Quel ragazzino aveva tutta l'aria di essersi trasformato, da quando eravamo entrati in quella serra, rispetto all'atteggiamento che aveva avuto dove ci eravamo incontrati. Fino a qualche minuto prima sembrava terrorizzato da qualsiasi cosa facente parte del regno floristico, dinnanzi a quegli alberelli sembrava come rinato. Lo guardai con un sorriso quando esclamò, con tanta semplicità, che quelli sui tavoli erano alberi.
Si ok Edmund, che sono alberi ci ero arrivata, ma che tipo di alberi!
Ero divertita di quel suo cambio di atteggiamento. In quelle serre trovavo che ci fosse sempre fin troppo caldo, così mi tolsi la giacchetta dove faceva capolino lo stemma della serpentino della mia casata e rimasi in camicia. Appoggiai la giacca sul tavolo, di fianco a dove avevo abbandonato la tracolla qualche secondo prima. Mi avvicinai nel punto in cui erano ordinatamente disposti gli alberelli e li osservai, rimanendo in ascolto del Corvonero. Ad ascoltarlo si sentiva dal suo tono di voce che ci tenesse particolarmente a quegli esemplari, come se fossero un po' le sue creature. Capivo i suoi sentimenti… anche io a casa mi ero costruita una piccola e modestissima serra personale dove mi ero impuntata a far crescere le piante che servivano a mamma per la sue Pozioni. Ora che ero ad Hogwarts avevo chiesto a Mìriel, la mia adorata elfa domestica, di darci un occhio e perdersene cura fino a quando non sarei potuta tornare… magari durante le vacanze di Natale. Edmund mi spiegò di come si stesse prendendo cura di quegli alberelli e di come desiderasse continuare a farlo fino a farli crescere e diventare grandi. Doveva sicuramente essere una bella soddisfazione ritrovarsi fra qualche decina di anni ad osservare degli alberi che si era riusciti a coltivare da soli.
Beh, ci sta… anche io a casa ho un mio piccolo angoletto abusivo.
Sogghignai, abbassandomi a guardare quei piccoli alberi di cui il Corvonero si prendeva cura. Si vedeva che ci teneva e se ne stava prendendo cura in maniera egregia, sembravano in ottima salute. Mi tirai su ed osservai l'albero che Edmund mi mostrò, un piccolo esemplare di Salice dalle foglie lucide e verdi. Apprezzavo particolarmente quel tipo di albero, quindi rimasi ad osservalo qualche secondo più del dovuto.
Ciao Harry! Sei un sacco bello, davvero!
Dissi entusiasta alla pianta, anche se era ovvio che in realtà stessi facendo i complimenti anche a come il ragazzo lo stava curando. Non trovai particolarmente strano il suo dare dei nomi alle piante... con le proprie "creature" era normale farlo.
Mi piace un sacco, è uno dei miei alberi preferiti... diventerà splendido una volta cresciuto, se già ora è così!
Il Corvonero mi presentò anche gli altri quattro esemplari sul tavolo, ognuno con il proprio nome. Edmund sembrava particolarmente affezionato ad una pianta in particolare che aveva chiamato Artemis.
Hai detto che tra questi solo quattro sono alberi… il quinto cos'è? E chi tra loro?
Ero davvero curiosa di saperne di più su quelle piantine, trovavo l'Erbologia molto affascinante, quindi anche prendersi cura e far crescere una pianta era un argomento di mio interesse, ovviamente. Osservai Edmund tirarsi su le maniche, pronto a continuare il lavoro che probabilmente aveva momentaneamente messo in pausa quando la mia presenza aveva attirato la sua curiosità. Dovevo ammettere che nacque in me una certa voglia di mettere le mani su quegli esemplari, almeno per aiutarlo visto che, a quanto mi aveva detto, mancavano ancora tre piante da rinvasare.
Posso darti una mano, per caso? Prometto di trattare tutti con estrema delicatezza!
Sapevo perfettamente cosa volesse dire affidare le proprie creature in mani diverse dalle proprie… io ero gelosissima delle mie piante, e magari anche Edmund avrebbe avuto parecchia difficoltà a fidarsi e farmi avvicinare così tanto alle sue piante. Sperai che l'avergli spiegato quanta passione provassi per le piante in generale lo avesse convinto nel farsi dare una mano… in fondo in due avremmo fatto prima, ed era anche un modo per cercare di legare e conoscerci di più, che male non faceva!
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