Bacheca Hogsmeade, Hogsmeade per gli Studenti del I Anno

Il grande orologio della scuola aveva da poco suonato i cinque rintocchi. Erano solo le cinque del pomeriggio era già buio, ma in quel periodo dell’anno era più che normale. Si strinse nel mantello nero, mentre scendeva l’ultima rampa di scale verso il piano terra. Il suo sguardo si spostò su due ragazzini che si sbaciucchiavano nell’atrio. Sollevò gli occhi al cielo in una espressione di disappunto.

-Ehi! Voi due, non siete troppo piccoli per certe smancerie?-

Aggrottò le sopraciglia, era incredibile la sfacciataggine di certi ragazzini. Per loro era normale assumere certi atteggiamenti a scuola, nel bel mezzo dell’atrio dove studenti e professori passavano di continuo.

-L’educazione l’avete chiusa nel baule insieme al buon senso?-

Dire che era ironica era dire poco, quella frase raggiungeva il sarcasmo. N’è un per favore, n’è altro. La ragazza aveva pronunciato la parola “scusa”, ma per come era stata detta aveva poco a che vedere con le scuse, era un intercalare per assicurarsi che li avrebbe portati ad Hogsmeade.
E doveva fare da babysitter ad una coppietta di primini?

-Questa è una scuola e ci si comporta con ritegno. Certe smancerie riservatele per altre occasioni-

Li osservò per qualche secondo, quando un’altra voce, proveniente dalle sue spalle la costrinse a voltarsi

-Ciao Mary-

Tornò a guardare i due ragazzini

-Che ci dovete andare a fare ad Hosmeade?-

Rimase esterrefatta, volevano fare una passeggiata come una coppietta felice? E lei doveva fare da balia a quei due? Almeno si erano scusati, sebbene il ragazzo non sembrasse tanto convinto

-Una passeggiata, eh-

Ci pensò un attimo, ma giusto un attimo. Il pensiero di stare dietro a due ragazzini del primo anno intenti a tubare, passando da una vetrina all’altra o stando seduti davanti ad una cioccolata calda non le piaceva per niente.
Fortuna che c’era Mary lì

-Se vuoi sono tutti tuoi-

Disse rivolta alla Prefetta di Grifondoro.

Mary non sembrava molto felice di accompagnare la coppietta, ma aveva le idee chiare su come farli comportare.

-Vedo che hai la situazione sotto controllo-

Constatò ammirata. Indietreggiò di qualche passo approfittando della disponibilità della Prefetta

-A buon rendere Mary. E voi due fate i bravi-

L’aveva scampata per un pelo, le dispiaceva un po’ per Mary, ma infondo era stata lei ad offrirsi volontaria. Camminando sempre a marcia indietro rivolse a Mary un’espressione di scusa unendo i palmi delle mani ed abbassando lievemente il capo. Poi si voltò diretta verso i sotterranei.