Giappone

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Patrocinio de "La Scuola di Atene"

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view post Posted on 17/7/2011, 09:58
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Il Fato

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Più si facevano avanti, più piccoli passi li trascinavano, in maniera quasi maniacale, verso le porte della città, più la sinistra presenza assumeva significato, dettagli infinitesimali, una piega del vestito, un capello, un bastone, l'altezza.
Una nuova domanda che cadde inascoltata nel silenzio, erano ormai giunti al momento della verità, tutto o niente.
Solitario, ermo se ne stava un minuscolo uomo, alto forse tre piedi, una lunga tunica dorata cadeva a pennello sino al basamento di pietra. Era indubbiamente estremamente vecchio, la pelle della testa lucida e calva, pallida come quella di un bambino, l'espressione imperturbabile di una statua. Un corto bastone, sul quale scaricava presumibilmente tutto il peso, un naso non troppo pronunciato, uno sguardo tagliente, e luminoso. Il profilo spiccatamente giapponese. Chi era?


Benvenuti nelle mie Terre, giovani europei.
Cosa imparato qui nelle Terre del Sol Levante avete?


Parlava un incredibile inglese, passeggiando lentamente sull'orlo tra comprensibilità, ed incomprensibilità. Un gioco sottile, che però non sminuiva minimamente la gravità della domanda. Una risposta era richiesta, e doveva anche essere quella buona. In fondo, cos'avevano compreso? Erano arrivati lì, nell'estremo Oriente del Mondo conosciuto, per trovare qualcosa, ma ancor prima comprendere.
La comprensione era sempre il primo passo, la ricerca ne era il propedeutico.
Cos'avevano capito?


 
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LunaMiwako
view post Posted on 17/7/2011, 11:16




La domnda di tsuki sembrava essere stata riuscchiata nel dimenticatioio non appena aveva lasciato le sue corde vocali.

Ma non aveva veramente la minima importanza.
Tutte le risposte che potevano volere si stavano palesando davanti ai loro occhi in maniera così chiara da non richiedere proprio nessuna domanda.
O perlomeno adesso riusciva a distinguere perfettamente la figura.
Il che non la rendeva meno stramba.
Per l'altezza si sarebbe detto un bambino ma un bambino con una tale quantità di rughe e con una facoltà di parola talmente elevata sarebbe stato quanto meno...
*inquetante.*
si ritrovvò a pensare la serpe.
C'era qualcosa che le incuteva timore. Forse il fatto che quell'ometto sembrava sapere perfettamente tutto del loro viaggio e da dove venivano.
Forse il fatto che la domanda che aveva posto loro poteva avere mille risposte come nessuna.
E Tsuki si sentiva messa alla prova, sentiva che il loro passaggio dipendeva da ciò che avrebbero risposto.
Dovevano scegliere un portavoce , dovevano dire ognuno qualcosa che sentivano di avere imparato?
come porsi nei confronti di quell'uomo di pochi metri che parlava un inglese allo stesso tempo perfetto e sbagliato?
*cosa ho imparato?*
Tsuki rivolse lo sguardo ai compagni.
"Direi che ognuno può dire ciò che si sente di avere imparato, credo che stiamo per essere messi alla prova, mes chères."

disse incuriosità ma anche sotto pressione.
*cosa mi ha insegnato tutto quello che è successo.*
La ragazza riflettè qualche momento poi si schiarì la voce e rivolgendo il suo sguardo dritto verso chi aveva posto la domanda disse ciò che effettivamente stava pensando.
Se fosse andato bene sarebbe stata felice , ma non poteva certo mentire e dire di avere compreso cose che non aveva compreso.

"Grazie per il benvenuto.Senza essere scortese posso dire di non essermi sentita mai tanto ingnorante quanto mi sono sentita in questo viaggio."
disse riflettendo.
"C'è un grande equilibrio in questi luoghi. Qualcosa che mi fa pensare che la natura e l'uomo non siano in guerra e che ci sia del rispetto.Mi sono sentita spesso un 'intrusa , come se avessi spezzato un'armonia, un comune accordo di convinvenza tra le cose , e mi è venuto istintivo adeguarmi alla perfetta sintonia che ho visto lungo il viaggio fino a qui , come se fosse qualcosa che ho sempre conosciuto ma che non ho mai messo in atto."

cercare di tradurre quello che credeva di avere imparato in parole comprensibili era alquanto..difficile , ma non si scoraggiò e continuò.
"..credo anche di avere accresciuto la mia capacità di lavorare con le persone. E non è davvero poco , il mio individualismo è proverbiale.Il lavoro di squadra ci ha sempre cavato fuori dagli impicci."
disse poi sicura.
Non sapeva davvero come esprimere altro, poi le venne in mente il sunto di ciò che aveva provato maggiormente durante quel viaggio.

"mi sono sentita piccola ma non priva di importanza. E credo che non dimenticherò facilmente questa lezione."
Disse sorridendo.
Dopodichè rimase in silenzio , si girò verso il resto della compagnia e attesse che qualcun altro desse la propria personale risposta a quel quesito semplice ma insidioso.
*non credo che ci sia una risposta giusta e una sbagliata alla fine.*
pensò mentre attendeva curiosa la risposta degli altri.
Lei non aveva niente altro da aggiungere.

 
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view post Posted on 21/7/2011, 09:41
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Ed ecco, finalmente appariva la sconosciuta creatura: un uomo, ma più straordinario. Piccolissimo, avvolto nella sua tunica dorata che splendeva ancor più nella luce intensa della soglia: possibile che fosse per loro un pericolo? Non pareva badare alle loro parole, pronunciate più per paura e nervosismo che per vera voglia di comunicare, doveva saperlo. Invece, irresistibilmente, alla sua domanda l'impulso di rispondere si faceva evidente: forse in realtà sentivano loro per primi il bisogno di tirare le somme di quel piccolo glorioso tratto appena percorso, di trovare una logica, una spiegazione...Possibile che fosse tutto mirato ad ammonirli? Non importava che costui fosse un estraneo, un nemico: forse una loro risposta avrebbe potuto salvarli, e rimettere a posto le fila di quel che era stato. Valeva la pena di rischiare...
Sentì Tsuki prendere la parola, una risposta equilibrata, già il fatto che l'ometto avesse dato il suo benvenuto lasciava ben sperare. Tuttavia non potè fare a meno di sorridere ironicamente al sentire che in quei luoghi la natura e l'uomo non fossero in guerra...In realtà doveva essere vero data l'imperturbabilità del vecchio in quel sentiero, ma per loro non era certo stato lo stesso: erano stati davvero così invadenti, in fondo? Avevano meritato quei rovesci della sorte, quei tiri mancini sul loro percorso? Ma soprattutto, era davvero stata opera della natura, o era stato l'ingegno dell'uomo ad architettare ogni trappola? Ora che il pericolo era lontano, la mente vacillava e il dubbio l'assaliva: cos'era reale? A cosa credere?
Cosa avevano imparato? Il risentimento per le frecce era ancora troppo forte, non era sicura di poter veramente rispondere a quella semplice domanda: probabilmente avrebbe lasciato che le parole di Tsuki facessero il loro corso...


- Il suo Benvenuto ci onora, e ci chiarisce ancor più il nostro ruolo in tutto questo: ammetto di essere stata irruente, di aver pensato spesso solo il male che potevo ricevere dalle prove che questo luogo ci ha offerto, che ora so essere state in qualche modo la nostra via di purificazione: equilibrio, rispetto, persino il controllo del dolore fisico, l'accettazione di sè, della vita e della morte, della natura, la gioia per i piccoli aiuti, un dono e non qualcosa da pretendere, l'unione di fronte alle difficoltà, l'uno e il tutto, il sopra e il sotto, dal cielo alle caverne sotterranee: non abbiamo dovuto fuggire la morte, ma accettare i suoi rischi ci ha salvato dall'inedia, dall'ozio, dalla paura... -

Ripensò a quando tutti si erano dovuti gettare nel pozzo; al ponte sospeso nelle viscere della terra; ripensò al ramo spezzato, alla roccia scavata, ferita. Erano stati attaccati...che fosse anche quello un equilibrio? Che l'averlo accettato li avesse salvati impedendogli poi di commettere lo stesso errore?

 
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view post Posted on 21/7/2011, 11:10
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Il Fato

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Avvolto in quell'aura di luminosa imperturbabilità, il vecchio ascoltava la prime spiegazioni, le parole fluivano, le menti lavoravano febbrili in un ultimo tentativo di dare senso a quanto sino ad allora era sembrato essere frutto del caso, Caso sfrenato, crudele, senz'anima? Era davvero stato tutto frutto del caso, o un oscuro burattinaio aveva abilmente orchestrato i tiri mancini del fato? La Tuke seguiva un progetto? Che Tuke poteva mai essere? E la Magia in tutto quello che ruolo poteva avere? Erano arrivati a qualcosa, v'erano passati, che poi l'avessero o meno notato era un'altra storia. Che soffrissero di manie di protagonismo? C'era davvero qualcuno che avesse cospirato biecamente per tutto quel tempo, per fregare un gruppetto di fanciulli? Aveva senso?
Qual era la verità?
Spostò forse il baricentro di un pollice, il nodoso bastone poggiava ancora saldamente sul gradino di pietra, in posizione sopraelevata rispetto al resto del gruppo.


Nient'altro, giovani europei?

La voce gracchiò, prima di tornare a scrutarli, indifferente ma attenta.
Il miracolo era stato compiuto la seconda volta, per quanto strana, era pur sempre comprensibile.


 
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>Just<
view post Posted on 21/7/2011, 11:41




Continuavano a proseguire, il perché era un mistero, verso la figura posta davanti al portone, verso quella luce dalla quale Random si sentiva tanto distante. Cosa voleva dire tutto quello? Chi era la figura misteriosa?
Tsuki sembrava aver tuttavia il controllo della situazione: sicura avanzava verso la creatura, incoraggiando i compagni a proseguire, ad andare avanti. Random si impose la calma e mosse qualche titubante passo avanti, ma non se la sentì di riporre la bacchetta che preferì semplicemente nascondere nella manica sinistra della tunica, in modo che fosse facilmente raggiungibile in qualunque momento.

"Benvenuti nelle mie Terre, giovani europei. Cosa imparato qui nelle Terre del Sol Levante avete?"
A parlare era stata la minuscola figura sulla porta: l'attenzione di Random venne catturata prima di tutto dalla tunica dorata, per poi scivolare sulla pelata e sul bastone, e infine sullo sguardo del vecchio. Doveva essere veramente un uomo molto anziano, nei suoi occhi si poteva leggere la saggezza, e al tempo stesso una certa vitalità non ancora perduta. Il Prefetto guardò l'uomo con aria stranita.
"In che senso, scusi? E..."
Stava per domandare in modo alquanto ineducato chi fosse l'anziano, quando Tsuki lo interruppe prontamente salvando l'intero gruppo da una figuraccia delle più miserabili, davanti ad un uomo che era probabilmente una delle massime autorità del luogo.

"Grazie per il benvenuto.Senza essere scortese posso dire di non essermi sentita mai tanto ignorante quanto mi sono sentita in questo viaggio."
Random non poteva non condividere le parole della ragazzina: in quel luogo si erano trovati ad affrontare una realtà del tutto diversa da quella abituale, una realtà nella quale tutto ciò che avevano imparato riguardo il "normale" mondo magico non serviva assolutamente a nulla. Persino i libri sulle creature e le piante orientali che Random portava nello zaino si erano rivelati obsoleti. La piccola Serpeverde continuò a parlare, con un'intelligenza e un'apertura mentale non indifferente. Random si chiese quanti anni avesse veramente... Proseguì poi Arwen, la cui profondità di riflessione era già nota al Tassorosso che però non potè non stupirsi nuovamente, e infine quando questa ebbe finito il suo discorso, cadde il silenzio.
*Immagino tocchi a me... Cosa ho imparato?*
Si spremette le meningi per qualche secondo, fino a trovare una buona buona argomentazione alla quale si aggrappò disperatamente nel tentativo di non fare la figura dell'imbecille.

"Eh... io... Anche io la ringrazio per averci... ehm.... accolto... qua."
Il sospetto che le volpi, le trappole e le frecce fossero opera di quell'uomo era ancora troppo persistente perché Random parlasse senza troppe diffidenze. L'idea di conversare e di esprimere le proprie opinioni all'uomo che probabilmente aveva tentato di ammazzarli lo terrorizzava.
"E ho...cioè... penso di aver imparato che..."
Deglutì a vuoto, conscio di sembrare uno stupido, e cercò di ricordare l'argomentazione che aveva trovato pochi attimi prima. Guardò Arwen e Tsuki, come in cerca di aiuto, e proseguì.

"...ho imparato che nulla è come sembra. E...la realtà è invisibile agli occhi, o almeno, quelli che noi chiamiamo organi della vista. Il ponte invisibile e solido sotto quello malandato e insicuro, le creature che ci hanno... attaccato, e che a gran parte del gruppo parevano innocue... Non me la sento di parlare a nome di tutti, perchè a quanto pare loro hanno visto molto più di me, ma penso di non aver mai guardato realmente ciò che ci stava attorno, e tutt'ora penso di averne un'idea sbagliata. Detto questo, mi scuserete se non sono capace di pensieri tanto profondi come le nostre giovani amiche."
Sperava di aver fatto buona impressione, cominciava a credere che quella fosse veramente una prova per passare la porta... ed era certo che il vecchietto fosse ben più potente di quanto sembrasse. Non poteva nemmeno sognare l'idea di uno scontro diretto.
Non gli restava che la speranza.

 
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view post Posted on 25/7/2011, 15:51
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Sembrava camminare nel deserto..No, scherzo!
Mary continuava il suo percorso affiancata da uno dei due prefetti Tassorosso,quando finalmente la figura ombrata fu vista..Piccola,minuta e sorprendentemente più bassa di lei..Parlava in un modo strano,dimostrando però,uno splendido accento inglese..La stessa Mary,s'imbarazzava per il suo modo di parlare..Ascoltò le parole di coloro che risposero,annueno e capendo pian pianino..Che infondo anche lei aveva imparato qualcosa..Ma cosa?
Aveva imparato che non doveva mai fare un'escursione in Oriente da sola..Che il Giappone era una terra pericolosa..E che se ti getti da un'altezza considerevolmente alta verso il mare,rischi proprio la morte!
Ma,cosa prevedibile,non poteva dire ciò,quindi serrò la bocca,annuendo alle parole dei compagni di avventura e accompagnandole con dei sorrisi fuori luogo,rivolti al vecchio signore..
 
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view post Posted on 26/7/2011, 00:25
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Il vecchio non pareva soddisfatto: quel "nient'altro" risuonava nella sua testa come un'accusa, il segno di un'abominevole colpa. Erano stati davvero così ciechi, così stupidi? Sentì le parole morirle in gola, quel che credeva, le ragioni che l'avevano sostenuta, quel che aveva creduto fosse lo scopo di tutto quello, decadeva sotto i duri invisibili colpi di quella voce, che con una misera frase faceva crollare ogni loro certezza. Le loro parole erano vuote, inutili, non erano vere: la loro sapienza non era che stoltezza, ancora una volta. Rimase in silenzio, forse gli altri avevano capito di più... Cercava di mascherare l'avvilimento, la frustrazione, ma l'essere interrogati da un minuscolo ometto non aiutava: forse se almeno si fosse trattato di un imponente guerriero avrebbe potuto usare la scusa della paura; invece era bloccata in un ridicolo limbo, e ancora non sapeva se l'apparenza avrebbe svelato la sua certamente temibile natura.

 
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view post Posted on 2/8/2011, 21:08
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Il volto inespressivo del vecchio oscillò tra quelli che parevano sentimenti contrastanti, l'ombra di quello che pareva compiacimento, un alone di insofferenza, una certa mal nascosta noia, ed infine anche sorpresa. Nel volgere di un solo istante un'aria crucciata, evaporò in una ben più lieta sorridente e radiosa, per quanto i tratti fortemente nipponici del microscopico uomo permettessero. Un'aria curiosa, sì solare da non escludere del tutto un improvviso ed incontrollato scoppio di pianto. I tratti del viso così tirati non permettevano una chiara comprensione del fenomeno emozionale, che fosse finalmente soddisfatto? Il corto bastone scivolò di lato, saldo nella mano, e seguì un leggero inchino, le palme congiunte, quasi all'altezza del viso. Che ce l'avessero fatta in fondo? Non poteva nemmeno poi essere una possibilità così balzana, o forse sì?Tornò ad osservarli, dall'alto del suo trespolo, quei pochi gradini facevano la differenza, la soglia non era così vacua ed insignificante, segnava le distanze, ognuno era al posto che si era meritato, chi in alto, chi indietro.

Un Mago, pur giovane che sia, non dovrebbe mai perdere la bussola.
Un Mago ha ricevuto un dono dal divino, e può ricorrere alla Magia, alle potenzialità di Natura. Eppure Magia non è la soluzione di tutti i problemi. Il ragionamento travalica la dimensione umana, e si spande sino al cielo, quasi a toccarlo. Il ragionamento guida Magia, la rispetta e la onora, senza comprendere, è inutile invocare il potere arcano.
Non dimenticatelo Giovani Occidentali, è stato un piacere fare la vostra conoscenza.


Il bastone tornò a toccare la pietra, una bassa nota, ed un vortice di energie li afferrò, un mulinello, una serie di immagini confuse.
Un istante più tardi apparve quello che sembrava un giardino di ciliegi, i petali danzavano guidati dal vento, spazzati su pietre rosate, un basso altare, l'anziano Docente, un Libro, un'unica piuma di quella che sembrava essere una Fenice tornò a coprire la scena.
Infine erano tornati in Inghilterra, in Patria, caddero riversi nell'erba soffice, erano tornati a casa.



Riceverete ulteriori nuove al termine della Pausa Estiva...
 
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view post Posted on 4/8/2011, 11:15
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Osservò preoccupata il viso di quello strano uomo, scrutandone l'espressione, che pure pareva conservare ben poco di umano nella sua inconsueta indecifrabilità: e poi ecco, i lineamenti si stiravano, qualcosa che avrebbe potuto essere un sorriso, o forse il preludio di qualche altra avventura...? Rimase in silenzio, in ascolto, ogni fibra tesa nel tentativo di carpire il pericolo, o anche solo il significato che si celava dietro le sue parole. Era dunque quella la spiegazione tanto attesa, quella la risposta? Era arrabbiato? Stizzito? Contrariato? O davvero aveva visto in loro qualcosa di buono nonostante avessero mancato nella soluzione, il germe di una consapevolezza che faticosamente cresceva, incompiuta solo per via della giovane età? La Magia...la Magia che non era soluzione a tutti i problemi. Una verità fin troppo semplice, ma dire che era stata sottintesa nelle loro spiegazioni poteva apparire come un puro atto di arroganza: in fondo l'avevano sempre saputo, in fondo era per quello che piuttosto di essere tentati dall'uso del loro potere avevano preferito riporre le bacchette altrove. Ma dirlo sembrava quasi scomodo, odioso: volevano davvero che fosse così? Non avevano forse pensato di essere al sicuro solo perchè protetti da quella loro Magia?
Il vecchio, o quel che era, concluse il suo discorso: sentì un senso di rispetto crescere per quella strana figura, ma così com'era venuto, il sentimento sparì. Un leggero colpo di bastone, il suono che si propagava più potente di quel che sarebbe dovuto essere, poi il vortice. Riaprì gli occhi sperando che non si trattasse dell'ennesima trappola. Forse non era nemmeno più così importante. Ma il paesaggio era cambiato: la prima cosa a colpirla fu la piuma rossa, bella e indecifrabile come sempre; poi i petali di ciliegio, un altare...un Libro. Lo stordimento svanì di colpo: che ce l'avessero fatta infine? L'anziano Docente era lì affianco...era finita. Si lasciò trsportare senza opporsi, finalmente tranquilla: l'erba soffice dell'Inghilterra la riaccoglieva finalmente a casa.

 
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LunaMiwako
view post Posted on 22/8/2011, 14:17




La ragazza ascoltò ammirata le risposte dei propri compagni e mentre le ascoltava si rendeva conto che avrebbe potuto dire di più , sempre di più su quell'esperienza.
Rimase in silenzio , rispettosa delle opinioni degli altri e sorrise nel constatare che c'era un qualcosa in comune in tutti il loro discorso , una chiave di lettura che poteva essere unica.
Alla fine avevano tutti imparato qualcosa che non avrebbero scordato si spera con la stessa facilità con cui ci si dimentica dei compleanni delle persone antipatiche.
Tsuki osservò nervosa la reazione dello strano uomo alle loro parole.
Per un attimo fu certa che avrebbe vomitato.
La sua espressione esprimeva tante di quelle cose che la ragazza era certa sarebbe andato in tilt ...o meglio stava mandando lei in tilt.
Curiosità , noia, allegria ,tristezza, delusione , compiacimento.
Ma poteva esprimere tutte queste cose tutte insieme?
Si.
Finalmente arrivarono delle parole chiarificatrici e comprensibili e la serpeverde tirò un sispiro di sollievo.
*non solo magia*
quella che poteva anche somigliare al titolo di una rivista per ragazze era in effetti l'insegnamento migliore e più chiaro che avevano comprso durante quell'esperienza.
I loro poteri in effetti erano stati utili quanto cacchette di coccinella per raggiungere il traguardo.
Traguardo che adesso si palesava davanti ai loro occhi.
Lo strano uomo scomparve enigmaticamente come era venuto e restato .
E un colpo del suoi bastone li aveva riportati in men che non si dica in terra natìa.
Il paesaffio si modificò davanti ai loro occh diventando familiare e sicuro, tanto che la ragazza si chiese quasi se per tutto quel tempo non fossero stati dentro un'illusione , un ologramma , come se grattando un pò più a fondo il terreno non avessero trovato la loro terra ad attenderli.
Sorrise alla vista del professore e del tanto agognato libro.
Che ce l'avessero fatta alla fine?
Avevano meritato di raggiungere lo scopo?
La ragazza lo avrebbe saputo dopo avere debitamente esultato per il ritorno in madre patria.
Rotolò sull'erba sorridendo.

 
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view post Posted on 22/8/2011, 14:43
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E dalla voce dell'Orientale uscirono parole vere..Parole che descrivevano la Magia..Mary ascoltava con attenzione le sue parole,abbassando di conseguenza la bacchetta,riponendola nella tasca..Osservò la reazione dei presenti,quasi a vedersi nelle loro faccie..La stessa espressione..Il vecchietto veloce diede un colpo di bastone,quando i ragazzi si ritrovarono risucchiati in qualcosa di ancor nuovo..Tante immaggini,tante faccie confuse,Mary chiuse gli occhi,cercando o meglio sperando,che i ragazzi non capitassero in qualcosa di peggio..Poi aprì gli occhi..Al risveglio si trovavano su un comodo terreno..Un bellissimo prato..Dinanzi al loro il Professor Peverell..E una piuma..Mary si sedette sull'erba,per collaudare il loro arrivo..Poi si rigettò a terra,per toccare ancora una volta la sua candita Patria..

 
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view post Posted on 28/8/2011, 19:38
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Scopro Talenti, Risolvo Problemi

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Esiti Finali, come promesso...

-Jhason Swilord: 3 Exp, 3 Stat
-Keiko Kuroame: 0,5 Exp, 2 Stat
-Vale de Ts 75: 1 Exp, 2 Stat
-Xander Potter: 1,5 Exp, 3 Stat
-Sophie Neveu: 1,5 Exp, 3 Stat
-Random Crowell: 2,5 Exp, 4 Stat
-Fumyio Muto: 2 Exp, 2 Stat
-Niko Domenic: 0,5 Exp, 2 Stat
-Mary Grenger: 1,5 Exp, 3 Stat
-Abel Chill: 0,5 Exp, 1 Stat

-Je Evans: 3,5 Exp, 6 Stat
-Tsuki Yamigawa: 4,5 Exp, 6 Stat
-Mya Lockhart: 3,5 Exp, 6 Stat

-Arwen Haryin: 5 Exp, 7 Stat

 
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