Appuntamento, James e Trhesy

Ormai il danno lo aveva fatto, tacere in quel momento non avrebbe avuto senso...
Ripensava spesso a quel giorno, se non fosse arrivato il Serpeverde in suo soccorso forse sarebbe morta, come quel ragazzo nel vicolo o peggio avrebbe subito la stessa sorte che invece era toccata a Nich

-...è come lei...-

Quelle tre semplici, quanto contorte parole, sarebbero bastate a far capire a James a cosa si riferiva, non voleva pronunciare ancora quel nome, sarebbe stato come tradire la fiducia di Nicholas due volte...

Era rimasta con la testa bassa a guardarsi i piedi, non era necessario che vedesse la sua faccia in quel momento, poteva immaginarla benissimo... lei, però dopo quella rivelazione non si sentiva affatto meglio, anzi, tutt’altro...
Si girò di scatto verso di lui, nel sentirgli dire quelle parole, voleva dirlo alla preside... quella non le sembrava affatto una buona idea, anche se era la cosa più giusta da fare... ma il suo senso di colpa ebbe la meglio

-Non dirle niente... per favore... Nich non è pericoloso, non ha fatto del male a nessuno fino ad ora...-

Si stava arrampicando un po’ sugli specchi, cercando in qualche modo di rimediare al danno fatto. Si avvicinò a James, aveva gli occhi un po’ lucidi, ma non le importava, sperava solo che lui capisse...

-...è colpa mia... io mi sento responsabile per quello che è successo a Nicholas... gli ho promesso che lo avrei aiutato a restare a scuola, e poi... mi ha salvato la vita, glielo devo...-

Vedere le cose sotto un’altra prospettiva... era troppo coinvolta in quella faccenda per valutare le cose nella giusta prospettiva. Era preoccupata per Nicholas, era preoccupata di quello che avrebbe potuto fare, questo non poteva negarlo e non aver fatto ancora del male a nessuno non lo rendeva di certo il vampiro dell’anno... James aveva ragione, era un potenziale pericolo.
Era combattuta, non sapeva cosa fare, voleva aiutare Nicholas, ma dubitava che quel genere di aiuto gli sarebbe piaciuto... A quel punto iniziò a farsi tutta un’altra serie di domande: e se al posto di Nicholas ci fosse stato qualcun altro, magari qualcuno che non conosceva? E se la trasformazione fosse avvenuta per ragioni che non c’entravano niente con lei? Se non ci fosse stata lei in pericolo, se Nich avesse salvato qualcun altro e lei avrebbe scoperto tutto, non si sarebbe sentita in colpa... cosa avrebbe fatto?...
Si rimise composta, poggiando le spalle allo schienale della panchina

-Forse hai ragione-

C’era un motivo ben preciso se era una Tassorosso, rispecchiava appieno tutte le caratteristiche di quella Casata, sempre pronta ad aiutare chi ne aveva bisogno, onesta e rispettosa delle regole, a volte un po’ troppo rispettosa delle regole, ma era soprattutto leale e degna di fiducia... forse aver confessato tutto a James era stata la cosa migliore per tutti, compreso Nicholas, ma qualsiasi cosa avesse deciso di fare la Preside con quelle informazioni, restava il fatto che aveva infranto una promessa fatta al Serpeverde...
Avvertendo i movimenti di James che si avvicinava, si mosse girando il busto verso di lui, abbracciandolo poco dopo, era bello sentire vicino la presenza di qualcuno al quale si vuole bene e che ricambia lo stesso sentimento... l’aveva chiamata amore...sentirgli dire una cosa del genere le aveva fatto battere il cuore come se fino a quel momento fosse stato incapace di farlo...

Sarebbe rimasta in quella posizione per ore, quando stava vicino a lui si sentiva protetta ed al sicuro, ma anche incredibilmente fragile, priva di ogni difesa emotiva... è il prezzo da pagare quando si cede spazio ai sentimenti, si perde la razionalità ed il controllo, si diventa vulnerabili, ma in compenso si è felici e completi...
Si mosse appena, restando attaccata a lui

-Grazie...-

Fu poco più di un sussurro, ma data la vicinanza tra i due era sufficiente a farsi sentire. Gli diede un piccolo bacio sulla guancia, mantenendo poi il viso vicino al suo... La temperatura si stava abbassando, segno che la sera lasciava spazio alla notte, presto sarebbero dovuti tornare al castello

Era a pochi centimetri dal suo viso... focalizzandone i particolari ormai familiari, il suo sguardo si soffermò sulle labbra di lui... in quegli istanti sembrava che il tempo si fosse fermato per consentirgli di protrarre quelle emozioni... ricambiò il suo bacio appoggiando la propria mano, leggermente fredda sul viso di James, per poi stringersi a lui come se non ne potesse fare a meno...
Quel ragazzo era troppo importante per lei, le emozioni che provava ogni volta che gli stava vicino potevano essere contenute in un’unica parola...amore...

-Un po’ , ma è sopportabile...-

Rispose alla sua domanda, era coperta a sufficienza per cui il freddo lo avvertiva poco, ad eccezione del viso e delle mani che ne risentivano di più essendo scoperte.

Quella proposta la sorprese... voleva portarla a casa sua, in effetti era tardi e bastò una fugace occhiata intorno per rendersi conto che in quella piazza non era rimasto nessuno se non loro due...
Guardò James che aspettava una risposta da parte sua... non aveva granché su cui riflettere, non potevano restare lì per tutta la notte, al freddo...

-Va bene-

Disse scostandosi da lui per permettergli di alzarsi... non aveva nessuna intenzione di allontanarsi da lui, cosa che sarebbe successa se tornavano al castello, visto che appartenevano a due casate differenti le cui sale comuni erano in due ale completamente opposte della tenuta... e, vista la domanda che le era stata posta, neanche lui voleva lasciarla così tanto presto...
Si alzò dalla panchina, tendendo la mano verso quella di James, sorridente e pronta a seguirlo