Candle in the wind, Nottata di Pattugliamento

L'incanto non sortì l'effetto sperato. Le radici non mollarono la presa, erano sbucate magicamente dal terreno ed un semplice Relascio non le avrebbe respinte.
L'Auror rimase imprigionato ma aveva tutto il tempo di elaborare una nuova e diversa strategia, la vecchia se ne stava immobile, il capo rivolto verso di lui, gli occhi serrati.
Voci concitate provenivano dall'interno del negozio di candele, poi Amilcar si affacciò all'entrata.

"Sei un medimago?"

La domanda pareva una supplica ma l'espressione dell'uomo tradiva l'impazienza per averlo trovato ancora lì, in mezzo alle radici.

Comparvero tre figure, dalla sua postazione Hideto non poteva vedere molto a causa dell'oscurità ma gli schiamazzi e le risate gli fecero intendere che quelli dovevano essere appena usciti da un Pub. Procedevano a zig zag, appoggiandosi alla parete per mantenersi in equilibrio.

"Oh, guarda Roger ... non ce la faccio a tornare a casa, mi sa che mi sistemo qui. In compagnia"

E senza attendere risposta si distese accanto alla vecchia. Gli altri due, ridendo e scherzando, finirono diritti dritti nella nebula creata da Hideto.

"Santi Numi, basta bere"

Gridò uno dei due, la percezione di trovarsi a testa in giù, con il cielo come pavimento e il pavimento come cielo venne imputata al troppo whisky. I due erano così confusi da non riuscire a capacitarsi mentre il terzo iniziò a russare.

"Ti consiglio di recuperare la vecchia e venire dentro"

La voce di Amilcar sembrava impaziente.

Il corpo esanime della vecchia si alzò dal suolo ed iniziò a muoversi, seguendo la direzione impartitale dalla bacchetta dell'Auror. L'uomo che si era disteso non si accorse di niente, continuando a russare rumorosamente. Gli altri due, invece, lo videro fluttuare ma diedero la colpa all'alcool.

"Boris, dobbiamo smettere di bere"

Ma Boris, a causa dell'effetto della nebula, si voltò dall'altra parte e vomitò.
Il corpo della vecchia passò dalla porta scardinata del negozio e scomparve all'interno.
Amilcar sedeva al capezzale della donna bionda e le teneva la mano. Questa respirava a fatica e presentava, sulle braccia e sul volto, delle bolle bluastre che non facevano presagire niente di buono.

Amilcar annuì preoccupato.

"Si, credo si tratti di veleno. Qui dentro ne fanno parecchio uso, per via delle candele. L'esplosione deve averne sprigionato un po' nell'aria"

Era passato del tempo ma si poteva ancora sentire un odore dolciastro, come quello che si era spanto nel vicolo subito dopo il forte botto.

"Ti prego, fai qualcosa"

L'uomo strinse il braccio dell'Auror, era provato e sull'orlo di una crisi di nervi.