Bacheca Hogsmeade, Hogsmeade per gli Studenti del I Anno

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Vale de ts
view post Posted on 17/11/2011, 15:59




Cosa era successo? Si alzò dal letto massaggiandosi la testa. Si era addormentato con la piuma d'oca in mano, e aveva lasciato sbavature di inchiostro su tutte le pergamene che aveva davanti.
Perfetto, avrebbe dovuto iniziare da capo Incantesimi e Pozioni. La bacchetta giaceva in un angolo, vicino al suo pacchetto di fazzoletti.
*Maledetto raffreddore*
E oltretutto, quello era il giorno in cui lui doveva accompagnare i giovani ad Hogsmeade, insieme alla sua collega Mary.
Doveva fare dannatamente di corsa, mancavano cinque minuti all'ora X, le 17.00, e non poteva permettersi di far tardi.
*Questa volta mi toglieranno la spilla, me lo sento.*
In due secondi netti, già si era fiondato giù per le scale. A metà tra il Secondo ed il Primo Piano, scoccarono le famigerate Cinque del Pomeriggio. Ecco, aveva perso l'appuntamento per Hogsmeade.
Nonostante ciò, continuò a correre, sperando di trovare qualche ritardatario per permettersi di andare al villaggio in ogni modo, e dar prova di non essere un nullafacente.
Per fortuna, una Corvonero non si era unita alla piccola carovana che era andata già con Mary.

"Ritardo, eh? Andiamo, ma la prossima volta, esigo pun-tua-li-tà."
Come se fosse la ragazza, ad aver bisogno di una sveglia.
Bah, sarebbe andato senza troppe storie. Se avesse fatto qualche disastro, aveva recuperato abbastanza energie per portarla, appesa per le orecchie, in un ufficio.
Si mise le mani in tasca, e si incamminò, seguito dalla giovane, verso Hogsmeade.
 
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Evelyn Bellard
view post Posted on 28/1/2012, 21:06




Gli studenti del primo anno dovevano essere accompagnati da un prefetto o da un caposcuola per poter andare a Hogsmeade.
Si ritrovavano ogni giorno al piano terra, di fronte all'annuncio appeso alla bacheca.
Per quello, avevo sceso con calma le scale ed ero arrivata lì: l'appuntamento era alle 17 in punto.
Erano le 16:56... Non c'era alcun motivo di avere fretta: ero già nel luogo di incontro.
A breve sarebbe arrivato qualcuno che mi avrebbe accompagnata,
ma per ora non c'era ancora nessuno oltre a me...
Ero arrivata molto in anticipo perchè non volevo rischiare di fare tardi.
Speravo che arrivasse qualcun'altro studente: non mi entusiasmava molto l'idea di andare da sola con un prefetto/caposcuola...
Mentre aspettavo speranzosa, dondolandomi un po' sulle gambe, notai una piccola panchina di pietra attaccata al muro.
Mi avvicinai e mi sedetti sulla dura e fredda pietra, in attesa di qualcuno col potere di accompagnarmi.
Non vedevo l'ora di andare a Hogsmeade... Specialmente a Mielandia, il famoso negozio di dolci.
In effetti non capivo perchè era vietato agli studenti del primo anno, ma sicuramente ci sarà stata una buona ragione...

 
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view post Posted on 13/4/2012, 21:11
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Il caposcuola era di ottimo umore. Quel giorno non aveva impegni scolastici, particolari oneri o promesse da mantenere. Si era alzato di buon'ora e indossata la divisa con la spilla da caposcuola aveva lasciato il dormitorio senza una meta precisa. Avrebbe per una volta girovagato per il castello, indagato l'esistenza di possibili passaggi segreti come i tanti vociferavano. Non ne aveva avuto mai il tempo. Così occupato con le lezioni, le ronde e gli oneri che la promozione comportavano aveva infine realizzato di aver bisogno di tempo da dedicare a se stesso. Gli intenti eran quelli di rilassarsi ma la noia e inoperosità si erano assai presto rivelati pessimi compagni. Aveva finito immediatamente per rintanarsi nella biblioteca, laddove erano celati vecchi, bellissimi ricordi. Aveva letto, discorso con il bibliotecario ma quando l'orologio su nella torre di Astronomia battè le sedici, Sirius si ricordò di una possibile alternativa, sicuramente più interessante di quello sterile e ozioso intrattenersi. Con cortesia si congedò dal suo interlocutore e varcando la soglia della biblioteca si ritrovò in poco tempo nel corridoio del quarto piano. Proseguiva tranquillamente senza far caso ai primini che improvvisamente arrestavano la loro corsa, nell'accorgersi della sua presenza. Proseguivano a quel punto lentamente, con il fiatone più che evidente, sperando che il serio, cupo caposcuola li lasciasse andare senza proferir parola. Sirius ne sorrise. Vederli ansimare, incedere lentamente, chinare il capo per evitare sguardi ammonitori, lo divertiva incredibilmente. Voltò l'angolo e prese le scale per dirigersi al grande portone oscuro, varco del castello. Lì avrebbe trovato qualche primino in attesa di esser accompagnato a Hogsmeade. Il resto della giornata lo avrebbe trascorso nel piccolo e caratteristico villaggio.
Al suo arrivo scorse una concasata, seduta su una piccola panchina di pietra. Non c'erano altri studenti in vista.

Ciao Evelyn
disse guardando la fanciulla in volto. Si ricordava di lei.
Sei qui per la passeggiata a Hogsmeade?? Se non ci sono obiezioni avrei piacere di accompagnarti. Devo fare qualche acquisto ma non credo ci siano problemi nel farti da accompagnatore.
aggiunse
Che ne dici?

 
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Evelyn Bellard
view post Posted on 15/4/2012, 10:26




Come previsto, dopo pochi minuti di attesa, arrivò qualcuno con l'incarico di accompagnare i primini a Hogsmeade. La mia gamba destra si muoveva in su e in giù molto velocemente, ma smise subito quando scorsi la figura di Sirius, il nostro caposcuola che avevo avuto l'onore di conoscere durante gli allenamenti e le partite di Quidditch. Mi ricordavo bene di lui, delle sue grandi abilità, ed ero più che certa che fosse un ottimo Caposcuola. Il fatto che fosse lì per accompagnarmi ne era la prova.
-Ciao Sirius!-
Dissi cordialmente al ragazzo, rispondendo al suo saluto. Ero un po' imbarazzata. Non sapevo come comportarmi,in fondo lui copriva un ruolo molto importante, non era un comune studente. E poi non lo conoscevo neanche abbastanza da potergli parlare come se fosse un mio amico. Dovevo trattarlo con più riguardo... Mi alzai dalla panchina dove sedevo, un po' perchè se era davvero lì per accompagnarmi dovevo farlo obbligatoriamente, un po' perchè quelle pietre erano davvero fredde e molto scomode. Sirius parlò di nuovo, con molta calma e, forse con troppo entusiasmo, non feci attendere affatto la mia risposta.
-Sì, sono qui per la passeggiata... Mi farebbe molto piacere essere accompagnata da te.-
dissi sorridendo al ragazzo. Sarebbe stata una giornata davvero interessante. Almeno dal mio punto di vista: per il Caposcuola sarebbe stata comune come tutte le altre, niente di speciale. Ma se anche lui doveva fare acquisti, almeno non si sarebbe annoiato... Comunque non abbassai lo sguardo: non volevo fargli vedere che ero un po' tesa. Mantenni la testa alta e continuai a sorridere al giovane per poi aggiungere:
-Per me possiamo andare...-
Non volevo sembrare frettolosa, ma già sentivo il buon profumo dei dolci di Mielandia nelle narici.

 
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Hedea Cherley
view post Posted on 16/8/2012, 20:02




Hedea girovagava per il corridoio del primo piano quando notò la bacheca degli avvisi.
Si avvicinò per dare un'occhiata e vedere se poteva esserci qualcosa di interessante, lesse attentamente:
"Hogsemade per i ragazzi del primo anno".
[Wow...] Pensava. Hedea sapeva anche di Hogsmeade, suo padre gli e lo aveva accennato vagamente, era curiosa di visitare quel posto.
La sua faccia si imbronciò un pò quando vide che l'appuntamento per andare ad Hogsmeade era alle cinque in punto ed erano quasi le sei e mezza.

[ Ah! Sono in ritardo... domani mi presenterò puntuale...]
Il giorno dopo Hedea scese alle 4.50, esattamente dieci minuti prima del ritrovo sperando in qualche modo di riuscire a raggiungere Hogsmeade il giorno stesso.
Aspettò le cinque in punto pronta per iniziare la sua passeggiata per Hogsmeade.
 
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Luna Evans
view post Posted on 16/8/2012, 21:26




Luna era di buonumore, quel giorno. Del resto, aveva terminato i compiti, cosa c'era di meglio di un pomeriggio libero?
Sapeva di doversi recare al piano terra per accompagnare eventuali primini ad Hogsmeade, ma non le dispiaceva: una passeggiata avrebbe fatto bene anche a lei.
Fu così che, alle 17 in punto, scese le scale che la portarono al piano terra: notò una studentessa posizionata davanti alla bacheca dov'erano soliti riunirsi gli studenti in attesa di un accompagnatore per Hogsmeade.

-Buon pomeriggio!-
Salutò allegramente.
-Sono Luna Evans, Prefetta di Corvonero. Se non c'è nessun altro da accompagnare, possiamo anche andare. Va bene?-
Esordì in direzione della studentessa.

Bene, rispondi qui e, dopo di che, apri direttamente ad Hogsmeade. Ricorda di specificare che ti accompagno io. Se vuoi posso intervenire nella role, a tua discrezione.


 
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Hedea Cherley
view post Posted on 16/8/2012, 21:40




Guardandosi intorno nell'attesa notò che un prefetto era arrivato li davanti per accompagnare i primini ad Hogsmeade, salutò Hedea con gentilezza e poi diede la sua disponibilità per accompagnarla.
A quanto pare c'era solo Hedea da accompagnare, non che le dispiacesse.

* Ehm... si a quanto pare ci sono solo io, possiamo andare ! Mi piacerebbe visitare mielandia, piccole spese e una passeggiata...*
Le fece un sorriso per ringraziarla e poi si incamminò insieme a lei verso Hogsemade.

Certo intervieni pure quando vuoi :)
 
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• Nicki :)
view post Posted on 28/8/2012, 20:38




Quel venerdì pomeriggio c'era il sole e poche nubi oscuravano il cielo, il Grifondoro aveva finito i suoi compiti prima del previsto e se ne stava a ciondolare nella sua Sala Comune. Non gli andava di rimanersene chiuso tra quelle quattro mura con quella bella giornata, ergo decise di recarsi ad Hogsmeade per fare qualche acquisto. Voleva comprare delle Cioccorane: le sue scorte erano già finite da un pezzo e il suo album esigeva altre figurine. Inoltre avrebbe curiosato tra gli scaffali di BiblioMagic in cerca di qualche lettura interessante.
Era ancora presto, l'appuntamento come sempre era previsto per le cinque davanti alla bacheca del piano terra. Mancavano poco più di 30 minuti e Bradley ne approfittò per vestirsi e darsi una sistemata. Indossò una maglietta a maniche corte, una felpa leggera e dei pantaloni chiari. Quando fu pronto uscì dalla Sala Comune e cominciò a scendere le scale con 10 minuti di anticipo, dopotutto la Torre di Astronomia non era così vicina e a lui piaceva essere puntuale. Arrivato a destinazione, infatti, non c'era nessuno eccetto lui. Attese pazientemente, sperando che qualche studente si unisse a lui per tenergli compagnia. In effetti l'idea di trascorrere un'ora scortato da un Professore, un Caposcuola o un Prefetto non lo entusiasmava molto, per questo preferiva recarsi ad Hogsmeade in compagnia di altri ragazzi. Del resto continuava a non capire perché i primini non potessero visitare la cittadina da soli, era una bella seccatura doverci andare con l'obbligo di tornare al castello dopo solo un'ora.
Diede uno sguardo all'orologio: mancavano pochi minuti ormai...
 
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Evelyn Bellard
view post Posted on 2/10/2012, 13:24




Durante una bella giornata come quella non potevo che essere di buon umore. Era venerdì, il secondo giorno della settimana che preferivo, e il sole splendeva nel cielo. Decisi di dedicare quella giornata priva di particolari impegni per fare una girata ad Hogsmeade. Da quando avevo iniziato a collezionare le Figurine delle Cioccorane non riuscivo ad evitare di recarmi periodicamente da Mielandia a comprarne ancora. Mancavano pochi minuti alle cinque quando raccattai i pochi Galeoni che avrei forse speso e li infilai in tasca disordinatamente, per poi scendere veloce le scale a chioccola che mi avrebbero portata in Sala Comune. Da lì, oltrepassai il ritratto e scesi di corsa la scalinata principale, fino ad arrivare al piano terra.
Sbadatamente, girai la testa e vidi un ragazzo aspettare di fronte alla Bacheca degli avvisi. Guardai l'orologio: con molte probabilità stava aspettando di essere accompagnato ad Hogsmeade da un Prefetto o da un Caposcuola. Ricordavo bene il pomeriggio che avevo passato in compagni di Sirius, il mio primo pomeriggio ad Hogsmeade. E ricordavo anche l'eccitazione che provavo quel giorno e il poco entusiasmo all'idea di essere accompagnati da un Prefetto/Caposcuola/Docente... Eppure ero lì, che facevo marcia indietro diretta proprio da quella parte. Notai che il ragazzo apparteneva alla casata di Grifondoro... Il suo volto mi era familiare, forse ci eravamo incontrati, ma mi presentai comunque.

Ciao! Sei qui per andare ad Hogsmeade? Dissi con un sorriso, cercando di farlo sentire a suo agio.
Piacere, sono Evelyn Bellard. Se non aspetti nessuno per me possiamo andare...
Continuai tendendogli la mano. Ora ricordavo il suo nome: era Bradley, ma il cognome mi sfuggiva ancora. Pazienza, ci saremmo conosciuti durante quel pomeriggio. Aspettai la reazione del ragazzo, guardando in giro, per capire se si stava avvicinando qualcun'altro alla Bacheca.
 
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• Nicki :)
view post Posted on 6/10/2012, 16:46




Gettò uno sguardo all'orologio, storcendo le labbra. Il piano terra era piuttosto affollato, ma a quanto pareva nessuno studente del primo anno era interessato a recarsi ad Hogsmeade. Possibile che tutti avessero di meglio da fare durante un soleggiato venerdì pomeriggio? D'un tratto una ragazza, il cui volto gli era familiare, si avvicinò al Grifondoro presentandosi ed esortandolo ad avviarsi. Impiegò poco tempo a riconoscerla: era Evelyn Bellard, il Prefetto della sua Casa. Non le aveva mai parlato di persona, ma ovviamente la spilla che indossava sul petto gli conferiva una certa popolarità. Trasse un sospiro di sollievo, sebbene avrebbe preferito che altri primini si unissero a lui, la compagnia di una Grifondoro non era affatto sgradita. Infondo non si passavano molti anni e probabilmente non si sarebbero create situazioni d'imbarazzo come nel caso in cui ad accompagnarlo fosse stato un Professore. Notò che la ragazza non l'aveva chiamato per nome, dunque si presentò a sua volta abbozzando un lieve sorriso:
- Piacere mio Evelyn, io sono Bradley Barnes... Grifondoro -
Non era sicuro che la ragazza sapesse che erano concasati, per cui fece per sottolinearlo mentre rispondeva alla sua stretta di mano.
- Mh, ormai credo che non si presenti più nessuno.. anche per me possiamo andare –
Dopo essersi guardato intorno nella speranza che qualche eventuale ritardatario li raggiungesse, Bradley si voltò in direzione dell'uscita e cominciò a camminare al fianco di Evelyn.

Scusa il ritardo, problemi alla connessione <_<
 
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view post Posted on 17/12/2012, 16:32
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Sometimes I can feel my bones straining under the weight of all the lives I'm not living.

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»Niahndra Alistine
La punta della stilografica raschiò la pergamena vergandola di sottili parole, la mano si muoveva velocemente e quasi a scatti facendo attenzione a non sbafare l'inchiostro, come spesso invece le capitava; ormai era passato un anno e ancora rimpiangeva le sue amate biro colorate, o persino un pennarellino a punta fine perché, dannazione, non c'era volta che non macchiasse il foglio mentre scriveva.
Lasciò penzolare pigramente una gamba dalla sedia intingendo nuovamente la punta nell'inchiostro; doveva darsi una mossa se voleva finire il compito di Incantesimi per l'indomani, la data di scadenza. Perché si ritrovasse sempre all'ultimo, non se lo sapeva davvero spiegare, continuava a rimandare e rimandare, soprattutto gli obblighi più noiosi; era la forza di volontà a mancarle in quel particolare periodo, uno stimolo se così si voleva dire. La Tassina sbuffò rumorosamente guadagnandosi un'occhiataccia da parte della bibliotecaria - la terza nel giro di quaranta minuti -, forse tentare di studiare lì non era stata un'idea così grandiosa, quel silenzio invece che indurla a concentrarsi, riusciva solo ad invogliarla a chiudere le palpebre, man mano più pesanti.
*Ehi, bell'addormentata, sveglia.* Si tirò un pizzicotto sulla coscia per riacquisire un minimo di lucidità mentale, e un sorrisetto tirato si dipinse sulle sue labbra quando la mente corse a quello strano pomeriggio in cui ci era andata maledettamente vicina, a conoscere la bella Aurora. *Vuoi darti una mossa oppure no?* Scelse deliberatamente di ignorare quella domanda che il cervello le aveva posto in un picco di diligenza, certa che la risposta sarebbe stata comunque e inevitabilmente "no"; oramai lo sapeva per esperienza, era inutile stare a rimuginare sui libri se tanto le mancava la carica: stava solo perdendo tempo sperando di imparare tutto per osmosi, tanto valeva impiegare quel tempo in attività più utili, no?
*Tipo?* Tipo tutto, considerata la piega che aveva preso quel pomeriggio. Si guardò attorno in cerca di ispirazione, finché con uno scatto deciso non chiuse il libro e si alzò pronta a tornarsene in camera; la bibliotecaria la salutò al settimo cielo, grata probabilmente che Nia fosse dell'opinione di averla importunata abbastanza. I corridoi erano gremiti di chiacchiericci futili e vani che non mancavano di ricordarle quanto il Natale fosse vicino, era tutto un invitarsi e scambiarsi doni a vicenda, tutta quell'allegria riusciva persino ad irritarla; cos'aveva di tanto speciale quella data se comunque non avrebbe potuto passarla con i familiari, come la tradizione suggeriva? Oh no, lei rimaneva lì in disparte, spettatrice muta della trepidazione altrui, consapevole del fatto di doversi rassegnare all'idea di esserne esclusa, ancora una volta; ancora una maledettissima volta. Qualcosa all'altezza del petto si strinse con violenza improvvisa, stritolando quello che si presupponeva essere il suo cuore, l'ennesima fitta dolorosa che le ricordava di averne ancora uno sotto quegli spessi strati di ghiaccio con cui lo aveva avvolto; sperava di tenerlo al riparo, lontano da ogni sofferenza, ma di tanto in tanto qualcosa si incrinava là dentro, minacciando di annientarla una volta per tutte.
Lo sguardo ceruleo cadde su due ragazze un poco più grandi di lei intente ad emettere gridolini molesti che rasentavano acuti inimmaginabili mentre una terza più silenziosa, ma visibilmente eccitata, scartava in fretta e furia un pacchetto regalo tutto colorato; la Tassina si fermò di botto, beccandosi qualche accidente da parte di chi camminava proprio dietro di lei ma non se ne curò più di tanto: un campanello d'allarme si era accesso all'istante nella sua mente, un promemoria urgente a cui ancora non aveva dato ascolto da un paio di settimane a questa parte. L'aveva accantonato, semplicemente, come con i compiti di Incantesimi, in attesa del momento propizio; si rese conto che con tutta probabilità quel momento era arrivato: fra i due mali, avrebbe scelto quello minore. Era da tempo che si era promessa di cercare una piccolezza da regalare a Leah, un dono - con la scusa del Natale - per poter esprimere ciò che non riusciva a dire a parole; qualcosa di semplice e diretto, com'era suo solito, ma che la ragazzina avrebbe sicuramente compreso.
Solo che come le capitava sempre, non aveva alcuna idea di cosa regalarle. Aveva sceso le scale, intanto, e si era fiondata in camera a tutta velocità impiegando giusto un paio di minuti per prendere qualche spicciolo, la giacca e la sciarpa e rapida com'era arrivata, ne uscì; un'occhiata veloce all'orologio da polso la rassicurò, aveva ancora tempo per fare una scappata ad Hogsmeade, sempre che ci fosse qualcuno disposto ad accompagnarla. Maledisse nuovamente quelle scale e il dormitorio nei sotterranei, così dannatamente fuori mano e raggiunse la Bacheca vicino all'ingresso principale con il petto ritmato da un imbarazzante accenno di fiatone.
*Cavolo, meno male eri atletica, Nia.* Sì ignorò e tornò a guardare quelle lancette sottili: mancava poco alle cinque.
©ode by •Sbiru


Ringrazio chiunque avesse voluto fare da baby-sitter (?), ma sto aspettando quel masochista di Horus
 
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view post Posted on 18/12/2012, 21:33
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Ci mancavano un monocolo, due bei baffoni e un fazzoletto chic al collo.
E Horus si sarebbe detto lo stereotipo del vecchio Lord inglese alle prese con la sua sacrosanta ora del tè. Appoggiato al morbido schienale della poltrona della Sala Comune, davanti al caminetto acceso, il Prefetto si beava di quella pace, di quel piacevole calore e di quella bevanda di cui non avrebbe mai fatto a meno. I rotoli di pergamena contenenti i compiti giacevano abbandonati e completati sul tavolo della scrivania e il ragazzo si godeva quel momento di riposo; poco importava di quanto pisquano potesse sembrare agli occhi altrui. Niente, NIENTE avrebbe potuto interrompere la sua pausa.

Niente a parte la spilla che portava al petto. E la sfiga, immancabile.
Un veloce scambio di parole col collega che passava di fretta, tutto preso dai suoi esami, ed ecco che il suo angolino di pace da vecchio dentro andava irrimediabilmente perduto (almeno per quella giornata), sostituito da un "Sì certo, me ne occupo io!" mentre la testa pensava "NO COL CAVOLO. ABBANDONA I MARMOCCHI AL LORO DESTINO". Del resto non era mica l'unico Prefetto in quella scuola.
Ma la coscienza, quell'infame traditrice, gli ricordava che era quasi Natale e che molti dei suoi colleghi (mica scemi) avevano dato forfait rifugiandosi nel dolce far nulla delle proprie casette. Presto sarebbe toccato anche a lui, ma non in quel momento. Si maledisse e finì in un sorso — sacrilegio!— il suo Earl Grey, alzandosi poi di scatto e abbandonando la tazza vicino le pergamene.

*Addio pacchia, ti ho voluto bene...*
Il tempo di arraffare il mantello e gettarselo sulle spalle, allacciando le chiusure argentate, e indossare la solita Maschera, e Horus si ritrovò a risalire le scale che portavano al Piano Terra.
*Magari* si disse in uno slancio di inaspettato ottimismo *Non c'è nessuno...*
Insomma, faceva freddo, era inverno e il Castello, nonostante gli spifferi, ispirava di certo più calore di una gita ad Hogsmeade, no?
No.
Il ragazzo poté scorgere in lontananza il profilo di una minuscola figura al suo confronto, che attendeva distratta sotto la Bacheca Avvisi.

*Vabbè, ci hai provato, Ra.*
Man a mano che si avvicinava, tuttavia, riconobbe la figurina per Niahndra Alistine, non solo concasata, ma anche compagna di squadra. Se non altro, si ritrovò a pensare Horus, era un volto conosciuto. Che poi si trattasse proprio di quella fanciulla, che nel suo corpicino nascondeva una grinta (più o meno aggressiva) che quasi lo spiazzava, era un dettaglio. Avrebbe scortato un'adorabile (?) cucciolo di tigre. Sollevante.
Le si avvicinò e la salutò con un sorriso cordiale, proprio quando le lancette si allineavano sul piccolo numero cinque dell'orologio della ragazza.

« Ehi, ciao. Sei da sola o stiamo aspettando qualcun altro? » Ma una rapida occhiata d'intorno gli bastò per constatare che, fortunatamente, Niahndra era da sola. Si avvicinò al portone e poi, voltandosi verso la ragazza disse:
« A questo punto, prima che si faccia troppo tardi » *E prima che ci si accolli qualche piattola...* « Visto che già la luce è andata a farsi benedire, direi di andare. Dopo di te... »
Fece forza col braccio e aprì un'anta del portone, che si spalancò cigolando. Fuori un profumo d'inverno e il cielo al tramonto li attendevano.



Mia cara tigre, quando vuoi apri pure ad Hogsmeade :fru:
 
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Hedea Cherley
view post Posted on 1/3/2013, 00:20




Passò un pò di tempo dalla prima gita verso Hogsmeade di Hedea.
Se la ricordava molto bene. Ormai l'equilibrio nella vita ad Hogwarts per Hedea si era stabilito, le lezioni erano una routine, come tutto il resto. Hedea si sentiva rilassata all'idea che adesso riusciva a prendere tutto più serenamente.
Finalmente riuscì a trovare un spazio di tempo e decise di usufruire di questo tempo per un'altra gita ad Hogsmeade. Pechè no?
Si recò al primo piano davanti alla bacheca e aspettò con ansia le 17.00, sperando che i prefetti o chi per loro non tardassero.
 
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Melody Jackson
view post Posted on 1/3/2013, 18:58




Era un pomeriggio nevoso. La neve aveva già incominciato a attaccarsi al terreno,formando un lieve strato di appena 2 centimetri. Avevo perso ogni speranza,quando aveva smesso di nevicare ,e la prospettiva di andare a Hogsmeade si era ripresentata. Ero in perfetto orario,mancavano appena 30 minuti all'ora stabilita. Feci una doccia veloce ,poi indossai un maglione dei corvonero e un giaccone bello caldo,con cappello grigio ,sciarpa della mia casata e un paio di guanti rossi che avevo ricevuto per Natale. Mi diedi un'ultima sistematina ai capelli,prima di scendere verso la sala Grande. Chiesi l'ora a un serpeverde. Mancavano meno di cinque minuti,quindi affrettai il passo. Quando arrivai nei pressi dell'annuncio,ero in leggero anticipo,nulla mi vietò quindi di togliermi il cappello per stare più comoda,in attesa di qualche accompagnatore benevolo
 
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view post Posted on 1/3/2013, 19:02
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Da quando era stato nominato caposcuola, Sirius non aveva molto tempo da dedicare a se stesso eppure quando si presentava la fortuita coincidenza di un'ora buca o l'assenza di impegni scolastici ne approfittava senza battere ciglio specie per godersi una lunga e rilassante passeggiata nelle vie di Hosgmeade. Stava quindi per varcare la soglia dell'ampio portone scuro della scuola quando si accorse della presenza di due studentesse in attesa nei pressi della bacheca.
Non se la sentì di ignorarle sopratutto perchè sapeva quanto prefetti e insegnanti fossero impegnati. Un brutto presentimento gli suggerì che le poverine avrebbero aspettato invano e non poteva permetterlo.
Si bloccò improvvisamente e rivolgendo uno sguardo alle fanciulle accennò un sorriso proferendo poi solo poche parole.

Hosgmeade? Potete venire con me se vi va.
Non sapeva se la sentivano di seguire un caposcuola grifondoro ma ci aveva provato. Approfittarne spettava a loro.



Aprite la discussione a Hogsmeade e divertitevi. Ricordatevi di specificare che siete accompagnate. Buon Divertimento ;)
 
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123 replies since 27/6/2011, 10:15   4333 views
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