Mi infilo in punta di piedi nel tuo blog, giusto per non disturbare e per una volta commento invece di leggere e basta. Alcune tue frasi, infatti, mi hanno colpito molto, essendo di qualche anno più giovane io in mezzo agli iphone-dipendenti ci devo vivere e a osservarlì forse qualche risposta alle proprie domande si trova.
Una di quelle che secondo me riassume tutto quello che hai detto e che abbiamo sotto gli occhi sempre è questa
CITAZIONE
Ragazzini (15, 16 anni) con l'i-Phone5 in mano, sempre li a scattar foto da mettere subito su FB. E quindi? La crisi dov'è? Dov'è l'impegno a cercare di crearsi un futuro, una famiglia, un qualcosa di solido e duraturo?
La crisi c'è, credimi, ma si preferisce, nella maggior parte dei casi, nascondere i problemi e continuare con la vita di sempre, avere l'iphone o continuare a fare acquisti da Abercrombie (non so se lo conosci u.u), tanto sono i genitori che pagano. E quando anche quegli stessi genitori sono fatti della stessa pasta, si taglia sul cibo, su altri servizi (a mio parere essenziali), ma si rimane comunque con l'iphone, perchè all'essere si preferisce l'apparire. Che in fondo è una storia vecchia, ormai, ma sempre attuale, anzi forse con tutti i problemi che il mondo sta affrontando la questione si è acuita e si mostra in tutto il suo essere, facendoci vedere la bassezza in cui ormai buona parte del genere umano striscia.
Non so dirti se siamo noi a essere strane e diverse oppure loro, ma sono sicura (di questo sì) che prima o poi finirà, come tutte le mode che sono arrivate e poi passate.
Ti auguro una buona domenica (e ne approfitto anche per farti i complimenti per il blog xD),
Margaret