| *** Okay, sembrava che tutto fosse stato sistemato, finalmente. I bassi erano accanto le chitarre nella stanza numero cinque; i sassofoni erano sospesi per un Incanto di Librazione sul soffitto del negozio, come tante candele volanti; piatti, batterie, contrabbassi e strumenti simili erano tutti nelle stanze due e tre, mentre quelli a fiato erano ordinati in tante teche e strutture di legno, tutte dalla sesta alla settima stanza. Gli strumenti magici erano affascinanti, forse anche più attraenti di quelli Babbani, ma Oliver non riusciva a staccare lo sguardo dal reparto delle chitarre: ce n'erano di classiche, elettriche, magiche, di qualsiasi tipologia! La bellezza di quel negozio al centro di Londra rendeva perfetta la scelta dello studente di lavorare come garzone. Insomma, era un sogno che diventava realtà, in un certo senso! Era riuscito a far coincidere i suoi impegni lavorativi con quelli giornalistici e chiaramente scolastici ed essere così attivo gli faceva piacere, anzi era una sensazione talmente particolare da non volerla cambiare con nessun'altra al mondo. Certo, c'era da sgobbare per molte ore, soprattutto per pulire e lucidare gli strumenti a fiato che richiedevano una cura più attenta, ma Oliver si era divertito quando per sbaglio un flauto magico aveva evocato una figura di una donna vestita di bianco che rideva e scherzava da sola, forse colpita da qualche battuta inudibile. Oliver aveva letto che si trattasse del Flauto di Pan, capace di attirare anche animaletti e creature magiche di varie specie. Per fortuna in quel posto non ce n'erano, ad eccezione di qualche ragno che aveva cacciato velocemente con una scopa. In quell'istante, finite le pulizie, il Grifondoro aveva deciso di fare un giro nel reparto sotterraneo del negozio, scendendo le scale velocemente e raggiungendo una sorta di grotta illuminata da luci blu e rosse soffuse, che trasformavano l'atmosfera con un pizzico di magia. Quella era la zona dove si trovavano CD di ogni possibile cantautore o cantante del Mondo Magico e Oliver aveva già adocchiato quelli rilasciati e incisi da Celestina Warbeck, il suo unico ed inimitabile idolo. C'erano anche quelli del Vampiro Baritono, che avrebbe intervistato di lì a qualche giorno. Oliver prese a camminare a passi lenti in quel corridoio inondato dalla musica. Si sistemò la giacca che indossava su una camicia azzurrina, avendo scelto un outfit impeccabile ma neanche troppo sobrio, quindi si avvicinò ad un ragazzo dai capelli neri scompigliatissimi sotto un cappello da poliziotto e gli sorrise, osservando il CD che stringeva tra le mani, come a valutarlo."Io lo prenderei. Emely Vannet è una cantante straordinaria e in quel disco c'è anche la sua ultima canzone sulle Api Frizzole" suggerì, divertito. "Credo tu sia a conoscenza dello scandalo di qualche tempo fa ad un suo concerto. Ma, vedi, questo la rende ancora più entusiasmante a mio avviso". Il ragazzo annuì con un rapido cenno del capo, aumentando la presa sul CD e trovandosi d'accordo con il discorso di Oliver. Un secondo dopo sfrecciava sulle scale che portavano al primo piano, pronto a pagare quel nuovo acquisto. Oliver ne fu felice, molto felice. Si avvicinò ad una poltrona posta dietro una cattedra di legno intarsiato, quindi aprì un cassetto del mobile bianco, dal quale estrasse un sacchetto di carta che, scosso, produsse un tintinnio simile a campanelle. Rise tra sé mentre lasciava cadere tutto il contenuto della busta sul bancone: plettri di diverso colore e forma si sparpagliarono come formiche sulla superficie ruvida, alcuni saltellando, altri sbattendo l'uno con l'altro. Oliver fece attenzione a non perderne neanche uno, poiché di sicuro ne erano più di cento, poi perse qualche manciata di minuti per suddividerli in base ad alcune categorie.Non poteva credere, in effetti, di aver convinto il suo datore di lavoro a lasciargli campo libero per quell'iniziativa particolare: Oliver era a conoscenza del neo Club di Musica fondato ad Hogwarts, del resto non poteva che farne parte, quindi sapeva anche che molti studenti e partecipanti non avessero ancora uno strumento musicale da suonare. Quale miglior luogo per acquistarne uno se non da Zufolo? E, soprattutto, quale miglior iniziativa se non quella di scontare gli strumenti di manifattura Babbana proprio per aumentare le vendite? Oliver si sentiva ancora lusingato dai complimenti un po' burberi del suo datore dai capelli scuri e rasta, così si era subito dato da fare; aveva trascritto alcune frasi semplici e dirette in un messaggio di offerta e lo aveva colorato con alcune matite e pastelli ad acqua, così da infondere al tutto un effetto visivo immediato. In un'esplosione di tinte, sul poster attaccato al vetro d'ingresso del negozio, si leggeva:Non avrebbe potuto scegliere di meglio, a pensarci bene. Finito il lavoro sui plettri da incantare e colorare, Oliver sarebbe ritornato al castello di Hogwarts. C'era ancora qualcosa da fare, magari avrebbe dovuto ripulire i vetri del negozio e altri strumenti, ma non si sarebbe di certo lamentato.Quello era il suo mondo, la musica era la sua migliore amica. Poteva esserci luogo migliore per lui?
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