Si era meritata un weekend di riposo, disse tra sé e sé camminando al fianco degli altri studenti che come lei desideravano distrarsi con un'uscita ad Hogsmeade dopo una settimana di studio intenso.
Niente di trascendentale, una mezz'oretta spesa da Fortebraccio ad assaggiare i nuovi gusti di gelato e chiacchierare del più e del meno con alcune compagne di corso; poi una camminata per la via principale allo scopo di smaltire i ragazzi e pavoneggiarsi difronte alle calorie —o era il contrario? Si confondeva sempre—; ed infine lunghe, lunghissime ore spese ora in un negozio ora nell'altro.
Ora, probabilmente non proprio
ore, e di certo l'idea non la disgustava così tanto, ma Niahndra non era tipo da aspettare fuori dai camerini per approvare o meno l'outfit altrui: se entrava in un negozio era per comprare qualcosa, altrimenti si annoiava.
«
Entriamo a Safarà, hanno sempre dei ciondoli bellissimi.»
Oh, questo era più interessante. Chissà se avrebbe potuto scovare anche dei nuovi orecchini, di quelli pareva non averne mai abbastanza e ogni volta si divertiva a giocare con combinazioni diverse.
Entrarono in quattro o cinque e subito si dispersero, formando e sciogliendo sotto gruppi più piccoli. La tassorosso si mosse verso gli accessori, rovistando tra pendenti e bracciali senza riuscire a trovare quello che cercava.
«
Guardate qui, ragazze!» Si mossero come una mandria durante il periodo di transumanza verso il punto di raccolta e trovarono Margareth che indicava una serie di pietre colorate. «
È la pietra di Savannah Morgan. Da quando ce l'ha è diventata imbattibile nei duelli simulati di difesa. Non smette di parlarne, dice che siano più potenti di quei vetri rotti del Wizard Store.» Ci fu una pausa imbarazzante prima che Margareth riprendesse. «
Senza offesa, Niahndra.»
La morettina scrollò le spalle raccogliendo tra le dita una delle pietre per osservarla. Differiva da tutte quelle che aveva avuto modo di vedere nel negozio in cui aveva iniziato a lavorare qualche mese addietro. Il prezzo era spropositato in confronto a quelli a cui era abituata, ma se i risultati erano tanto eccezionali... in effetti aveva avuto l'impressione ultimamente che la bacchetta le resistesse in qualche modo; sentiva che non fosse in grado di raggiungere il suo massimo potenziale.
Forse così avrebbe risolto il problema.
«
Hai intenzione di comprarla?»
«
Bisogna studiare la concorrenza.» Sul suo volto si aprì un sorriso ferino. «
E sono stufa di sentire la Morgan gongolare.»
Si accodò al cliente che già era in fila per la cassa e ne approfittò per iniziare a contare i galeoni necessari. Erano tanti soldi da spendere tutti in una volta, ma si trattava di uno sfizio che era pronta a concedersi.
Solo quando lo stangone che la precedeva si fece da parte, Niahndra riuscì a riconoscere le fattezze della commessa.
Più magra e leggermente più alta, ma non c'erano dubbi che fosse proprio Nieve, la ragazza conosciuta durante un ballo estivo.
*A cui hai dato un nome falso ma non una spiegazione decente*. In sua difesa, non era mai riuscita a trovare il momento adatto né tanto meno aveva capito
quanto dirle oltre a due goffe parole in croce per metterla in guardia da Weiss. Si chiese se lo frequentasse ancora.
*Fatti gli affari tuoi.* Ecco sì, avrebbe mantenuto le distanze, senza forzare una conversazione che —immaginava— nessuna delle due avrebbe trovato piacevole intrattenere proprio in quel momento.
«
Mmh ciao.» Fece scorrere l'oggetto sul bancone fino a lei. «
Prenderei questa pietra per bacchetta.»