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| Tristezza,profonda e immancabile tristezza. Fu questo quello che provò dentro di se,Daddy Toobl,pur avendo la faccia gonfia come un cocomero maturo,nella biblioteca. Si notava lontano un miglio che, sul volto del ragazzo,vi fosse amarezza e rabbia allo stesso tempo. Non appena notò arrivare intorno a lui miliardi di caposcuola e prefetti si sentì privato del suo “gioco”,come quando ,da piccolo, i genitori gli levavano il pallone nel giardino sotto casa esordendo con un severo: “Basta Daddy!Andiamo via!” Scocciato come non mai ,il ragazzo, dopo aver individuato la zona dove era stato punto,posizionò la bacchetta sul suo volto e,effettuando un movimento con il braccio creando un semicerchio in senso antiorario che andò a puntare precisamente sulla zona colpita dalle api ,disse deciso
Curo Venénum
Rimase con la bacchetta alcuni secondi puntata sul viso non facendo caso se l’incanto fosse o meno riuscito,in quel momento se ne fregava della sua faccia ,lo aveva fatto solo per rendersi più “presentabile” a quei ragazzi che volevano spiegazioni su quella piacevole “chiacchierata” che avevano avuto lui e i Serpeverde. Infilò la bacchetta nella tasca dei pantaloni deciso e fissò tutti i presenti con aria di sfida e superiorità. Non è che se loro avevano una spilla sul petto potevano decidere cosa lui avrebbe fatto o non fatto..Non è che le loro parole avrebbero placato la rabbia che provava nei confronti di quei schifosi e indegni esseri. “Indegni esseri” perché,come codardi, si erano tutti messi intorno a un innocuo Grifondoro che oramai sembrava più un tricheco che una persona in grado di intendere e di volere.
Cosa vi guardate?
Domandò il ragazzo deciso a tutti. Si erano fermati intorno a lui in silenzio,come se avessero deciso che il sipario dovesse calare su quella commediola da quattro soldi.
Qui, come sempre, è successo che i Serpeverde,piuttosto che studiare,sono venuti per attaccare questo innocente ragazzo…
Disse,Daddy, indicando il giovane Grifondoro che,proprio in quel momento,si stava facendo curare da Horus.
E quindi io..
Proseguì a dialogare puntando gli occhi sulla rossa Caposcuola dei Serpeverde
Ho deciso…Visto che qualcuno di voi ben SA che io ci tengo alla giustizia…Di fermare questo scempio. Come ho provato a fermarlo??Semplice.. Facendo “svomitazzare” uno dei vostri bulletti. Alla fine mi dovreste fare anche i complimenti..Sono stato attento all’incantesimo da fare..So che il vomito fa Pendant con la vostra veste.
Sorrise divertito. Se ne fotteva di tutto in quel momento,voleva solo deridere quei esseri dai colori verde e grigio lapide.
..Alla fine già che eravate rinomati per le prepotenze sono contento di smentirvi col fatto che i Corvonero possono benissimo prendervi a calci.
Concluse il discorso effettuando un sorriso sghembo. Lui non era come gli altri studenti Corvonero,ossia Caotico Buono,lui era un Caotico Neutrale,un cinico,una mina vagante e dovunque fosse esplosa avrebbe fatto male…Molto male.
Ora,visto che il mio talentuoso Caposcuola ha detto che toglierà quindici punti per ogni incanto che verrà effettuato…IO PASSO ALLE MANI
Disse facendo ben risuonare il finale. Lui era l’unico,il solo,che poteva far finire questo scempio. Scattò verso il Serpeverde che gli aveva scagliato l’Orcolevitas,come una furia. Doveva fargli male,glielo aveva promesso! Non appena lo vide vicino a lui,saltò pronto ad afferrarlo…Quindici punti per far valere la giustizia nel castello era un prezzo che si poteva ben pagare.
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