| «C’È UN GOBLIN NEI SOTTERRANEI!!!» cala il silenzio nell’atrio della Gringott, non perché aleggia del timore, ma bensì a causa dell’attimo di confusione mentale provocato dal grido del piccolo banchiere. «Manny, sei proprio un idiota!» la fronte di Undi si aggrotta «Siamo tutti goblin qui, chi vuoi ci sia di sotto, uhm?» bella domanda, in effetti. «Vo-volevo d-dire-» balbetta e si blocca, lo sguardo vaga agitato sui presenti prima che il discorso prosegua «P-Pip-» un nome pronunciato piano, in un soffio. «Cos'è successo a Pip?» chiede Turi preoccupato. Dovete sapere, infatti, che quello appena citato è il folletto più sfortunato della Gringott. Non per niente, ha in carico una lunga lista di incidenti sul lavoro, superando in graduatoria persino Undi stesso. «È r-rimasto chiuso a chiave in una delle c-camere blindate.» ecco svelato l’arcano, il problema però è come liberarlo «Un cliente che stava servendo non si è accorto della sua presenza all’interno, ha chiuso la porta prima che potesse uscire.» per filo e per segno, la vicenda è così spiegata. «Prima o poi dovrà farsi togliere il malocchio, vorrei sapere chi lo ha maledetto!» sospira sconsolato, rimuginando sul da farsi prima di rivolgersi all’altro collega «Undi, ti prego, dicci che hai il passpartout?» la speranza illumina i suoi occhioni. «Ovvio, non sono uno sprovveduto come voi!» il tono è acido, come al solito. Per sottolineare quanto detto la estrae dal cassetto e la mette in bella mostra «Andiamo, prima che gli venga un infarto!» apre così la fila, uno strano terzetto si avvia al caveau in missione di salvataggio. Ci impiegano circa venti minuti, cinque per sbloccare tutti i meccanismi di sicurezza, i restanti quindici per tranquillizzare Pip e convincerlo a tornare al piano superiore. Raggiunti nuovamente i propri posti, Manny e Turi si prendono cura del poveretto sconvolto, mentre Undi preferisce inveire contro i maghi e le streghe che varcano la pesante soglia, mansione che ama particolarmente. Si avvicina giusto appunto un avvenente ragazzotto, la sua richiesta è una delle più classiche: l’apertura di un conto. «Un secondo.» predica attesa, nel mentre recupera una serie di moduli che porge al giovanotto «Compili questo e firmi, per favore.» il dito picchietta sulla pergamena, indicando meccanicamente i contenuti salienti del contratto. Terminata la burocrazia, convalida il tutto e gli consegna una chiave dorata nuova di zecca «Mi raccomando, non la perda, non esistono copie!» bugiardo «E soprattutto, se deve prelevare, non chieda a lui!» con un cenno del capo ammicca verso Pip che, come una nonna durante le fredde sere d’inverno, tiene una coperta sulle spalle e sorseggia qualcosa di caldo mentre viene consolato «O potrebbe scoppiarle a piangere in faccia!» che ascolti i consigli poco importa, lui l’avvertimento l’ha dato.
N2460 Alexander_Hydra_(A.Hydra) Adulto 10 Galeoni
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