L'ufficio del Guardiano, Quest Fissa

Giornata buca, di certo Nicola non se ne stava con le mani in mano, aveva iniziato a trovare mille impegni ai quali partecipare, teatro, C.R.E.P.A, e tra lezioni e compiti aveva poco tempo libero da donare al caro castello, ancora un po' un punto di domanda per lui. Aveva da poco finito di mangiare, e dopo alcune chiacchere con i compagni si diresse all'uscita della Sala Grande. Aprì la porta enorme, la varcò, e fu deciso ad uscire, farsi un giretto in Giardino, quando però dei rumori strani lo insospettirono, venivano da una stanza che prima d'allora non aveva mai notato, un fascio di luce la illuminava, e vide un uomo, che probabilmente incuriosito come lui entrò, per vedere che diamine succedeva.
Nicola fece dei lenti passi, ancora sentiva rumori strani, provenienti da lì, piano piano si avvicinò, accarezzò la bacchetta che si trovava nella tasca destra, pronto a tirarla fuori per qualsiasi evenienza.
Oltrepassò la porta, e vide due uomini: il più giovane non lo riconosceva, il secondo gli sembrava di averlo già visto, in teoria, se la memoria non lo ingannava, era il guardiano!
No sapendo a chi chiedere fece una domanda ad entrambi

-Salve, signori, posso per caso essere utile?-

Osservò la stanza attendendo risposta, era tutta confusionata, sporca, con mille oggetti strambi, alcuni divertenti solo a guardarli.

Come sospettava: l'uomo più vecchio era il guardiano, ne aveva sentito parlare, certo non bene, ma ne aveva sentito parlare. Molto sgarbato, e di sicuro non amava gli studenti, poi se si trattava di primini come Nicola, bah, neanche a pensarci. Il Grifondoro lo osservò mentre parlava frettolosamente, certo che era proprio messo male! Aveva qualche capello in testa, certo erano lunghi, ma proprio pochi. Magro, e con la gobba, a volte era inquietante.
Il ragazzo entrò nella stanza senza sapere cosa sarebbe successo, anche perchè non sapeva cosa succedeva, sta di fatto che gli capitò un lavoro da elfo: riordinare la stanza di un guardiano!
Mah, non era convinto della situazione, però ormai lì non poteva rimanere con le mani in mano, di certo la preside avrebbe ascoltato il fido guardiano piuttosto che un giovane come lui, non aveva intenzione di farlo arrabbiare, quindi attese che uscì dalla stanza.
Dopo ciò guardò l'uomo, che da quel poco che aveva capito doveva trattarsi di un professore, era molto giovane rispetto ad altri della scuola, ma non sembrava meno severo. Probabilmente non era uno che insegnava al primo anno, Nicola non l'aveva mai visto, però era vero anche che non aveva neancora avuto il tempo di frequentare tutte le materie come Erbologia, o Pozioni... Quindi non esitò a rivolgergli cortesemente la parola

-Non aspetto a presentarmi, signore. Mi chiamo Nicola, Ramos Garcìa, primo anno, Grifondoro.-

Disse con un mezzo sorriso, per sembrare a prima impressione socievole. Tese il braccio destro, con la mano aperta, per stringere successivamente quella dell'uomo. Poi continuò

-Mi scusi se glielo domando, ma lei è?
Comunque credo che sia ora di mettersi al lavoro, credo che al guardiano non piaccia ritornare con tutto ancora in disordine.-

Fece il giovane con un ghigno, attendendo la parola dell'uomo, per poi poter iniziare il lavoro.

Un docente, interessante, si. Ecco perchè non l'aveva mai visto, insegnava Erbologia, be di certo nei successivi giorno lo avrebbe rivisto, doveva iniziare sicuramente pure il corso di quella materia!
Nicola fu contento della reazione del professore, almeno pure a lui non andava bene tale mancanza di rispetto del vecchio guardiano.
Chi era il vecchio? Questo domando il signor Lander, *Mmm... No, il nome preciso non lo so.* pensò fra se e se il Grifondoro, poggiando l'indice sul mento, dopo la stretta di mano con l'uomo, come per pensare. Quindi disse

-Mi dispiace professore, io so solo che è il guardiano della scuola, del suo nome non ne ho idea, ma presumo che ce ne sia solo uno, quindi se alla preside riferisce del guardiano, lei di certo capirà.-

Concluso con un sorriso soddisfatto.
Dopo di che gli fu posta un'altra domanda, di certo che lo interessò di più di prima, incantesimi... Oh, quà si che si iniziava a ragionare, sperava davvero di potersi destreggiare con la bacchetta, e preso da quella situazione disse

-Certo, certo professore. Cioè, non ne conosco proprio molti, ma ho iniziato qualche lezione di Difesa, e Trasfigurazione, ottenendo voti molto buoni, quindi gli incanti dovrebbero riuscirmi, salvo alcuni impreviti. Ma credo che ora sia arrivato il momento di tirarsi su le maniche, e iniziare a spostare e mettere apposto le scatole che ci ha indicato il guardiano.-

Non gli piaceva il modo in cui aveva parlato al professore, ma non c'era tempo da perdere. Sperava solo che l'uomo non se la prendesse, e pure lui capisse. Si avviò verso quelle scatole, e guardò dentro ad una: era piena di libri, tutti sporchi e vecchi, oggetti strani, ma alcuni riconosciuti come una ricordella, un pacchetta di gelatine tutti i gusti +1. Altri oggetti più misteriosi lo incuriosirono maggiormente, uno in particolare, una specie di medaglione, che luccicava, lo prese in mano, la catena che stava attorno era molto lunga, e legava un pezzo a forma di cerchio con un buco abbastanza grande da farci stare una clessidra, questa non era incastrata in mezzo, ma era come sospesa, non si spostava da lì però stranamente poteva roteare, chissà di cosa si trattasse, sicuramente magia... Ma comunque non soddisfatto voleva in futuro approfondire la ricerca: la tirò fuori e se la mise in tasca, il guardiano non c'era, non se ne sarebbe accorto della mancanza in mezzo a tutta quella roba, comunque il giovane fece svelto, lì ancora si trovava il professore al quale magari non andava bene che il ragazzo rubasse, e con un rapido movimento della mano la infilò in una tasca interna del mantello, facendo bene attenzione che nemmeno la catenella rimanesse fuori.
Intanto il ragazzo proseguì il lavoro, estrasse la bacchetta, la puntò contro la scatola piena di ragnatele e per pulirla iniziò a fare un movimento circolare con la mano che teneva salda la bacchetta ed enunciò

-E-VA-NESCO!-

Sperava che tutto andasse liscio, che la scatola si pulisse, almeno era un inizio...

Il professore iniziava a stargli simpatico, si dimostrò aperto con lui, ed odiava il guardiano.
Poi, quando disse "Sai fare solo questo" il ragazzo si entusiasmò: era come se un professore lo mettesse alla prova, e a Nicola piaceva questa situazione, voleva far vedere quanto valeva!
Però, probabilmente, quello non era il momento adatto, siccome il professore gli lanciò un paio di guanti, più o meno da lavoro. Il giovane se li mise, un po' contrariato, ma se li mise, certo non voleva reagire contro un professore, far perdere punti alla casata non era un'idea che gli piaceva!
Si spostò verso la scatola indicata dal signor Lander, e pian piano tirò fuori tutti i libri e i vari oggetti contenuti al suo interno. C'erano svariati fascicoli, molti dei quali parlavano di incantesimi, si fermò un istante dal lavoro per sfogliarne uno, si trattava di incantesimi semplici, ma non per questo meno interessanti, alcuni mai sentiti dal ragazzo. Un altro fascicolo mostrava dove trovare creature magiche, come Ippogrifi, Fenici e il modo per ammaestrarli. Un altro, molto interessante, spiegava per filo e per segno come diventare animagus... Certo che aveva di tutto lì dentro il guardiano, e sicuramente non sapeva nemmeno cosa trattavano quegli interessantissimi libri!
Un po' di rabbia, ma dovette ricominciare al lavoro, l'ultimo fascicolo lo tenne di fianco a se, non si sapeva mai! Altri oggetti e libri vari tirò fuori.

-Professore, credo sia il caso di mettere in ordine tutte queste cianfrusaglie, magari in quello scaffale là.-

Indicò uno scaffale quasi vuoto, e molto impolverato. Dopo di che, sentì un qualcosa di molto fastidioso, come dei piccoli pizzicotti, e vide il docente che gli puntava contro la bacchetta, dopo aver enunciato una formula. Maledizione, l'aveva visto metter via l'oggetto di poco prima! Non sarebbe riuscito a sgraffignare niente con il professore accanto a lui, era una situazione difficile...

-Avanti professore, è solo un oggettino, il guardiano non si accorgerà nenche della sua mancanca, è pieno di cose quà, non crede che potrei tenerlo?-

Disse stringendo la tasca dove si trovava il medaglione, non voleva cederlo, a qualunque costo.

Far perdere punti alla casata? No, no, questo no di certo. Era una pessima situazione, non poteva tener nulla, anche se stava aiutando, non poteva tenere qualcosa di nascosto, qualcosa del quale poter scoprire le funzioni.
Con il professore costretto a queste decisioni il ragazzo tirò fuori dalla tasca il ciondolo, si alzò da terra, e lo consegnò al docente. Non era contento, affatto, sapeva benissimo che non era una cosa giusta rubare, ma si era affascinato a tutte quelle cianfrusaglie, sfortunatamente non poteva tenersi nulla. Un po' deluso disse

-Credo che dovremmo continuare, professor Lander. Crede che sia il caso di svuotare tutte le scatole e ripulirle?-

Così il ragazzo riprese a lavorare. Aveva appena svuotato lo scatolone che aveva indicato il professore, così passò ad un secondo, iniziò a svuotarlo, aveva in mente di tirare fuori tutti gli oggetti, e dividerli: libri con libri, oggetti con oggetti... AL guardiano sarebbe stata comodo un po' di ordine. Svuotava, in quel frangente non sarebbe servita la magia, magari dopo, per spostare qualcosa, o se ancora sarebbe servito far scomparire macchie, o ragnatele.
Mentre tirava fuori tutto, iniziando a separare ordinatamente, addocchiò i fascicoli di prima, sarebbe stato molto interessante leggerli, ma non voleva far perdere punti preziosi alla Casata, in quei momenti non pensò di prenderli, non voleva rischiare.

-Crede che va bene come sto facendo? Dividere le cose così?
Comunque il mio nome è Nicola.-

Si limito a dire il ragazzo al professore...