| Quel giorno iniziò come un qualunque altro giorno, una persona il più delle volte quando la sera va a dormire, sa già più o meno quello che dovà farequando si sveglierà, specialmente uno studente, fare le lezioni, uscire con gli amici, una partitella a Quidditch. Ma alcune volte capite anche qualcosa di imprevedibile, una cosa che non avremmo mai pensato.. di solito eventi che vanno al di fuori dell’ordinario, come un viaggio impegnativo, vengono programmati in tempi molto precedenti all’avvenuta, ma quel pomeriggio Nathan ebbe una sorpresa che avrebbe potuta cambiare la sua vita, ma andiamo in ordine. Un pomeriggio come tanti, al di fuori delle lezioni.. il ragazzo si era ritagliato un po’ di tempo da passare in torre di divinazione, magari in compagnia di un libro e dei suoi soliti pensieri, e fu in quel momento che la sua civetta fece la sua apparizione, aveva con se una lettere e quella che sembrava una strana pegamena, molto logorata, legata alla zampetta.. Nathan prese entrambi gli oggetti, e apri per prima la lettera. Il contenuto che in seguito avrebbe rivelato, lo investì di numerose emozioni, rilesse quella lettera almeno cinque volte, se pur le modeste righe.. era davvero lui il mittente? Il ragazzo ne era sicuro, ma quel foglio non erano semplici saluti spediti, o notizie drammatiche, erano una traccia, erano il primo tassello per un obiettivo, un viaggio. Diede anche uno sguardo alla pergamena, che si rivelò poi una mappa antica, non riuscì però a capirla bene o ad interpretare i vai percorsi, era molto logorata e lui non era certo un esperto in queste cose. Restò a pensare per un tempo non indifferente al da farsi, la sua decisione avrebbe influito molto sulla sua vita, e quel viaggio sembra tutt’altro che una passeggiata di piacere, che fare allora? sbadatamente rivolse lo sguardo ad una delle statue che contornavano la torre, e un flashback gli tornò alla mente, di parecchi mesi prima, quando aveva incontrato quella ragazza, che per una cosa o per l’altra, finì con chiudere i rapporti. Se pur non conoscendosi affatto, aveva comunque un trascorso, alcuni episodi delle loro vite si accumanavano, ma il pesiero che premeva nella sua mente era l’incontro in quel negozio, quando comprò il pendente, lei lavorava lì e se avrebbe voluto vederla bastava andarci, quel negozio era stracolmo di artefatti antichi, provenienti da chissà dove, c’era anche oggetti di inestimabile valore.. beh se lei avesse raccolto anche solo la metà di quella merce, era la persone che faceva al caso suo.. doveva vederla e chiedergli un consiglio o meglio una vera e propria mano. Mise cosi entrambi i fogli in tasca e iniziò ad andare verso il negozio, con passo abbastanza veloce. Passava per i corridoi senza farsi distrarre da niente e nessuno, di solito si fermama a chiacchierare, magari a provarci con una nuova arrivata, ma stavolta la sua attenzione era rivolta esclusivamente al contenuto della lettere, e alla ragazza del negozio. Una volta giunto ad Ars Arcana, rallentò il passo, riflettendo ancora un po’ se quella fosse la scelta giusta, se avrebbe dovuto coinvolgere anche lei, non l’avrebbe obbligata, lui gli offriva una cosa, sarebbe stata lei in fine a decidere se accettare o meno. Entrò cosi nel negozio, ed un campanellino posto in alto alla porta avvisò il suo ingresso.. inizialmente con aria pensierosa si aggirava fra gli scaffali, potevi entare li un migliaio di volte, ma ogni qual volta gli oggetti ti abbagliavano come se non li avevi mai visti, erano incredibili.. sembrava essere solo nel negozio, bene la situazione che il ragazzo sperava, lontano da occhi e orecchie indiscrete, si avvicinò al bancone rivolgendosi alla ragazza.. -Ciao!- poi si fermò, sembrava sempre una strana e finta scena quando si parlavano, il ragazzo l’aveva lasciata non proprio amichevolmente, quindi ora andare da lei e chiedergli una cosa del genere gli risulatava molto difficile, credeva di essere ipocrita nel farlo, ma non lo era assolutamente.. -senti.. so che non c’è proprio un bel rapporto fra noi, anzi credo non ci sia proprio, comunque vorrei che mettessimo per un attimo tutto quello che è successo alle spalle- poi poggiò entrambe le mani sul bancone tenedo le braccia leggermente piegate.. -Avrei una cosa da chiederti, ma prima vorrei sapere se hai mai intrapreso un viaggio per cercare un oggetto antico, tutte le cose che vedo qui.. in parte le hai ritrovate tu?- sperava in una risposta positiva, se aveva anche una minima esperienza riguardo a spedizione o simili, era la persona perfetta.. d’altronde da quanto scritto sulla lettera, lei era una persona di cui poteva fidarsi, paradossalmente a tutto il loro trascorso..
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