L'ufficio del Guardiano, Quest Fissa

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Alexander Black
view post Posted on 28/9/2010, 17:45




Perfetto.
Incastrati nella rete del guardiano della scuola.
Cosa avrebbe fatto?
Appena Alexander si presentò notò subito il suo errore di pronuncia.
Non era Alexnader ma Alexander.
"Alexander.. signor Gazza.."
sisbilgiò come se si stava scusando dell'errore di grammatica.
Il guardiano divise i compiti.
Alexander doveva occuparsi di scatoloni rovesciati a terra e invece a Light toccavano vecchi archivi che doveva sistemare in ordine alfabetico.
Si avvicinò al prefetto dei Serpeverd ee gli sussurrò all'orecchio.
"Sistemiamo e vediamo se di tutto ciò possiamo avere qualcosa in cambio.."
disse con un leggero ghigno sulle labbra.
Alexander dopo aver avuto la sezione dove lavorare si incamminò verso essa e guardò il da farsi.
Tanti oggetti sparsi per terra erano fuori enormi scatoloni
Si inginocchiò e incominciò a deporre oggetti dalla forma e utilizzo strano negli scatoloni più vicini.
Ecco.
Mentre posava gli oggetti le sue orecchie perpepirono una vocina che proveniva da uno scatolone tarlato.
Era come qualcosa che voleva scappare.
Cosa poteva essere?
Alexander concluse lo scatolone che aveva iniziato e si alzò in piedi estraendo la bacchetta da sotto il mantello.
Tese la bacchetta verso il luogo da dove proveniva lo strano rumor eimpercettibile ed enunciò con garbo e decisione.
"Wingàrdium Leviòsa.."
Se l'incantesimo sarebbe andato in porto gli scatoloni avrebbero preso il volo e liberato la creatura che secondo Alexander nascondevano.

 
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Akito.
view post Posted on 28/9/2010, 20:47




Le cose cambiarono in modo alquanto rapido.
Un attimo prima veniva assegnato a quanto di più inutile potesse trovare come lavoro mentre il compagno gli si rivelava essere un alleato, e un'attimo dopo, mentre si dirigeva verso gli schedari, lo sentiva bisbigliare qualcosa.


Io lo distraggo...

Era riuscito a mormorargli solo quelle parole, ma evidentemente non lo aveva sentito.
Eppure un piano già sufficientemente ben architettato stava andando formandosi nella mente del giovane Giapponese.
Però a quel punto poteva succedere qualsiasi cosa.
*Ci sono...*
Pensò, mentre si chinava sull'oggetto del suo lavoro.
*Ho bisogno ancora di un minuto al massimo.*
Si augurava che tutto filasse liscio ancora qualche secondo.

 
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view post Posted on 6/10/2010, 18:52
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Il Fato

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L'incantesimo di Alexander non ebbe alcun effetto definitivo, forse nella fretta il ragazzo si era scordato di come muovere la bacchetta. In compenso fece rovesciare per terra il contenuto del vecchio scatolone. Insieme a vecchie e muffite cianfrusaglie si trovava anche una elegante scatola in noce intagliato, che sembrava la fonte del rumore..
Una melodia straziante ma al tempo stesso ipnotica, che penetrò nei timpani dei due giovani addormentandone le sinapsi.
Era una specie di carillon stregato, e più si fissavano ad osservare quella ballerina di porcellana piroettare nella sede, più sentivano la stanchezza impossessare le loro membra.
Il guardiano era troppo distante per poter rendersi conto di quel che stava accadendo, e nemmeno si accorse che i due giovani si erano lentamente accasciati al suolo, come colpiti da un incantesimo soporifero.. Avrebbero dovuto fare di tutto per richiudere quella scatola infernale.

Ora che il guardiano era distratto era arrivato il momento di guardarsi intorno, l'ufficio era pieno di oggetti interessanti e utili per i giovani studenti.
C'erano strani involucri di cartone, con scritto in una infantile calligrafia "Paludi portatili", sacchetti di cuoio sigillati da un nastrino e delle strane piume ballerine..
La giornata si stava facendo interessante.

 
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Alexander Black
view post Posted on 11/10/2010, 15:02




Qualcosa non era andata bene.
Forse una distrazione.
Ma qualcosa aveva portato al non castamento perfetto dell'incantesimo di Alexander.
Non portò a nulla,
l'incantesimo fece rovesciare per terra il contenuto di un vecchio scatolone.
*cosa sarà mai?*
pensò Alexander mentre si avvicinava al disastro appena fatto.
Antiche cianfrusaglie si trovavano per terra.
Erano tutte attorno al giovane Grifondoro.
Un motivo c'era se Gazza aveva bisogno di una mano.
Troppe cose antiche da buttare e sistemare c'erano in quel luogo.
Però c'era qualcosa di nuovo di strano che spiccava rispetto alle altre scatole.
Una in noce intagliatoa, nuovissima all'apparenza.
Quello era il luogo da cui proveniva il suono melodico che aveva poco prima attirato l'udito del giovane rosso-oro.
Un carillon stregato era nella precisione.
Una ballerina di procellana ruotava su se stessa nella sede.
La stanchezza.
Ecco cosa provocava.
Più girava e più le membra dei ragazzi si appesantivano.
Alexander e Light poco dopo si ritrovarono a terra come storditi da un forte sonnifero.
Dovevano fare qualcosa.
Chiudere quel carillon sennò sarebbero morti in quell'ufficio.
Gazza non sentiva nulla.
Forse abituato al rumore o perchè troppo lontano.
Alexander supino a terra.
Tese la bacchetta e cercò di rammendare un incantesimo che lo avrebbe aiutato a chiudere la scatola.
"Silencio.."
la bacchetta eseguì una stoccata come con una spada.
Stette attento alla normale pronuncia e a non toccare il carillon.
Se sarebbe andato in porot il carillon non avrebbe prodotto più quella melodia soporifera.


 
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Akito.
view post Posted on 14/10/2010, 18:16




A volte la soluzione migliore non era magica ma bensì meramente pragmatica.

Andando con ordine.
Alexander aveva fatto una qualche magia e a causa del fato aveva fallito.
In seguito si era riversata a terra un bel po' di mercanzia.
Nei pochi secondi successivi, in cui Light si era voltato a guardare nella direzione di Gazza per capire se aveva notato qualcosa, un carillon si era aperto e la sua melodia alquanto ipnotica lo aveva fatto cadere a terra prima ancora di rendersi conto dell'esatta portata di ciò che sarebbe potuto accadere.
Si sentiva decisamente senza forze. Aveva notato che quantomeno Gazza non si era accorto di nulla. O lo aveva solo creduto? In ogni caso non aveva tempo.

Ed ecco perchè si ritrovava a pensare che a volte fosse meglio la mera forza fisica della magia.
Vedeva Alexander farfugliare qualcosa agitando la bacchetta in direzione del Carillon.
*Dannazione...!*
Fù tutto quello che riusciva debolmente a pensare mentre allungava, con poca decisione, il braccio verso il pericoloso oggetto.
Fece per chiuderlo ma era troppo duro.

Ormai le palpebre gli si stavano chiudendo, rapido decise di evitare di opporsi alla loro chiusura e di dedicarsi con quanta più forza aveva residua alla chiusura della scatoletta.
Un sospiro, un grugnito e successivamente premette con tutta la forza che riuscì a tirare fuori sul coperchio.

 
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view post Posted on 20/10/2010, 12:16
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Il Fato

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Era decisamente vero che le situazioni di panico, generano confusione nelle persone, trasformandole in bestie. Era uno strano paradosso vedere come gli umani perdessero la ragione in quelle situazioni ove avrebbero dovuto mantenerla più che mai.
Beh, questo non era esattamente un caso catastrofico in cui folle urlanti si riversavano in strada pensando solo al proprio istinto di sopravvivenza, senza fermarsi un secondo a pensare alla soluzione più logica.
Però, la psicologia del momento era molto simile. Scagliare un incantesimo contro qualcosa che non si conosce, rischiando di causare più danni che benefici, era molto frettoloso, anche se comunque un tentativo.
Andò meglio al Prefetto, che decise di rinunciare alla magia, per utilizzare la logica. Chiudere la scatolina era forse la soluzione più rapida e meno indolore di tutte, considerando che non richiedeva nemmeno sforzi eccessivi, vista la condizione in cui si erano trovati i due giovanotti.
Morale della favola?
Con un sonoro click la scatola si chiuse, ristabilendo l'ordine iniziale, oltre che il silenzio. I due ora si trovarono completamente colmi di energie, come se avessero assunto anfetamine, un danno collaterale di quella assurda scatola stregata. Scattarono in piedi, reattivi e schizzati, carichi come non mai e determinati a finire quel noiosissimo lavoro immediatamente.
Guardandosi intorno potevano vedere come il caos fosse aumentato a causa di quell'assurdo oggetto stregato.
Le orecchie oblunghe erano cadute da una scatola polverosa vicino l'archivio che Light avrebbe dovuto riordinare, la polvere buio pesto peruviana invece, era ancora sigillata nella propria custodia di cuoio, ma giaceva abbandonata sotto la scrivania.
Le Paludi portatili erano ancora là, al loro posto, accatastate in un angolo, mentre le piume ballerine incominciarono a ballare il valzer sopra un libro aperto, "Pozioni Avanzate", scarabocchiandone le pagine ingiallite dal tempo.
Il custode era distratto, soprattutto in quel momento, in cui la sua gatta si era messa a fare le fusa reclamando coccole e attenzioni che non tardarono ad arrivare..
I due giovani potevano agire indisturbati, provando ad intascarsi qualche oggetto utile, mascherando il gesto continuando a riordinare.



In due turni il Guardiano si volta, ergo avete tale tempo per intascare qualcosa tra gli oggetti citati in questo post o in quello sopra.. Mi raccomando, la gola è un peccato capitale, quindi sgraffignate con cervello :)
 
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view post Posted on 28/10/2010, 17:57
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Il Fato

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Akito è fuori, il posto è libero per un'altra persona!! Se Alexander non risponde entro domani, chiudo la Quest e la libero per altri due partecipanti.
 
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Alexander Black
view post Posted on 28/10/2010, 21:11





Perchè? Cosa gli impediva di eseguire la più piccola cosa come un incantesimo di Prima Classe.
Nada.
Vuoto nella mente del giovane Grifondoro.
Tutto era presente in un secondo come il nulla quello dopo.
Non riusciva a controllare la propria mente in quel preciso istante.
Che fosse la melodia di quel Carillon stregato?
Può darsi.
La sua musica infrangava i padiglioni auricolari del giovane.
Bella in un primo momento.
Ma assillante e ripetitiva in un secondo.
L'incantesimo andò a vuoto.
Perchè?
Stanchezza.
Ecco provocava una specie di Sonnolenza nelle persone che ascoltavano la melodia dell'oggetto.
Perchè solo i due ragazzi erano stati colpiti da ciò e non Gazza.
*Il guardiano*
pensò Alexander.
*sarà abituato a tale musica da non fargli più senso o fastidio*
concluse il pensiero voltandosi verso l'amico.
Disteso a terra come lui.
Egli con fare fisico e intelletuale stese la mano per chiudere manulamente il Carillon.
Ci riuscì.
Ecco che le forze dei due giovani ritornarono a loro come se avessero bevuto qualche pozioni rinvigorente.
Si rialzorono come se non fosse successo nulla.
Cosa fare adesso?
Gazza non osservava.
Insieme a Miss Spur si era allontanato dalla parte opposta loro della stanza.
Che egli preferiva chiamare Cunicolo del Mistero.
Nome dato a quel luogo perchè conteneva oggetti confiscati e misteriosi.
*Perchè non prenderne uno?*
pensò guardandosi intorno.
Libri,strani oggetti riempivano lo spazio di quel luogo.
Un oggetto rapì la voglia di curiosità del giovane Grifondoro.
Un sacchetto richiuso era poggiato su uno scatolo di cartone.
L'oggetot era sigillato nonchè di materiale: cuio.
Cosa fare?
Prenderlo? Si.
Alexander tese la mano verso l'oggetto che secondo lui poteva nascondere qualcosa di misterioso e prezioso.


 
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Jhason Swilord
view post Posted on 29/10/2010, 09:40




Finialmente Jhason aveva concluso la sua lezione di pozioni, era stata abbastanza dura anche se non era andata male.
Il giovane corvonero vagavava per i corridoi del sotterraneo, la sua attenzione fu rapita da una strana scena...
In una stanza, abbastanza disordinata a dir la verita c'era il signor Gazza, il tetro guardiano della scuola, e un ragazzo, forse un Grifondoro, che aveva un atteggiamento molto losca.

*Ma che succede?*
Il ragazzo si accorse che, il il guardiano era distratto, quasi assente, completamente preso dalla sua gatta.
*Aah ecco*
Jhason aveva capito, il giovane grifondoro stava approfittando della distrazione di Gazza, in effetti sembrava che in quella stanza ci fosse di tutto e di più...
Con passo felino si avvicino al ragazzo che sembrava abbastanza preso e con voce bassa disse

-Ehm...scusa ma che succede?-

Edited by Jhason Swilord - 29/10/2010, 15:12
 
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view post Posted on 29/10/2010, 13:54
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Il Fato

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Jhason, fai direttamente il post in cui descrivi l'azione per prenotarti, sempre che tu non sia impegnato in duelli, apprendimenti o un'altra Quest.
Se sei impossibilitato per uno qualsiasi dei motivi sopracitati, aspetta che finisca la quest Alexander e poi potrai prendervici parte una volta liberato da impegni :)
 
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Alexander Black
view post Posted on 29/10/2010, 14:12




SPOILER (click to view)
Vorrei avvisare il Master con questo Post che il mio compagno di Avventura ha risposto xD
 
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view post Posted on 29/10/2010, 19:51
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Bravo Alex, non me ne sarei mai accorto, grazie. :P

Il giovane Black, ora poteva tranquillamente agire, indisturbato e indiscreto, perchè ogni qual volta che Mrs Purr richiedeva attenzioni, il mondo esterno scompariva. Allungò mesto la mano verso una bella sacchetta di cuoio, che si rivelò essere Polvere Buiopesto Peruviana, che si sarebbe potuta rivelare utile in diverse occasioni future, aveva avuto proprio naso nella scelta. E sempre per sua grande fortuna, Jhason entrò nell'Ufficio dopo l'avvenuta di quel misfatto, facendo tornare il Guardiano vigile e attento. Fortunatamente non si accorse del movimento furtivo di Alexander, che agì abilmente accontentandosi di poco, ma senza rischiare di beccarsi una bella punizione.


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La Gatta miagolava insistente, strusciandosi altezzosa tra le mani di gazza, che completamente dimentico dell'altro ragazzo presente in ufficio, si stava dedicando unicamente alla sua dolce gattina. Una vocetta stridula da studente ficcanaso gli giunse alla voce, facendolo voltare inviperito. Odiava quei dannati mocciosi, che frequentavano quella scuola, che un tempo era stata un luogo ben più tranquillo. Rivolse un ghigno malevolo e obliquo al nuovo arrivato, prendendo in braccio la gatta che soffiò in direzione di Jhason. "Succede che lei adesso aiuta il suo compare a riordinare questo pasticcio!" disse in un crescendo fastidioso, che terminò con un urlo rauco. Strattonò per la divisa il povero Corvonero, spingendolo verso l'archivio lasciato incustodito dal Serpeverde, che aveva pensato bene di svignarsela. Oh, ma l'avrebbe pagata.. Nessuno poteva osare prendere per i fondelli Mastro Gazza! "Su avanti, voglio quei fascicoli in ordine alfabetico! E tu.." continuò rivoltò a Black, dopo aver dato istruzioni a Swilord "Cosa fai lì impalato? Riordina quel caos!".
Detto ciò, ritornò nel suo angolino, per compilare alcuni documenti di protesta nei confronti del permissivismo della Preside.


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Ora il giovane Jahson poteva tentare di intascarsi qualcosa degli oggetti che circondavano l'archivio, che sembravano urlare "prendimi prendimi" o meglio "salvami salvami". Quel posto non era molto accogliente per dei poveri manufatti destinati agli scherzi più disparati. E la scelta era davvero ampia. Tra scatolame vario, si potè udire chiaramente una vocina che sembrava chiamare i due studenti.. Ma cos'era? Sembrava provenire da una scatola di piume d'oca..


Jhason hai tempo un post per intascarti qualcosa, senza esagerare.. :) La tua scelta può variare tra gli oggetti citati nei due post precedenti a questo. Buon gioco.
 
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Jhason Swilord
view post Posted on 29/10/2010, 20:55




L'ignaro corvonero era rimasto come basito dalle parole del custode *Cosa? io dovrei mettere a posto questo macello?*
A quanto pare prima di lui c'era un certo serpeverde che stava riordinando una sezione della stanza
-Ora capisco perchè se le svignata-
disse Jhason con voce quasi non udibile a orecchi umano.
Eppure il giovane Grifondoro non aveva un'aria tanto seccata, in effetti guardandosi bene intorno Jhason capi che, intorno a lui non c'erano solo cianfrusaglie

*Si certo...mi sembra giusto*
Il giovane aveva intuito che il "furto" di Alexander era quasi una ricompensa,ricompensa meritata per giunta,Gazza sapeva come farsi odiare in effetti e un piccolo furtarello non sarebbe stato tanto tragico.
Jhason allora decise di sistemare i fascicoli indicati da Gazza

-Ma quanti sono?
Ci vorra una vita per finire-

Ma il ragazzo non voleva certo rinunciare alla possibilita di ottenere un qualche oggetto e di certo non voleva lasciare il Grifondoro da solo con quel tiranno del guardiano, quindi si mise all'opera...
-Allora inziamo a fare un po' di ordine-
Passò qualche minuto e un oggetto attiro l'attenzione del corvonero...
Li vicino c'era uno strano oggetto

-Ma cosa?-
Jhason da quando era entrato in quella stanza non aveva altro che domande, allora si avvicino con passo calmo facendo finta di niente
-sembra...!!-
Era una scatola di piume...
*Bè, lo sto aiutando a riordinare questo postaccio, credo che una ricompensa dovrei averla*
Gazza era voltato a pensare alla su gatta.
Il giovane si abbasso e guardo per bene l'oggetto
*Lo prendo*
Allungò la mano verso quella strana cosa e l'afferro sperando che fosse un oggetto utile

 
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Alexander Black
view post Posted on 29/10/2010, 21:24




Tranquillità.
Missione recupero oggetto riuscita.
L'unica forse cosa sensata fatta dal giovane Grifondoro quel giorno.
Dopo aver teso la mano riuscì indisturbato a prendere il sacchettino in cuio.
Conteneva Polvere Puiopesto.
*Ottimo..*
pensò per poi nascondere senza farsi vedere il sacchettino dentro la tasca della divisa.
Avrebbe usato la polvere al meglio dei modi.
La cosa positiva.
Che Alexander non conoscendo l'elemento contenuto nel sacchettino poteva una volt atornato nel Dormitorio esaminarla e caso mai testarla su un suo compagno di Dormitorio.
Il silenzio interrotto dai miagolii di Miss Spurr venne distrutto dall'entrata e la voce stridula di un giovane primino.
Corvonero a dire dalla Divisa.
Light era fuggito nel frattempo.
Erano rimasti in quattro.
Alexander, il primino, Gazza e la sua gatta.
Ora doveva sistemare.
Il caos provocato poco tempo prima non era stato riparato.
Incominciò a sistemare manualmente oggetti ed oggettini dentro le appropriate scatole.
Tutto manulamente.
Lui e la magia quel giorno non tanto andavano d'accordo.
Aveva finito?
Solo gazza poteva deciderlo.
Rimase in silenzio ad controllare il sistemato in attesa di un "Puoi andare" del Guardiano della Scuola.

 
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view post Posted on 3/11/2010, 00:23
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Il Fato

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Il giovane Black aveva adempito al suo compito con diligenza fino alla fine, riordinando quel maledetto scatolone che lo aveva costretto a rimanere chiuso in quelle quattro mura muffite per tutto il pomeriggio. Il suo lavoro era finito, ma poteva ritenersi soddisfatto visto che aveva sgraffignato un bel ricordino di nascosto dal vecchio Gazza. Ora poteva anche levare le tende, il che avrebbe reso felice non solo il Guardiano, ma anche lui stesso.
Intanto il povero Jhason era alle prese con scartoffie ben più noiose di una semplice scatola.. Quell'archivio era una noia mostruosa, tanto che le cartelle stesse sembravano sbadigliare. Un foglio, un altro foglio, un altro foglio.. Che monotonia pazzesca!! Fortunatamente però c'erano parecchi oggetti interessanti a fare da cornice al suo logorante lavoro.. Allungò silenzioso una mano per trovarsi a stringere una confezione di utilissime Orecchie Oblunghe. Avrebbe dovuto farla sparire alla svelta sotto la divisa o il guardiano l'avrebbe scoperto.. E allora sarebbero stati guai.

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Mastro Gazza aveva riempito di attenzioni sufficienti la sua gatta, che soddisfatta si era accoccolata in un angolo della vecchia scrivania polverosa. Presto sarebbe toccato loro la ronda, l'orario di cena si stava avvicinando, ma prima doveva liquidare i due mocciosi. Fortunatamente quello di Grifondoro aveva terminato il suo lavoro, e poteva anche levarsi dai piedi prima che cambiasse idea e lo appendesse per i pollici al muro, per il semplice fatto che la sua presenza lo irritava parecchio. "Scrostati tu, hai fatto il tuo dovere infondo.. Sei libero" ringhiò burbero accennando bruscamente alla porta socchiusa. "Tu invece continua pure con i tuoi archivi.. E vediamo se ti trovo un socio" sogghignò malefico guardando l'altro studente alle prese con quelle scartoffie inutili. In quel modo avrebbe ordinato l'archivio molto velocemente, e con il minimo sforzo da parte sua.. Avrebbero sgobbato gli altri per una buona volta. Lasciò il corvonero alle prese con i suoi incarichi, mentre lui si mise a compilare delle pergamene seduto comodamente sulla scrivania.
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Una vocina proveniva dalla scatola di piume d'oca, sembrava una piccola sirena che invocava attenzioni al suo personale Ulisse, che in quel momento altri non era che Jhason. Una penna di pavone si alzò sulla punta, come se fosse stata incantata, doveva essere stata preziosa un tempo.. Ora invece era spelacchiata e sporca di inchiostro scrostato. "Messere, In che imponente e glorioso secolo viviamo, chiedo venia" la penna parlò con un pomposo accento da lord dell'ottocento, invocando la piena attenzione del giovane Corvonero.. Chissà che strano aggeggio era?


Alexander Black guadagna 1 punto esperienza e un sacchetto di polvere buiopesto peruviana, utilizzabile due volte.

Quest aperta ad un altro membro.

 
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822 replies since 24/7/2010, 13:27   14388 views
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