La Rapina, Quest n. 3

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view post Posted on 20/6/2013, 13:16
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Sometimes I can feel my bones straining under the weight of all the lives I'm not living.

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Aveva perso di vista tutto il resto, concentrandosi invece sull'orrida creatura, ma subito dopo aver scagliato l'incantesimo si era guardata rapidamente attorno per farsi un'idea della situazione e della locazione dei presenti; conoscere con chiarezza il terreno circostante e le disposizioni spesso si rivelava essenziale, o per lo meno era ciò che aveva riscontrato nel quidditch, non poteva essere troppo diverso, no?
Kevin era alle prese con Berretto Rosso che lei era riuscita solamente a rallentare, il secondo invece già non si vedeva più e immaginò che se anche si fosse ripresentato, sarebbe passato qualche minuto, almeno; perciò tornò a squadrare la figura ammantata che ancora si trovava ai margini della scena, perché ancora non fosse fuggito non lo sapeva: probabilmente non li riteneva una gran minaccia o magari era solamente avido di godersi lo spettacolo.
Lo osservò per qualche istante, già in precedenza aveva dato modo di dimostrare la bassa opinione che aveva dei due Tassorosso, e se in un primo momento ciò l'aveva fatta innervosire, adesso poteva tornarle utile; iniziò a muovere qualche passo nella sua direzione, pacata, quasi si avvicinasse ad un animale spaurito ostentando differenza, giusto per non indurlo a reagire; tuttavia nella mano destra era ancora ben visibile la bacchetta usata poc'anzi e nonostante la posa semi-rilassata, lei era pronta a muoversi.
Dopo tutto mica doveva compiere una maratona, soltanto abbreviare di poco la distanza dal losco figuro, più per sicurezza che per effettiva necessità; lo aveva osservato attentamente, da quel che si poteva capire l'uomo teneva in mano solamente l'uovo di drago, niente che potesse lasciare presupporre che fosse armato e pronto ad attaccare.
Allora, d'improvviso e cercando di essere il più veloce e precisa possibile, Nia puntò le caviglie dell'individuo, o il punto in cui logicamente avrebbero dovuto trovarsi; forse non era abbastanza vicina per colpirlo in modo offensivo, ma di certo non lo avrebbe lasciato scappare proprio adesso, non dopo la fatica, i misteri e le figuracce, non quando si era sentita punta nell'Orgoglio. Lo avrebbe costretto a rimanere lì, sì, si sarebbe pentito di averla presa così alla leggera, oh eccome.
« Pedès... » Non fu urlato, ma comunque scandito chiaramente, la Volontà che bruciava come poche altre volte, la punta della bacchetta che rapidamente dalle gambe veniva trascinata verso il terreno, una linea continua che avrebbe legato i piedi alla nuda terra.
« ..Plumbeum. » Lo avrebbe fermato, gli avrebbe negato la fuga, nel bene e nel male.
*Non scappi più, adesso.*

 
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view post Posted on 24/6/2013, 22:20
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Il Fato

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E proprio quando il giovane ladro incappucciato si era convinto che vi era la possibilità di scappar via dallo Zoo,la giovane Alistine gli impedì la fuga con un egregio Pedes Plumbeum.
Il ladro aveva sottovalutato quei ragazzini,aveva sottovalutato le abilità magiche dei due studenti e ora più che mai ne stava pagando dazio con i piedi incollati al terreno.
La situazione però non era critica per il tipo. Infatti,seppur bloccato dalla fattura della studentessa, sfoderò la bacchetta dall’interno della felpa attaccando la giovane studente con un raggio verde pallido e facendola volare a diversi metri di distanza da Kevin (-20 PS) il quale, pur avendo castato un ottimo Confundus e intontito il Berretto restante, venne colpito al piede dai denti giallognoli dell’animale il quale oltre a tranciargli di netto la parte superiore della scarpa aveva attaccato la carne del piede(-15 PS).
Proprio quando sembrava esser giunta la fine per i due ragazzi, una vecchia conoscenza venne in loro soccorso.

-Finalmente ti hanno trovato buzzurro!-

Esordì il gestore ,ancor più sudato e pallido di prima. Dopo aver eseguito un Expelliarmus sull’uomo misterioso e avergli fatto volare la bacchetta all’interno di una gabbia poco distante, disse.

-Pensavo alla fine foste scappati. Tutto bene?-

Domandò.
L’avventura dei ragazzi sembrava finalmente finita,ora dovevano solo occuparsi di quel misterioso essere e dell’uovo di drago che aveva rubato.



Kevin Prince Confa
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A terra leggermente intontita.

 
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Accadde tutto in fretta. Kevin non poté far molto, se non osservare e, in un certo senso, subire. Vide Niahndra avanzare verso il ladro incappucciato con la bacchetta tesa e, con un perfetto incantesimo, immobilizzargli le gambe. Tuttavia, nonostante avesse gli arti inferiori bloccati, il giovane uomo riuscì a sua volta ad estrarre la bacchetta ed attaccò la ragazza con una fattura. Un raggio dal colorito verde sbalzò Niahndra a qualche metro di distanza dal ragazzo, che nel frattempo era troppo impegnato a fermare quell'odiosa creatura che si ritrovava tra i piedi per poter intervenire in aiuto della compagna. Proprio la sottospecie di nano, seppur confusa dal ragazzo, riuscì a penetrare il cuoio delle scarpe del Tassorosso con i suoi sporchi denti giallognoli e a raggiungere con gli stessi la carne del piede del giovane. Kevin si lasciò scappare un gemito irritato e dolorante, prima di scalciare via con forza quell'odiosissima creatura. Poi, in un momento di maggiore lucidità, si ricordò del ladro, e del fatto che, seppur bloccato, fosse ancora armato di bacchetta. Ma, prima ancora che potesse muovere un dito, una voce stranamente familiare gli arrivò alle orecchie e, quasi fosse apparso dal nulla, il gestore dello zoo, pallido e sudaticcio, fece la sua entrata in scena, disarmando l'incappucciato con un Expelliarmus. Poi, si rivolse ai due ragazzi (Niahndra ancora distesa a terra, mezza intontita).

Pensavo alla fine foste scappati. Tutto bene?

Kevin lo guardò per un momento. Non erano scappati, avevano trovato il ladro. Ma doveva riconoscere che l'arrivo del gestore era stato provvidenziale. Quindi, la sua opinione verso quell'uomo dovette rivalutarsi.

Stiamo bene, grazie.

Rispose il ragazzo, prima di sospirare profondamente. Il suo sguardo si abbassò verso le sue scarpe, completamente tranciate dai denti della creatura. Una smorfia di disappunto apparve sul suo volto, mista a quella di fastidio provocata dal morso che quella sottospecie di nano gli aveva recato sulla pelle del piede. Poi, tornò a guardare il gestore, e fece un cenno col capo in direzione del ladro, immobilizzato e disarmato.

Lei si occupi di quell'uomo...

Disse, prima di voltargli le spalle e, zoppicando leggermente, dirigersi verso Niahndra, ancora distesa a terra. Anche con le scarpe rotte e con la piccola ferita, la raggiunse in fretta e le porse la mano, in modo da aiutarla a rimettersi in piedi.

Stai bene?

Le chiese. Sembrava intontita, ma non doveva aver riportato gravi danni. Probabilmente era stata solo la botta, nulla di allarmante. Avrebbe aiutato la compagna a rialzarsi, poi si sarebbero occupati anche loro del ladro e dell'uovo che aveva rubato. Il gestore lo aveva davvero sorpreso. Sorrise leggermente.
 
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view post Posted on 27/6/2013, 18:57
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La sua bacchetta aveva risposto, pronta e agguerrita, aveva colpito, si disse, tuttavia non ebbe modo di appurarlo perché al di sotto del mantello, il ladro celava una bacchetta e niente gli aveva impedito di puntargliela a sua volta contro e di ripagarla con la stessa moneta; poteva essere prevedibile, di rado un Mago si ritrova senza la sua arma, e forse fu solo l'impaccio dell'Uovo di Drago a far sì che l'attacco di Nia andasse a segno, l'uomo troppo lento nel reagire.
Ma ciò non vietò al raggio smeraldino di scagliarsi contro di lei, rapido, immediato e centrarla in pieno sbalzandola all'indietro allontanandola dal fulcro della questione; la schiena non era nuova a botte del genere, ma di certo non si sarebbe mai abituata, tutt'altro, e per un po' lei dovette tenere gli occhi chiusi giusto per riprendersi un po'.
Le orecchie non registrarono nient'altro e ciò avrebbe anche potuto essere pericoloso se solo qualcuno - e lei ancora non lo sapeva - di loro conoscenza non fosse intervenuto tanto prontamente; il Mago rimaneva comunque immobilizzato e lei si concentrò su quel pensiero, soddisfatta dopotutto di aver ottenuto ciò che voleva, poco importava che adesso si ritrovasse supina a terra.
« Stai bene? » Decisamente troppo vicino per ignorarlo, dunque aprì gli occhi e annuì piano prendendosi qualche istante prima di afferrare la mano che il ragazzo le porgeva e su cui fece forza per rialzarsi e non perdere eventualmente l'equilibrio.
« E'... il gestore? » Forse era ancora un po' sotto-sopra. Cosa si era persa in quel frangente? L'ammantato era ancora fermo lì, dove l'aveva lasciato, ma non brandiva più la sua bacchetta e forse era proprio merito del signore sudaticcio e affannato, che pareva essersi rivolto a loro; non aveva afferrato lo scambio di battute, né le importava. Avrebbe volentieri scagliato un altro incantesimo, tuttavia, si disse, forse era il caso di attendere ancora un paio di minuti, visto che davvero ora la minaccia non sembrava immediata.

 
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view post Posted on 2/7/2013, 20:32
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Il Fato

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Dopo aver disarmato il ladro,il gestore dello Zoo,prima prese dalle mani dell’incappucciato l’uovo di drago e poi fece spruzzare alla sua bacchetta delle scintille color rosso fuoco.
Dopo alcuni secondi dall'aver effettuato il Periculum,diversi addetti della sicurezza dello Zoo arrivarono di corsa e ,dopo aver sentito il racconto del gestore, presero il ladro e lo portarono lontano dai due giovani Tassorosso.
Svolta la pratica “ladro”il gestore, cercando di sembrare il meno impacciato possibile, andò dai due ragazzi e domandò

-Tutto a posto?-

Senza aspettare alcuna risposta dai due ragazzi disse

-Appena ve la sentite seguitemi,vorrei ricompensarvi per il vostro operato.-

Quindi sorridendo e cercando di non fare perdere le sue tracce ai giovani studenti,il sudaticcio gestore, si avviò verso un gazebo non molto distante dal luogo dove aveva avuto luogo l’incontro con il ladro incappucciato.
Kevin e Nia potevano dirsi soddisfatti per quello che era successo,ce l’avevano fatta ed ora era giunto il momento di ottenere una lauta ricompensa.



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Leggermente intontita.
 
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Era dunque tutto finito? Forse i due ragazzi non se ne rendevano del tutto conto ma avevano appena corso un bel rischio. Se solo il ladro fosse stato un po' meno sfrontato e più sveglio allora il tutto sarebbe potuto andare a finire in maniera diversa. Per fortuna, quindi, che il ladro era leggermente idiota.
Kevin aiutò Niahndra ad alzarsi e, una volta affiancato dalla compagna, si voltò nuovamente verso il gestore. L'uomo aveva recuperato l'uovo di drago rubato e aveva lanciato in aria delle scintille rosse dalla bacchetta in modo da essere localizzato. Pochi istanti dopo, infatti, molti addetti alla sicurezza dello zoo erano giunti in loro aiuto. Il gestore, più sudaticcio che mai, aveva cercato di spiegare loro quello che era successo ed aveva ordinato agli addetti di portare via il ladro. Questi venne allontanato e l'uomo si avvicinò ai due ragazzi, chiedendo loro se fosse tutto a posto. Kevin fece un cenno di assenso con il capo, cercando con la coda dell'occhio anche Niahndra che, seppur scossa, stava bene quanto lui. Poi, il ragazzo tornò a guardarsi le scarpe, completamente distrutte da quella sottospecie di nano, tanto che fece fatica ad accorgersi che il gestore aveva ancora qualcosa da dire.

Appena ve la sentite seguitemi, vorrei ricompensarvi per il vostro operato.

Il biondo alzò immediatamente lo sguardo, intercettando il sorriso sul volto del gestore, che una frazione di secondo più tardi si voltò nuovamente ed iniziò a camminare. Gli occhi del ragazzo cercarono subito quelli di Niahndra e, una volta intercettato lo sguardo della ragazza, Kevin poté strizzarle il solito occhiolino di intesa, mentre sulle sue labbra compariva un accenno di sorriso. Dopodiché, Kevin si affrettò a seguire il gestore, osservando in lontananza quella che probabilmente sarebbe stata la loro destinazione: un gazebo, non molto distante dal luogo in cui si trovavano loro in quel momento. I due ragazzi avevano rischiato, ma alla fine ne avevano raccolto i frutti e ne avrebbero raccolti ancora. Il ladro era stato catturato ed ora era il momento di una meritata ricompensa.
E pensare che quel giorno doveva passare nella monotonia più completa...
 
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view post Posted on 3/7/2013, 21:41
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Il capogiro che la cole non appena si alzò in piedi terminò poco dopo, portandosi via anche il grosso della confusione anche se ancora non poteva certo dire di essere in perfetta forma; infastidita dal fatto che non avrebbe più potuto far nulla, ma allo stesso tempo sollevata, Nia si limitò ad osservare il gestore castare quello che pareva essere un Periculum annotandosi mentalmente la prossima volta di farne uso anche lei.
Alla fine, beh la faccenda pareva essersi risolta per il meglio anche se riconosceva che la Fortuna aveva giocato un ruolo non da poco, salvando le loro chiappe proprio in calcio d'angolo; chi sa come sarebbe finita, altrimenti, senza l'intervento dello stesso uomo che prima li aveva scacciati, forse era meglio non porsi troppe domande, non quando la sua mente ancora non funzionava a dovere.
In breve furono circondati dalla sicurezza e dunque l'uomo a capo di tutto ebbe modo di avvicinarsi a loro un po' a disagio, in effetti ora che ci pensava, forse non si erano comportati così correttamente nei suoi confronti, non lei almeno e sebbene adesso che le acque si erano calmate se ne accorgesse, da qui a scusarsi il passo era decisamente lungo; per questo si limitò ad annuire e seguire sia lui che Kevin quando quest'ultimo si voltò a guardarla.
Cosa intendeva dire, il gestore? Lei si era intromessa solo perché non aveva potuto non farsi gli affaracci altrui, o come amava credere, giusto per provare l'ebbrezza della sconsideratezza, e per un po' se ne era persino pentita, ma di rimanere lì, beh, non se ne parlava: aveva visto abbastanza e il biglietto costava decisamente troppo poco per delle attrazioni così.
Quindi continuò a camminare fino a che l'allegra combriccola non si avvicinò ad un gazebo non troppo distante da là.

 
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view post Posted on 4/7/2013, 21:35
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Dopo una camminata abbastanza silenziosa il gestore,non appena si trovò sotto il gazebo il quale presentava al suo interno solo una piccola e malconcia scrivania, aprì un piccolo cassettino del suo scrittoio e da questo estrasse cinque oggetti: Uno smeraldo lavorato,una runa antica,un pezzo di pergamena antica,un legno lavorato e del velluto rosso.
Poggiando i cinque oggetti sul tavolo di legno sorrise ai ragazzi e disse

-Ecco..Ho questi bei oggetti,potete entrambi prenderne uno.-

Ora i ragazzi potevano scegliere da soli la ricompensa da avere;cosa avrebbero preso? Nel frattempo il fato osservava la scena divertito.



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view post Posted on 5/7/2013, 15:26
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Un silenzio quasi imbarazzante accompagnò i tre lungo tutto il cammino, tanto che Kevin fu sollevato quando giunsero finalmente sotto al gazebo. Il ragazzo si guardò attorno, ma davanti a loro sembrava esserci solo una piccola e fatiscente scrivania. Il gestore si diresse proprio verso il mobile ed aprì un cassetto, tirandone fuori degli oggetti. Poggiò il tutto sul tavolo, rivolgendosi poi ai due ragazzi.

Ecco... Ho questi bei oggetti, potete entrambi prenderne uno.

Il sopracciglio destro del ragazzo si inarcò leggermente, mentre il biondo esaminava con più attenzione i cinque oggetti disposti sul tavolo di legno. Uno smeraldo lavorato, dall'indubbio fascino; una runa, interessante, ma di certo non affine al suo genere; un pezzo di pergamena antica, anch'esso suscitava un leggero interesse; un legno lavorato e, infine, del velluto rosso. Kevin rifletté attentamente, visto che si trovava dinnanzi ad una scelta. Intercettò lo sguardo del gestore, che sorrideva con fare incoraggiante. Poi, i suoi occhi indugiarono su Niahndra; forse era di dovere far scegliere prima lei, ma la ragazza non sembrava nemmeno esserci accorta che il compagno la stesse cercando con gli occhi. Ne seguì un silenzio prolungato, che Kevin decise di interrompere dopo un po', facendosi avanti, prestando attenzione a non inciampare a causa delle scarpe rotte. Aveva già scelto, senza troppi ripensamenti, quindi allungò la mano verso lo smeraldo. Era bello, lavorato bene, forse di un certo valore. Lo tenne nel palmo aperto, portando poi lo sguardo sul gestore.

Ehm... Grazie, davvero. Credo che prenderò questo smeraldo, se la mia compagna non ha nulla in contrario.

Fece un passo indietro, osservando la ragazza con attenzione. Avrebbe atteso il suo responso, stringendo lo smeraldo nel palmo della mano. Poi, finalmente, sarebbero stati liberi. Il loro lavoro lì era finito.


Come concordato, cara. :3
 
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view post Posted on 6/7/2013, 23:48
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Improvvisamente pareva che tutta la sicurezza ostentata in precedenza fosse svanita, la mente laboriosa e lucida grazie all'adrenalina tornava ora a realizzare con maggiore presenza di spirito e con occhio puramente obbiettivo e tutto portava ad un'unica morale: era stata una cretina e qualcuno lassù le aveva voluto un mondo di bene.
Adesso che tutto stava pian piano calmandosi lei tornava a vestire i panni della timida e sfuggente studentessa e fu perciò con passo impacciato che seguì il gestore visibilmente più sollevato adesso che la minaccia era stata sventata - e almeno in minima parte ebbe l'ardire di darsene merito - ma in realtà non vedeva semplicemente l'ora di andarsene da là; per un po' si era persino sentita importante, era stato divertente calarsi nel ruolo di una specie di investigatore, di quelli che trovava spesso nei fumetti, ma adesso voleva solo tornare ad un clima più "familiare".
Si chiese che fine avrebbe fatto quell'uomo incappucciato, il ladro, ma quando infine giunsero ad un gazebo non se ne curò più; il signore sudaticcio si avvicinò senza troppi preamboli ad una scrivania, unico ornamento di quello spazio e trafficando con il cassetto mostrò loro svariati oggetti.
Davvero voleva ripagarli? Si sentiva decisamente in imbarazzo e per qualche istante non riuscì a fare niente se non alternare lo sguardo dal gestore agli oggettini di cui effettivamente non conosceva il valore; fu grata a Kevin per aver preso l'iniziativa e dunque lo osservò avvicinarsi per raccogliere in mano la pietra smeraldina e successivamente si avvicinò allo scrittoio.
Si lasciò prima incantare dalle linee nette in cui era stato intagliato il legno, le venature che le ricordavano la propria bacchetta, tuttavia non furono né il velluto, né la pergamena ad attrarla dato che comunque non nutriva particolare interesse per le anticaglie ed effettivamente arrivare a decifrare un eventuale testo sarebbe stato dispendioso, eppure lo sguardo rimase incatenato alla runa: essendo ancora al primo anno non poteva conoscere il concetto che rappresentava, ciò nonostante i significati nascosti l'avevano sempre affascinata e qualora la forma ricercata non le fosse più bastata, avrebbe sempre potuto chiedere alla Pride cosa ne pensasse.
Titubante quindi chiuse le dita intorno alla vecchia runa e la strinse gentilmente.

« Io credo che prenderò questa, allora. » E tornò ad osservare gli altri due.

 
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view post Posted on 9/7/2013, 20:38
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Osservando la scena senza proferire alcuna parola,il gestore, aspettò che i ragazzini prendessero entrambi un oggetto prima di rinfilare la preziosa mercanzia all’interno dello scrittoio.
Chiudendo a chiave la rara roba,li fissò lievemente imbarazzato;mai e poi mai avrebbe pensato che due studentelli sarebbero potuti essergli cosi utili per sventare una rapina.
Dopo alcuni momenti di semplice e puro fastidio ,fissando la coppia, disse

-Beh,vorrei darvi una mano a curare anche le ferite, ma qui non abbiamo nulla che possa porvi rimedio. Vi conviene andare al San Mungo è qui vicino…Arrivederci-

Senza aggiunger altro,il grande signore, si allontanò dal tendone;non era mai stato bravo con le parole,tantomeno con i giovani.
Seppur il saluto dell'omaccione fu uno dei più freddi possibili,Kevin e Nia, potevano dirsi soddisfatti dato che la missione era stata compiuta;finalmente potevano ritornare felici al castello.


Complimenti,la quest è conclusa guadagnate entrambi 2 punti statistica e 1 punto esperienza ed in più:
Kevin Prince Confa: Smeraldo lavorato.Pietra smeraldina incastonata in un ovale d’orato. Mana +2 Corpo +4
Niahndra Alistine: Runa Antica.Pietra antica con incisione Runica. Mana +4 Salute +2


Andatevi a curare le ferite o al castello o al San Mungo.

AVANTI I PROSSIMI DUE.
 
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view post Posted on 24/7/2015, 22:09
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Scheda Outfit

Si accucciò, ginocchio a terra, sfiorando con le dita esili la debole ombra stagliata sul terreno. La terra era leggermente sprofondata su sé stessa, pressata da un peso decisamente elevato, passato di lì chissà da quanto. Tra le spolverate di terriccio aveva lasciato tracce più evidenti, segni dei tacchetti di gomma di una scarpa non troppo elegante.
Mya, troppo presa dallo studiare la situazione, si lasciò scivolare addosso gli sguardi inopportuni di alcuni visitatori che passeggiavano ignari nelle vicinanze.
Si trovava in una zona dello zoo poco frequentata, ma a dirla tutta non aveva nemmeno idea di dove fosse finita. Era entrata di corsa nella struttura, senza nemmeno ritirare le mappe illustrative né i gadget del parco, una fretta dettata dalla paura di perdere le tracce.
Erano giorni che seguiva quella figura, prima attraverso Diagon Alley, poi persa tra le vie di Londra, e ora gli indizi l'avevano portata fino a quel luogo.
Era ancora in fuga? Si era forse accorto di lei? O stava cercando qualcos'altro in quello zoo?
L'unica cosa che importava a Mya era agguantarlo e recuperare la merce rubata, merce destinata al negozio ma mai consegnata dall'intermediario. Quell'idiota si era fatto fregare come un fesso e alla trattativa aveva finito per guadagnarci un occhio nero e polvere tra le mani.
Aveva saputo darle solo qualche sporadico indizio circa le fattezze del ladro, tutto il resto era venuto attraverso contatti di altri interessati del settore e qualche voce di bar.
Non aveva avuto molto su cui lavorare, ma aveva tutte le intenzioni del mondo per seguire quella pista, ovunque l'avrebbe portata.
Si risollevò da terra, spolverando il pietrisco dal ginocchio sinistro e prese a camminare lungo il viale, seguendo le deboli impronte.

*Ti troverò*




Mya J. Lockhart
codice role © Akicch~NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


CITAZIONE
~ Punti Salute: 204/204
~ Punti Corpo: 163
~ Punti Mana: 153
~ Punti Esperienza: 55

~ Attivo (tasche, mani):
Bacchetta in legno di salice, squame di ramora, flessibile, 10 Pollici.
Runa Laguz della Memoria
Catena della notte: rende più leggeri e agili

Avviso che non so assolutamente se il ladro descritto da me sia lo stesso della quest, Mya sta solo seguendo una traccia. Potrebbe essere nel posto giusto al momento giusto, oppure nel posto sbagliato al momento sbagliato. Lascio tutto nelle mani del master~
[Già prenotata per un secondo utente]
 
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versus zero
view post Posted on 25/7/2015, 00:07






- 15 Anni - Studentessa II Anno - Scheda () - Outfit
Dire a sua madre che no, non se ne parlava, non ne aveva la minima intenzione, non era servito a nulla. Le sue amiche non le sopportava e non le interessava conoscere i figli che tanto elogiavano... per che cosa?. Eppure eccola lì, a Londra, spaccamento evitato per un soffio, ogni resistenza era stata vana.
Presa alla sprovvista mentre stava uscendo per raggiungere quel paio di babbani con cui andava d'accordo, si era ritrovata con un leggero giramento di testa in una zona a lei sconosciuta. Non che fosse un'esperta di quella città. Sapeva dov'era il Paiolo e... basta.
Addio giorno di vacanza da passare con il gruppo, non aveva nemmeno avvisato, chissà quante noie il giorno dopo.
Benvenuto gruppo di streghe con tanto di figli quasi suoi coetanei che la squadravano. Maschio o non maschio, questo era il problema di molti: se era più nobile d'animo sopportare le offese, le imprecazioni e l'indifferenza nei migliori dei casi, o prender coraggio contro un mare di strafalcioni e, facendo una figuraccia, chiederglielo. Era sempre così, che noia. Di certo non li avrebbe aiutati a capire, magari le madri li avevano avvisati.
Ed ecco che ci si avviava verso quello che sembrava un noiosissimo e ridicolo giorno di prigionia in balia della noia... dove? Allo zoo? Come i bambini? Stavano scherzando? Obbligarla a vedere un paio di bestie smagrite e annoiate era quanto di peggio potevano pensare.
Verso dove si stavano dirigendo poi? Nelle distese di erba? Avevano cambiato idea optando per un picnic?
Uno zoo magico, sua madre le aveva spiegato brevemente che c'erano creature di tutti i tipi, che non sapevano di essere in gabbia e che di conseguenza potevano essere osservate come in natura.
Ok, l'idea era leggermente migliore rispetto alle sue spettative, peccato per la compagnia: tre ragazzini di una pateticità imbarazzante, pateticamente privi di carattere o qualche particolarità, se ne stavano accollati alle genitrici finché il gruppo non si era diviso in due: vecchie chiacchierone da una parte e giovincelli che manco sapevano i rispettivi nomi dall'altra.
Presero due vie diverse: le donne verso la radura delle fate, i ragazzi verso i centauri... quei centuari? Sul serio?

Sai, mia madre dice che potremmo andar d'accordo, dice che spera ci sposiamo perché vuole dei nipotini, ma non mi sembri una ragazza da sposare, dice anche questo.
Interessante. Ciao.
Così aveva abbandonato il gruppetto dirigendosi per l'ultima via disponibile. Con la mano posta in alto, l'aveva mossa in un saluto distaccato mentre dava le spalle a tutti, allontanandosi con passo calmo.
Già che c'era poteva scoprire qualche nuova creatura, magari qualche bestia che popolava la sua fantasia esisteva veramente. In effetti poteva rivelarsi una giornata migliore del previsto. Era meglio fermarsi e prendere una mappa o altro? No, meglio l'ignoto.
Davanti a lei una ragazza dai capelli corti era chinata a cercare qualcosa per terra, le ciocche più lunghe le coprivano parte del viso eppure poteva scorgere qualcosa a lei famigliare. Sapeva di conoscerla, aveva il ricordo di quella chioma nella testa. Avvicinarsi e rompere non era da lei, mentre era da lei fare qualcosa di molto sensato: senza accorgersene, si stava inclinando col busto facendo peso sulla gamba sinistra, un movimento involontario come mosso dal rivivere qualcosa di già visto.
Oh, ora ricordava, da quella prospettiva probabilmente il sangue fluiva meglio al cervello. No, capra, è la venditrice dell'Ars Arcana. Presente? Nessuna speranza di salvezza.
Quando l'altra si rialzò lei era ancora in quella strana posizione, sguardo dubbioso e totalmente inconsapevole del fatto che qualcuno la additava borbottando prima di proseguire oltre.
Chi aveva liberato quella bamboccia dalla gabbia? Riportatela a casa.


❝ Quindi... il mio bene non è necessariamente anche quello degli altri. ❞

CODICE ROLE SCHEME © dominionpf



Punti Salute: 120/120
Punti Corpo: 68
Punti Mana: 70
Punti Esperienza: 8

Attivo (tasche, mani):
Bacchetta (Legno di Larice, dente di Imp, 12 pollici e ¾, rigida) – Tasca destra dei pantaloni
1 AMULETO PROTETTIVO + 2 Mana +2 Salute + 1 Corpo - Collo
1 Ciondolo Verde (+2 pm) - Collo
1 Targhetta in metallo (nessuna proprietà) – Collo
1 Randello del Limbo (+4 PC) – Nella tracolla
1 Matita vissuta (nessuna proprietà)– Tasca sinistra dei pantaloni

Ho consegnato la lezione di Incantesimi su “Lacarnum Inflamare, Extinguo, Algor Flamma”, penso di aver preso più di accettabile e che il voto arriverà in questi giorni. Lascio al master il decidere se versus può conoscerli o meno.
 
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view post Posted on 28/7/2015, 18:05
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Il Fato

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Da non credersi! Chi diamine gliel'aveva fatto fare, quel giorno, di andare a lavorare. La mamma l'aveva detto quella mattina: "Stattene a casa figlio mio, l'oroscopo dice che oggi è una giornata nera!" Lui aveva riso, bollando quello stupido avvertimento come l'ennesima sciocchezza e fisima di una mamma Babbana. Per Merlino, lui era un Mago! Quale Mago credeva all'oroscopo? Beh, non Jeremiah Tearbones, nossignori!
Per lo sconforto, il dinoccolato custode prese a calci un sasso sul terreno, lanciandolo lontano. La verità era che non gli piaceva affatto quella situazione: compare uno strambo tipo mascherato che non viene minimamente calcolato (non eravamo mica ad Halloween!) e quell'imbecille del Direttore si fa fregare le uova di drago. E poi? Il tipo sparisce e manda
loro al suo inseguimento. E se era un tipo pericoloso? Lui era solo un custode! Ed era uscito da Hogwarts (con scarsi risultati) da poco più di qualche anno! Che ingiustizia!
Perché non chiamare l'Antimago e tanti saluti? O gli Auror! Loro avrebbero risolto la situazione in quattro e quattr'otto.
Sospirò ancora rumorosamente e quando, in lontananza, intravide due figure sul viottolo di terra battuta, si nascose dietro un albero incespicando sui suoi lunghi piedi. Oddio, erano i ladri! — pensò, pieno di panico. E ora?
Lentamente, sporse il viso brufoloso oltre il tronco del pioppo e sbirciò meglio le due sagome: non gli ci volle molto per rendersi conto che erano solo due innocui passanti. Riscossosi dalla paura, Jeremiah si mise dritto, sporse il petto all'infuori —per metter bene in mostra il proprio cartellino— e sbucò dal suo nascondiglio, avanzando verso le due a passo svelto. Erano un ragazzo e una ragazza?

« Ehi voi! » Esclamò, con voce grossa e raggiungendo le due. Le guardò con aria severa e, appurando che quella con i capelli corti doveva essere anch'essa una fanciulla al pari dell'altra, continuò: « Che ci fanno qui due ragazze come voi? Non avete sentito? C'è un tipo pericoloso in giro! Via di qua! » Aspetta, Jeremiah —lo fermò una vocina—, e se fra loro ci fosse il ladro? Del resto era mascherato e chi lo sa se era un maschio o una femmina! Svelto il giovane afferrò entrambe le fanciulle per le braccia, con un movimento così rapido che le due neanche se ne accorsero (ah, anni a scappar via dai bulli l'avevano reso agile!).
« Oppure voi due ne sapete qualcosa e vi aggirate qui ostentando tranquillità per dissipare i dubbi! Dov'è la refurtiva? Dove l'avete messa? Eh? Eh? »
Mamma mia Jeremiah, si disse lui, sei proprio una volpe!



Cominciamo.
Se Versus riceverà le valutazioni sufficienti, potrà utilizzare nel corso della quest gli incantesimi appresi.
Mya scoprirà soltanto nel corso della quest se chi sta inseguendo è la stessa persona che ha rubato le uova. Mistero.

Vi chiedo presenza e costanza, per qualsiasi problema sono a disposizione con un PM.
 
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view post Posted on 1/8/2015, 17:29
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Scheda Outfit

Mento basso e viso inclinato, la giovane tassorosso era decisa a seguire quelle blande tracce sul sentiero, senza avere la totale certezza che portassero alla meta sperata.
Quando un rumore fra gli alberi le solleticò l'udito. Rami spezzati e fruscio di foglie, poco più avanti. Si disse che quello era uno zoo e che di creature che animavano l'ambiente ve ne erano a iosa. E poi, il ladro a cui era alle calcagna, era abbastanza abile e scaltro da evitare il passo dell'elefante in una cristalleria.
Quel fruscio la incuriosì, ma al contempo non le fece arrestare l'avanzata, così quando quel figuro venne fuori all'improvviso Mya non ne fu troppo stupita. Uno smilzo ometto, dalle gambe fragili e i piedi lunghi, avanzava spedito verso di lei, camminando in una maniera tanto rigida da farle credere che avesse un paletto infilato su per luoghi idilliaci.
La tassorosso adocchiò rapidamente il cartellino, che l'uomo aveva appuntato sul petto smagrito e gonfio (per quanto i polmoni di un essere tanto mingherlino potessero contenerne), per poi focalizzarsi sul suo viso.
Ascoltò le sue parole, il tono esaltato forse dall'agitazione, ed ebbe conferma dei suoi sospetti. Il ladro che stava seguendo doveva essere realmente nei paraggi, tanto da smuovere persino la sicurezza della struttura. *Voi due?* A quell'affermazione la ragazza si voltò verso sinistra trovandosi prossima ad una ragazzina dal ciuffo ribelle e un visetto vispo e familiare. Si stupì di riconoscerla al primo colpo, considerata la sua proverbiale incapacità di ricordare le persone. Quando le era arrivata tanto vicina? Che conoscesse lo smilzo custode? Quel'ultimo dubbio fu però fugato dall'uomo, che preso da un guizzo intellettivo degno della brutta copia di Sherlock Holmes, le afferrò entrambe incriminandole di complicità nell'accaduto.
Mya sentì le dita ossute e lunghe, strette alla pelle del suo polso sinistro, avvinte al tessuto della sua fascia e qualcosa bruciò fisicamente dentro di lei. Là dove la cicatrice era perennemente in fiamme, là dove era più sensibile il flusso della sua magia, la temperatura pareva salire, quasi fino a bruciare le dita dell'uomo. La tassina cercò tuttavia di mantenere la calma, cercando di risolvere quella situazione in maniera pacifica, e perchè no, magari volgerla a proprio favore.
- Non sono il tipo pericoloso che cerca, ma potrei diventarlo glielo assicuro - disse guardando l'uomo con decisione, le labbra leggermente increspate da un sorriso che lasciava poco spazio all'immaginazione. - E se non lascia il mio polso entro due secondi... -
Per essere diplomatica lo era stata, disponibilità al dialogo, richieste lecite, premessa di intenti. Tutto nelle regole. Ma c'era un secondo problema, qualora l'uomo avesse deciso infine di mollare quella fastidiosa presa. La ragazzina al suo fianco. Nonostante l'evidente stupidità dell'uomo, era reale la preoccupazione nei suoi confronti. Chiunque fosse il tipo pericoloso che si aggirava nei paraggi, poteva diventare un serio rischio per i civili.
- Lei può trattenerla invece - disse ammiccando alla ragazzina al suo fianco - guardi il suo giubbotto di pelle. Tutte le persone sospette ne indossano uno - gli disse con fare convinto con una mano di lato alla bocca, come il più sincero dei consigli.
Se quell'uomo fosse stato uno sprovveduto o meno lo avrebbe capito alla sua prossima mossa. Era determinata a proseguire, con o senza il suo consenso. Cercare la via pacifica era sempre il primo doveroso passo.
Il secondo passo, qualora il primo non avesse avuto successo, sarebbe stato fatto sulle vertebre del malcapitato.
Metaforicamente. Forse.






Mya J. Lockhart
codice role © Akicch~NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


CITAZIONE
~ Punti Salute: 204/204
~ Punti Corpo: 163
~ Punti Mana: 153
~ Punti Esperienza: 55

~ Attivo (tasche, mani):
Bacchetta in legno di salice, squame di ramora, flessibile, 10 Pollici.
Runa Laguz della Memoria
Catena della notte: rende più leggeri e agili
 
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109 replies since 14/2/2012, 16:03   2797 views
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