| L’espressione di Persefone parve abbastanza soddisfatta nel vedere la risposta del ragazzo, ora il suo prossimo quesito era atto a saggiare le opinioni del giovane. Le sue preferenza sugli incantesimi, e quali di quelli studiati pensasse fosse più utile.
Ogni lezione affrontata durante questi cinque anni ci ha fatto apprendere molti incantesimi, a volte anche tre in unica lezione. Ognuno di loro era accomunato sia per effetto che contro effetto, potrei citare incantesimi del fuoco, o del movimento come il Levicorpus, dell’elemento acqua come l’Aguamenti, o anche svariati incanti curativi. Insomma credo che a parer mio siano tutti stati molto utili, ognuno nel loro ambito di applicazione; però se dovessi citarne uno in generale per la sua utilità applicabile in modi più svariati direi Lacarmum Inflamare, esatto sempre lui. Non vorrei ripetermi ma questo incantesimo è in grado di generare fuochi sul posto, ovvero in prossimità della postazione del mago che lo evoca. Può essere utilizzato in svariati modi, per esempio accendere un fuoco per scaldarsi. Per difesa personale magari contro un avversario o un animale, può servire da diversivo e da incantesimo di attacco, perché il fuoco è dopo tutto l’elemento naturale distruttivo per eccellenza, può servire anche solo per illuminare nel buio per trovare riparo o come richiamo nella notte per farci scorgere da un amico. Ecco, penso che questo incanto, nulla togliendo agli altri, è uno dei più utili fra quelli studiati.
Nell’aula di incantesimi aveva studiato decine di incanti, tutti molto utili, e sceglierne uno non era stato affatto semplice, poi vista la sua preferenza anche nell’evocarlo in precedenza non poteva non preferirlo rispetto agli altri Ora doveva far chiarezza nella sua mente per rispondere anche alle altre domande.
L’incantesimo più pratico ed utilizzabile quotidianamente invece penso sia l’incantesimo di Appello. Questo incantesimo risulta fondamentale e molto usato nel mondo magico. In effetti è uno dei principali e maggiormente utili tra tutti gli incanti di magia. Il suo nome è Accio e permette di richiamare a sé, attraverso la bacchetta, oggetti, animali e piante sia vicini sia che lontani. Una volta evocato l’incanto, l’oggetto finirà nelle mani del mago. Se l’oggetto da richiamare è vicino basterà puntare la bacchetta in direzione dell’oggetto stesso ed enunciare: Accio + il nome dell’oggetto con voce ferma e decisa. Per esempio Accio bicchiere. Se invece l’oggetto è lontano, si dovrà puntare la bacchetta verso l’orizzonte ed urlare: Accio + il nome dell’oggetto desiderato. Il tempo necessario perché l’oggetto compaia dipende da quanto esso sia distante. Infatti l’oggetto non si materializzerà, ma dovrà compiere in volo, l’intero tragitto necessario a giungere a destinazione. Possono essere chiamati solo oggetti, animali, e piante. Non persone. Inoltre bisogna far sempre attenzione a prendere l’oggetto, perché esso giungerà con velocità, quindi servirà molta attenzione per prendere ad esempio un grosso tomo. Questo incanto può essere altresì utile in duello, perché può farci appropriare anche della bacchetta dell’avversario, provocando il suo disarmo. Anche se questo incanto può sembrare semplice è molto usato, non bisogna mai sottovalutare la sua esecuzione. Bisogna essere molto concentrati se vogliamo che l’incanto sortisca l’effetto desiderato. Inoltre la capacità di evocare oggetti di diversa grandezza varia a seconda della bravura del mago e della sua esperienza. Molti maghi esperti riescono a richiamare oggetti senza nemmeno dover pronunciare la formula.
Si bloccò, aveva esposto molto bene e anche con un parere personale l’incanto per lui più utile, adesso non restava che concludere l’esposizione con l’ultima risposta.
L’incantesimo più adatto a me, è il Repsi Genitum. Un incanto del mondo vegetale, cioè che trova campo di applicazione nella natura. Con questo incantesimo si riesce ad evocare una pianta rampicante, per esempio l’edera o il gelsomino, e la crescita come la sua evoluzione strutturale dipenderà esclusivamente dalla volontà del mago. Se si è abbastanza bravi si possono ottenere intrecci assai complessi, addirittura quasi invalicabili. A me affascina molto perché questo incantesimo può dirsi appartenere sia alla classe degli incanti di difesa sia quelli di attacco, oltre che a sfruttare il potere della natura che per me è l’alleto più grande che un mago possa avere. Anche se il Repsi Genitum sebbene sia un incantesimo di grande forza ed effetto, presenta dei limiti: Non è possibile evocare la pianta, e farla dunque crescere, attraverso tutte le superfici. Le piante emergono solo dal terreno e dal legno. Si può comunque dire che maghi molto esperti e particolarmente abili, riescono ad evocare con successo tale incantesimo ricorrendo a pavimenti rocciosi, superfici piastrellate, acqua. Per eseguirlo bisogna enunciare con voce chiara la formula Repsi Genitum, ponendo l’accento sulla vocale “i” della parola Genitum ; nel contempo si dovrà eseguire un movimento circolare del polso che impugna la bacchetta come a volere disegnare un cerchio perfetto in senso orario e successivamente tracciare, in modo fluido e continuo, una linea verticale, come a volere disegnare la lettera “b”. Tanto più lunga sarà la linea longitudinale, tanto più alta sarà la pianta evocata. Una volta evocata si potrà manovrare e intrecciare come si vuole, compiendo dei movimenti con la bacchetta medesimi alle linee e curve che si vogliono imporre al busto della pianta. Mi sento molto legato a questo incanto, così come alla maggior parte degli incantesimi naturali, infatti mi sono molto applicato anche personalmente fuori dall’orario scolastico per padroneggiare gli altri incanti elementali, che completano il mondo vegetale. Di sicuro ce ne saranno molti altri nei prossimi anni, e non vedo l’ora di mettermi alla prova ed apprenderli nel migliore dei modi.
Concluse con un sorriso, era stato sincero e preciso ora non restava che attendere la risposta di Persefone..
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