L'ufficio del Guardiano, Quest Fissa

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Jhason Swilord
view post Posted on 3/11/2010, 15:38




Jhason aveva tra le mani delle Orecchie Oblunghe, doveva nasconderle subito o il guardiano si sarebbe di certo adirato se lo avesse scoperto.
Gazza era distratto dalla sua smielata gatta, quello era il momento e senza pensarci su due volte il ragazzo con gesto rapido e discreto si infilò le orecchie in tasca.
Intanto il fortunato Grifondoro era riuscito ad ottenere la grazia di Gazza, ora era rimasto solo lui, Alexander ormai era chissà dove, in un posto che sicuramente era migliore di quella stanza cupa e polverosa.

-Uffaa adesso mi tocca mettere tutto a posto da solo-
Disse il giovane corvonero che aveva un'espressione tendente al suicidio.
-Se continuo a lamentarmi non me ne andro mai da questo posto, Dai Jhason datti da fare-
Disse Jhason tra se e se
Ma...
Intanto...
Si sentiva una vocina, una voce che, sembrava invocare aiuto, questa proveniva da una scatola.
Il ragazzo si avvicinò ad essa, davanti a lui c'era una penna di pavone alzata sulla punta.
Questa non aveva un bellissimo aspetto, sembrava non essere stata toccata da parecchio tempo.
La piuma sembrava preda di un incanto, in effetti come poteva una piuma parlare e muoversi?
Lo strano oggetto esordì chiedendo "Messere, In che imponente e glorioso secolo viviamo, chiedo venia" con uno strano accento che ormai non veniva più usato.
Il giovane era abbastanza sorpreso e con sguardo perplesso rispose

-Bè... questo è il XXI secolo, ma potrei sapere con chi ho l'onore di parlare?-
domandando il ragazzo che risultava essere abbastanza stranito, non era certo all'ordine del giorno un dialogo con una piuma
 
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Isabel Black
view post Posted on 4/11/2010, 21:27




Tutti aspiriamo alla felicità, ma, quanto a conoscerne la via, brancoliamo nel buio. E' infatti così difficile raggiungerla che più ci affanniamo a cercarla, più ce ne allontaniamo, se prendiamo una strada sbagliata e se questa, poi, conduce addirittura in una direzione contraria.
Perciò dobbiamo avere innanzitutto ben chiaro ciò che vogliamo, dopodiché cercheremo la via per arrivarci, e lungo il viaggio stesso, se sarà quello giusto, dovremo misurare giorno per giorno la strada che ci lasciamo indietro e quanto si fa più vicino quel traguardo a cui il nostro impulso naturale ci porta.
Non c'è nulla di peggio che seguire, come fanno le pecore, il gregge di coloro che ci precedono, perché essi ci portano non dove dobbiamo arrivare, ma dove vanno tutti. Questa è la prima cosa da evitare.
Spesso è la casualità a portarci alla vera felicità: una successione di eventi è detta casuale se non c'è alcun modo di prevedere un evento di un dato genere sulla base dell'evento o degli eventi che l'hanno preceduto, e se il sistema obbedisce alle regolarità della probabilità. Si osservi che gli eventi che diciamo casuali sono sempre elementi di un qualche insieme limitato. Il risultato del lancio di una moneta non truccata viene detto casuale. Ad ogni lancio la probabilità che il risultato successivo sia testa o croce resta invariata. Ma la casualità è all'interno dell'insieme limitato: è o testa o croce, non si devono considerare altre possibilità.
E così per una casualità Isabel si trovò davanti all'Ufficio del Guardiano: la porta aperta era un elemento irresistibile per la curiosità della Serpe che sbirciò attraverso la fessura.
Un ragazzo..anzi no lo conosceva era Jhason!
Sorrise dello sguardo sbalordito del ragazzo prima di scoprire che cosa stava guardando: una penna di pavone, non particolarmente bella,il verde smeraldo ricoperto da uno spesso strato di polvere che lo rendeva opaco ritta sulla punta come per magia.
Ma se si vive ad Hoghwarts non c'è da aspettarsi altro.
Pss...Jhason!
Isabel cercò di attirare la usa attenzione senza farsi sentire da Gazza che compilava pergamene accarezzando pigramente Mrs Purr.
Ma che ci faceva li il Corvo?




 
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view post Posted on 8/11/2010, 16:34
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Il Fato

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Sfortunatamente per la Serpeverde, o forse fortunatamente per il Corvonero, l'occhio di Gazza si posò proprio in quell'istante sulla ragazza.
Sfortunatamente perché la primina venne velocemente presa per il colletto e tirata dentro l'ufficio, fortunatamente perché... beh, quattro mani rimettono fascicoli a posto più velocemente di due!


- Che ci fai qui, piccola insolente! Hai così tanta voglia di essere frustata? Per questa volta te la cavi con una piccola punizione... Vedi questi fascicoli?
Sono anni che non vengono messi a posto, ma fortunatamente ci sono così tanti studenti volenterosi di dare una mano... forza, al lavoro!-


E senza troppi giri di parole la spinse verso i cassetti contenenti i fatidici fogli.
Erano gli studenti impiccioni che facevano andare avanti quel posto, in fondo...
Ma ora la ragazza faceva meglio a sbrigarsi.
Intanto il guardiano, ignaro della discussione fra la piuma e il Corvonero, si era di nuovo girato ad'accarezzare la sua gatta sussurrandole dell'orrenda fine che avrebbero presto fatto tutti i marmocchi di quel dannato castello.
Nella stanza erano presenti numerosi oggetti: da un cassetto pendevano dei grovigli dal color carne, e da una strana scatola provenivano i rumori più strani...
In alto, sopra le teste dei due studenti, un altro cassetto che portava la scritta "Oggetti Confiscati, non toccare" tremava leggermente...


Intanto la piuma aveva sbadigliato vistosamente, dopo ben due secoli passati in quella polverosa scatola.
Fece un piccolo saltello sulla punta, come a voler dimostrare di saper ancora muoversi, e si scrollò di dosso un pò di inchiostro secco.


- Il ventunesimo secolo, dice? Oh signore... sono passati ben duecento anni da quando quel volgarissimo guardiano mi rinchiuse in questa scatola, dunque.
E lei ha l'onore di parlare con la penna personale di padron Augustus Paine, ex studente dell'illustrissima Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts... presumo che è lì che ci troviamo, vero?-


La penna fece una piccola piroetta, sempre parlando con quella voce orgogliosa e, si, anche un pò pomposa.
Era stata una penna piena di straordinari poteri, un giorno...


 
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Jhason Swilord
view post Posted on 8/11/2010, 17:01




Lo sguardo sbalordito, la bocca semi aperta e una faccia da ebete, questo era il ritratto di Jhason in quel momento, certo non era cosa di tutti i giorni parlare con una piuma e si sa che a Hogwarts non ci si abitua mai, quella non era certo una delle cose più strane, i quadri parlanti erano già abbastanza inquietanti ma, quella piuma aveva un suo fascino, quella sua voce pomposa e quell'atteggiamento vitale erano magnifici.
-Eh si, si ci troviamo a Hogwarts ovviamente, Mi presento, sono Jhason-
Gli sembrava strano presentarsi ad una penna, non si potevano neanche stringere le mani per ovvi limiti fisici dello strano oggetto.
-Senta ma... chi sarebbe questo Augustus? non mi sembra di averlo mai sentito nominare-
Intanto Isabel era la sfortunata preda del guardiano.
Tra tutti gli studenti del castello proprio lei era diventata vittima di Gazza, da un lato Jhason era contento di poter passare un po' di tempo con la bella serpe ma dall'altro lato non era certo il luogo e il momento giusto per un incontro tra amici, il corvo la guardo con occhi che esclamavano un "mi dispiace"sperando che presto quella tortura fosse finita per entrambi
 
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Isabel Black
view post Posted on 9/11/2010, 21:28




Accidenti.
Quel maledetto guardiano l'aveva beccata.
Aveva cercato di divincolarsi ma la presa di quelle orrende mani era forte
e così fu depositata davanti a un cassetto contenente una pila di fascicoli
ricoperti da un dito di polvere da cui penzolavano ragnatele e sporcizia
di ogni genere.
Disgustata li sfiorò insetti si allontanarono zambettando velocemente
sotto l'armadietto.
Trattenendosi dal scappare urlando comiciò il duro lavoro
cercando di toccare il meno possibile i fogli e tossendo
ogni volta che non ci riusciva e una nuvola di polvere usciva dal cassetto.
Ma dopotutto se l'era cercata.Lei e la sua maledetta curiosità.
Notò lo sguardo di solidarietà di Jhason e sorrise amaramente,
alzando gli occhi.
Mille oggetti penzolavano dai cassetti. Orecchie Oblunghe,probabilmente
sequestrate ai poveri studenti in anni di "onorata" carriera da guardiano.
Scatole e scatole di marciume e roba vecchia: niente di interessante.
Inizialmente non se ne accorse: tese le orecchie velocemente per poi tornare
subito al lavoro.
Ma poi lo sentì più chiaramente: un vibrare insistente proveniente da una scatola.
Guardandosi indietro furtiva la afferrò.
 
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view post Posted on 11/11/2010, 09:15
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La piuma guardò il Corvonero con stupore, come se lo rimproverasse di non conoscere il suo Ex-Padrone...
Il giovane, dopotutto, si era mostrato decisamente privo di tatto.


- Sir Augustus Paine era una studente come lei, ma della nobile casata di Serpeverde. Era ambizioso, gentile, premuroso... insomma, tutto ciò che contraddistingue la sua nobile casata! Mi domando come faccia a non conoscerlo... probabilmente è diventato un mago di gran fama, viste le sue doti...
Comunque, sir, può aiutare questa nobile penna a uscire di qua? Questo stanzino è quanto mai polveroso, e non è certo un ambiente salubre per un oggetto prezioso come me...-


La penna parlava a ruota libera, gesticolando con le piume, e c'era il pericolo che tutto quel rumore richiamasse Gazza...
Cosa avrebbe fatto il Corvonero? Oramai lo strano oggetto sbraitava, decantando la sua storia, era meglio farlo stare zitto...



Nel frattempo la giovane Serpeverde se ne approfittò per sgraffignare qualcosa, afferrando quella strana scatola che ora emetteva uno strano squittio...
Cosa poteva essere?
Con uno scossone violento, dal pacco uscì uno strano esserino dal corpo di gomma che squittendo si andò a nascondere sotto un mobile.
Eh, si, sarebbero stati proprio guai grossi per i ragazzi se Gazza fosse rientrato in quel momento...
 
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Jhason Swilord
view post Posted on 11/11/2010, 10:53




A chi fosse appartenuta quella piuma poco importava in quel momento, aveva bisogno di aiuto,perciò Jhason decise di approfittare della distrazione del guardiano che, era occupato a dare attenzione alla sua futile gatta.
-ok la aiuterò messere, però non faccia rumore-
Il ragazzo si diede un'occhiata dietro e con gesto furtivo prese la penna e se la mise nella tasca della divisa sperando di non essere stato visto dal guardiano.
Non sapeva perchè avesse salvato quella piuma, non era certo il massimo della gentilezza quella penna e il corvo si sarebbe potuto ritrovare nei guai se il guardiano l'avesse beccato ma, Jhason sapeva come ci si sentiva in trappola, in quel luogo chiuso, privo di luce e di vita, si era immedesimato in quella penna che non aveva fato niente di male eppure si ritrovava in quel luogo simile ad Azkaban, una prigione da cui non si poteva uscire se non grazie ad un aiuto esterno, Jhason si trovava lì per caso, e grazie al caso quella piuma avrebbe ritrovato la libertà
 
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Isabel Black
view post Posted on 14/11/2010, 17:28




La scatola aveva cominciato ad agitarsi sempre di più
finchè con uno scossone violento il coperchio era volato via rivelando
uno strano esserino di gomma, che con un balzo uscì dalla scatola rifugiandosi sotto uno scaffale.
Doveva assolutamente riuscire a rimettere dentro quel...coso,
qualunque cosa fosse, prima dell'arrivo di Gazza o avrebbe passato seri guai.
Si inginocchiò appoggiando la testa per terra nel tentativo
di scorgere un pezzo di gomma,ma non vedendo niente
infilò la mano nella fessura, sentendo sotto le dita la polvere e secoli di sporcizia.
*Ma dove sei finito..*
Poi finalmente con un sorriso di trionfo afferrò
qualcosa dalla consistenza gommosa.
 
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view post Posted on 14/11/2010, 17:45
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Il povero inserviente, fino a quel momento ignaro di cosa stesse succedendo, si girò di scatto.
Fortunatamente i ragazzi non avevano pose così colpevoli...
Il ragazzo, inginocchiato con le mani tese, e la ragazza a cercare qualcosa sotto un tavolo...
Niente di speciale, insomma. Ma mentre il ragazzo oramai aveva messo a posto abbastanza documenti, la ragazza non aveva nemmeno cominciato e continuava a frugare sotto a quel moble.


- Hey, tu, per oggi può bastare... fila via prima che cambi idea e ti faccia rimanere qui altri cento anni!-


Esclamò Gazza rivolgendosi al Corvonero, che ora poteva andarsene finalmente in pace.
La ragazza, invece, continuava a cercare l'esserino strombazzante sotto al tavolo, e quando credette di averlo preso...
Una semplice gomma da masticare, probabilmente gettata lì da qualche studente che prima di lei era stato "castigato" con i lavori forzati...
La "cosa", invece, continuava a emettere strani rumori da sotto il tavolo, beffarda. Dopo tanti anni di prigionia non si sarebbe lasciata prendere così facilmente...


Jhason, per te quest conclusa. Guadagni un punto exp e un punto statistica.
Puoi inoltre aggiungere al tuo inventario "piuma parlante dell'ufficio di Gazza".... a te scoprire i suoi eventuali poteri!
 
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Isabel Black
view post Posted on 14/11/2010, 21:33




Una semplice e schifosa gomma da masticare.
La situazione andava di bene in meglio.
Intanto quell'esserino continuava ad emettere suoni di derisione da sotto il mobile.
*Vuoi la guerra eh?*
Prese la scatola da dove era uscito il piccoletto e isolò la fessura dove si nascondeva ai due lati,
così se avesse provato a scappare gli sarebbe finito nelle mani.
Ora bisognava solo stanarlo.
Prese la bacchetta e sussurrò
Caeruleos Tintinnablum Flammo
piccole fiammelle blu danzarono sulla punta della bacchetta illuminando finalmente
il gommino rintanato in un angolo tra matasse di ragnatele
 
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view post Posted on 14/11/2010, 21:51
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Le cose non andarono certamente come voleva la ragazza...
Dalla scatola uscì un altro oggetto di gomma identico al primo, che si mise a strombazzare a più non posso nascondendosi insieme al compagno.
Fortunatamente Gazza era affacciato alla porta dell'ufficio, controllando che il Corvonero se ne stesse realmente andando via.
Anni di scherzi e burle l'avevano reso immensamente cauto...
E così non si potè godere dell'effetto dell'incanto della ragazza, che evidentemente doveva avere le allucinazioni: forse a causa della formula sbagliata, la bacchetta produsse uno scoppio che fece sobbalzare sia la ragazza sia i due oggettini urlanti.
Uno di questi, squittendo, si diresse verso un'altro cassettone dove poter far chiasso in pace.
L'altro si mise a rotolare intorno alle gambe della ragazza, sempre emettendo quegli squittii fastidiosi che sembravano deriderla...per ora gli esserini stavano avendo la meglio, ma chissà che la ragazza non avesse un colpo di genio...

Oggetto Misterioso 1: in direzione di un cassettone, a due metri circa di distanza dalla ragazza e a tre dal mobile.
Oggetto Misterioso 2: sta rotolando fra le gambe di Isabel.
 
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Isabel Black
view post Posted on 16/11/2010, 20:24




Dalla padella alla brace.
I due esserini erano scappati urlando con quella vocetta fastidiosa,che
per fortuna Gazza non udiva,troppo occupato ad accertarsi che il fortunato
Jhason ritornasse sulla sua strada.
Allora decise che avrebbe usato quello per cui tutti i Serpeverde erano lodati:
l'astuzia.
Si diresse verso lo scaffale e cominciò a ripulire i documenti,sfogliandoli
e impilandolo sul tavolo in ordine alfabetico, apparentemente concentrata sul lavoro.
In realtà il vero obbiettivo era far credere ai terribili mostriciattoli di
non interessarsi più alla loro cattura, per poi coglierli di sorpresa,
mettere tutto in ordine e andarsene da quel luogo terribile.
 
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view post Posted on 16/11/2010, 21:31
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Il piano della ragazza funzionò, almeno in parte...
Certo non poteva sperare che Gazza restasse sordo per l'eternità.
Quest'ultimo, infatti, si girò e vedendo la ragazza che metteva a posto i fascicoli come le era stato ordinato mentre le creaturine facevano quel baccano infernale, non le attribuì la colpa.
Al contrario, imprecò sonoramente e si mise a cercare di scovare l'esserino che ormai aveva raggiunto il cassettone e vi si era infilato sotto, squittendo.


- Argh... devono essere scappati... tu, aiutami a riprenderli, lascia stare quei fogliacci!-


Il secondo esserino continuava a saltellare fra le gambe della ragazza, squittendo e strombazzando.
Non doveva essere poi così difficile prenderlo, ma avrebbe dovuto giocare di astuzia...
O forse sarebbe scappata, abbandonando l'ignaro Gazza al suo destino?


Oggetto misterioso 1: sotto il cassettone, Gazza sta tentando di recuperarlo.

Oggetto misterioso 2: saltella fra le gambe della ragazza
 
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Isabel Black
view post Posted on 18/11/2010, 22:25




Da una parte gioì perchè finalmente avrebbe potuto smettere quel
noiosissimo lavora,ma dall'altra andò nel panico:non aveva assolutamente
idea di cosa fare per fermare quel piccoletto che continuava a
schernirla correndo in mezzo alle sue gambe.
Poi vide la scatola da dove erano usciti i due cosetti di gomma e la afferrò.
La appoggiò a terra sollevandone un lato con la bacchetta a cui aveva
legato un filo.
Ora doveva trovare qualcosa che incuriosisse l'oggetto misterioso:
frugò nelle tasche e trovò quello che cercava. Una biglia di un
intenso colore azzurro che di certo attirava l'attenzione.
La fece rotolare sotto la scatola, allungò il filo e si nascose dietro lo scaffale
sperando che la trappola funzionasse.
 
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view post Posted on 20/11/2010, 09:23
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Il piano della ragazza, benché bislacco, funzionò.
Certo, non poteva pretendere di non essere vista dall'oggetto mentre fabbricava la trappola, ma quando questa venne ultimata, e la ragazza si nascose dietro al cassettone...
Con un botto incredibile, Gazza ci inciampò andando a finire contro uno dei due esserini, immobilizzandolo sotto il suo corpo magro e debole.


- Ouf... presto... acchiappa... l'altro...-

Aveva il fiato mozzo, probabilmente per la caduta.
La bacchetta della ragazza era volata chissà dove in quel ciarpame.
Adesso doveva trovare il modo di prendere l'esserino, che intanto stava scappando verso la porta dell'ufficio, senza la magia...


Oggetto Misterioso 1: momentaneamente K.O, immobilizzato da Gazza.

Oggetto Misterioso 2: sta scappando verso la porta.
 
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822 replies since 24/7/2010, 13:27   14388 views
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