centesimi. Comincia a lamentarsi ad alta voce e darmi della morta di fame, come se i prezzi li facessi io e il negozio fosse mio e potessi sindacare sul conto. Mi dà dei soli, devo darle un resto ma del resto mi manca UN centesimo. Le chiedo di attendere un attimo così le trovo il centesimo, lei decide di interpretare il tutto come un "ah-ha non vuoi darmi il centesimo". comincia ad urlare, insultarmi, indicarmi ai clienti in fila e cominciare a dire che volevo truffarla e non darle il suo sacro centesimo. Umiliante, imbarazzante e irritante.
Nel mezzo della giornata abbiamo avuto un cliente insanguinato che chiede se vendiamo mandoline diverse dalla sua perché ci ha appena perso un dito (bro why are you here?! go to the hospital?!), una tizia che dice che siamo un negozio di pezzenti perché non vendiamo sputacchiere, un signore che vuole una rete da giardino (the fuck? Questo è un Kasanova, bro?) e un marito abusivo che insulta la moglie davanti a tutti dicendo che è inutile e non è niente senza di lui e deve ringraziare il cielo che le dà ancora dei soldi per le sue spese.
E sta settimana sono stata fra scaricare il magazzino e gestire tutta gente così che evidentemente non c'ha na vita e sente una scintilla di gioia solo ad andare addosso alla gente.
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