La Quiete dopo la tempesta.
Talìa sembrava dunque aver ritrovato la lucidità che, nonostante la giovine età, la contrandistingueva sempre. Il peggio sembrava passato, ma il Fato sembrava aver ben altri programmi per loro.
Se Vagnard sperava di passare una serata dedicandosi al divertimento e agli eccessi più sfrenati, si sbagliava di grosso.
O forse no?
Senza minimamente curarsi delle parole deliranti della grifina, vide Demon far inginocchiare la ragazza prendendola per i capelli, cosa che era molto bravo a fare a dir dei più, mentre Talìa procedeva contemporaneamente castando un Oblivion di perfezione quasi Michelangiolesca.
Annuiva il Prefetto Serpeverde, nel vedere la bacchetta muoversi con una tale precisione e sincronia, una pronuncia così perfetta. Quella ragazza prometteva veramente bene, poco da dire in proposito. Se però l'incanto avesse avuto effetto, lo avrebbero scoperto solo successivamente.
E loro tre insieme formavano veramente un bel quadretto, poco ma sicuro. Quelle uscite andavano ripetute. Agivano come se ad unirli vi fosse un unico cervello, come piccole formiche operaie, tutte a svolger rapidamente il loro compito, senza curarsi minimamente di ciò che accade attorno a loro.
Pochi istanti ed il giovane Serpeverde avrebbe avuto qualcosa, anzi, qualcuno con cui intrattenersi nell'attesa di scoprire l'esito dell'incanto di Talìa.
Una voce improvvisamente ruppe quella magnifica atmosfera che i tre giovani avevano creato, una nota caratteristica di un altra tonalità irrompeva prepotentemente nella partitura. Come al solito la vista avrebbe confermato quanto stava per accadere. Alzando lo sguardo avrebbe notato delle ombre in lontananza avvicinarsi, non meglio definite, anche a causa dell'oscurità che avvolgeva il Giardino, annullando totalmente la luce che timidamente la Luna offriva loro.
*Scheiße*
pensò immediatamente.
La mano già scattava alla ricerca della bacchetta.
Non capì se si trattava di innocui esploratori notturni o di personaggi pericolosi, sta di fatto che si trattava di un pericolo, un pericolo non da poco, sebbene lì il loro compito era stato completato.
Sarebbe dovuto intervenire, sebbene per un paio di secondi, ma giusto due, fu combattuto. Si era ripromesso di non metterci bacchetta, d'altronde era lì per far divertire Alfier, era la sua ora di aria libera, quella in cui si procacciava il cibo, e qualcuno stava disturbando la sua cena. Seguendo scrupolosamente il copione, dopo aver tratto la preda in trappola, si sarebbe dovuto fare solo una grossa risata. Qualcuno invece sembrava aver previsto una scena aggiuntiva, un piccolo monologo era ora previsto.
Restar lì non avrebbe avuto senso, rischiavano solo di mettersi nei guai. Avrebbe dovuto trovare un piccolo escamotage che avrebbe permesso loro di rifugiarsi in lidi più sicuro.
Guardandosi attorno, avrebbe potuto notare solo buio, l'oscurità che avvolgeva il Tutto. E forse era proprio quello che faceva al caso suo. Perchè non illuminare il tutto?
Era letteralmente furibondo con quegli esseri.
Con sguardo fisso sulle ombre in avvicinamento e con gli occhi iniettati di sangue, digrignò i denti, pronto ad avvertire i suoi
- Schließt ihr die Augen, schnell. -
sussurrò ai suoi compagni, che sicuramente avevano come lui sentito la minaccia incombente.
Loro avrebbero capito.
Solo loro, nessun'altro, a meno che non avessero seguito un corso avanzato di tedesco.
Puntò quindi la bacchetta in direzione delle ombre e, a bassa voce, ma con estrema decisione, pronunciò la formula, scandendola con quanta più precisione possibile
- Lumos Maxima! -
mentre nel contempo si copriva il volto per proteggere gli occhi e non essere riconosciuto.
Pochi istanti e li avrebbe potuti riaprire, per poi fuggire ognuno nei rispettivi Dormitori.
- Jetzt, los! -
suggerì nuovamente sussurrando, incitando alla fuga.
Che dire, avevano passato veramente una bella serata, galvanizzante avrebbe osato dire. Ma per quella sera poteva bastare così.
STAT:
» Punti Salute: 144
» Punti Corpo: 97
» Punti Mana: 100
» Punti Esperienza: 24.5