| Che ore erano? Le quattro e quaranta del pomeriggio. Berenice chiuse il libro, così poteva bastare; avrebbe ripassato ancora un po' al suo ritorno. Prese al volo la tracolla sul pavimento in cui aveva diligentemente messo i pochi spiccioli che le rimanevano dall'acquisto del materiale scolastico e uscì dalla Sala Comune. Mentre saliva le scale cercò di sistemarsi i capelli in un'unica, spessa treccia: doveva essere presentabile, se voleva fare una figura decente al fianco di Tessa. Sì, perché quella mattina, di ritorno dalle lezioni, aveva trovato un biglietto nella stanza in cui la Concasata le chiedeva di visitare assieme a lei Hogsmeade, fissando come luogo d'incontro il portone d'ingresso e come ora le cinque in punto. Subito era rimasta interdetta: a tutti gli studenti del primo anno era vietato andarci, perché Tessa le chiedeva una cosa del genere? Comunque, non presentarsi all'appuntamento sarebbe stato da maleducati, e lei non vedeva l'ora di poter chiacchierare di nuovo con l'amica, magari sarebbe anche riuscita a chiarire quel dubbio che l'assillava: non voleva certo far perdere punti alla Casata, e neppure lei le sembrava il tipo da infrangere le regole con tanta leggerezza. Ora era al primo piano, durante il tragitto aveva tenuto gli occhi bene aperti, ma non aveva notato Tessa da nessuna parte, sperava fosse già là, non voleva ritrovarsi da sola davanti all'ingresso principale di Hogwarts, non si sarebbe sentita a suo agio. La distanza fra lei e la sua destinazione si accorciava sempre più, nel frattempo pensava a come persuadere l'amica a passare il pomeriggio da qualche altra parte; non sarebbe stato divertente come visitare un luogo sconosciuto, ma sicuramente molto più sicuro di sfidare il caso. Ecco, era finalmente arrivata. Si guardò intorno; non c'era anima viva, era sola soletta come aveva temuto. Quanto tempo era passato dalla sua partenza? Immaginava non tantissimo: doveva essere in anticipo di qualche minuto, che noia. Be', sempre meglio di presentarsi in ritardo. Osservò nuovamente l'ambiente, alla ricerca di qualcosa da fare; notò dietro di lei, appesa a una parete, una bacheca con qualche pergamena ingiallita attaccata sopra. Si avvicinò per poter leggere e subito le saltò all'occhio un avviso indirizzato agli studenti del primo anno: si trattava di un annuncio in cui era scritto a chiare lettere che alle cinque del pomeriggio, avrebbero potuto accedere a Hogsmeade se accompagnati da un Prefetto, Caposcuola o professore. Ecco tutto spiegato, non avrebbe dovuto dubitare di Tessa, probabilmente lei già sapeva del permesso e voleva sfruttare l'occasione. Sperava che lei conoscesse discretamente il luogo che si apprestavano a visitare: il padre non le aveva raccontato molto al riguardo, sicuramente perché non pensava ci sarebbe andata il primo anno. Pazienza. Si appoggiò al muro; ora doveva solo aspettare che arrivassero l'amica e qualcuno che vigilasse la loro uscita.
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