Uno strano San Valentino...

Quel tocco fu come una sveglia per lui, che sorrise alla bionda.
- Grazie! - esclamò.
Fu sorpreso da quel gesto.
Non se l'aspettava, ma era comunque felice.
- Dovrai abituarti ai complimenti se vuoi stare in mia compagnia. Riuscirai a resistere? - disse, guardandola di nuovo, ridendo.
Quel sorriso sembrava non voler più scomparire.

La risposta di Glory lo fece ridere.
- Sforzo o no, non ti lascerò un minuto di respiro - scherzò il Grifondoro.
Camminarono per un pò, finchè la ragazza non gli diede un leggero pizzicotto.
Quasi si girò dall'altra parte, ma si accorse subito che era la Serpe.
Alla sua domanda, gli venne da pensare.
No. Non se l'aspettava. Ma poi gli balenò in mente i bei momenti passati la sera prima.
- Beh, ero solo sicuro che ci saremmo divertiti e che fossimo stati bene, ma no. Non me lo aspettavo così. - e per l'ennesima volta, sorrise.

Era una domanda strana. Ormai sapeva che quasi tutti i Serpeverde erano dello stesso carattere.
Eccezion fatta per Glory.
Non ci volle molto per riflettere, anche se aveva la risposta sempre in tasca.
Ma stare e divertirsi con lei lo stordiva, come se gli cancellasse la memoria e vivesse una nuova vita.
- Beh, vedi - cominciò, riprendendosi da quella sensazione - I Serpeverde sono sempre meschini. Dei miei amici hanno fatto a botte con loro, ci disprezzano, ci odiano e tutto. E appena vedo qualcuno di loro, o rispondo a qualsiasi cosa contro di me o contro i Grifondoro, oppure li evito. Sono solo felice di non aver evitato te, se no non sarei quì a divertirmi. - concluse.
Il sorriso gli ritornò subito.
Era chiaro che l'antipatia fra le due casate era reciproca.
- Di una cosa ho il sospetto però... - disse, meditabondo.
- Se tu fossi stata in un'altra casata, avremmo avuto lo stesso rapporto di ora? - era una domanda che lasciava riflettere.
Forse Glory aveva la risposta, o forse no.
L'importante era averglielo detto.
Niente segreti con lei.
Era deciso.

Riflettè.
Non sarebbe stato lo stesso... aveva ragione.
E poi, era più divertente far amicizia con persone impossibili.
- Beh, ricorda solo questo: Solo l'impossibile è impossibile. - disse.
Era una delle sue folli frasi comuni, ma in un certo senso aveva un significato.
*Solo l'impossibile è impossibile... dì un'altra cosa così e trasloco* borbottò la sua mente.
Lui sorrise, divertito.
Andava tutto bene.

La ragazza era un pò tesa. Non resistette.
- Glory - si fermò, guardandola - Cosa c'è? So che stai pensando a quel litigio. Raccontami tutto, forse posso fare qualcosa. - intravide una panchina e si sedette.
- Ti fidi di me? - chiese.
Poteva aiutarla, anzi, doveva.
Che lei volesse o no.
Non poteva vederla così.
Non ce la faceva.

Ad ogni pausa del discorso della Serpe, si mise a pensare, per poi ascoltare fino alla prossima pausa.
*Era una situazione strana..* pensò.
Si mise una mano davanti alla bocca, pensando.
- Se potresti dirmi il motivo del perchè avete litigato, forse potrò fare qualcosa - disse, guardando un punto impreciso della strada di fronte a loro.
Aspettò la risposta della Serpe, un pò teso.

Alla risposta di Glory, sospirò.
Aveva capito. Forse anche lei, ma non aveva il coraggio di dirlo.
- Glory... - disse il suo nome con tenerezza - Il fatto forse - Forse? Ne era certo, altro che forse - Forse è perchè prova qualcosa per te. Era geloso e ha invitato Stella per farti sentire come lui, ma appena hai avuto una reazione che avrebbe fatto una semplice amica, si è arrabbiato. Non è assolutamente colpa tua. Non sentirti in colpa. E' lui che dovrebbe essere dispiaciuto. Fattelo dire, non pensarci. - concluse.
Aveva avvertito qualcosa quando lei ha parlato del litigio con un ragazzo, come se avesse gia capito allora che centrava l'amore, ma non ne era certo.
Forse perchè si era preoccupato troppo di loro due, Fabio e Glory.
Ma forse, sono poche le persone, maschi e femmine, ad essere solo amici.