Persefone D. Bennet |
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| Alla fine la giovane ragazza che avrebbe dovuto recarsi in vacanza al mare in seguito al mio sollecito invito a dedicarsi ad acqua e sale (?!?) era tornata per rovinare la mia mania di assoluto protagonismo! Sfacciata! Aveva tentato di esser prima donna ma…Ci era riuscita! Aveva premiato mooooolto più di me! Ahi che dolor!!! Non mi restava che arrendermi all’evidenza e trascorrere il resto della serata invisa da tutti per il mio essere inetta e poco attiva! Ma una piccola, meravigliosa, machiavellica, sinistra, cupa, malsana idea invadeva l’immenso vuoto che albergava la mia vasta mente al momento deserta e sfollata. Perché non rovinare la serata a tutti? Del resto Mini Me era sparita, forse fagocitata dal Boa di Struzzo o da colui che possedeva quel meraviglioso accessorio che da me utilizzato sarebbe stato certamente più consono e meraviglioso (o.O); La Ministra era scomparsa, forse immersa lei stessa in una vasca di buon Tavernello (!!), il “trittico” presentatore era impegnato chissà dove nel bel mezzo della sala che, osservandola bene, pareva essere davvero immensa…Un immenso caos primordiale privo di regole e ordine. Meraviglia… Ma no! Non dovevo farmi muovere a compassione o beltà di tale momento…Dovevo essere spietata. Sì...Sarei stata odiosa e risolutiva….Del resto, perché no? I premi erano stati dati, benchè non tutti li avessero ritirati. Se avessi potuto, me li sarei presi tutti io e li avrei delicatamente (?!) postati nella mia scheda pg! Adoravo quelle targhette! Le avevo amate sin dal primo istante. Comunque…Senza divagare oltre, l’insana idea prendeva corpo e piede (?) tramutandosi nella concreta possibilità di realizzazione. Dopo avere ricontrollato l’intera lista di premi, al fine di verificare che tutti fossero stati opportunamente menzionati e premiati, decisi di rispedire tutti alle proprie dimore. La festa era finita. Niente più folle divertimento e poteri illimitati. Era giunta l’ora di riabbracciare regole, ordine, e buon costume (?). Ma come farmi udire da tutti i dispersi e persi partecipanti alla manifestazione? Non avevo certo la voce della mia collega erbologa! Mhm…Poco male. Avrei rimediato: del resto in quella sala si poteva far tutto, nevvero? All’improvviso un grande, gigantesco pallone raffigurante essere ignoto ricolmo di sostanza non ben identificata si materializzò nel bel mezzo della sala: era enorme, gigantesco, impossibile da non notare. Nel suo “punto cruciale” una scritta chiara e lampante da tutti letta. Un cristallino avvertimento a sortire di scena prima che BOOOOM, la nefasta esplosione inondasse i giovani partecipanti.
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