| Sì. Paul non cerca di oltrepassare il famoso limite per puro egocentrismo e, come ti ha anche detto, sa distinguere le persone che ne fanno la sola ragione di vita, da quelle che percorrono la via prendendo le dovute distanze, senza scendere nell'oscuro. Per il resto, non ha e non avrà intenzione di cambiare fazione, altrimenti non te lo avrei chiesto. Un velo oscuro si frappose fra lui e i restanti, non appena le parole giunsero chiare alle orecchie di entrambi. Non potè fare a meno di ritrarre quel sorriso, quel senso di fiducia che lo aveva spinto addirittura a confidare i suoi ideali a persone che, eccetto una di esse, mai aveva frequentato. La risposta di Jessica risuonò nell'aria, si insinuò nella sua testa, prepotente e quasi dolorosa. Non aveva tenuto conto dei probabili effetti collaterali che il suo concedersi avrebbe comportato. Spinto da quella sensazione a pelle, rassicurante e attraente, era giunto al cuore delle sue riflessioni, senza prima attendere un ulteriore approccio, più ravvicinato.*Non potranno comprenderti, illuso.* Quell'unica consapevolezza vagava improrompente nella sua testa, assumeva il controllo dei suoi pensieri, costringendolo a redimersi. E invece resistette. La tentazione di fuggire, di allontanarsi da coloro che forse lo vedevano come un reietto, era incalzante. Eppure, la volontà di fermarsi e rimediare a quei tediosi fraintendimenti sovrastava ogni altro desiderio. Non poteva esser stato etichettato a fronte di un'ideologia condivisa in buona fede. Non era possibile macchiare indissolubilmente la fiducia quando la stessa doveva ancora prender forma. Lasciò che ogni dubbio e preoccupazione si diradasse, e si affrettò a riprendere in mano la situazione. - Ci sono valori e principi che vanno rispettati. Bisogna agire eticamente... -Non l'ho mai negato, anzi, mi pare di aver espresso il medesimo pensiero. Io accetto e condivido l'ambizione, ma condanno coloro che non sanno affrontare un percorso mantenendo il giusto distacco, sprofondando così in un abisso invalicabile. Cosa vi era di tanto inaccettabile? Chiunque poteva concedersi una meta, seppur travagliata, a patto che non guastasse il quieto vivere di chi incontrava lungo la strada. Lui sapeva di poter mantenere quella pervicacia, e se anche avesse dimostrato segni di cedimento, avrebbe compiuto un ultimo sforzo per abbandonare il percorso, ed annullare tutto.Aspiro al vostro stesso risultato, mosso anche dalla rabbia che mi suscita il veder disapprovare determinati obiettivi, alterati dall'abuso che persone prive di volontà ne hanno fatto. Ripulire la società da quei soggetti, e riportare sulla giusta linea di pensiero tutti gli scopi che, a causa della debolezza umana, avevano assunto sfumature oscure e perigliose... era quello il suo intento. Era certo di poterlo perseguire mettendo a disposizione le sue forze per le stesse finalità cui miravano Jessica e Bart, e chiunque con loro. Seppur a muoverli fossero due fattori leggermente diversi, il fine era uno solo, così come la via da attraversare per giungervi.La vostra reazione ne è una prova, se mi permettete. Quindi spero di aver dissolto ogni perplessità, e che abbiate capito quale sia il mio punto di vista, nonchè le mie intenzioni. La caparbietà, infondo, aveva anche i suoi pregi. Era giunto il momento di sfatare quei miti, che incombevano sul pensiero generale. Era tempo di porre una netta distinzione fra chi agiva per preservare, e chi per compromettere.
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