| Sfortunatamente per la Serpeverde, o forse fortunatamente per il Corvonero, l'occhio di Gazza si posò proprio in quell'istante sulla ragazza. Sfortunatamente perché la primina venne velocemente presa per il colletto e tirata dentro l'ufficio, fortunatamente perché... beh, quattro mani rimettono fascicoli a posto più velocemente di due!
- Che ci fai qui, piccola insolente! Hai così tanta voglia di essere frustata? Per questa volta te la cavi con una piccola punizione... Vedi questi fascicoli? Sono anni che non vengono messi a posto, ma fortunatamente ci sono così tanti studenti volenterosi di dare una mano... forza, al lavoro!-
E senza troppi giri di parole la spinse verso i cassetti contenenti i fatidici fogli. Erano gli studenti impiccioni che facevano andare avanti quel posto, in fondo... Ma ora la ragazza faceva meglio a sbrigarsi. Intanto il guardiano, ignaro della discussione fra la piuma e il Corvonero, si era di nuovo girato ad'accarezzare la sua gatta sussurrandole dell'orrenda fine che avrebbero presto fatto tutti i marmocchi di quel dannato castello. Nella stanza erano presenti numerosi oggetti: da un cassetto pendevano dei grovigli dal color carne, e da una strana scatola provenivano i rumori più strani... In alto, sopra le teste dei due studenti, un altro cassetto che portava la scritta "Oggetti Confiscati, non toccare" tremava leggermente...
Intanto la piuma aveva sbadigliato vistosamente, dopo ben due secoli passati in quella polverosa scatola. Fece un piccolo saltello sulla punta, come a voler dimostrare di saper ancora muoversi, e si scrollò di dosso un pò di inchiostro secco.
- Il ventunesimo secolo, dice? Oh signore... sono passati ben duecento anni da quando quel volgarissimo guardiano mi rinchiuse in questa scatola, dunque. E lei ha l'onore di parlare con la penna personale di padron Augustus Paine, ex studente dell'illustrissima Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts... presumo che è lì che ci troviamo, vero?-
La penna fece una piccola piroetta, sempre parlando con quella voce orgogliosa e, si, anche un pò pomposa. Era stata una penna piena di straordinari poteri, un giorno...
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