| Jamie Marshall |
| | SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS
RICHIESTA FORMALE PER DOCENZA Io sottoscritto Jamie Marshall desidero fare richiesta al Consiglio Docenti e al Consiglio Amministrativo della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts per l’assegnazione della seguente classe: Cura delle Creature Magiche. PARTE PRIMA 1. • DA QUANTO TEMPO FREQUENTI QUESTO FORUM? 0 – 6 Mesi 2. • COME LO HAI SCOPERTO? Dopo aver giocato anni fa, mi è tornata voglia di cimentarmi in un gioco su Harry Potter e sul Mondo Magico, di ruolare un personaggio (adulto, perchè ormai mi ritengo abbastanza lontano dal mondo dei “teenagers” e non riuscirei a giostrarmi al meglio con un adolescente, almeno non senza un impegno abnorme), di unirmi ad altri utenti nell’intrecciare storie o nel seguire le sfide che i Master ci proporranno. Insomma, avevo proprio voglia di un GDR Potteriano e mi sono messo a scartabellare forumfree, cercandone uno che incontrasse i miei gusti che si son fatti ben più difficili rispetto a qualche anno fa, ed è così che sono arrivati qui. 3. • QUANDO SEI COLLEGATO/A, QUANTE ORE PASSI IN MEDIA IN UN GIORNO SU QUESTO FORUM? Tra 1 e 3 Ore Specifico che le ore serali che varieranno dalle 19 alle 24 sono quelle in cui sarò più connesso (chiaramente ci saranno giorni in cui sarò a studiare e quindi online quasi 18 ore, e giorni in cui scapperò verso lidi paradisiaci e mi concederò qualche giorno di stacco dall’intero universo, ma ciò accade quasi soltanto d’estate). In generale comunque non meno di 3 ore al giorno (come media, a seconda dei mesi anche più alta). 4. • SEI ATTIVO/A IN ALTRI FORUM ESCLUSO QUESTO? Ero attivo fino ad un annetto-due fa su un forum del Trono di Spade e fino a 5 anni fa su un forum di Harry Potter; ma negli ultimi due anni non ho gestito alcun personaggio. 5. • QUANTI E QUALI RUOLI HAI SVOLTO IN ALTRI GDR, QUESTO ESCLUSO? Sono stato Professore di Storia della Magia (gestendo anche G.U.F.O. e M.A.G.O.), Capo Guaritore al San Mungo, Giudice del Wizengamot, Titolare di Madama McClan’s e Impiegato Ministeriale al “dipartimento sportivo” (insomma, valutavo i giocatori di Quidditch) su un GDR Potteriano, quindi Moderatore delle aree di mia competenza; sono stato anche Moderatore con varie vesti (in una ero un Alto Esorcista, nell’altra un Nobile) in altri due forum (uno che parlava della Parigi del 1800 e uno che parlava di Vampiri e Cacciatori di Vampiri), ma ormai sei anni fa. 6. • IN QUANTI FORUM HAI RICOPERTO INCARICHI DI AMMINISTRAZIONE? (MOD/ADMIN). Descrivi a grandi linee la tua esperienza. Come accennato prima, ho moderato varie aree con vari titoli, soprattutto la “zona didattica” e l’”area ospedaliera” del forum potteriano. In generale dovevo controllare la correttezza delle discussioni in quelle aree, eventualmente fare richiami, togliere punti, fare correzioni, gestire anche “corsi” come uno per Aspiranti Guaritori al San Mungo, oppure cestinare le discussioni dei vari “troller”. Mai stato Admin di niente (tranne dei forum che uso per cambiare avatar e accumulare “note”, ma dubito che abbia un qualche senso, ho amministrato me stesso!). 7. • COSA TI SPINGE A DIVENTARE DOCENTE? Mi è sempre sembrato uno dei ruoli più divertenti, per come sono fatto io caratterialmente. Mi piace la parte di spiegazione e l’ideazione dei compiti (la parte di correzione dipende da quanti compiti arrivano e dalla loro tipologia!), mi piace poter inventare lezioni stravaganti oppure classiche e districarmi tra i vari argomenti cercando comunque di restare realista: lo trovo una sfida divertente, semplicemente questo. Poi è un modo per entrare in contatto sia con il Mondo Magico “adulto” che con il Mondo Magico “bambino”, ovvero sia con il Ministero, le lotte di potere, gli intrighi, che con la parte di Hogwarts vera e propria che mi ha stregato quando avevo poco meno di otto anni e lessi il primo libro su una amaca. 8. • PERCHÈ PROPRIO QUESTA CLASSE? Premetto che Cura delle Creature Magiche è la mia seconda materia preferita, dopo Storia della Magia. Ma è comunque una materia che mi piacerebbe affrontare (e mi porterebbe ad affrontare qualcosa di totalmente nuovo e stimolante!) perchè ci vedo sia teoria che pratica (a Storia della Magia per far pratica mi toccò proporre “Archeologia Magica”) e quindi la possibilità di lezioni e di compiti sempre diversi e quindi capace di continuare a tenere vivo l’interesse, mio e soprattutto di chi leggerà. Per finire, per me è come proporre un misto tra un documentario interattivo e un’avventura alla Robinson Crusoe (sempre in mezzo alla natura si sta), e adoro entrambe le cose, spero di essere in grado di trasmettere il divertimento anche a chi leggerà. 9. • COSA POTRESTI PORTARE DI POSITIVO AL FORUM SE LA TUA RICHIESTA VENISSE ACCETTATA? E’ una domanda difficile perchè si possa rispondere in poche righe, ma cercherei di portare novità nell’insegnamento, visto che ognuno è particolare a suo modo e quindi la mia ottica sarà certamente diversa da quella di chi c’è stato prima di me! Sinceramente spero di far divertire gli studenti e far divertire anche me stesso, poi di certo se avrò qualche proposta da fare o qualcosa da dire, sarò il primo a rompere le scatole e farmi avanti. Intanto proverò, se tutto andrà bene, dal mio piccolo, ovvero dalle lezioni. 10. • COSA SUCCEDEREBBE SE LA TUA RICHIESTA VENISSE RIGETTATA? Niente di eclatante, mi dispiacerebbe ovviamente, ma giocherei con un altro ruolo come forse giornalista o cercando di fare il guaritore, in qualche modo troverei lo stesso un forte stimolo. Al massimo riproverei questa carriera in questa o in un’altra materia in un secondo momento! Ho una voglia matta di tornare a giocare, il ruolo non è la parte più importante, la parte più importante è scrivere. PARTE SECONDA Di seguito potrai leggere un esempio di tipica lezione del forum. SPOILER (clicca per visualizzare) CITAZIONE (Daniel Josh Finnigan @ 18/7/2010, 14:40) Era una splendida giornata di inizio settembre. Le lezioni errano da poco cominciate nella Scuola di Hogwarts e i pochi ritardatari avevano occasione di assistere ad un rito simile a quello della prima gita in barca sul Lago Nero. Quel giorno infatti era in programma, per gli studenti del primo anno la prima delle lezioni di Volo il corso più breve che uno studente avesse mai frequentato e tuttavia fondamentale perché i giovani maghi imparassero presto a destreggiarsi con i primi rudimenti della magia. Giunti in quella che sarebbe stata la loro “aula” per i giorni a venire, i ragazzi poterono osservare un grande spiazzo circolare immerso nel verde, decisamente più piccolo del campo da Quidditch che si poteva notare poco distante, ma che faceva comunque la sua figura. Era libero da alberi o fronde o arbusti troppo alti, onde evitare che i ragazzi potessero restarvi impigliati. Distese a terra vi erano una serie di scope, una per ogni ragazzo. I ragazzini le adocchiarono presto ed eccitati erano sul punto di fiondarsi a prenderne una a testa, ma il docente li prevenne:
-Benvenuti ragazzi alla vostra prima lezione di Volo. Come dice il suo nome, in questo corso sarete iniziati alla celebre arte del Volo che vi permetterà in seguito, di divenire giocatori di quidditch, uno sport molto popolare in questa scuola e molto diffuso tra i maghi. Ma cominciamo dall’inizio. Ora, mentre CON CALMA ognuno di voi si avvicina ad una scopa, possibilmente senza spintonarvi, vi spiegherò come fare per poter iniziare a volare. Sembra scontato dirvi che, come prima cosa, la scopa va presa in mano… il problema sta nel fatto che il… “metodo” che si deve utilizzare non è quello classico che tutti conosciamo. Chinare la schiena, mettersi in ginocchio… sono cose che dovete dimenticare-
Si avvicinò alla sua scopa, posizionandosi alla sua destra e stendendo sopra di essa il braccio sinistro. LA voce ferma e decisa pronunciò un’unica parola “SU!” A quell’ordine, la scopa schizzò nella mano del docente che la strinse saldamente, salendo a cavallo e afferrandola anche con l’altra mano, senza mai mollare la presa
-Per cominciare dovete posizionarvi a lato della scopa. Il lato cambia a seconda che voi siate destri o mancini: nel primo caso dovete mettervi alla sinistra del vostro manico di scopa, mentre nel secondo sarà opportuno che rimaniate alla sua destra. Una volta fatto questo dovete stendere il braccio dominante in voi parallelo al manico della scopa ed esclamare “SU!” con voce decisa, come ho fatto prima io. Provate avanti: quando tutti ci sarete riusciti andremo avanti-
Osservò i ragazzini: alcuni titubanti, altri solo un po’ incerti, altri decisi e spavaldi. Nei successivi dieci minuti accadde di tutto: scope che non si alzavano da terra, che si sollevavano appena.. o che si alzavano di scatto, troppo in fretta, colpendo generalmente il proprietario dritto in volto. Dieci minuti dopo la situazione si era normalizzata e alcuni avevano cominciato ad ottenere i primi risultati: alcune scope si erano alzate un po’, ma i proprietari non potevano ancora afferrarle senza chinarsi. Attese ancora, avvicinandosi a tutti gli studenti, correggendo posizioni sbagliate e dando consigli. Dopo mezz’ora, tutti erano riusciti ad afferrare saldamente la propria scopa: era il momento del passaggio successivo
-A questo punto, mettetevi a cavallo della scopa, proprio come se foste ad un corso di equitazione. Per ora è sufficiente che assumiate la posizione standard, quando poi sarete più esperti potrete cambiarla a vostro piacimento. Posizionate le gambe unite piegandole all’indietro e portate le mani sul manico, un davanti all’altra, quella dominante davanti, per indirizzare la scopa. Quindi, sollevate la scopa verso l’alto e staccate le gambe da terra dandovi nel contempo una spinta verso l’alto. Più la spinta sarà potente, più prenderete quota. Una volta staccati da terra, per salire ancora dovete inclinare il vostro manico di scopa verso l’alto e portarlo verso il basso nel momento in cui volete scendere. Per aumentare invece la vostra velocità dovete chinarvi sulla scopa. Se volete rallentare dovrete eseguire il movimento contrario, sollevando il busto-
Per quel giorno non c’era nient’altro da dire. Mancava solo una cosa che, il professore era certo, avrebbe appassionato tutti. Ma prima i compiti.
- Ora, ragazzi potete esercitarvi nel vostro primo volo, avendo l’accortezza di restare bassi. Io starò vicino a voi e controllerò che non vi facciate male...ma prima vi detto i compiti:
1) Come si deve prendere una scopa? 2) Come devono montare sulla scopa i mancini? E i destri? 3) Dopo essere saliti sulla scopa come bisogna fare per salire? E per scendere? 4) Come si rallenta? Come si aumenta la velocità? 5) Descrivete il vostro primo volo con la scopa-
A quel punto arrivò il momento che tutti tanto agognavano e i ragazzi presero ad esercitarsi con le manovre illustrate dal docente fino alla fine del tempo a disposizione
Se nella lezione è stata ottenuta la valutazione minima di Accettabile inserite nella vostra scheda "Appresa la Teoria del Volo" a. • TENENDO PRESENE LA LEZIONE APPENA LETTA E I CRITERI DI VALUTAZIONE ESPOSTI NEL REGOLAMENTO DIDATTICO, CORREGGI IL COMPITO QUI SOTTO IN MODO DA DARE AL CONSIGLIO DOCENTI UN'IDEA DEL TUO MODO DI OPERARE. Compito da valutare: 1) Come si deve prendere una scopa? Per poter prendere una scopa basta mettersi accanto ad essa e pronunciare in modo deciso "SU". Errata (superficiale, 0,5): non basta mettersi accanto, ma bisogna posizionarsi dal lato opposto al braccio dominante, distendere il braccio stesso sopra di essa, parallelo ad essa, e soltanto a quel punto pronunciare “SU” in modo deciso. 2) Come devono montare sulla scopa i mancini? E i destri? Il lato in cui bisogna mettersi per poter prendere la scopa varia in base alla persone. Se la persone in questione è mancina dovrà mettersi alla destra della scopa, se è destra dovrà mettersi alla sinistra. Errata (domanda travisata, 0): la domanda non chiede come prendere in mano o “catturare” la scopa, ma come montarvi in sella, ovvero nella posizione standard (con le mani strette sul manico e la mano dominante davanti all’altra, con le gambe unite e flesse all’indietro).3) Dopo essere saliti sulla scopa come bisogna fare per salire? E per scendere? Per poter salire o scendere con la scopa basta semplicemente inclinare il corpo. Ad esempio se si vuole salire basterà spingersi verso sopra, se invece si vuole scendere basta spingersi verso il basso. Errata (metodologico, 0): per poter salire o scendere con la scopa non bisogna inclinare il corpo, quanto il manico; spostando il corpo si varierà invece la velocità!4) Come si rallenta? Come si aumenta la velocità? Per rallentare o accelerare il procedimento è analogo. Per accelerare bisognerà chinarsi in avanti, mentre per rallentare bisognerà alzarsi. Giusta (1), anche se ha scritto “procedimento analogo” e invece è un procedimento totalmente diverso, quell’errore era già stato contato nella domanda precedente e non va ad inficiare la correttezza dell’affermazione.
Voto: Desolante (-20 punti) --> il mio metodo di valutazione è il seguente: sono 4 domande e in questo caso lo studente ha risposto correttamente ad 1 e un’altra l’ha sbagliata superficialmente (errore lieve) prendendo 0,5. Quindi 1,5:4=x:6 (dove 6 è il numero delle categorie di voto O-E-A-S-D-T): lo studente fa quindi 2,25/6 e quindi Desolante. Chiaramente il metodo varia con la tipologia di compito, se il compito fosse uno scritto descrittivo, verrebbero valutati altri parametri, ma per i compiti a domande secche, userei il metodo detto sopra. b. • TENENDO PRESENTE LA LEZIONE APPENA LETTA, TI PREGHIAMO ORA DI PREPARARE UNA LEZIONE DI PROVA (ASSOLUTAMENTE DI TUO PUGNO) PER LA MATERIA ALLA QUALE SEI INTERESSATO/A. Il sole era sorto da poco più di un’ora, e l’antico rituale che da almeno quindici dei ventuno anni di Mr.Marshall accompagnava la colazione era ancora in atto. Latte di capra e quei magnifici biscotti a forma di drago che vendevano nella bottega al lato di High Street, a Hogsmeade, il tutto gustato rigorosamente in vestaglia, con una pergamena a fianco per dare gli ultimi ritocchi ai compiti da assegnare a lezione. Era quasi piacevole il leggero bruciore che coglieva la sua testa mentre tentava di annotare domande non troppo facili, non troppo difficili, di univoca soluzione. Aprì la gazzetta del Profeta e si distrasse leggendo il primo articolo che gli capitava sott’occhio: “Api frizzole, troppo glucosio danneggia i giovani maghi?”, no, no quello era buono come lettiera per gli Kneazle; girò pagina e lesse “Impiegato dell’Ufficio per il Controllo delle Scope inciampa su un Bundimun e si spezza una gamba, accusato il Reparto Pulizie”. Dal ridere un’ala del drago di farina e zucchero che stava masticando fu catapultata nel latte, portando ad una piccola esondazione sulle pagine del giornale che fece scappare indignata la foto di un noto esperto di Creature Magiche. Altro che appunti, altro che libroni, dagli aneddoti si può costruire una storia. [...] La Radura nel grande Parco di Hogwarts rispendeva del verde metallico dei fili d’erba trafitti dai raggi del sole alto. La lezione che Mr. Marshall stava aspettando era quella pre-pranzo, quella che tutti i docenti sognano di scansare, quella in cui lo stomaco suggerisce alla testa che è l’ora di immaginare quello che gli Elfi delle cucine staranno preparando per loro. Inoltre, per essere primavera appena iniziata, il calore del giorno avvolgeva come un alone diffuso tutto il prato su cui gli studenti si sarebbero dovuti sedere: insomma, non era proprio il clima giusto per una noiosa lezione soltanto frontale. Il Professore attese che tutti i pelandroni, fiaccati dalla bellezza della giornata, arrivassero col loro passo lento e indeciso e prendessero posizione, poi si schiarì la voce ed iniziò a parlare: < Buongiorno a tutti, benvenuti su questa spiaggia d’erba, baciati dal sole e affamati dall’ora. Cercherò di non essere come un anziano che racconta la sua intera vita col tono moscio e piatto di chi ha già detto queste cose migliaia di volte, ma voi fatemi il favore di sforzarvi a seguire. Le cose che diremo oggi sembrano poco importanti, ma in un futuro anche voi potreste trovarvi in situazioni come quella del nostro Hans Ballmer. > Fece una pausa e scorse rapidamente le venti facce attonite che non avevano la benchè minima idea di chi fosse Hans Ballmer, ma avevano il terrore di chiedere, per paura che fosse un personaggio già sentito che non avevano studiato a modo. < Hans Ballmer era, e spero sia ancora, un impiegato di mezza età al Ministero della Magia. Ebbene, questo signore stava camminando tranquillamente lungo un antico corridoio laterale del terzo piano del Ministero, quando qualcosa ha ceduto sotto i suoi piedi, il pavimento in legno si è aperto come la tana di un’Acromantula, ed il povero malcapitato è caduto e si è rotto una gamba. Frattura scomposta, bella rogna > Gli studenti non capivano, pareva evidente, ma era importante che si lasciassero trascinare nella storia, prima di dare le vere informazioni su quella bizzarra creatura. A breve avrebbero avuto tutto più chiaro. < Cosa c’entra, quindi, tutto questo con le Creature Magiche? Niente, sembrerebbe. E invece sotto questo apparente incidente diciamo “architettonico”, si cela il piano involontario di un Bundimun. Sì, un Bundimun. una creatura simile ad una macchia viscida di funghi verdi, con almeno sei occhi e almeno trenta zampette molto basse, sufficienti a malapena a sollevarlo dal terreno. Il Bundimun è estremamente scaltro, si muove quasi solamente di notte, anche se di giorno avanza lungo condotti fognari, grondaie e anche canalicoli che sembrano molto più piccoli della sua reale stazza: infatti, questo animale è capace di comprimersi e riespandersi come se fosse fatto di un materiale fangoso malleabile, retraendo parte delle sue zampe all’occorrenza ed infossando gli occhi nella melma simile a funghi che costituisce la quasi totalità del suo corpo; così facendo può scappare ad eventuali predatori e nascondersi durante le ore calde. > Jamie vide due studenti parlottare, in fondo alla quarta fila degli studenti seduti sul prato, ma vide anche molti ragazzi che si stavano dimenando come matti sulla loro pergamena, cercando di disegnare questo mostriciattolo dalle molte zampe e dai molti occhi. C’erano molti più attenti di quanto si sarebbe mai aspettato in una giornata simile, a parte quattro o cinque irriducibili disattenti destinati a ripetere l’anno o nella migliore delle ipotesi strappare un Accettabile per il rotto della cuffia, la maggior parte delle persone sembrava essersi appassionata alla melmosa vita del Bundimun. < Abbiamo detto più o meno come è fatto un Bundimun, ma ancora non sappiamo nulla di come sopravviva e di dove viva. Bene, il Bundimun è un animale diffuso in tutte le zone del mondo, o meglio, in tutte le zone del mondo abitate da esseri umani o altri esseri capaci di costruire case e baracche (come ad esempio gli Elfi): vive infatti sotto il pavimento o nel battiscopa o dietro gli zoccoli delle pareti; qualche volta vive nelle soffitte, soprattutto se sono umide, o nelle cantine. Attenzione, ragazzi, parlo quasi sempre di legno perchè è con il legno che il Bundimun può creare seri danni all’uomo: questa creatura vive benissimo anche in case di mattoni, di pietra o di marmo, purchè esistano delle intercapedini umide e soprattutto ripiene di quello che è il cibo prediletto del Bundimun, ovvero la sporcizia. Questo animale si nutre di acari, di polvere, di piccole larve depositata da insetti in luoghi umidi, di tarli del legno e di altri artropodi simili. Per questo nel caso di Hans Ballmer, sarà il Reparto Pulizie a pagare le conseguenze legali dell’infortunio. > Fece una pausa, bevendo da una borraccia che teneva appesa alla staccionata davanti al Capanno di Cura delle Creature Magiche, dove solitamente andrebbe fatta lezione, ma che è meglio lasciare alle giornate più brutte e grigie. I ragazzi erano riusciti a prendere abbastanza appunti? Sembrava che almeno quelli veramente interessati fossero tesi come atleti durante una gara, con i polsi doloranti per la scrittura rapida e le dita sporche di inchiostro. Per loro fortuna la lezione stava per volgere al termine. < Come dicevo prima, il Bundimun fa danno sul legno. Come mai sul legno e non sulla pietra o sui mattoni? Oltre che spostando pezzi di parquet o assi, talvolta persino travetti utili al sostegno di elementi architettonici, la creatura secerne soprattutto un liquido nero-grigiastro con sfumature verde pallido capace di erodere il legno rompendo i legami tra le varie schegge e portando ad un effetto sbriciolamento sulla trave o sul listello ligneo che è molto difficile da vedere da lontano (questo liquido è così potente che detergenti magici sono stati prodotti a partire da esso, semplicemente diluendolo). Come si fa a vedere che una casa ha subito danni da Bundimun senza stare a controllare ogni mattonella? Bisogna innanzitutto percepire con l’orecchio lo scricchiolio a partire da qualche listello di parquet prima di quello colpito dal liquido dell’animale, o nel caso di una trave del soffitto, bisognerà percepire uno strano scricchiolio quando ci si appoggia ai muri o si apre una finestra. A questo punto, per essere sicuri che sia Bundimun, si prende una lampada ad olio o una candela e si passa tenendola ad un metro sul pavimento (non colate cera e non avvicinate troppo la fiamma, mi raccomando, la casa sarà poco pulita e di lunga data, quindi facilmente infiammabile) o un metro sotto ad una trave (prendete una scala): a quel punto si dovrebbero vedere sul parquet o sulla trave delle venature dette a “occhio di civetta”, ovvero un alone circolare attorno ad una chiazza sempre circolare più densa. Cosa resta da fare, allora? > Le mani rimasero tutte giù, senza che nemmeno un fiato si sentisse, persino il quartetto della bocciatura era silenzioso come un Thestral. Eppure la risposta era banale, bastava pensare a cosa mangia questo animale, a dove vive, a dove si nutre. < Il Bundimun si scaccia con un semplice incantesimo pulitore, un Gratta e Netta che rimuove la polvere, il sudiciume di cui la creatura è composta, cancellando il problema alla radice. Un altro modo sarebbero gli incantesimi di incendio, dato che la creatura è umida, ma come già detto le case sono vecchie e non è il caso di appiccare un rogo tra tanta bella legna. > Aveva quasi concluso, le ultime due battute, i compiti e poi il pranzo. Anche lo stomaco dello scozzese iniziava a brontolare pesantemente. < Qualche ultima notizia, prima di andare finalmente a mangiare, e speriamo non sporcizia e sudiciume. Il Bundimun è un animale che nasce di dimensioni molto piccole, ma cresce facilmente nutrendosi di sporco e per questo, oltre che per il liquido tossico che secerne il Ministero gli ha assegnato XXX come classificazione M.O.M. Se raggiunge dimensioni troppo grosse, infatti, oltre i due metri di diametro, bisogna necessariamente chiamare la Sotto-divisione Infestazioni del Dipartimento di Regolazione e Controllo delle Creature Magiche.>. Era finita. Era stata un’esperienza nuova, almeno a giudicare dai volti degli studenti. Ora non restava che riempire gli stomaci, dopo aver riempito le menti di tante nuove nozioni. < La lezione è finita, come compito ci saranno due domande a cui rispondere e una piccola prova pratica:
A) Come mai, secondo voi, un Bundimun oltre i due metri di diametro non può essere affrontato da soli e richiede l’intervento di esperti? B) Descrivete morfologia, habitat e corso della vita di un Bundimun.
Come piccola prova pratica dovrete entrare nel Capanno Attrezzi, al lato del Capanno che usiamo come aula. Ho liberato un Bundimun lì due settimane fa, c’era una quantità enorme di polvere e quindi sarà cresciuto, ma non abbastanza da essere un pericolo per voi. Al massimo una piccola storta, se inciampate in un listello eroso! Il vostro compito è entrare là dentro e dirmi in che modo potete capire che c’è proprio un Bundimun in quella stanza, poi dovete stanarlo e affrontarlo con il giusto incantesimo.
Alla prossima.> Il professore voltò le spalle e tornò verso il Capanno. CITAZIONE Chi sarà valutato almeno con Accettabile, potrà scrivere nella scheda "Appresa Conoscenza Bundimun NB: Senza Lezione di Prova questo Documento non verrà preso in considerazione. _________________________________________________________ Ti ringraziamo per aver utilizzato parte del tuo tempo per compilare questo documento. Ti notificheremo a tempo debito se la tua richiesta è stata accettata o rigettata. Distinti saluti La Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts
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