| James aveva appena terminato la sua contorta spiegazione - almeno contorta a parole, dato che nella sua mente quei concetti erano piuttosto definiti. Osservò l'espressione di Trhesy mentre snocciolava quei pensieri uno dietro l'altro, ed attese una sua risposta, che giunse in maniera gentile, ma diplomatica. Aveva concordato sulla bontà delle argomentazioni esposte ma non si era sbilanciata, lasciando il giovane Grifondoro a chiedersi se anche lei fosse dello stesso avviso, oppure avesse ben altre idee in merito. Anche la sua espressione decisamente meditabonda non aiutava James in una possibile deduzione a proposito di cosa stesse pensando Trhesy in quel momento. Fu proprio mentre il ragazzo si stava facendo quelle domande che la Tassorosso parlò di nuovo, ponendo a James un nuovo inatteso quesito. Cosa avrebbe desiderato fare da grande? Non era una domanda strana di per sé, ma lo era di certo che gli fosse stata rivolta in quel momento, pensò lo scozzese. Ed era un argomento particolarmente sensibile nella sua famiglia, già oggetto di innumerevoli discussioni tra i vari membri, con il padre che cercava di spronare lui e i suoi fratelli ad una carriera nel Ministero, cercandone una remunerativa possibilmente. Ma James cosa ne pensava? In realtà non ci aveva pensato poi molto, vedendo ancora la cosa lontana e quasi irraggiungibile, preferendo concentrarsi sul presente. Eppure se doveva pensare ad un lavoro al Ministero, non si vedeva sempre dietro ad un ufficio o in particolari posti di potere, ma avrebbe scelto senza esitazioni... - L'Auror. - rispose dopo pochissimi attimi di silenzio, prima di continuare. - So che è un lavoro che affascina in molti, ma quando sento i racconti di quello che hanno fatto gli Auror per contribuire a rendere questo nostro mondo un posto migliore in cui vivere, beh... mi viene voglia di seguire le loro stesse orme. - C'era del vero in queste affermazioni. La sua famiglia, molto particolare, aveva vissuto tra le tante divisioni interne anche quella tra diverse fazioni. In parte si erano schierati nettamente a favore dell'Oscuro Signore, in parte nettamente contro. Pochi si erano dichiarati neutrali, perché in certi casi non esiste neutralità che tenga: chi si dichiara tale viene risucchiato dal vortice causato da quelle due forze in opposizione. C'erano state tensioni, scontri, persino assassini, anche se in fondo il legame familiare sembrava aver smorzato i tentativi di delazione da parte dell'una e dell'altra fazione. L'odio a volte sembrava non arrivare a quel punto, per qualche misteriosa e se vogliamo confortante meccanica umana.
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