| Quando aveva accettato quell'intervista sapeva benissimo dove sarebbe andata a parare. In fondo l'evacuazione di Hogwarts aveva fatto discutere tutti fin dal primo momento e tutti avevano voluto dire la loro. Ognuno si era creato la propria teoria che il silenzio suo delle sue ex colleghe aveva contribuito ad alimentare lasciando tutti in un limbo di incertezza. Ma era arrivato il momento di sollevare il velo che avevano steso su tutta la situazione e di spiegare i motivi per cui certe decisioni erano state prese. Tutto il Mondo Magico aveva il diritto di sapere la verità e lei aveva il diritto sacrosanto di non sentirti più giudicata ogni volta che usciva per strada. Era probabilmente quello un pensiero egoista ma, ad un anno di distanza cominciava ad essere stanca di essere additata continuamente come la responsabile di una tragedia. Lei l'aveva EVITATA una tragedia di aver evitato una di dimensioni che nessuno avrebbe potuto immaginare. Quaranta ragazzi erano morti, era vero, ma non era stata colpa sua. Per la prima volta si ritrovò pietosamente ad assolversi e a chiedersi quanti ne sarebbero potuti morire se non avesse fatto nulla, se quel giorno nel suo ufficio avete deciso di non credere a quella voce e di non accettare la perdita di dieci anni e di non convocare Camille e le altre. Ma l'aveva fatto ed ora le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti e tutti si arrogano il diritto di giudicare di dire "io avrei fatto meglio" senza rendersi conto che se era loro concesso parlare in quel modo era perché lei aveva preso quella decisione e non altre. Ma era inutile arrabbiarsi o prendersela con qualcuno, ormai ciò che era fatto, era fatto. Aveva deciso di approfittare di quel intervista per prendersi le sue responsabilità ma anche per dire la verità ed era ciò che stava facendo. Ma forse lo stava facendo male, si stava sfogando su quella ragazzina che non aveva nessuna colpa. Colpita da questa riflessione decise di restare in silenzio: Arya era soltanto una giornalista, doveva darle il tempo di assimilare tutte le informazioni. Ma come aveva imparato nel corso dei mesi in cui l'aveva conosciuta, la giovane serpe era anche tiptop sto sveglia e dotata di una mente acuta. Non le servì quindi molto tempo per rispondere alla domanda che aveva rivolto. E, incredibilmente, per capire, capire finalmente i motivi per cui aveva agito in quel modo e forse, in parte, condividerli. La risposta della giovane la fece sentire piuttosto sollevata, forse poteva iniziare sperare che qualcuno oltre lei arrivasse a fare un ragionamento del genere. Ma non era il momento di pensarci quello, doveva tornare a concentrarsi sull'intervista: a quanto sembrava, Arya non aveva ancora finito. La domanda successiva però, era decisamente più semplice di tutte quelle che le aveva fatto fino a quel momento. - Ho ripreso a studiare. Vorrei dare l'esame per poter entrare al San Mungo come guaritrice e nel frattempo ho accettato la proposta di Vincent di lavorare qui che affiancano nella gestione della Gazzetta. Ultimamente dedico la maggior parte del mio tempo allo studio. Spero, il prima possibile, di riuscire ad ottenere un colloquio e a dimostrare che sono in grado di fare questo mestiere. Nonostante non abbia seguito un percorso di studi molto ortodosso- Ed ora? Ad Arya sarebbero bastate le sue risposte? Non restava che attendere.
Edited by Caroline Dalton - 24/6/2014, 15:24
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