~ Hold on., Privata.

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Kevin ¬
view post Posted on 24/6/2013, 11:09 by: Kevin ¬
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Alla sua esclamazione la figura in volo sussultò (riuscì a notarlo anche da quella distanza) e, con un gesto rapido ma allo stesso tempo aggraziato, eseguì una virata, per poi venirgli incontro frontalmente. Kevin squadrò la sagoma in avvicinamento, che via via assumeva un aspetto sempre più familiare. Non appena la figura fu abbastanza vicina, il Tassorosso poté riconoscere una minuta ragazza dai capelli castano scuro e dagli occhi di un azzurro vivace. La riconobbe: Niahndra Alistine stava per atterrare proprio di fianco a lui. Proprio Niahndra, quella misteriosa e silenziosa ragazza che poco si incontrava in giro per il castello, quella ragazza che lo aveva accompagnato nella loro "avventura" allo zoo, la compagna di squadra con cui Kevin aveva creato la sintonia più forte, ma nessun legame particolare. Era stata forse proprio la loro sintonia, la loro intesa a portarli in quel luogo lo stesso giorno? Probabilmente era un semplice caso, ma il ragazzo sorrise a quel pensiero.

Oh, sei tu Kevin.

Niahndra lo stava guardando, era già atterrata e si stava aggiustando una ciocca ribelle. Il ragazzo le esibì un sorriso, che tuttavia non si estese ai suoi occhi. La squadrò per un momento, mordendosi quasi involontariamente il labbro inferiore.

Carina la maglietta.

Scherzò, accennando col capo alla maglia larga il triplo della ragazza che Nia indossava. Il suo sorriso si allargò leggermente e i suoi occhi si socchiusero leggermente, mentre la sua testa si piegava quasi impercettibilmente di lato. Poi, in un momento di maggiore lucidità, pensò che, come lui, Niahndra era probabilmente giunta al campo alla ricerca di un po' di solitudine, di un po' di calma, di silenzio. E lui, in tal caso, aveva rovinato il momento di pace della ragazza. Tuttavia, l'imminente invito di quest'ultima fece cadere ogni sua preoccupazione.

Un volo?

Suggerì la compagna accennando alle loro scope. Kevin la guardò con interesse, mentre un mezzo sorriso compariva nuovamente sulle sue labbra. Si passò una mano nei capelli, già leggermente arruffati, prima di rispondere.

Un volo, con la mia Cacciatrice preferita... Si, credo che volerò con te, Niahndra Alistine.

La sua risposta assunse una piccola sfumatura di ironico, ma il ragazzo era serio. Osservò la sua Firebolt, poi la Scopalinda di Niahndra (esattamente come aveva fatto la ragazza in precedenza) e fece una piccola smorfia.

Aspetta solo un minuto.

Disse alla ragazza, prima di voltarsi e, con la scopa sottobraccio, avviarsi nuovamente verso gli spogliatoi maschili. Quando fu dentro, raggiunse il suo armadietto, lo aprì e posò la Firevolt al suo interno, chiudendolo poi a chiave. Subito dopo, si voltò ed osservò l'intero spogliatoio, alla ricerca delle scope che la scuola dava in dotazione per i ragazzi del primo anno. Ne trovo una accatastata in un angolo, con la saggina evidentemente irregolare ed il manico leggermente consumato. Riprendere in mano una Scopalinda fu una sensazione strana, ma divertente. Rapidamente, uscì dallo spogliatoio ed a passo svelto raggiunse Niahndra dove l'aveva lasciata.

Per solidarietà... non volevo farti sentire a disagio.

Spiegò il ragazzo, leggermente divertito, mentre accennava alla sua Scopalinda. Riflettendo, poi, si accorse di una cosa: si stava rivolgendo a Niahndra come se la conoscesse da una vita, quando i due si incontravano solamente in rare occasioni. Non si seppe spiegare il perché di tutto ciò, di tutta quella familiarità, ma, alla fine, non gli interessava. Era giunto in quel luogo proprio per non pensare, perché doveva perdersi in inutili preoccupazioni?

Voliamo.

Sentenziò il ragazzo, con tono dolce ed intenso. Mai si era trovato a ricevere o a fare un invito del genere, e sorrise a quel pensiero. Regalò un'ultima occhiata a Niahndra, prima di cavalcare la Scopalinda con un rapido gesto. Le sue ginocchia si piegarono leggermente ed il ragazzo si diede una bella spinta con le gambe verso l'alto, tenendo entrambe le mani strette attorno al manico. L'aria gli accarezzò il viso, scompigliandogli leggermente i capelli. I suoi muscoli, quindi, si rilassarono spontaneamente, gli occhi si alleggerirono. Tornava a volare, dopo quella che era sembrata un'eternità. Le sensazioni erano sempre le stesse, magnifiche. Sembrava sempre una prima volta.
Ed era sicuro che anche Niahndra avrebbe condiviso quel piacere.
 
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