Uno strano San Valentino...

La ragazza sembrava molto intristita durante quella discussione.
L'argomento "quell'altro amico", naturalmente, era un nervo scoperto.
- Mi dispiace. Ma ricorda che a me puoi dire tutto. - disse, strizzandole l'occhio.
Forse era un pò azzardato, ma per lo meno aveva deviato la situazione.
Chissà se avessero ripreso l'argomento più avanti.
Anni o settimane, non aveva importanza.

Era vero. Non era nè il luogo nè il momento.
Divertirsi, questo doveva fare.
Ma forse, per la prima volta, divertirsi era più facile a dirsi che a farsi.
Arrivarono senza rendersene al bar.
Entrarono e li immerse un caldo piacevole.
- Dove ci sediamo? - chiese, sempre cortese ma con una nota pensierosa nella frase.
Stava pensando ad altro.
E, Altro in quel momento voleva dire: Glory.
Cosa era successo?

SPOILER (click to view)

//OFF Perchè hai messo quella citazione?

Glory lo prese per mano. Sussultò, visto che aveva la mente da un'altra parte, come se lo avesse svegliato.
Il tavolo era diviso da tutti, ma per lui andava bene.
- Certo. - rispose.
All'affermazione della ragazza, la mente gli fece galleggiare l'atroce sospetto che non volesse farsi vedere con lui.
*Ma piantala* pensò fra se e se, scacciando quel pensiero così rudemente che fece persino una smorfia con la bocca.
Trasportato nel folle mondo chiamata "mente", si dimenticò che era con una ragazza, quindi si affrettò ad alzarsi e a prenderle il cappotto.
- Dammi a me, li poso sull'attaccapanni vicino all'entrata. Poi prendo anche da bere. Cosa ti porto? -
Forse aveva parlato troppo velocemente, ma almeno era stato carino.
Sfilò anche il suo, di cappotto, e aspettò la risposta di Glory.

- Va bene, fidati. - disse, facendole l'occhiolino e allontanandosi.
Il bar era stracolmo.
Alcune persone erano seduti dinanzi al bancone per il troppo affollamento dei tavoli.
Scansando un uomo rannicchiato sul suo Wiskhy Incendiario sul legno ruvido e graffiato del bancone, chiese alla barista due Burrobirre bollenti.
Mentre la barista prendeva un paio di boccali da birra e riempendoli da una botte col rubinetto posto alla base, lui guardava tutto e tutti.
Alcune persone le aveva viste a Hogwarts, altre invece erano coppie adulte, altri invece ubriaconi.
*Ci mancano solo i Tro...*
- Ehy, ragazzo! Stai dormendo? - squittì la donna, con in mano due grandi boccali.
- Mi... Mi scusi - mormorò Fabio, porgendo alla barista quattro falci e tornando da Glory.

Fece attenzione a non urtare contro i clienti e lasciar cadere la Burrobirra sul pavimento.
Quando tornò, Glory lo ringraziò e lui sorrise.
Si sedette, sorseggiando la Burrobirra e continuare a guardare il bar.
Si sentì un pò a disagio, vedendo tutte coppiette sbaciucchiarsi oppure bere dallo stesso boccale.
Per liberarsi da quel pensiero, voltò lo sguardo speranzoso verso la finestra.
Ma era così zuppa di neve che a stento si vedeva il cielo.
Sorseggiò un altro pò la sua bibita e guardò Glory.
Forse si aspettava che parlassero? Ma non gli venne niente da dire.
Aveva ancora in mente tutti gli innamorati dentro al Bar.

Anche lei era nella sua stessa situazione.
- E' vero. Non lo avevo notato. - disse.
Poi, guardando meglio le persone con i maglioni della scuola e i loro stemmi, la frase gli uscì dalla bocca all'improvviso.
- Ma ho notato, invece, che non c'è neanche una coppia che sia Serpe e Grifo, a dir la verità - disse, accennando ad un sorriso.
Era vero, si rese conto qualche istante dopo.
C'erano maggiormente Grifo e Corvo, poi Serpe e Tasso oppure Serpe e Corvo.
Ma neanche una Grifondoro o un Serpeverde o viceversa.
Forse era questo ad attirare lo sguardo su di loro?

Vero. Erano speciali per questo.
Non gli importava di essere o no una coppia, l'importante era trovarsi lì, godersi le facce stranulate dei clienti.
Non andava a genio alla gente? Non riuscivano a crederci? Affari loro.
Finì la bevanda e attese che anche Glory terminasse, tornando all'appendiabiti per riprendere i cappotti.
Non avevano nient'altro da fare lì.
Appena la bionda finì, Fabio la mise di spalle e le infilò il cappotto con delicatezza, come se si potesse rompere.
Spinse le sedie sotto il banco e prese i due boccali di Burrobirra, portandoli al bancone e infilandosi il cappotto anche lui.

Rise alla battuta.
Aveva esagerato con la cavalleria, ma non arrossì.
Anzi, rideva di se stesso.
*Che scemo che sei stato* pensò, ancora fra un sorriso e l'altro.
- Potevi benissimo esserlo! Splendi dappertutto! - esclamò, quasi ubriaco di divertimento.
Non pensò alla sua frase, ma continuava a ridere e le mise un braccio intorno alla spalla, iniziando a camminare.