Troia, Patrocinio de "La Scuola di Atene"

Sorrise allegro, gli piacevano quei luoghi, nonostante tutto. SI riusciva ancora a respirare l'atmosfera di un mondo ormai perduto, e dimenticato. Poteva sentire ancora nell'aria la tensione della caduta della città, le urla dei pochi che correvano giù nelle profondità della terra in cerca di salvezza. ed in superficie la città, la possente roccaforte ardeva, incendiata a tradimento, dopo anni di fiera resistenza. Le difese non erano mai state sconfitte, era stata l'astuzia a fregare i difensori. Qualcosa di imprevedibile, qualcosa che si doveva ricondurre al semplice errore umano. Le Grandi Mura avevano retto, erano mura divine, invincibili a qualsiasi nemico. Sorrise solare alla giovane Serpeverde, l'unica che avesse una qualche domanda, o che almeno l'avesse esposta. In fondo era ormai giunto di svelare anche le squadre, erano alle ultime battute di quella allegra gita scolastica, ora iniziava l'avventura. Che se ne fossero accorti?

Ottimo, giusta domanda, le Squadre, un gran bel problema. Almeno dal mio punto di vista dovrebbero essere bilanciate, poi non vi conosco tutti di persona, e mi baso su voci ufficiose. I nostri due Capiscuola saranno anche i Capisquadra, penso non sia un'idea così originale. Il resto è stato affidato al caso. Abbiamo Capiscuola, Prefetti, e Studenti in abbondanza, eppure temo che l'anno, o la posizione possano valere ben poco, come vi ho detto è un gioco d'abilità, ma anche d'intelletto, e quello temo non lo si possa prendere da nessuno. Le Squadre, e poi qualche ultima raccomandazione:


I a: Thresy; Jessica Keiko, Alexander, Arwen, Jennifer, Selena
James; Akito, Yoruichi, Niko, Valerio, Elizabeth, Ayumo

La Sorte ha così voluto, se il pericolo dovesse essere troppo grande chiamate, e riceverete aiuto. Ora, tornando a noi, come vi ho detto il Labirinto è antico, ma ancora agibile, potenti difese, antiche e moderne, lo difendono, tutti possono penetrare, pochi sono in grado di uscirne. Ho spezzato tutte le maledizioni mortali che ho trovato, ma dovete stare comunque molto attenti. Son stato dentro solo poche ore, questa notte, e sono solo, ho fatto il possibile. Il Labirinto vi lascerà entrare, vi farà illudere di poter procedere senza difficoltà insormontabili, invece acquisirà lentamente informazioni sui suoi profanatori, e di volta in volta organizzerà difese sempre più potenti. Il labirinto è pervaso da Magia antica, e potente, degna del rispetto di qualunque Mago, molti dei nostri predecessori morirono per costruirlo. Il labirinto custodisce un gran numero di segreti, misteri ormai perduti, di culti ormai dimenticati, e non vi lascerà scoprirli. Proprio per questo voi dovrete unicamente raccogliere e collezionare Quattro Oggetti, significativi di Troia, due sono miei, due li ho potuti scorgere nelle profondità della terra. Presi gli oggetti, proseguite, e troverete l'uscita, dove ci ricongiungeremo. Tutto chiaro? Gli Oggetti sono un Peplo cremisi, un libro, il pezzo bianco di una scacchiera, ed una statuetta. Chi li troverà mi è ignoto, ma dovete solo prenderne due, non uno di più! Ma son certo che il labirinto vi impedirebbe di fare altrimenti.
Ultime cose, nel labirinto potrete raccogliere amuleti o manufatti dimenticati dal tempo, potrebbero riservare numerose sorprese. Come del resto solo arrivando a capire la vera natura delle difese del labirinto, nonchè la vera natura del labirinto stesso, e di alcuni dei suoi segreti vi guadagnerete il diritto di tornare alla Luce del Sole. Avete solo poche ore, basta perder tempo! Alla fine della caverna troverete Tre diverse Vie, consultatevi tra voi, ed ogni squadra scelga una via diversa dall'altra, Destra, Centro o Sinistra. Io prenderò l'ultima rimasta. Buona fortuna a tutti, non perdetevi nei Misteri del Tempo e della Storia.

Sorrise lasciando il passo ai giovani, alle due Squadre che già andavano dividendosi. Confidava di non dover accorrere a nessuna richiesta d'aiuto, ma in fondo l'aveva messo in preventivo. Cosa sarebbe successo?
Troia li stava aspettando.

Quella grotta era abbastanza umida, oltre che buia, avanzava cauta stando attenta a dove metteva i piedi.
La voce del professore rimbombava in quell’ambiente chiuso. Si domandava del perché li avesse condotti proprio lì, nelle profondità della terra... e la risposta giunse poco dopo, dovevano cercare degli oggetti nascosti. Una sorta di caccia al tesoro a squadre, di cui lei e James sarebbero stati alla guida. L’idea era intrigante. Si voltò verso il suo ragazzo, augurandogli

-Buona caccia-

E prestò maggiore attenzione quando il docente compose le squadre; la sua era composta da un gruppetto eterogeneo, ma non conosceva nemmeno uno di loro, se non di vista.

-Il piano d’azione?-

Ripetè in modo retorico guardando la ragazzina che le aveva rivoto la parola.

-Avanzeremo con cautela. Bacchette alla mano e mi raccomando guardate bene a dove mettete i piedi e non restate indietro-

Disse in modo affabile

-Non c’è un piano, l’improvvisazione sarà più divertente-

Affermò convinta dl fatto che non doveva esserci niente di pericoloso, dopotutto il professore aveva già controllato e se ci fossero stati problemi avrebbe pensato al momento a come risolverli. Diede una fugace occhiata ai cunicoli, quello centrale sarebbe stato percorso dalla squadra di James, a loro restavano due scelte

-Direi di andare a destra-

La bacchetta era tenuta tesa nella sua mano, pronta ad usarla se ce ne fosse stato bisogno

Si voltò lentamente verso la Prefetta Serpeverde inarcando un sopraciglio, era chiaramente stupita dalle sue parole... evidentemente la ragazzina non si fidava del suo giudizio e riteneva di dover prendere misure protettive diverse. Doveva ammettere di essere leggermente infastidita da ciò... a differenza di quello che si poteva pensare, lei sapeva quel che faceva e non avrebbe messo in pericolo i “meno esperti”così come li definiva Keiko.

-Tu dei essere Keiko Kuroame-

Disse tranquillamente, aveva sentito parlare di lei a scuola, anche se non l’aveva mai conosciuta personalmente. Aveva anche letto qualche suo articolo sul giornale. Si stampò in faccio un sorriso tutt’altro che sincero, era più un’espressione di cortesia.

-Non è male la tua idea. Chiuderai la fila assicurandoti che nessuno rimanga indietro o venga colto dal panico-

Disse indicandole il fondo del gruppo

Arwen ascoltò con attenzione le parole del professore: e ascoltando le sue parole, ebbe quasi l'impressione che il labirinto fosse una cosa viva. Il labirinto sapeva, ascoltava, respirava perfino: lo si poteva percepire nell'aria, ogni anfratto diffondeva esalazioni velenose attorno a loro, spandendosi come alito pestifero per la caverna. Ma Arwen non aveva paura, mentre s'incamminava nel ventre di quella enorme bestia: le parole appena ascoltate le avevano infuso anche una nuova fiduca in se stessa. Un gioco d'abilità, ma anche d'intelletto: sì, ce l'avrebbe fatta nonostante la sua inesperienza.
Pensò alla sua squadra: sembrava molto ben assortita anche se non conosceva nessuno sul serio. Si avvicinò al gruppo che si andava formando. La sua caposquadra pareva all'altezza della situazione. Rispose con un sorriso e un - Perfetto! - alla decisione di prendere il cunicolo di destra.
Quindi proseguì, stringendo la sua bacchetta, così piccola, così preziosa.