Ars Arcana

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view post Posted on 19/9/2011, 21:45
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Mya osservò per alcuni attimi il monile che il ragazzo teneva tra le mani.
Oggettivamente era un bel gioiello e sicuramente sarebbe stato presto donato ad una fanciulla, a meno che il ragazzo non nutrisse strani gusti. Straordinariamente il giovane sembrava interessato all'acquisto dell'originale, cosa che avveniva con molta rarità in quel negozio.
Tutti s'accontentavano delle copie economiche e lasciavano ad altri il piacere dell'unicità. Doveva riconoscere che il ragazzo aveva fegato a fare un simile passo, così si decise a sollevare lo sguardo per osservarlo in volto.
L'aria le si fermò in gola, quasi soffocandola, mentre gli occhi studiavano quella figura in ogni sua parte. Era lui non c'era dubbio, anche se avvolto nella penombra della sera quel viso non poteva dimenticarselo. Anche perchè l'aveva visto da due centimetri di distanza, incrociando addirittura gli occhi. Lo ricordava. Perfettamente.
-Ma tu sei quella ragazza.. ci siamo già visti vero?-
La ricordava e non temeva per la sua vita? Ma no, impossibile, l'aveva vista attraverso una maschera come poteva averla riconosciuta? E allora quando?
Mya mandò giù il groppo che le si era formato nella trachea e provò a rispondere in tono tranquillo, per quanto il sangue che bolliva glielo permettesse.
- Io? Mi...mi starai confondendo con qualcun'altra, sicuro - si, perchè di persone con occhi viola se ne incontravano a bizzeffe in giro per il mondo. Nel parlare mosse alcuni passi indietro, per aumentare le distanze e non "compromettersi" nel qual caso il ragazzo avesse avuto idee geniali.
- L'originale devo prendertelo nel magazzino, aspettami qui - *oppure disintegrati alla velocità della luce, che sarebbe meglio*
Se in clienti avessero avuto libero accesso ai pensieri di Mya, probabilmente l'Ars Arcana sarebbe fallito nel giorno della sua apertura.
Ma le maschere sapeva indossarle ancora bene.


 
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view post Posted on 19/9/2011, 22:23
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VII Anno

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Una volta che la commessa guardò il viso del ragazzo il suo sguardo si ghiacciò per alcuni secondi, sembrava avesse visto un fantasma.. -davvero? ..mah sarà- rispose il Grifo guardando ancora dubbioso il viso della ragazza.. -L'originale devo prendertelo nel magazzino, aspettami qui- -ok.. ti, aspetto qui- disse mentre la ragazza cominciava ad allontanarsi dal bancone..
 
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» Sivra L.
view post Posted on 20/9/2011, 10:25




La giovane Corvonero entrò nel magnifico negozio di antquariato che aveva attratto la sua attenzione. Non si recava spesso a Diagon Alley, ma in quei giorni aveva voglia di fare qualche compera.
Entrò salutando educatamente, per poi girovagare con curiosità tra gli oggetti esposti, fermando lo sguardo su di un anello che sembrava meraviglioso.
Mi scusi, quanto costa quello?
Disse, indicando l'anello di Merwyn il Malvagio.

 
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view post Posted on 20/9/2011, 18:36
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La giovane commessa tornò poco dopo, spostando la grossa tenda rossastra che divideva i due ambienti e saltando abilmente alcuni cumuli di oggetti lasciati così, come il tempo aveva deciso.
Prese da sotto al bancone una delicata scatola in legno scuro, finemente laccato con aperture pregiate in ottone sul davanti. Ogni oggetto originale aveva la sua scatola, bella e perfetta per contenere simili gioielli.
All'interno vi era del morbido velluto blu e Mya vi lasciò semplicemente scivolare il pendente, poi richiuse il piccolo gancetto e consegnò la scatola al ragazzo, evitando di guardarlo in viso.
- Ecco a te, sono 100 Galeoni - disse, aspettando di ricevere il compenso.
Il disgusto che le vorticava dentro era oltre misura, ma doveva convincersi che quel ragazzo era un "porta-galeoni" e che come tale doveva essere trattato.
Per le beghe personali avrebbero avuto tempo e luogo.
Anche se sperava in cuor suo che quello fosse il loro ultimo incontro.

Aggiornato
---------------------------
Non aveva retto.
Appena il ragazzo aveva lasciato il negozio il nervoso accumulato si era trasformato in una fitta allo stomaco incontrollabile. E il bagno era stata la sua prossima visita.
Infilò completamente il volto nell'acqua aspettando che il livello di calore scendesse nella norma e poi tornò nel negozio.
Aveva ancora l'asciugamano tra le mani e i capelli che le fuoriuscivano dalla bandana erano bagnati. Si accorse di una nuova presenza nel locale, sicuramente sopraggiunta durante la sua piccola fuga.
- Sivra? -
Disse richiamando al sua attenzione. Eh si, era decisamente lei, cresciuta forse, e sempre più bella. Le si avvicinò mantenendo un comportamento consono alla sua figura e si lasciò guidare dalla sua richiesta.
La piccola amica puntava all'anello di Merwyn, forse l'oggetto più oscuro e sinistro che vi era nell'intero negozio. Aveva una forza e una malia portentosa, tale che neanche la giovane corvetta ne era risultata immune.
- Ah, l'anello di Merwyn il malvagio, un artefatto molto potente ed antico, da lui stesso creato...purtroppo di questo non vendiamo la copia e per l'originale valutiamo delle offerte, solitamente i prezzi d'acquisto sono molto alti -
Pronunciò le ultime parole avvicinando una mano al lato della bocca, come a voler evitare che certe affermazioni arrivassero alle orecchie del proprietario.
" A raro oggetto, raro padrone!" E la rarità tante volte risiedeva nel portafogli di facile apertura.

 
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» Sivra L.
view post Posted on 20/9/2011, 18:42




Si voltò sentendosi chiamare per nome, stupita che qualcuno la conoscesse a Diagon alley. Era niente di meno che Mya, la prima amica con cui aveva legato ad Hogwarts.

Mya!

Sorrise felice, correndo fino avanti a lei, per poi abbracciarla forte.

E' un sacco di tempo che non ci vediamo!

Sorrise ancora poi seguì con lo sguardo gli occhi della ragazza e la ascoltò con attenzione.

Ah capisco... beh... io non sono una milionaria... Però ho un pò di risparmi da parte... 138 galeoni... è poco vero?

 
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view post Posted on 21/9/2011, 10:51
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Caspita! Doveva ammetterlo, non si aspettava una simile cifra nella camera blindata di una coetanea e l'espressione sul suo volto la diceva lunga.
- Sei una gran risparmiatrice Sivra! - le disse scherzando e tirando fuori la parte interna delle sue tasche...vuote.
Non che lei si ricoprisse di lussi e gioielli, però per la scuola negli ultimi tempi erano partiti più galeoni di quanti se ne aspettasse. Per una motivazione chiamata"quidditch".
Ma anche se i risparmi della giovane erano notevoli, erano ancora pochi per l'acquisto di quel gioiello. Sapeva le richieste del vecchio in merito ai tetti minimi di offerta e non avrebbe gradito sapere un suo oggetto venduto per molto meno del suo valore.
- Mi spiace, ma i costi di questi tre oggetti sono "molto" alti - disse indicando le tre teche, maggiormente protette con vetri e incantesimi di protezione. Erano gli Unicum del negozio, andavano salvaguardati. - Ma ti prometto che ne parlerò al proprietario del negozio, magari mi lascia una concessione...O al limite cercherò di evitarne la vendita fino al tuo ritorno -
Più di questo non poteva fare, prese la mano dell'amica e le sorrise.
Qualche volta una visita inaspettata migliorava una giornata più di una tazza di cioccolata calda.
E non faceva ingrassare.
 
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» Sivra L.
view post Posted on 21/9/2011, 11:35




La Corvonero sospirò, annuendo amareggiata.

Puoi dirmi almeno, quanto all'incirca dovrei offrire per averlo? Non so... 500 galeoni ?

 
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view post Posted on 22/9/2011, 14:18
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Mya si poggiò di spalle al bancone, osservando l'amica.
In volto un'espressione preoccupata, sembrava di poter leggere negli occhi della ragazza il desiderio di possedere quell'oggetto.
- Credo che potresti riuscire a prenderlo anche con molto meno, ma come ti ho detto le offerte le valuta sempre il mio capo... -
Era vero, simili cifre per dei semplici studenti sembravano irraggiungibili, eppure un motivo dietro quell'elevato costo doveva esserci.
L'anello non era un semplice monile, l'aura oscura di Merwyn ancora l'ammantava, come fosse stato lasciato solo il giorno prima. Mya non sapeva per certo che poteri avesse, poichè il vecchio Lysander si era premurato di proteggerlo dietro una barriera.
Ma osservandolo attentamente riusciva a comprendere come quella barriera non proteggesse l'anello, ma i clienti stessi.
Rinunciare o perseverare, spettava a lei.
Non l'avrebbe costretta.
 
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» Sivra L.
view post Posted on 22/9/2011, 14:47




E' veramente molto importante per me avere quell'anello... Non posso rifiutarmi, cercherò di racimolare altro denaro..
Prese le mani dell'amica, con aria preoccupata.

Cercherò di raggiungere almeno i 300 galeoni... Quando puoi darmi una risposta?

 
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view post Posted on 22/9/2011, 18:44
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Sivra sembrava davvero tentata dalla malia di quell'oscuro oggetto, tanto che i suoi occhi avevano preso una strana luce. Una parte del suo essere quasi voleva impedirle di prenderlo, temendo in qualche strana conseguenza.
E se non fosse stata più lei, se l'anello l'avesse soggiogata rubandole l'allegria?
- Io..io...gliene parlerò, ti farò sapere uno di questi giorni...a Hogwarts -
Rispose con ancora un poco di incertezza, non era da lei. Decisamente non era da lei, la vendita era tutto. Però quell'oggetto le dava un bruttissimo presentimento.
Certo l'idea che ben presto la sua aura scura avrebbe lasciato il negozio era rincuorante, ma se questo significa affidarlo a Sivra, qualche dubbio le veniva.
La ragazza non avrebbe desistito. Di questo era certa.
 
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» Sivra L.
view post Posted on 22/9/2011, 19:58




E' davvero importante per me Mya, aiutami.
Sospirò guardando un'ultima volta l'anello, e poi uscì.

 
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P1998
view post Posted on 21/10/2011, 16:23




Mi aggiravo nelle affollate strade di Diagon Alley, decisa a spendere il mio piccolo gruzzoletto di galeoni.
Notai un negozzio di antiquariato che vendeva oggetti curiosi e affascinanti.
Nella vetrina avevo notato bellissimi oggetti che però non potevo permettermi, quindi decisi di entrare comunque e chiedere un Flauto di Pan.
Quell'oggetto mi ispirava...
Avevo sempre amato la musica e un flauto magico era per me l'ideale.
Così, aprii lentamente la porta ed entrai nel negozio di antiquariato.
La luce creava un' atmosfera molto accogliente e tranquilla.
Sussurrai: -Buongiorno...-
Nessuno rispose.
Attesi un istante e poi richiamai:
-Salve, c'è nessuno?
Vorrei prendere la copia di quel Flauto esposto in vetrina...

Detto ciò attesi la risposta del commesso.

 
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view post Posted on 22/10/2011, 23:48
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La porta del retrobottega cigolò sonoramente, quasi a voler ribadire una tacita richiesta di soccorso. Gli anni e la noncuranza gravavano ogni giorno di più su quella vecchia casupola, ma come tutto faceva brodo, così anche il risparmio doveva essere consacrato.
*A volte mi domando se in realtà Lysander non sia un vecchio papero taccagno...la palandrana ce l'ha...*
Sbuffò sfilandosi gli stivalotti di pelle e lasciandoli cadere di malagrazia sul pavimento cigolante. L'autunno era arrivato e si era portato dietro il solito carico di pioggia e freddo, uscire in quel tempo si faceva sempre più difficile.
Ma c'erano impegni a cui non poteva sottrarsi.
Entrò nella bottega togliendosi il cappello e lasciando scendere sulle spalle i lunghi capelli, finchè una voce non la distrasse. *Un cliente?* Guardò la pendola sulla parete ovest del negozio, segnava le 4:25 pm.
Il negozio era aperto, attivo e in cerca di galeoni. E lei cosa faceva ancora in pedalini e sguardo perso? Tra giri e discussioni aveva finito per essere in ritardo, tremendo ritardo sulla tabella di marcia.
Con fare professionale spuntò da dietro una grande libreria, sorprendendo una cliente in persa ammirazione, davanti alla vetrina dei nuovi arrivi.
- Buon pomeriggio, perdona il ritardo...dimmi -
- Vorrei prendere la copia di quel Flauto esposto in vetrina... -
Il flauto...dovevano essercene ancora molte copie nello scatolone scaricato quella stessa mattina, tutto stava nel ritrovarlo nel più breve tempo possibile.
- Certamente, se hai la pazienza di aspettarmi tornerò in un attimo -
Detto ciò si defilò nel retrobottega, lanciandosi come provetta nuotatrice tra le scatole in legno, ricoperte per la maggiore di adesivi con targhe da tutto il mondo. Salì su un baule impolverato, raggiungendo il piano di uno scaffale da cui afferrò un piccolo scrigno di legno.
*E Hop!* Un piccolo salto ed era nuovamente dalla ragazzina.
- Ecco qua una perfetta copia, è tua per soli 9 Galeoni -
E posizionò il piccolo oggetto all'interno di un sacchetto in tessuto arancione, chiuso all'estremità da un legaccio in pelle marrone.
Infine lo porse alla giovane.


Aggiornato
 
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view post Posted on 27/10/2011, 14:23
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Quel giorno iniziò come un qualunque altro giorno, una persona il più delle volte quando la sera va a dormire, sa già più o meno quello che dovà farequando si sveglierà, specialmente uno studente, fare le lezioni, uscire con gli amici, una partitella a Quidditch. Ma alcune volte capite anche qualcosa di imprevedibile, una cosa che non avremmo mai pensato.. di solito eventi che vanno al di fuori dell’ordinario, come un viaggio impegnativo, vengono programmati in tempi molto precedenti all’avvenuta, ma quel pomeriggio Nathan ebbe una sorpresa che avrebbe potuta cambiare la sua vita, ma andiamo in ordine. Un pomeriggio come tanti, al di fuori delle lezioni.. il ragazzo si era ritagliato un po’ di tempo da passare in torre di divinazione, magari in compagnia di un libro e dei suoi soliti pensieri, e fu in quel momento che la sua civetta fece la sua apparizione, aveva con se una lettere e quella che sembrava una strana pegamena, molto logorata, legata alla zampetta.. Nathan prese entrambi gli oggetti, e apri per prima la lettera. Il contenuto che in seguito avrebbe rivelato, lo investì di numerose emozioni, rilesse quella lettera almeno cinque volte, se pur le modeste righe.. era davvero lui il mittente? Il ragazzo ne era sicuro, ma quel foglio non erano semplici saluti spediti, o notizie drammatiche, erano una traccia, erano il primo tassello per un obiettivo, un viaggio. Diede anche uno sguardo alla pergamena, che si rivelò poi una mappa antica, non riuscì però a capirla bene o ad interpretare i vai percorsi, era molto logorata e lui non era certo un esperto in queste cose. Restò a pensare per un tempo non indifferente al da farsi, la sua decisione avrebbe influito molto sulla sua vita, e quel viaggio sembra tutt’altro che una passeggiata di piacere, che fare allora? sbadatamente rivolse lo sguardo ad una delle statue che contornavano la torre, e un flashback gli tornò alla mente, di parecchi mesi prima, quando aveva incontrato quella ragazza, che per una cosa o per l’altra, finì con chiudere i rapporti. Se pur non conoscendosi affatto, aveva comunque un trascorso, alcuni episodi delle loro vite si accumanavano, ma il pesiero che premeva nella sua mente era l’incontro in quel negozio, quando comprò il pendente, lei lavorava lì e se avrebbe voluto vederla bastava andarci, quel negozio era stracolmo di artefatti antichi, provenienti da chissà dove, c’era anche oggetti di inestimabile valore.. beh se lei avesse raccolto anche solo la metà di quella merce, era la persone che faceva al caso suo.. doveva vederla e chiedergli un consiglio o meglio una vera e propria mano. Mise cosi entrambi i fogli in tasca e iniziò ad andare verso il negozio, con passo abbastanza veloce. Passava per i corridoi senza farsi distrarre da niente e nessuno, di solito si fermama a chiacchierare, magari a provarci con una nuova arrivata, ma stavolta la sua attenzione era rivolta esclusivamente al contenuto della lettere, e alla ragazza del negozio. Una volta giunto ad Ars Arcana, rallentò il passo, riflettendo ancora un po’ se quella fosse la scelta giusta, se avrebbe dovuto coinvolgere anche lei, non l’avrebbe obbligata, lui gli offriva una cosa, sarebbe stata lei in fine a decidere se accettare o meno. Entrò cosi nel negozio, ed un campanellino posto in alto alla porta avvisò il suo ingresso.. inizialmente con aria pensierosa si aggirava fra gli scaffali, potevi entare li un migliaio di volte, ma ogni qual volta gli oggetti ti abbagliavano come se non li avevi mai visti, erano incredibili.. sembrava essere solo nel negozio, bene la situazione che il ragazzo sperava, lontano da occhi e orecchie indiscrete, si avvicinò al bancone rivolgendosi alla ragazza.. -Ciao!- poi si fermò, sembrava sempre una strana e finta scena quando si parlavano, il ragazzo l’aveva lasciata non proprio amichevolmente, quindi ora andare da lei e chiedergli una cosa del genere gli risulatava molto difficile, credeva di essere ipocrita nel farlo, ma non lo era assolutamente..
-senti.. so che non c’è proprio un bel rapporto fra noi, anzi credo non ci sia proprio, comunque vorrei che mettessimo per un attimo tutto quello che è successo alle spalle-
poi poggiò entrambe le mani sul bancone tenedo le braccia leggermente piegate.. -Avrei una cosa da chiederti, ma prima vorrei sapere se hai mai intrapreso un viaggio per cercare un oggetto antico, tutte le cose che vedo qui.. in parte le hai ritrovate tu?- sperava in una risposta positiva, se aveva anche una minima esperienza riguardo a spedizione o simili, era la persona perfetta.. d’altronde da quanto scritto sulla lettera, lei era una persona di cui poteva fidarsi, paradossalmente a tutto il loro trascorso..
 
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view post Posted on 2/11/2011, 17:21
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Erano giorni che non si faceva vedere da Ars Arcana.
L'anno scolastico in corso si faceva via via più intenso, tra lezioni e impegni con la squadra aveva dovuto rifiutare il suo aiuto al vecchio Lysander.
E il risultato era che il negozio riversava in un disordine se possibile ancor più caotico del normale. Il corridoio destro era stato invaso completamente da vesti antiche, polverose ma intatte, come se il tempo non ne avesse intaccato il tessuto. Molte coppe d'argento se ne erano rotolate via da una cassa, finendo con l'intralciare il percorso di quei pochi che, coraggiosi, entravano all'interno del negozio.
Il piccolo corpo di Mya se ne stava rannicchiato in un angolino dietro al bancone, seduta su uno sgabello. Lucidava un piccolo oggetto in oro, grande quanto il fondo di un bicchiere e legato ad una sottile catenella dorata.
Scandiva il tempo, un tempo strano a dirla tutta. Forse non funzionava neanche più, ma a chi chiedere per farlo revisionare? Era inusuale il ticchettio che produceva, sembrava seguire con troppa precisione il suo battito. E più si agitava, più questo aumentava d'intensità.
*Che strano oggetto*
Solitamente conosceva gran parte degli oggetti del negozio, ma essendo mancata per diverse settimane molti dei nuovi arrivi erano stati trovati dai "fornitori" del vecchio padrone. E a lei era stata lasciata una scialba pergamena con poche annotazioni.
-Ciao!-
Una voce irruppe nel suo pacifico e meticoloso lavoro. Una voce che stranamente sapeva di familiare. Forse perchè era la seconda volta che la sentiva nel negozio, o perchè ad Hogwarts vi aveva avuto a che fare più e più volte.
Sollevò impercettibilmente la testa, accennando un saluto in sua direzione.
*Magari è qui per portare Galeoni*
-senti.. so che non c’è proprio un bel rapporto fra noi, anzi credo non ci sia proprio, comunque vorrei che mettessimo per un attimo tutto quello che è successo alle spalle-
- No infatti, non c'è rapporto in realtà, ma al momento è l'ultimo dei miei problemi come puoi vedere... - fece sollevandosi e trattenendo nella mano la catenina con l'orologio.
Si poggiò sul bancone con entrambe le braccia incrociandole e fissando il ragazzo negli occhi. Non aveva un tono schivo e freddo, era più che altro un tono formale, quasi naturale.
Questo evidentemente diede il coraggio necessario al ragazzo per buttarsi senza paracadute in quella che sembrava una richiesta senza via di ritorno.
-Avrei una cosa da chiederti, ma prima vorrei sapere se hai mai intrapreso un viaggio per cercare un oggetto antico, tutte le cose che vedo qui.. in parte le hai ritrovate tu?-
- Non vedo perchè dovrei fornirti una simile informazione... - rispose allontanandosi dal bancone e spostandosi lateralmente ad esso. Si poggiò con una mano alla libreria, estraendone un tomo polveroso. Uno a caso in realtà, le serviva solo un espediente per guadagnare del tempo e riordinare le idee. Chi era lui per venirle a chiedere una simile cosa? Non pochi sapevano del suo impegno al negozio, ma arrivare ad ammettere di esser partita alla volta del mondo miriadi di volte era ben altra storia.
- A meno che... - fece girandosi verso di lui e sollevando lo sguardo -...tu non abbia qualcosa per cui valga la pena darti la mia attenzione - Mya non staccò un solo istante gli occhi dal suo viso, se il ragazzo avesse avuto anche solo un minimo accenno di incertezza nella risposta lei l'avrebbe percepito.


Scusa il ritardo Nath caro :fru:
 
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487 replies since 11/3/2011, 14:43   14897 views
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