Sfogo random.
Se c'è qualcosa che mi mette tristezza e, al tempo stesso, mi fa imbufalire, è stato il cambio di priorità d'informazione.
Premetto che io odio la GENTE conosciuta come MASSA e non gli ESSERI UMANI, perché ci sono molti uomini che stimo davvero molto e che non meritano di essere mischiati a quell'ammasso di popolazione inutile, caprona ed ignorante.
Un tempo, durante la storia umana (Illuminismo come punto focale), le scoperte scientifiche erano il fulcro dell'evoluzione del Genere Umano. Un passo avanti, una comprensione, una briciola che, in un qualche modo, contribuiva a far comprendere all'Uomo quanto grande egli fosse, nonostante le guerre, le carestie e gli accadimenti negativi.
Dal fuoco all'avvento di internet, tutto ciò che ci circonda è stato merito di uomini che si sono impegnati alla ricerca della Conoscenza, al di là di quei limiti che venivano imposti durante le Ere. Sono andati incontro a culture diverse, a religioni che inibivano il Progresso e sono arrivati fin qui; ancora oggi, quel Progresso continua, ma la maggior parte lo ignora.
Lo si può riscontrare, banalmente, nell'enorme salto di qualità che hanno fatto i cellulari anche solo nel giro di dieci anni, ma lo dimostrano anche le scoperte mediche, le scoperte scientifiche, astronomiche.
E di questo, noi, cosa sappiamo?
Al di fuori dei giornali specifici, di chi vuole informarsi e va a cercarsele, queste notizie, chi mai ha detto che la NASA sta portando avanti un progetto che potrebbe cambiare il destino dell'Uomo più dell'approdo sulla Luna?
Il progetto che per molti anni (soprattutto durante gli anni '50 con la fantascienza che prendeva via, via, sempre più piede) ha affascinato l'Uomo, il progetto di una vita nello Spazio. E Marte come nuova Terra, l'esistenza di un luogo dove, forse, tra qualche secolo, il genere umano potrebbe arrivare, come l'inizio dei libri di Asimov.
Forse, tra centinaia di migliaia d'anni, l'Uomo continuerà ad esistere, della Terra non rimarrà che un mero ricordo, quasi una leggenda, come nel ciclo della Fondazione.
Ma a parte questo, quanti lo sanno?
Quanti sono a conoscenza della scoperta dei resti di un probabile letto di un fiume, su Marte? E delle teorie che si stanno sviluppando sui Quasar? E della robotica, degli immensi passi che si stanno facendo in questo campo?
Ma non solo, quanti possono sapere i progressi medici e delle molecole personalizzabili neanche fossero un indumento, per far fronte a malattie anche gravi?
Non è questione di ignoranza o meno, io stesso non sono un esperto né avrò mai la presunzione di ritenermi tale, in quanto troppe cose non so e non comprendo e ancora ignoro. Tuttavia, la cosa che mi rattrista è che la maggior parte dei giornali, dei telegiornali, dei programmi generali, non fanno più menzione del progresso scientifico (anche solo di un breve annuncio) al di fuori di quello tecnologico che riguarda, però, solo cellulari, computer e videogiochi. Meglio far sapere come si cucina il pollo impanato visto in una fiction X (... e l'ho letta, qualcosa di simile), meglio sapere quanti amori ha avuto un tronista X, meglio. Non dovrei stupirmi, i rotocalchi sono rotocalchi, ma i telegiornali? Da quelli, almeno, mi aspetto qualche voce, qualcosa rapida notizia. Succede, ogni tanto, che si nomini qualcosa, ma poca roba. Forse un giorno, tra qualche secolo, le generazioni future faranno menzione delle nuove scoperte fatte in questi tempi, ma non riesco a non provare tristezza per come, attualmente, queste notizie vengono affrontate come se non fossero importanti, come se ormai non ci fosse più niente da scoprire e studiare.
La cosa mi rattrista.
Ciò, invece, che mi conforta, è che la Scienza prosegue, nonostante tutto, il suo cammino, perché, fondamentalmente l'Essere Umano non può fermarsi alla punta dell'iceberg che osserva da lontano, con un binocolo e di notte, giustificandolo come "è tutto lì, non c'è più nulla da sapere, questo è ciò che vedo e mi basta". Ed è questo che, bene o male, ha permesso all'Uomo di Evolversi come nessuna creatura conosciuta [al momento].