Do or Die, Leah e Zoey

« Older   Newer »
  Share  
Leah‚
view post Posted on 5/2/2014, 23:52 by: Leah‚




Quando sbucarono nel retrobottega, Leah fu sopraffatta dall'odore aspro del sangue, odore che riusciva a superare il profumo pulito della neve.
Il sapore di sangue nell'aria rallentò i passi di Leah: ma anche se l'odore nauseante e acre entrava nella testa e rendeva i pensieri più confusi, la scena che si presentò ai suoi occhi svoltato l'angolo non lasciava molto spazio a dubbi. C'erano due persone. E una torturava l'altra.

"Abbiamo fatto bene a non perdere tempo." Pensò Leah, deglutendo nervosamente: quel poverino non avrebbe resistito troppo a lungo, visti i rivoli di sangue che si versavano dal suo corpo.
Preoccupata, Leah lo fissò mentre il sangue caldo gocciolava sulla neve lasciando piccoli buchi ed emettendo nuvolette di vapore. Quando la figura avvolta nel mantello sollevò ancora la bacchetta e una nuova ondata di ferite dilaniò il corpo dell'uomo, Leah dovette mordersi le labbra a sangue per non gridare. Non poteva assistere come spettatrice a tutto quel dolore, a quella ingiustizia, a quella follia.
Zoey le parlò, ma lei non stava nemmeno ascoltando: era troppo presa dal trattenersi dal fare qualcosa di sciocco. Avrebbe voluto prendere la bacchetta e puntarla alle spalle dell'aguzzino, ma se l'avesse fatto che incantesimo avrebbe potuto scagliare? Dubitava che un mangialumache sarebbe stato utile davanti a una persona che torturava in quel modo un'altra.
Tremando per la rabbia, il disgusto e la paura, Leah afferrò il braccio di Zoey e senza parlare le fece cenno con il capo di appiattirsi contro la parete del magazzino alle loro spalle, cercando di rendersi più simile allo sfondo avvolgendosi meglio nel mantello scuro. Guardò intensamente la compagna di scuola negli occhi e mosse lentamente le labbra per farsi capire senza emettere suono:

- Non possiamo stare qui senza fare niente. Dobbiamo aiutarlo. - Scandì.
Guardò ancora verso l'uomo sofferente, accasciato sotto il suo stesso peso, e sentì uno strano mix di rabbia e paura montarle rapidamente alla testa. Era una bambina, una bambina maga senza esperienza... e quella persona pareva abile e senza scrupoli: colpirla avrebbe significato solo farsi scoprire e forse farsi colpire. Eppure non riusciva a pensare di lasciar perdere. Le mani le pizzicavano e il cuore le batteva forte. Se fosse stata da sola forse avrebbe agito d'impulso, facendo qualcosa di molto coraggioso e molto sciocco. Per fortuna si era fermata a pensare che Zoey era con lei ed era giusto coinvolgerla, invece che travolgerla con la sua impulsività.

- Proviamo a disarmarla? - Propose Leah muovendo le labbra lentamente.
Fece scivolare lentamente la mano tra le pieghe del mantello, dove teneva la bacchetta, e la strinse, sentendo l'adrenalina aumentare nelle vene. Qualcosa avrebbero dovuto fare: non si poteva assistere ad una scena del genere e rimanere a guardare.
 
Top
67 replies since 13/1/2014, 00:48   1284 views
  Share