|
|
| Dopo lunghissimi minuti di tetro silenzio, mentre le giovane fissava un punto, vuoto e indefinito, nella notte e nella sua mente riaffioravano i ricordi della sua cara amica si risvegliò, come di colpo...Un'argentea lacrima le scese lungo il volto e cercò di mascherare la tristezza con un falso sorriso, rivolto verso i suoi due interlocutori...
-Che sbadata! Scusate, ma di questi tempi non c'è mai da fidarsi troppo...Prego entrate...
Tornò suoi suoi passi, accomodandosi su una poltroncina e indicando ai due il divanetto davanti
|
| |