Tra libri e mimose, Tsuki u.u

LunaMiwako

Posted on 13/3/2011, 15:09

" non sarai spiaccicato , mica sei solo stavolta a fare qualcosa di rischioso, torneremo giu sani e salvi e pieni di positività."
Disse con tono tranquillo che rifletteva il suo stato d'animo.
In pace.
" se ascolti bene potrai sentire qualcosa che le persone spessi si dimenticano che esista , il silenzio."
Sorrise tra sè. lei era la prima tra le persone che avevano paura del silenzio e sentivano il bisgono di parlare sempre, continuamante.
"se ti ricordi di fare silenzio qualche volta anche nella tua mente starai meglio , ho idea che tu sia mentalmente logorroico tanto quanto io lo sono verbalmente."
gli disse ironica.
C'erano alcuni piccoli fiori viola tra varie folgie , i primi segni della primavre forse.
Tsuki si sporse verso uno di essi e lo raccolse.Poi osservò preoccupata l'amico sentendolo respirare con fatica.

"adesso che ho anche un piccolo souvenirs possiamo anche scendere quando vuoi tu, mi è bastato questo brivido per oggi."
gli disse gentile.

FabioMiwako

Posted on 13/3/2011, 15:20

Sempiterno

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Sorrise, divertito.
Logico. Aveva rischiato di peggio.
Una volta era quasi annegato nel lago.
Un'altra aveva finto di cadere dalla Torre di Astronomia.
E molto altro...
Questa personalità lo rendeva unico.
Forse.
Beh, almeno si divertiva anche in solitudine.
Osservò Tsuki che raccolse un fiore tra le foglie.
Rise alla sua ultima frase.
- Io vorrei restare quì. Mi fa distrarre... - ammise, socchiudendo gli occhi a causa dei raggi rosso fuoco del sole.
Quest'ultimo continuava a scendere, inesorabile.
Certo. Non aspettava il loro consenso per tramontare.
Però sarebbe stato davvero fantastico...
Ogni ora rapiti da quella vista...

LunaMiwako

Posted on 15/3/2011, 11:47

La mente della ragazza si era svuotata per qualche momento , raro evento davvero.
In quel momento se le avessero urlato dal basso che il suo intero repertorio di cianfusaglie stava andando a fuoco avrebbe probabilmente sorriso e detto chiunque di chiamarla quando tutto fosse diventato cenere.
"Se restassi sempre qui , ben presto cercheresti una distrazione da questo albero e da questa vista."
disse in risposta all'affermazione di Fabio.
"ci sono persone che non nascono per stare sempre ferme nello stesso luogo."
disse con una punta di amarezza pensando alla madre.
"proprio perchè non salgo spesso su un albero posso apprezzare quanto diverso appaia tutto da qui."
Si apprezza la novità più che l'abitudine, ne era fermamente convinta.
Ma adesso forse era veramente ora di scendere, iniziava a sentirsi intorpidita dalla posizione mantenuta troppo a lungo su quel ramo.
"..e proprio per questo mi sa che è arrivata l'ora di tornare con i piedi per terra, ci sto facendo l'abitudine a stare quassù."
disse all'amico sorridendo.
Iniziò a scendere lentamente dall'albero continuando durante la discesa ad ammirare il mondo che si faceva sempre più vicino e grande.

FabioMiwako

Posted on 15/3/2011, 14:33

Sempiterno

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Sorrise divertito.
- Non voglio mica stare quì per sempre. - rispose.
Beh, sarebbe stato bello.
Ma anche inutile.
A chi sarebbe servito due ragazzi su un albero?
Probabilmente nemmeno a loro...
Continuò a guardare il cielo.
Il sole era gia scomparso.
Il cielo si stava oscurando.
Forse sarebbe stato meglio scendere.
Ma Tsuki lo anticipò, scendendo dall'albero.
Si mise in piedi sul ramo e si lanciò.
Atterrò rotolando sull'erba morbida, male.
Una smorfia, mentre si teneva il piede.
Non sembrava niente di grave, solo una piccola botta.

LunaMiwako

Posted on 16/3/2011, 11:40

Una volta arrivata al ramo più basso saltò e atterrò in piedi come goni gatto che si rispetti.
Si rassettò il vestito e vide che Fabio era intendo a scendere dalla vetta dell'albero.
*si sta facendo buio e purtroppo dobbiamo tornare al castello.*
pensò annoiata.
Era stato divertente trasgredire alla routine per un pò.
Al contrario di Tsuki ,Fabio si lanciò direttamente dal ramo dove erano stati seduti e atterrò malamente rotolando dull'erba.
"Dovevo aspettarmela la tua uscita di scena da maestro eh?"
gli disse avvicinandosi a lui.
Vide che si era fatto male ad un piedi.
*meno male che non è la sua testa.*
pensò sollevata.
"Tieni ,anche se non è nulla di gravi se tieni stretta la caviglia con qualcosa dovrebbe evitare che ti faccia troppo male."
Si tolse il nastro che aveva tra i capelli , abbastanza lungo da farci tre giri intorno all'albero su cui erano stati poco prima , e lo avvolse attorno alla caviglia del ragazzo stringendolo in un nodo improvvistato prima che avesse il tempo di scappare.
" ecco adesso sembri quasi una signorina con delle scarpette legate alla caviglia pronta per un ballo!"
gli disse ridendo.
Raccattò tutte le sue cose , mazzo di fiori e cartelletta che aveva lasciato ai piedi dell'albero prima di salire.dgio nel mazzo anche il piccolo fiore viola che aveva raccolto sull'albero.
"Credo che dovrò correre al castello adesso o il mio gatto mi denuncierà per averlo lasciato senza cibo per una intera giornata!"
gli disse sorridendo.
" Grazie mille per il regalo , per i fiori e per l'arrampiacata. Sola dubito che sarei salita fin lassù."
gli disse grata.
" Mi raccomando, tu sei sceso ma un paio di pensieri lasciali ancora per un pò su quel ramo che male non fa."
Dopo aver detto questo improvvisò un buffo saluto militare in direzione di Fabio. si girò e si mise a correre di gran fretta verso il castello non preoccupandosi minimamente di quello che poteva pensare la gente vedendo una pazza che era scesa dall'albero e correva con i capelli al vento.
La giornata era iniziata nella spensieratezza , era proseguita in allegria ed era finita con una bella corsa.
L'indomani forse non sarebbe stato cosi e quindi chi se ne importava dei pensieri delle gente?
continuò a correre con un indelebile sorriso stampato sul volto.

FabioMiwako

Posted on 16/3/2011, 15:09

Sempiterno

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Male alla caviglia, ma sorriso.
Era questa una sua grande virtù.
Tenere sempre il sorriso.
Purtroppo, i suoi tentativi di nascondere il piede ferito furono futili.
La ragazza aveva gia preparato un piccolo rimedio.
Non riuscì a dire grazie per l'imbarazzo.
Tsuki aveva rinunciato al nastro per evitargli dolore.
Anche se era una cosa insignificante, si sentì colpevole.
Beh, almeno avevano entrambi regalato qualcosa all'altro.
Questo lo rincuorò a metà.
Sorrise alla sua battuta, sentendosi di nuovo in imbarazzo per la frase successiva.
Lui trascinava tutti, ovvio.
All'ultima affermazione della Serpeverde, rise debolmente.
Ci sarebbe riuscito?
Beh, non aveva nulla da perdere.
- Ciao, e grazie a te! - Urlò, guardando la ragazza sparire nel castello.
Un pò confuso, ma allegro.
Si era distratto un pò.
Anche se aveva appena avuto la conferma...
Di avere più amici Serpeverde che Grifondoro.

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