Esame GUFO Nathan Scott

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Persefone D. Bennet
view post Posted on 15/12/2013, 15:12




L’esordio di Nathan fu più che soddisfacente.
Certo, vi potevano essere alcune cose da aggiungere, minime precisazioni da fare, ma non ritenni opportuno dilungarmi oltre. La risposta mostrava il suo alto grado di preparazione.
Potevamo dunque proseguire.
D’altro canto la prova pratica aveva sortito l’effetto desiderato e il pezzo d'armatura, soggetto cui era sottoposta la Magia dello studente, mostrò chiaramente l’efficacia dell’evocazione.
Non avevo intenzione di effettuare un numero troppo elevato di domande. Inoltre, non volevo nemmeno fermarmi alla pura descrizione teorica o alla dimostrazione pratica. Mi piaceva divagare un tantino o meglio porre quesiti meno ordinari.
Bene Nathan. Quale Incantesimo ritieni maggiormente utile tra quelli studiati nella mia materia? Quale l’incanto più pratico ed utilizzabile quotidianamente e quale più adatto a te? Perché?

 
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view post Posted on 19/12/2013, 10:16
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L’espressione di Persefone parve abbastanza soddisfatta nel vedere la risposta del ragazzo, ora il suo prossimo quesito era atto a saggiare le opinioni del giovane. Le sue preferenza sugli incantesimi, e quali di quelli studiati pensasse fosse più utile.

Ogni lezione affrontata durante questi cinque anni ci ha fatto apprendere molti incantesimi, a volte anche tre in unica lezione. Ognuno di loro era accomunato sia per effetto che contro effetto, potrei citare incantesimi del fuoco, o del movimento come il Levicorpus, dell’elemento acqua come l’Aguamenti, o anche svariati incanti curativi. Insomma credo che a parer mio siano tutti stati molto utili, ognuno nel loro ambito di applicazione; però se dovessi citarne uno in generale per la sua utilità applicabile in modi più svariati direi Lacarmum Inflamare, esatto sempre lui. Non vorrei ripetermi ma questo incantesimo è in grado di generare fuochi sul posto, ovvero in prossimità della postazione del mago che lo evoca. Può essere utilizzato in svariati modi, per esempio accendere un fuoco per scaldarsi. Per difesa personale magari contro un avversario o un animale, può servire da diversivo e da incantesimo di attacco, perché il fuoco è dopo tutto l’elemento naturale distruttivo per eccellenza, può servire anche solo per illuminare nel buio per trovare riparo o come richiamo nella notte per farci scorgere da un amico. Ecco, penso che questo incanto, nulla togliendo agli altri, è uno dei più utili fra quelli studiati.

Nell’aula di incantesimi aveva studiato decine di incanti, tutti molto utili, e sceglierne uno non era stato affatto semplice, poi vista la sua preferenza anche nell’evocarlo in precedenza non poteva non preferirlo rispetto agli altri Ora doveva far chiarezza nella sua mente per rispondere anche alle altre domande.

L’incantesimo più pratico ed utilizzabile quotidianamente invece penso sia l’incantesimo di Appello. Questo incantesimo risulta fondamentale e molto usato nel mondo magico. In effetti è uno dei principali e maggiormente utili tra tutti gli incanti di magia. Il suo nome è Accio e permette di richiamare a sé, attraverso la bacchetta, oggetti, animali e piante sia vicini sia che lontani. Una volta evocato l’incanto, l’oggetto finirà nelle mani del mago. Se l’oggetto da richiamare è vicino basterà puntare la bacchetta in direzione dell’oggetto stesso ed enunciare: Accio + il nome dell’oggetto con voce ferma e decisa. Per esempio Accio bicchiere. Se invece l’oggetto è lontano, si dovrà puntare la bacchetta verso l’orizzonte ed urlare: Accio + il nome dell’oggetto desiderato. Il tempo necessario perché l’oggetto compaia dipende da quanto esso sia distante. Infatti l’oggetto non si materializzerà, ma dovrà compiere in volo, l’intero tragitto necessario a giungere a destinazione. Possono essere chiamati solo oggetti, animali, e piante. Non persone. Inoltre bisogna far sempre attenzione a prendere l’oggetto, perché esso giungerà con velocità, quindi servirà molta attenzione per prendere ad esempio un grosso tomo. Questo incanto può essere altresì utile in duello, perché può farci appropriare anche della bacchetta dell’avversario, provocando il suo disarmo. Anche se questo incanto può sembrare semplice è molto usato, non bisogna mai sottovalutare la sua esecuzione. Bisogna essere molto concentrati se vogliamo che l’incanto sortisca l’effetto desiderato. Inoltre la capacità di evocare oggetti di diversa grandezza varia a seconda della bravura del mago e della sua esperienza. Molti maghi esperti riescono a richiamare oggetti senza nemmeno dover pronunciare la formula.

Si bloccò, aveva esposto molto bene e anche con un parere personale l’incanto per lui più utile, adesso non restava che concludere l’esposizione con l’ultima risposta.

L’incantesimo più adatto a me, è il Repsi Genitum. Un incanto del mondo vegetale, cioè che trova campo di applicazione nella natura. Con questo incantesimo si riesce ad evocare una pianta rampicante, per esempio l’edera o il gelsomino, e la crescita come la sua evoluzione strutturale dipenderà esclusivamente dalla volontà del mago. Se si è abbastanza bravi si possono ottenere intrecci assai complessi, addirittura quasi invalicabili. A me affascina molto perché questo incantesimo può dirsi appartenere sia alla classe degli incanti di difesa sia quelli di attacco, oltre che a sfruttare il potere della natura che per me è l’alleto più grande che un mago possa avere. Anche se il Repsi Genitum sebbene sia un incantesimo di grande forza ed effetto, presenta dei limiti: Non è possibile evocare la pianta, e farla dunque crescere, attraverso tutte le superfici. Le piante emergono solo dal terreno e dal legno. Si può comunque dire che maghi molto esperti e particolarmente abili, riescono ad evocare con successo tale incantesimo ricorrendo a pavimenti rocciosi, superfici piastrellate, acqua. Per eseguirlo bisogna enunciare con voce chiara la formula Repsi Genitum, ponendo l’accento sulla vocale “i” della parola Genitum ; nel contempo si dovrà eseguire un movimento circolare del polso che impugna la bacchetta come a volere disegnare un cerchio perfetto in senso orario e successivamente tracciare, in modo fluido e continuo, una linea verticale, come a volere disegnare la lettera “b”. Tanto più lunga sarà la linea longitudinale, tanto più alta sarà la pianta evocata. Una volta evocata si potrà manovrare e intrecciare come si vuole, compiendo dei movimenti con la bacchetta medesimi alle linee e curve che si vogliono imporre al busto della pianta. Mi sento molto legato a questo incanto, così come alla maggior parte degli incantesimi naturali, infatti mi sono molto applicato anche personalmente fuori dall’orario scolastico per padroneggiare gli altri incanti elementali, che completano il mondo vegetale. Di sicuro ce ne saranno molti altri nei prossimi anni, e non vedo l’ora di mettermi alla prova ed apprenderli nel migliore dei modi.

Concluse con un sorriso, era stato sincero e preciso ora non restava che attendere la risposta di Persefone..
 
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Persefone D. Bennet
view post Posted on 21/12/2013, 11:36




Per quanto risultasse difficile celare il senso di profondo orgoglio e di sincera soddisfazione nell'ascoltare il mio studente preferito nel corso dell'esame, dovevo pur in qualche modo contenermi!
Ciò non mi impedì, tuttavia, di ricambiare il sorriso a Nathan, lasciando palesemente intendere la correttezza, la completezza della risposta.
Avrei potuto porre fine alla mia interrogazione, ma optai per la formulazione di un'ultima domanda.
Nathan, vorrei mi parlassi dell'incanto Cave Inimicum. In che categoria di incanti lo ricondurresti? Perché? Lo hai mai utilizzato?
 
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view post Posted on 21/12/2013, 21:06
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Persefone parve soddisfatta della risposta del suo alunno, e con eleganza e compostezza tipica della sua persona continuò l’esame. Lui sapeva quanto lei avrebbe voluto fargli i complimenti, dopo tutto anche grazie alla donna ora era lì seduto ad affrontare i Gufo. Sicuramente dopo gli esami ci sarebbe stata occasione per parlare con lei e sorridere del traguardo. Intanto Nathan restò concentrato e iniziò a far ordine nella mente per rispondere alla prossima domanda.

il Cave Inimicum è un incantesimo molto potente e a mio parere assai utile in situazioni di pericolo. Il potere di questo incantesimo è in grado di rendere la zona dove siamo non raggiungibile da altri, che siano uomini o animali. Questo incanto è un blocco anche dal punto di vista magico, difatti per chi si trova all'esterno della zona, sarà impossibile anche materializzarsi all'interno del perimetro incantato e protetto. In modo più specifico il Cave Inimicum crea una barriera protettiva, atta a proteggere tutti i presenti collocati all'interno del perimetro, ha effetto anche su fattori meteorologici come la neve, pioggia, vento, oltre che dai nemici. Questa barriera impedisce a chi è all'esterno di valicarla, ma, nel contempo, permette, a chi si trova al suo interno, nel caso lo voglia, di smaterializzarsi all'esterno. Per eseguirlo bisogna alzare sopra la testa il braccio della mano che impugna la bacchetta, puntando esattamente allo zenit, e ruotare il braccio in senso orario, come a voler creare un cerchio che ci circondi. Al contempo si dovrà pronunciare la prima parte della formula, Cave. Questa circonferenza rappresenta lo spazio protetto, più sarà grande e maggiore sarà il perimetro incantato. L’ampiezza deve prima essere nitida nella mente, altrimenti l’incanto non avrà l’effetto desiderato. Per finire si dovrà abbassare lentamente il braccio, sino a puntare la bacchetta verso terra, esclamando Inimicum, in modo deciso e con voce fluida. La concentrazione e l’allenamento sono due fondamentali per eseguire una barriera come si deve. Io lo ricondurrei alla categoria degli incantesimi Difensivi, perché naturalmente il suo potere ci protegge, il primo compito di una barriera magica e proteggere con il suo potere chi vi è all’interno. Non ho avuto ancora occasione di usarlo al di fuori dell’allenamento in aula, e visto che va usato in una situazione difficoltosa, che può essere un nemico o una forte nevicata, spero di non doverne far uso tanto spesso.

Sorrise durante l’ultima frase, pur consapevole di aver fatto il meglio per rispondere, anche per far fare bella figura alla sua Capocasa oltre che Docente..
 
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Persefone D. Bennet
view post Posted on 22/12/2013, 15:41




L'Esame di Incantesimi era giunto al termine. Senza esitazioni né incertezza, Nathan aveva superato a pieni voti quel secondo ostacolo rappresentato dalla materia magica insegnata proprio dalla sua Capocasa.
Assolutamente fiera del mio studente, non mi dilungai particolarmente in complimenti, poiché la preparazione dello studente era un dato di fatto, a tutti visibile e da tutti percepibile ascoltando le sue spiegazioni e valutando le sue dimostrazioni pratiche.
Dunque, non mi restava che ufficializzare la promozione in Incantesimi e lasciare spazio ai miei colleghi al fine di permettere che l'esame proseguisse.
Per quanto mi riguarda, mi ritengo più che soddisfatta. La mia valutazione è "Oltre ogni Previsione". Ora i miei colleghi continueranno ad interrogarti. L'esame prosegue.

 
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view post Posted on 22/12/2013, 16:21
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Aveva seguito l'interrogazione di Nathan, giunta ormai al giro di boa, con particolare attenzione. I G.U.F.O. rappresentavano il primo, importante traguardo ed il Grifondoro aveva dimostrato di sapersi destreggiare piuttosto bene in due fra le materie più ostiche del panorama magico hogwartsiano. Non aveva grandi dubbi sulla sua preparazione nella materia che insegnava, oltre alle lezioni le era capitato di saggiare la dimestichezza di Scott durante le ormai usuali "Giornate della Pozione", ricavandone grandi soddisfazioni. Non poteva dire di conoscerlo come persona, anche se confidava che non avesse la forte tendenza all'egocentrismo tipica del fratello, ma come studente si, poteva dire di conoscerlo bene.

"Eccoci qui"

Alzò lo sguardo dal foglio ingiallito, pochi appunti frettolosi, scritti con grafia minuscola, attendevano che qualcuno desse loro voce. Trovarsi a tu per tu con uno Scott le provocava sempre un brivido di imprevedibilità ed anche lì, in mezzo a colleghi, si trovò a dover combattere con un lieve quanto improvviso senso di disagio.

"Premetto che non sarà un esame lungo, sei un assiduo frequentatore del Club e non ho incertezze sul tuo livello di preparazione nella mia materia"

Bla bla bla, non stava raccontando niente di originale a nessuno.

"Parliamo degli antidoti. Quali fra le pozioni studiate in questi anni inseriresti nella categoria "antidoti" e per quale motivo?"

 
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view post Posted on 24/12/2013, 09:30
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Sorrise alle parole di Persefone, anche l’esame di Incantesimi era terminato, ora ancora due materia prima di concludere quella faticosa sessione. Stavolta era il turno di Camille e della sua materia Pozioni. Non poteva negare il suo interesse verso quell’arte, si impegnava e partecipava con piacere a tutti gli incontri del club, andò bene anche all’esame scritto, e sembrava che la docente fosse molto soddisfatta. Ascoltò le parole di Camille, cercando di far ordine nella sua mente, c’era molto da dire, e doveva organizzare bene il discorso per non risultare troppo prolisso..

Inizierei col dire che l’Antidoto è una particolare sostanza capace di contrastare una qualunque forma di avvelenamento. Esistono diversi tipi di Antidoti: Quelli Generici o ampio spettro, che si utilizzano per contrastare gli effetti di quei veleni classificati con una o due X, e al contempo hanno anche la funzione di salvavita, cioè riducono l’effetto del veleno in modo di avere più tempo per preparare un antidoto più efficace ed indicato. Sono un esempio di antidoti generici: il Bezoar, le lacrime di fenice e il sangue di unicorno. Un altro tipo di antidoti sono quelli chiamati Specifici, che servono per neutralizzare uno specifico tipo di veleno. Per esempio può essere anche un particolare veleno che agendo in maniera opposta ad un alto, finiscono con l’annullarsi, come il principio delle pozioni Antagoniste. Mi sento in dovere di citare a questo punto, uno dei più famosi Pozionisti di sempre, Gustave Golpalott che ha contribuito in maniera rilevante alla scoperta degli usi delle pozioni e degli antidoti. Creò le tre leggi famose in tutto il mondo, mettendo ordine negli studi degli antidoti. La prima legge dice Un veleno naturale estratto da un vegetale richiede un antidoto naturale estratto da un altro vegetale. Ossia se il veleno è di origine vegetale, è certo che esisterà un altro vegetale con un antidoto appropriato. La seconda legge dice che ogni veleno naturale estratto da animale richiede un antidoto naturale estratto dall'animale superiore al primo nella catena alimentare. Stesso discorso di prima, solo che l’animale deve essere gerarchicamente superiore a quello che ha provocato l’avvelenamento. Ed in fine la terza legge, l'antidoto per un veleno composto è maggiore della somma degli antidoti di ciascuno dei singoli componenti, in pratica i singoli antidoti dei singoli veleni semplici non bastano a rendere innocuo il veleno composto, perché rimane sempre la sostanza velenosa creata dall’unione dei veleni semplici.
Fra le pozioni studiate inserirei negli antidoti sicuramente il Bezoar, un antidoto generico o ad ampio spettro per l'appunto, che come ho citato in precedenza ha effetto su quei veleni con una o due x. Poi l’antidoto specifico della pozione dilatante, ossia lo Sgonfiotto che porterà chi la beve alle dimensioni normali, ma deve essere ingerito almeno entro 3 giorni dall’assunzione della pozione dilatante, altrimenti si rimarrà gonfi come un dirigibile per molto tempo. In fine c’è un altro antidoto specifico, l’unico rimedio contro una pietrificazione, uno status che equivale alla morte, che è la pozione ricostituente alla Mandragora. Chi è stato pietrificato andrà totalmente imbevuto nel liquido, come se dovesse fare il bagno. E ci vorrà qualche ora prima di annullare completamente gli effetti della pietrificazione.


Concluse, attenendo la reazione della docente, e le eventuali prossime domande sul vasto mondo delle Pozioni..
 
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view post Posted on 27/12/2013, 16:16
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Quello degli antidoti era un'argomento vastissimo, avrebbero potuto discorrere per una giornata intera e probabilmente lo avrebbero fatto durante gli ultimi due anni di specializzazione se Nathan avesse continuato a studiare la sua materia. Ma ciò che aveva detto in quel frangente lo riteneva più che sufficiente. L'utilità, le tipologie, Golpalott, esempi pratici. Peraltro non sempre gli antidoti miravano ad eliminare uno status venefico, si tendeva a far rientrare nella categoria anche rimedi, chiamati inopportunamente antidoti, che curavano situazioni fisiche e psichiche debilitanti, come appunto la pietrificazione.
Tuttavia non riteneva vi fosse bisogno di sviscerare un argomento dove Scott aveva dimostrato di essere ferrato.


"Secondo te la Pozione Antilupo potrebbe essere classificata come antidoto?"

Trovare una collocazione alla Pozione Antilupo era materia controversa, una questione di difficile soluzione, tuttavia era curiosa di conoscere l'opinione di Nathan in proposito e quali giustificazioni avrebbe addotto per motivare la sua risposta.

 
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view post Posted on 30/12/2013, 12:57
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Pensò alcuni istanti prima di rispondere, cercando di riordinare i pensieri ed esporre in modo chiaro e ordinato le sue idee. La lezione sulla pozione antilupo la ricordava benissimo, dopo tutto le cose riguardanti le bestie notturne lo affascinavano..

Classificare la Pozione Antilupo non è affatto semplice; posso iniziare col dire che questa pozione ha effetto sui licantropi, ossia sugli uomini dotati di una doppia natura, umana e animale che si risveglia nelle notti di plenilunio prendendo il sopravvento e cancellando ogni residuo umano dal soggetto. La trasformazione è fuori controllo, e oltre a mutare forma nell’aspetto, il soggetto sarà pieno di collera repressa ed incapace di frenarsi. La pozione Antilupo agisce come cura agli effetti della trasformazione, non la impedisce ma ne allevia i sintomi consentendo al licantropo di mantenere il controllo delle proprie azioni.
Quindi sì, penso che la pozione Antilupo possa essere classificata come antidoto, visto che non sempre gli antidoti mirano ad eliminare esclusivamente uno status venefico, ma si tende a far rientrare in questa categoria anche dei rimedi, che curano situazione fisiche e psichiche debilitanti. C’è da dire inoltre che l’effetto dell’Antilupo è solo temporaneo, e per avere effetti sicuri dovrà essere assunta una settimana prima della luna piena, oppure durante la trasformazione anche se è molto pericoloso. Il morso di queste creature è contagioso.


Concluse, le sue premesse e la conclusione l’avevano abbastanza convinto, ora la parola spettava a Camille..
 
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view post Posted on 2/1/2014, 13:43
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"E' vero, la categoria degli antidoti è piuttosto vasta, di regola vengono utilizzati per contrastare gli effetti di un veleno ma esistono anche le eccezioni. Molti considerano l'Antilupo proprio come antidoto, personalmente la collocherei fra le Pozioni che modificano uno status ma, come ho detto, la questione è ancora dibattuta"

Si sistemò più comodamente sulla sedia, strano a dirsi ma, anche seduto Nathan pareva altissimo.

"Cambiamo argomento. Come tu sai esistono vari procedimenti di creazione di una Pozione ed esistono svariate modalità per mezzo delle quali questa può essere somministrata. Abbiamo gli unguenti e le paste, per fare un esempio, che sono tipici delle rigeneranti. Abbiamo gli Elisir, che spaziano trasversamente fra più categorie. Ed abbiamo i Distillati. Di regola quale gruppo di pozioni richiede il processo di distillazione? Riflettici, credo che i ricordi siano piuttosto freschi dato che si tratta di Pozioni studiate quest'anno .."

 
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view post Posted on 6/1/2014, 06:49
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Pensò alle parole della Docente, imprimendosi bene in mente anche la parte sull’Antilupo; ora toccava ai Distillati studiati durante il Quinto Anno..

Allora, per iniziare, la distillazione è un processo che serve a separare le diverse sostanze che si trovano in una miscela, sfruttando i loro punti di ebollizione. Per compierlo utilizziamo gli alambicchi, degli strumenti costituiti da una caldaia, dove il liquido viene riscaldato, da una serpentina di raffreddamento, in cui i vapori bollenti si condensano e tornano allo stato liquido e da un contenitore nel quale viene raccolto il distillato. Il processo risulta molto semplice, prendiamo in esame due sostanze in una miscela che hanno due punti di ebollizione diversi. Quella con il punto più basso evaporerà prima separandosi dall’altra, quindi passerà attraverso la serpentina di raffreddamento, dove tornerà allo stato liquido e si condenserà nel contenitore.
Le pozioni che richiedono questo processo sono il Distillato della Morte Vivente e Distillato Sviante e di Confusione, due pozioni che generano uno stato di profonda prostrazione in chi ne fa uso. il Distillato della Morte Vivente è una pozione soporifera molto potente, il suo effetto è quello di donare una morte apparente. Fino a che durerà l’effetto chi la beve sarà praticamente morto, anche se il cuore non cesserà di battere e continuerà a pompare sangue al cervello. Basterà una sola goccia per mandare la vittima nel sonno profondo, appena due gocce e non vi farà più ritorno.
Il Distillato Sviante e di Confusione invece è anch’essa un pozione molto pericolosa. Non dà nessuno stato vegetativo di morte apparente ma una attiva coscienza, seppur sviata e confusa, che potrebbe portare a compiere azioni spiacevoli. Il Distillato crea quindi degli stati di impudenza, infiammando la mente in maniera del tutto incontrollabile. Sotto l’effetto di questo Distillato tutti potrebbero fare della azioni oltre il loro controllo, anche buttarsi dalla torre di Astronomia.


Concluse , quelle ultime lezioni erano state davvero interessanti, ora la parola spettava a Camille..
 
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view post Posted on 9/1/2014, 16:22
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Perdona il ritardo


La Torre di Astronomia ... quanta gente ci avrebbe buttato anche senza i fumi del Distillato Sviante?
Annuì, la risposta si era rivelata più che esauriente.


"In quale categoria elaborata da Stuff rientrano i due Distillati da te menzionati?"

Gira che ti rigira non l'aveva detto.

"Inoltre ... quale è l'elemento o l'ingrediente che li accomuna? E ... alla luce delle tue nozioni pozionistiche, quale calderone è preferibile utilizzare?"

Tre domande al prezzo di una. Anzi quattro.

"Ultimo quesito e poi ti lascio al professor Hawkins. Che differenza intercorre fra il Distillato della Morte Vivente e la Mors Aparentis?"

 
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view post Posted on 10/1/2014, 16:29
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Altro giro, altra corsa, anzi per meglio dire altra domanda. Quelle sembravano le ultime richieste che Camille rivolgeva all’alunno riguardo la sua materia, poi sarebbe toccata a Trasfigurazione e finalmente gli Esami Gufo sarebbero giunti alla fine. Per concludere in bellezza l’esame di Pozioni ben quattro richieste di fila messe su un piatto d’argento dalla Prof. Cami. Nathan iniziò a far ordine nella sua testa, per poi iniziare il suo discorso in modo sensato ed ordinato.

I due distillati rientrano nella categoria delle pozioni che modificano uno stato, quinta nel gruppo di suddivisione creato da Stuff. Questa categoria può comprendere tutte le quattro categorie precedenti, ma allo stesso tempo include le Pozioni utili ad altri scopi che non ne fanno parte.
L’elemento che li accomuna è L’Assenzio che dovrà essere ottenuto tramite il processo di distillazione; per creare il Distillato della Morte Vivente si dovrà aggiungere all’Assenzio l’Asfodelo in polvere, i Fagioli Soporiferi e le Radici di Valeriana. Mentre per creare il Distillato Sviante e di Confusione si dovrà aggiungere all’Assenzio la Coclearia, Levitisco e alla Starnutaria.
È preferibile usare il calderone in Oro, per via delle incredibili proprietà di questo materiale. Le sue fattezze non si discostano in maniera significativa dal suo progenitore quello in argento, tuttavia è assodato che il diverso materiale influisca sulla messa a punto delle Pozioni di più ardua realizzazione, e sicuramente quelle al livello del quinto anno scolastico come queste in esame - che toccano in maniera così sensibile uno status come una morte apparente - sono le più indicate ad essere preparate con questo tipo di calderoni.
La differenza che c’è fra il il Distillato della Morte Vivente e la Mors Aparentis è che il primo va assunto con moderazione, basterà una sola goccia per avviare lo stato di coma, due per la morte. Mentre la Mors Aparentis deve essere spruzzata contro l’eventuale nemico, questa è principalmente un’arma di difesa e darà anch’essa l’effetto di una morte apparente.


Concluse attendendo le parole della docente, tra poco sarebbe toccato a Vincent mettere sotto esami il ragazzo e chiudere in tal modo quel ciclo di esami..
 
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view post Posted on 10/1/2014, 17:31
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Fine della storia.
Non aveva necessità di sondare le competenze di Nathan sul piano pratico, torchiarlo ancora - sebbene di cognome facesse Scott - non le era di nessuna utilità.


"La tua docente di Pozioni è una donna di parola, abbiamo terminato. Ho cercato di metterti in difficoltà con domande ragionate, l'unico appunto che posso farti riguarda l'utilizzo del calderone in oro, le cui proprietà esaltano gli effetti di Pozioni più che altro curative"

Prese il foglio ricco di appunti e lo piegò in due.

"Hai svolto un buon esame e meriti di prendere il G.U.F.O. in Pozioni con il massimo dei voti. A patto che non smetterai di farmi visita al Club"

Gli puntò il dito contro, stava ovviamente scherzando.

"Ti lascio fra le grinfie del Professor Hawkins, tieni duro"

 
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Vincent Hawkins
view post Posted on 10/1/2014, 17:40




Camille aveva terminato e Nathan, senza alcuna incertezza o dubbio di sorta, aveva guadagnato la sua ennesima promozione col massimo dei voti.
Notevole, davvero notevole: andava detto che il Grifondoro era piuttosto capace e diligente, sebbene di certo potesse dare di più... Ma lui era lì per quello, no?
Sorrise a Camille e prese il suo posto davanti a Nathan, abbandonando sul tavolo le pergamene che aveva guardato e riguardato fino a quel momento.

"Buongiorno, signor Scott." esordì con un sorriso incoraggiante "Le prometto che cercherò di essere il più rapido possibile, immagino che sostenere esami orali di sì tante materie sia stato faticoso."
Lanciò un'ultima occhiata alle pergamene dinanzi a lui prima di schiarirsi la voce e tornare a puntare lo sguardo sul volto del ragazzo.
"Il suo compito scritto ha meritato un Eccellente pieno, ma sono certo che la parte orale e pratica potrà "ispirarla" maggiormente: dunque..." proseguì, assumendo un tono più pratico "... Vorrei che fosse lei a scegliere il primo incantesimo di cui parlarmi: badi soltanto che sia appartenente alla classe di Trasfigurazione Animale."

Edited by Vincent Hawkins - 10/1/2014, 18:16
 
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