| I giorni scorrevano lenti, e nessuno si faceva vivo al negozio. Che anche fra i maghi ci fosse la famosa crisi che attanagliava i portafogli dei babbani? Celeste non aveva una risposta a questo, poteva solo cercare di carpire qualcosa dagli articoli della gazzetta del profeta. Ed era proprio quello che stava facendo in quel momento, seduta dietro al bancone col giornale aperto, era concentratissima a leggere le notizie. Una in particolare la sconvolse un pò, e le fece tremare le gambe: sembrava che qualcuno avesse attaccato una nota scuola di magia e l'avesse rasa al suolo. *E se succedesse anche ad Hogwarts?* Non voleva nemmeno immaginare uno scenario simile, chissà quante persone avevano perso la vita e quanti giovani studenti, come lei, avevano combattuto per salvare le loro amate mura. Probabilmente Celeste avrebbe fatto lo stesso. In ogni caso erano solo pensieri, o così sperava. Hogwarts ormai era la sua casa, il suo mondo, e poi... C'era sempre Alan a popolare i suoi sogni. Non riusciva a scordarsi di quella mattina sulla neve, la sua arroganza, la ua dolcezza... Per non parlare di quando lo aveva visto nei panni di bassista a quella festa molto poco riuscita da fortebraccio, un figo pazzesco, o almeno a lei così pareva. Ne sapeva talmente poco dell'amore che stravedeva per il piccolo serpeverde solo perchè le aveva fatto battere forte il cuore. E come darle torto? Del resto a undici anni ci si nutre di quelle emozioni, di quei baci rubati... *E si ricomincia con la nenia... Vuoi anche una sviolinata? * E poi c'era lei, la coscienza, che con il suo cinismo riusciva a spezzare le ali a qualsiasi cosa... Beh, sembrava che la ragione con il sentimento non andasse proprio di pari passo, pazienza, Celeste almeno poteva contare su due pareri differenti e trovare la giusta via di mezzo; inoltre in altre occasioni era stata proprio quella voce a salvarla, per cui non potva far altro che esserle riconoscente. Con uno sbuffo chiuse il giornale e tirò fuori per l'ennesima volta la scopa, ormai da qualche tempo spazzava sul pulito. Per levarsi di dosso quella sensazione fastidiosa accese la radio, se non altro almeno faceva compagnia, e la sintonizzò su una frequenza babbana... Because maybe You're gonna be the one who saves me ? And after all You're my wonderwall Mamma mia, quanto le piaceva questo gruppo...
|