C'era un numero limitato di volte in cui Niahndra avrebbe potuto cantilenare nella sua testa l'alfabeto di rune antiche; prima avanti e poi indietro, poi per famiglie, poi a due a due. Alla fine aveva desistito e si era messa a spulciare qualche depliant venuto con la posta del mattino.
Era un po' che non andava in vacanza, pensò mentre i "resort", "last minute", "prenota subito" le danzavano davanti agli occhi. L'idea di impelagarsi in qualche struttura super costosa con tremila attività avventurose le faceva rizzare i capelli, ma andarsene per un paio di giorni non sembrava una brutta prospettiva. Qualcosa nella natura e nel verde, lontano da rogne di qualsiasi tipo. Sam avrebbe apprezzato.
«
'giorno.» Mugolò piano ancora mezzo assorta nel volantino quando udì il campanello del negozio.
Era stata una giornata lenta e, persa l'ansia iniziale ormai diversi anni addietro, aveva imparato a non stare troppo addosso ai clienti. Per lo più questi si limitavano a dare un'occhiata agli espositori, salvo poi interpellarla di persona.
Non era quello il caso, si rese conto nel momento in cui il nuovo venuto si fu avvicinato al bancone.
«
Posso aiutar–oh.» Il sorriso cortese tremò quando riconobbe Casey Bell, più per la sorpresa che per altro.
Per un attimo la mente volò alla capanna del guardiacaccia e una parte di lei pensò distrattamente che il wizard store era troppo fragile per contenere eventuali scoppi di malumore.
Ma era ingiusta. Non aveva avuto modo di confrontarsi con lei da allora e andava bene così. I rari incontri al castello erano costellati da incertezza e disagio.
La saluto, non la saluto, si ricorda di me, preferisce che la ignori?In quel caso, se non altro, vestire i panni da commessa le forniva uno script a cui si sarebbe attenuta fedelmente.
«
Hai con te il cinturone?» Avrebbe chiesto dopo i saluti di rito. «
Se aspetti qualche minuto mi occupo subito dell'incastonatura.»
La Perla dell'oscurità avrebbe creato un bel contrasto coi punti luce che già adornavano la cinta. Rimirò l'accessorio alla luce del retrobottega e poi preparò con cura i diversi utensili di cui avrebbe avuto bisogno.
La procedura era diventata meccanica ormai e non le rubò molto tempo. Tuttavia, quasi involontariamente, Niahndra se la prese con calma nel tentativo infantile di rimandare il momento in cui sarebbe dovuta tornare di là. Avrebbe dovuto dire qualcosa? Se le avesse augurato una buona estate sarebbe suonato finto? Forse era socialmente accettabile rimanere sul filo della cordialità, nella sicurezza della superficialità.
«
Questo è il risultato finale.» Disse tornando in negozio. Finché il discorso si fosse mantenuto professionale sarebbe andato tutto liscio.
Il cinturone venne poggiato sul bancone perché la ragazza potesse ammirarlo.
«
Se non ti serve altro sono 20 galeoni e 10 falci.»
E i cristalli del negozio sarebbero vissuti per vedere un altro giorno.