Tra candele, domande e pozioni rigeneranti, Caso Stark

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view post Posted on 9/11/2012, 12:55
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Il Fato

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- Oh

Una breve esclamazione uscì strisciante dalla bocca infelice della degente.
Proteggere Paul? Ma allora non era vero che stava bene, si trovava in pericolo! O forse doveva proteggere il fratello dalla Signorina Lancaster e da quelli come lei?
Osservò la giovane, sembrava sincera e accomodante. Ma lo erano tutti quando volevano giungere rapidamente ad uno scopo
.

- Io ... che cosa vuole sapere? Non ricordo quasi niente di quella sera

Reticenza. Pura e semplice reticenza. Ma come poteva fidarsi ancora?

 
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~Hope™
view post Posted on 11/11/2012, 17:53





Il volto era assolutamente rilassato ed un ampio sorriso continuava a disegnarsi sulle labbra rosee di Hope. Era sicura di quello che aveva appena detto e fortemente intenzionata a far “sentire” questa sua sicurezza alla giovane donna. Non era facile, questo doveva ammetterlo, probabilmente anche lei al posto della giovane sarebbe stata titubante a parlare con una perfetta sconosciuta. Era li per questo, doveva riuscire a metterla a suo agio e farle capire che voleva solo aiutarla, null’altro ed aveva diversi modi per farlo.

Non darmi del Lei, ti prego, mi fai sentire più vecchia di quello che realmente sono -.

Sorrise a quelle parole, non era abituata a quella forma di cortesia, lei che probabilmente dimostrava meno dell’età che realmente aveva. Girò lo sguardo verso la finestra, mentre qualche raggio audace di sole filtrava attraverso le pesanti tende, messe li per assicurare un ambiente confortevole per la paziente; poi tornò a fissare Scianna. La sua bellezza non era stata affatto deturpata da quelle bruciature superficiali, tuttavia Hope sentiva il bisogno di aiutarla, di proteggerla e ce l’avrebbe messa tutta per farlo.

So che non è semplice e non lo dico senza ragion di causa, ti capisco, comprendo i tuoi timori, ma ascoltami, metti per un istante da parte i tuoi timori e le tue remore e prova a pensare, se io realmente potessi sapere ciò che è accaduto quel giorno, avrei la possibilità di aiutarti, far in modo di proteggere nel modo migliore te e Paul. Non ho motivo per mentirti, perché credimi è l’unica ragione per cui sono qui, aiutarvi

Appoggiò delicatamente la mano sulla sua per incoraggiare la ragazza, per farle comprendere a fondo la sua vicinanza, la sua ferma volontà.

Ho deciso di diventare un auror appunto per questa ragione, per aiutare le persone in difficoltà ed è quello che farò

Le sorrise ancora, un sorriso che le veniva dal cuore e che rispecchiava la veridicità delle parole appena pronunciate. La verità era la base principale per riuscire a creare un rapporto basato sulla fiducia reciproca, nessuno avrebbe sradicato dalla mente di Hope quest’idea. Guardò ancora Scianna in attesa della sua risposta.



 
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view post Posted on 8/12/2012, 00:54
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Il Fato

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Un'ondata di calore le salì fino al volto e per un attimo le guance ripresero colore quando la mano della giovane le sfiorò la spalla. Quanto tempo era che non provava quella sensazione di protezione?
Si morse un labbro indecisa, una parte di lei voleva confidarsi, buttare fuori tutte le insicurezze, le paure, i timori del futuro e gli spauracchi del passato ma un'altra parte la bloccava. Fissò la coperta senza vederla e alla fine i suoi occhi incrociarono quelli della giovane Auror e vi lessero sincerità ma anche compassione.


- Paul mi è stato così vicino ... ha rischiato la vita per me ed io non so se mi sono comportata bene. L'ho deluso, me lo sento

Un gemito soffocato le uscì dalla bocca, avrebbe dato qualunque cosa per averlo al suo fianco in quel momento.

- Dimmi cosa vuoi sapere di preciso

Aveva preso la sua decisione.

 
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~Hope™
view post Posted on 29/12/2012, 15:50





La guardò negli occhi e per un istante riuscì a vedere un cambiamento nell’atteggiamento della ragazza; probabilmente era riuscita con le sue parole e con i suoi gesti a rassicurarla e a farle capire che non aveva alcun motivo per stare sulla difensiva. Distese quindi il braccio ed afferrò la sua mano ascoltando con attenzione le parole che aveva da dirle. Era chiaro che Scianna tenesse moltissimo a suo fratello Paul, anche se questo sentimento non era famigliare per Hope che in tutta la sua vita non aveva avuto modo di capire cosa si intendesse per “amore fraterno”. Abbassò il viso, e scosse la testa.

-Non posso metterci la mano sul fuoco, perché in realtà non ho mai avuto qualcuno che mi abbia amata, però credo, per quel poco che so sui sentimenti, che se si ama, lo si fa sempre. E anche se credi di aver sbagliato, di aver potuto ferire Paul con il tuo comportamento, sono sicura che lui ha capito e continua a volerti bene come prima, non avere dubbi su questo Scianna-

Sorrise nuovamente alla ragazza tornando a guardarla negli occhi per poi appoggiare la mano di lei sulla sua per riscaldarla con l’altra, strofinandola. Avvertiva uno strano calore all’interno di quella stanza, ben diverso da freddo che aveva sentito entrandovi. Ora che la ragazza aveva colto il senso del suo arrivo Hope avrebbe potuto parlare senza problemi, farle domande per cercare di risolvere quell’intricata situazione.

-Non c’è nulla in particolare che io voglia sapere, vorrei solo che tu mi dicessi quello che è accaduto, ciò che pensi che possa aiutarmi a proteggere te e Paul. Fammi cercare di capire ciò che è accaduto ed io farò tutto ciò che mi è permesso per proteggervi-

Non abbassò lo sguardo, continuava a fissarla ed ad accarezzare la sua mano; poi l’adagiò sulle soffici lenzuola e sollevandosi appena avvicinò la sedia al letto in modo da farsi più vicina a lei e riuscire ad ascoltarla meglio.



 
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view post Posted on 15/1/2013, 15:02
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Il Fato

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Paul avrebbe davvero continuato a volerle bene?
Era quello il pensiero che la tormentava, giorno e notte in quella stanza, era peggio che sentirsi prigioniera. Non lo aveva più visto da quando era lì, perchè?


- Era già un po' di tempo che girava gente losca nel negozio di mio padre. Lui era soddisfatto, qualcuno gli aveva commissionato un gran numero di candele ... non candele normali

Strinse nuovamente i lembi del lenzuolo immacolato, le immagini si susseguivano davanti a lei come in un film al rallentatore.

- Poi la situazione parve complicarsi, una sera mi trovavo con Paul dentro il negozio, era chiuso e stavamo riordinando. Arrivò un tipo mascherato e mi minacciò, io non capivo perchè lui si comportasse in quel modo, parlava di veleno poco incisivo e del costo troppo elevato e menzionò Hogwarts.

Gemette portandosi entrambe le mani sugli occhi.

- Fu in quell'occasione che Paul decise di fare il doppio gioco.

 
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~Hope™
view post Posted on 22/1/2013, 10:23





Quando la donna iniziò a parlare Hope infilò le mani nella borsa e ne estrasse un pezzo di carta ed una normale penna babbana. L’idea di girare con un calamaio ed una piuma nella borsa non l’aveva mai convinta del tutto. Seguì con attenzione le parole della donna, senza lasciarsi sfuggire alcun particolare, e nel contempo, rapida, annotava i punti chiave sul pezzo di carta. Una parola però la costrinse a sollevare lo sguardo e ad incrociare nuovamente lo sguardo di Syanna.

-Hogwarts?..-

Chiese sorpresa, ma alla reazione della ragazza, appoggiò la carta e la penna sul letto e le si avvicinò nuovamente appoggiandole una mano sulla spalla e l’altra su quelle di lei, vicine al viso. Era chiaro che la ragazza non aveva nulla a che fare con tutta quella situazione, vi si era trovata in mezzo, e non aveva avuto la possibilità di sottrarsi ad essa. Le accarezzo le mani, poi con un gesto leggero le afferrò abbassandole e scoprendole il viso.

-E’ stato molto coraggioso Paul a voler fare tutto questo, voleva proteggerti ne sono più che sicura, ma ti prego, se mai dovesse ricapitare una cosa del genere, non esitare a venirmi a cercare-

Mantenne il tono di voce sereno e limpido, per cercare di tranquillizzare la giovane ma nella sua mente numerosi erano i dubbi. Prima di uscire dal suo ufficio aveva avuto modo di leggere il rapporto stilato dai suoi colleghi e c’era qualcosa nel comportamento di Paul che poco convinceva gli auror. Tuttavia quello non era ne il posto nel il momento giusto per esprimere le sue perplessità alla giovane, del resto non vi erano fatti concreti a dimostrare quelle che fino a quel momento erano solo semplici ipotesi.

-Poi, cos’è accaduto Syanna? Cos’è andato storto nel piano di Paul?-

Non riprese la carta, si limitò ad ascoltare quello che la giovane aveva da dirle. Le mani ancora strette in quelle di lei, e lo sguardo fisso sul suo, mentre un lieve sorriso volto ad incoraggiare la giovane.



 
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view post Posted on 28/1/2013, 15:46
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Il Fato

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- Beh, Paul iniziò a fare combriccola con quelle persone, non mi ha mai raccontato niente di specifico ma io vedevo che qualcosa era cambiato nel suo sguardo, come se le scorribande con i suoi amici fittizi lo costringessero a nefandezze inaudite. Doveva dar prova di fedeltà e non poteva tirarsi indietro. Una sera tornarono da me, non ero intimorita perchè sapevo che Paul non avrebbe permesso che mi facessero del male, venni trascinata dentro il negozio da uno di loro e poi non ricordo nulla, solo un gran boato

Si portò le mani al volto, era sempre così difficile ricordare.

- Ci ho riflettuto tanto, non si può fare altro che pensare qui dentro

Si lasciò andare ad una risatina amara.

- E sono giunta alla conclusione che l'esplosione sia stata volontaria, volevano punire mio padre e gli hanno raso al suolo il negozio. Però alcune consegne sono avvenute prima, loro hanno alcune scatole di queste candele ma non so dove. E non so a cosa dovessero servire, forse qualcosa che ha a che fare con Hogwarts?

Era una domanda rivolta più a se stessa che a Hope.

 
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~Hope™
view post Posted on 29/1/2013, 08:55





La situazione si stava rivelando più complicata del previso. In primo luogo la posizione di Paul, difficile capire se avesse realmente scelto di avvicinarsi a Loro per se stesso o solo per proteggere sua sorella. Guardò in viso Syanna e sospirò abbozzando un sorriso; non era da escludere il fatto che l’uomo avesse in mente solo di proteggere la sorella da quei traffici loschi che avvenivano regolarmente nel negozio del padre ma nulla poteva realmente dare delle certezze su quel punto. In secondo luogo c’era Hoqwarts, se realmente quelle candele avvelenate erano finite a scuola, gli studenti ed i professori potevano essere in grave pericolo, e questo richiedeva un intervento immediato di messa in sicurezza del castello. Strinse le mani della ragazza, poteva capire il suo turbamento, il suo stato d’animo in quel momento.

-L’importante è che sia tu sia Paul state bene, le ferite pian piano guariranno e presto potrai uscire da qui e tornare a casa-

Gli accarezzò la guancia con il dorso della mano senza smettere di guardarla negli occhi e sorridere. Syanna era l’unica certezza in quella situazione, lei non c’entrava nulla con tutto quello che era accaduto, aveva soltanto avuto la sfortuna di trovarsi nel luogo sbagliato al momento sbagliato, null’altro.

-Faremo il possibile per cercare di intercettare le ultime consegne ed evitare che qualcuno possa fare del male agli studenti di Hogwarts, ma tu devi essere forte ora, devi reagire, non ha senso star qui a ripensare costantemente a quel che è accaduto. Il modo migliore per lasciarsi tutto alle spalle è andare avanti e imparare dagli errori del passato per evitare di commetterli ancora non trovi?-

Credeva realmente a quello che aveva appena detto alla giovane, e cercò, con tutte le sue forze di trasmettere quella sensazione anche a Syanna. Le prese le mani nelle sue.

-Se mai dovessi avere ancora problemi non esitare a rivolgerti a noi, a me in particolare se lo riterrai opportuno, ma fallo, per te stessa e per le persone a cui vuoi bene, perché con certe persone non si scherza, bisogna stare sempre attenti.-

Probabilmente la ragazza le aveva raccontato tutto ciò di cui era al corrente, Paul aveva preferito mantenerla all’oscuro di tutto, probabilmente nell’estremo tentativo di proteggerla, ma non era bastato.


 
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view post Posted on 12/2/2013, 12:30
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Il Fato

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La giovane sorrise, una linea forzata, il labbro inferiore le tremò. Non aveva mai conosciuto un Auror, erano brave persone tutto sommato. Le parole di Hope riuscirono ad infonderle calma solo in parte, aveva toccato con mano la malvagità di quella gente, non avrebbero avuto remore ad uccidere sia lei che Paul. Probabilmente entrambi si trovavano in pericolo, altrimenti che cosa ci faceva la guardia fuori della sua stanza?
Aggrottò la fronte, vi era qualcosa che non riusciva ad afferrare, qualcosa che sapeva essere importante. Paul le aveva parlato di un posto dove si incontrava con quelle persone. Un posto sicuro.


"Credo di sapere dove si nascondono"

Per la prima volta dall'entrata di Hope il suo sguardo appariva determinato.

"Paul mi parlò di un posto sicuro vicino alla Stazione ma non ho idea di dove sia. Sono quasi sicura che non si tratti di Londra, è qualcosa non lontano da Nocturn"

Portò le dita alle tempie nello sforzo di ricordare ma l'immagine che aveva tentato di agguantare si era dissolta.

 
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~Hope™
view post Posted on 14/2/2013, 09:27





Hope guardò negli occhi la giovane donna. Quella situazione l’aveva segnata più di quanto ella volesse mostrare, del resto era impossibile darle torto. Entrare, anche solo per caso, toccare con mano quel “mondo”, era pur sempre un’esperienza che in un modo o nell’altro lasciava un segno indelebile nell’anima. Le strinse le mani senza smettere per un istante di guardarla, di provare a confortarla anche solo con il calore di un sorriso, farle sentire che lei c’era e che ci sarebbe stata in ogni caso. Ascoltò quindi ciò che aveva da dirle.
"Credo di sapere dove si nascondono…Paul mi parlò di un posto sicuro vicino alla Stazione ma non ho idea di dove sia. Sono quasi sicura che non si tratti di Londra, è qualcosa non lontano da Nocturn"
Osservò la determinazione che chiara, si poteva leggere sul viso di Syanna. *Può arrivare a tanto l’amore fraterno?* pensò fra se Hope continuando a guardare negli occhi la donna. La paura, il timore che aveva mostrato fino a qualche istante fa si erano tramutati in determinazione, voglia di combattere contro qualcosa di più grande, più potente. Le sorrise cercando di incoraggiarla.


-Ci sono tanti posti vicini alla stazione in cui potrebbero nascondersi, ma Nocturn Alley è un ottimo punto di riferimento Syanna. Sarebbe fondamentale per noi bloccarli prima che riescano a smerciare le candella ad Hogwarts.-

Aggiunse. Nocturn Alley non era poi così grande, e i posti vicini alla stazione ancor meno, era sicuramente un ottimo punto di partenza, una certezza da cui far partire le indagini.

-Ricordi qualche altro dettaglio che potrebbe aiutarci?-

Chiese ancora una volta.



 
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view post Posted on 26/2/2013, 16:16
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Il Fato

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Si stava sforzando, voleva davvero ricordare ma più cercava di vagliare i numerosi ricordi che le affollavano la mente, più questi diventavano nebulosi.

"Io ... io davvero non riesco a ricordare, forse si tratta della stazione di Hosmeade. C'è un rimessaggio in rovina o qualcosa del genere, Paul voleva che stessi lontana da quella zona. Credo che mio padre potrebbe fornire un sacco di informazioni preziose, lo avete trovato?"

Non glielo avevano detto apertamente ma aveva afferrato qua e là qualche frase sintomatica ed era quasi certa che il padre fosse fuggito.

"Avete cercato dove vi ho suggerito?"

Vi era una luce di speranza nel suo sguardo spento.

 
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~Hope™
view post Posted on 28/2/2013, 12:29





Era chiaro che la ragazza si stesse sforzando per riuscire ad essere d’aiuto per le indagini. Le sue informazioni erano frammentate, a tratti incomplete ma sicuramente un buon punto di partenza per far iniziare le indagini. Era chiaro che Hogwarts poteva essere la meta finale di un imponente giro di candele contraffatte, smerciate appunto nel negozio del signor Stark. Qualcosa però era andato storto, e il piano era stato modificato. *Magari le candele possono essere state nascoste in quel rimessaggio a Nocturne Alley, magari in previsione di far calmare le acque* pensò la ragazza tra se abbassando il viso per qualche istante. Le parole di Scianna la ridestarono dai suoi pensieri.

"Io ... io davvero non riesco a ricordare, forse si tratta della stazione di Hosmeade. C'è un rimessaggio in rovina o qualcosa del genere, Paul voleva che stessi lontana da quella zona. Credo che mio padre potrebbe fornire un sacco di informazioni preziose, lo avete trovato?"

La guardò quindi fisso negli occhi mantenendo l’espressione serena che aveva avuto fino a qualche istante prima.


-Vostro padre è fuggito si. I miei colleghi si stanno occupando di lui, stanno cercando di rintracciarlo, ma sicuramente si trova al sicuro, non preoccuparti.-

Ritornò con la mente al verbale che Rhaegar stesso le aveva passato, dove il suo collega aveva scritto di uomini che erano riusciti a sfuggire, di cui però non era stato in grado di riconoscere l’identità poiché il loro viso era nascosto. Sicuramente uno di questi doveva essere il padre della giovane donna.

"Avete cercato dove vi ho suggerito?"

Nuovamente le parole della ragazza la ridestarono dai pensieri sull’indagine. Per lei quello era un punto di partenza, si sarebbe occupata personalmente di visitare i posti citati dalla ragazza in quel breve dialogo. Il tempo scarseggiava ed il pericolo che quelle candele riuscissero a raggiungere Hogwarts era palpabile. Accarezzò nuovamente le mani della ragazza.


-Andrò io stessa a verificare i posti che mi hai indicato Scianna. Ho intenzione non solo di bloccare quel carico di candele, ma anche e soprattutto di aiutarvi e fare in modo che voi possiate tornare alla normalità nel più breve tempo possibile.-

Non aveva più domande da porre alla ragazza, era probabilmente giunto il momento dei saluti
.



 
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view post Posted on 6/3/2013, 13:01
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Il Fato

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La ragazza scosse il capo.

"No, intendevo se avete cercato a Portsmouth ... mio padre ha una casa lì"

Si trattava di un piccolo appartamento situato nel centro storico, vicino alla cattedrale. Ci era stata poche volte ma era attrezzata di tutto punto, le aveva dato l'idea di un vero e proprio bunker.

"I rapporti con mio padre non sono mai stati idilliaci, non approvo il suo modo di fare affari e vorrei che smettesse di mettere in pericolo me e Paul solo allo scopo di arricchirsi. Deve pagare per ciò che ha fatto"

Lo sguardo le si fece duro.

 
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~Hope™
view post Posted on 11/3/2013, 08:08





"No, intendevo se avete cercato a Portsmouth ... mio padre ha una casa lì"
Ascoltò quelle parole. Effettivamente nel verbale non aveva letto nulla che potesse ricondurre ad un’eventuale ricerca a Portmouth. Probabilmente i suoi colleghi avevano sorvolato su quel piccolo dettaglio che in quel momento però appariva assai importante. Se fossero riusciti a trovare il Stark probabilmente avrebbero avuto più possibilità di riuscire a fermare il carico prima che potesse raggiungere Hogwarts e mettere a repentaglio la vita degli studenti. Hope mosse rapidamente la mano che manteneva la penna ed appuntò le ultime parole della ragazza sul taccuino.

"I rapporti con mio padre non sono mai stati idilliaci, non approvo il suo modo di fare affari e vorrei che smettesse di mettere in pericolo me e Paul solo allo scopo di arricchirsi. Deve pagare per ciò che ha fatto"

A quelle parole si fermò mantenendo comunque il viso basso. Aveva già chiarito con se stessa che mai la sua storia personale avrebbe interferito con il suo lavoro, tuttavia le parole appena pronunciate da Scianna le sfiorarono il cuore ridestando ricordi e pensieri ormai assopiti da tempo.

-A volte lo fanno senza pensarci, senza pensare alle conseguenze delle loro azioni e alla fine si ritrovano dentro, fino al collo e non riescono più ad uscirne-

Sollevò il viso tornando a guardare la ragazza negli e amaramente le sorrise. Capiva bene le sue parole, probabilmente le aveva capite meglio di chiunque altro. Ne scrutto il volto, i muscoli tesi, l'espressione dura di chi è costretto a provare rancora verso una persona cara.

-Hai un indirizzo preciso da potermi dare?-

Chiese ancora cercando di assopire nuovamente quei pensieri e concentrandosi sul caso. Una volta tornata in ufficio avrebbe avuto molto lavoro da svolgere e poiché il tempo non era dalla loro parte aveva bisogno di informazioni precise e dettagliate. Sicura che la ragazza avrebbe chiarito quel punto rimase in attesa.



 
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view post Posted on 18/3/2013, 01:11
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Il Fato

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"Donovan Street nr. 234"

Perchè doveva ripetere le cose più volte? Quella era la dimostrazione che nessuno aveva controllato a Portsmouth. A causa del tempo trascorso probabilmente lo avevano perso.
Quella rivelazione la trasformò, si voltò verso la finestra e serrò la mascella.


"Sono stanca adesso, vorrei riposare. E vorrei che fosse permesso a Paul di venirmi a trovare. Puoi farlo?"

 
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32 replies since 18/9/2012, 17:36   497 views
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