Che avesse preso un abbaglio? Si era sempre fidata del suo istinto, ancora di più da quando aveva iniziato ad avere visioni; eppure, adesso, si sentiva soltanto una sciocca ragazzina troppo fiduciosa e sicura delle sue capacità. A pensarci ora, mentre continuava a girare su se stessa nel luogo dove la luce l'aveva condotta, sentiva chiaramente la sua voce di nonna Willow che le diceva di non dare mai nulla per scontato, perché ogni situazione può essere ribaltata da un nonnulla.
Che fosse questo il caso?
- Mi sembra abbastanza probabile. -, rispose al posto suo la Voce, instillando nella sua mente dubbi su dubbi. - Non c'è niente qui. Ci sei tu, ci sono gli alberi, le fronde...e una sciocca lanterna sul terreno, quasi certamente rotta, ormai. Complimenti, bambina, ti senti soddisfatta di te stessa per questo grande traguardo raggiunto? - No. Non era affatto contenta. Per un momento, però, era stata così sicura ci fosse qualcosa...ora non avvertiva nulla, se non il vento fra i rami degli alberi.
Si sentì ancora più minuta di quanto non fosse, in quella radura; tutto quanto le pareva enorme. Si sentì la metà perfetta fra Alice dove aver ingoiato il contenuto della fiala "Bevimi", nella famosa scena di Alice nel Paese delle Meraviglie, e Biancaneve che scappa nella foresta dopo l'incontro con i cacciatori. Aveva sempre adorato le fiabe babbane, ma adesso i numerosi riferimenti che coglieva in ogni dettaglio della sua situazione la irritavano.
Si sedette a terra, di fronte alla lanterna; la guardava incuriosita, ma anche infastidita nei confronti del semplice oggetto che aveva seguito fin lì.
Poi riprese a pensare lucidamente; doveva avere a che fare con un incantesimo, altrimenti come poteva una lanterna sollevarsi a mezz'aria e muoversi da sé? E poi, il lumino era ancora accesso...
Doveva esserci qualcuno; da qualche parte, ad osservare l'intera scena. E se qualcuno avesse voluto attirarla in quella piccola radura con lo scopo di farle del male?
C'era una cosa che doveva provare, prima di lasciar perdere; forse avrebbe dovuto proteggersi in qualche modo, prima, ma non aveva tempo. Non sapeva se davvero ci fosse qualcuno, né tantomeno se avesse cattive intenzioni; in ogni caso, ci avrebbe pensato dopo aver fatto ciò che aveva in mente. Era praticamente l'ultima spiaggia, quella, per tentare di capire qualcosa in più.
Si avvicinò alla lantera, traendo un profondo sospiro; tentò di liberare la mente da tutti i pensieri, e, infine, entrambe le mani calarono sull'oggetto, in una stretta quasi morbosa.
Non sapeva neppure se avrebbe visto qualcosa; in ogni caso, doveva pur sempre tentare.
Chiuse gli occhi, in attesa di qualcosa, la mente finalmente sgombra da tutti gli altri pensieri. Doveva andare fino in fondo e portare avanti il suo obiettivo. Era necessario.
"Mostrami.", pensò, mentre si concentrava. "Mostrami qualcosa, ti prego."