| Era quasi convinto, la ragazza non si sarebbe ritirata da quella sfida, per quanto volesse mettere in guardia quel giovane imprudente, alla fine non lo avrebbe lasciato uscire dal negozio con quella mappa, doveva dargli un’occhiata, studiarla, e risalire a quel tesoro, forse maledetto.. un tesoro dei pirati. Sulla mappa c’erano molte simboli e iscrizioni di diverse lingue, ma che razza di mappa era.. l’isola più in rilievo dove il fiume tracciava il cammino da seguire, era contornata da altri isolotti minori, e dinnanzi a loro un’infinita costa.. La ragazza osservava la mappa, quasi come se volesse distogliere gli occhi da un momento all’altro, era una vera tentazione per lei, una volta coinvolta avrebbe risolto quel mistero fino alla fine, il giovane ne era sicuro.. Sembra autentica... Le supposiozione del ragazzo sembravano combiaciare con le sue, lo stemma del teschio, simile a un Jolly Roger dei pirati, apparteneva proprio a quell’era.. Nathan aveva letto molto sull’argomento, la pirateria lo affascinava, andare per mari, liberi, e portare alla luce chissà quali misteri.. fra i pirati moderni c’erano anche dei maghi, che col loro potere magico, incantavano luoghi o oggetti, per renderli irraggiungibili, o maledirli nel caso qualcuno volesse rubarli.. era cosi anche per quella bussola? Quali rischi dovevano correre per recuperarla? Se era un oggetto cosi prezioso, i pirati non avrebbe reso la sua ricerca, un semplice spezione. Il patto del ragazzo diventò la goccia che fece traboccare li vaso, la giovane espolartice si convinse.. Seguimi... disse prendendo la mappa fra le mani incamminandosi verso il lato ovest del negozio.. Nathan sorrise, si alzò dallo sgabello e la seguì senza pensarci due volte. La parete era coperta da un grande tenta sul marrone chiaro, abbastanza spessa, la ragazza la fece scorrere di lato e quello che si parò dinnanzi al giovane fu un enorme planisfero dipinto su tutta la parete.. rimase a fissarlo per alcuni secondi, era enorme, quella ragazza non era un sprovveduta, aveva già preso parte a viaggi e spedizione, quella pittura ne era la conferma. La ragazza salì poi su una cassa di legno, per osservare meglio una parte del planisfero, e metterla a confronto con la mappa, Nathan si avvicinò a lei guardando anch’esso.. i suoi occhi viola analizzavano entrambe le mappe, cercando di far combaciare le varie forme della terra, il suo intuito l’aveva portata sulle coste dell’america centrale, verso il venezuela, c’erano parecchi isolotti, fra cui una che passò sugli occhi del ragazzo, Tortuga.. Fiume...fiume... niente dell’isola disegnata sulla mappa non ve ne era traccia.. che avesse sbagliato intuizione? Confusa abbandonò lo sguardo dal planisfero sedendosi sulla cassa, era pensierosa.. troppo pensierosa.. Non capisco... Nathan prese cosi la mappa e avvicinò lo sguardo a quelle coste, quella zona era bagnata dal mar dei caraibi, mare dove la maggior parte dei pirati navigava, un mare ricco di tesori e misteri, poteva essere l’intuizione giusta, come anche la presenza dell’isola di tortuga, famoso porto di pirati, ma allora pechè non combaciavano? Gli occhi blu del ragazzo cercavano di sovrapporre tutto il territorio della mappa sul planisfero.. molti dettagli sembravano simili , se non uguali addirittura.. -aspetta..- qualcosa non tornava.. non molto distante dall’isola di tortuga vi era un complesso di isole minori, che andava via via verso il centro , verso Nicaragua.. sembrava lo stesso complesso disegnato sulla mappa, ma di quelle varie isole sul planisfero, una non compariva all’appello, proprio l’isola dove ci sarebbe stata la bussola.. -vedi..- disse rivolgendosi alla ragazza pensierosa.. -la nostra isola dovrebbe essere qui- disse accentuando l’ultima parola, con il dito un puntò sul planisfero.. -e invece non c’è.. e se fosse un’isola sotto incantesimo? Non apparirebbe sulle mappe normali.. sarebbe introvabile o quasi- quell’isola infatti era ben nascosta dalle altre disegnate sulla mappa, che la contronavano come a volerla difendere, lanciarsi ad un ricerca cieca sarebbe stato un suicidio per qualunque marinaio, ma loro avevano la via, sapevano il punto esatto dell’isola.. per comiciare doveva raggiungere un luogo non lontanto da quell’arcipelago, e Tortuga sarebbe stato il punto perfetto, magari riuscivano a rimediare anche qualche informazione sui pirati, e su alcune delle loro maledizioni.. cosa avrebbe fatto l’esploratrice?
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