Do or Die, Leah e Zoey

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Leah‚
view post Posted on 12/2/2014, 18:19 by: Leah‚




Se Leah aveva ancora qualche dubbio nel voler aiutare il malcapitato giovane, davanti alle sue parole coraggiose non ne avrebbe avuto più nessuno. Rimanere così determinati anche davanti al dolore non era cosa da tutti e Leah ammirava infinitamente chi riusciva a sacrificarsi per gli altri… forse perchè lei sapeva che non ne sarebbe capace.
Sentì Zoey avvicinarsi e sussurrarle di chiudere gli occhi e di aiutarla, distraendo in qualche modo l'aguzzina.
Leah ebbe un moto di nervosismo quando si rese conto che Zoey non aveva intenzione di disarmarla, ma a pensarci bene forse il suo era stato un atteggiamento troppo impulsivo: chissà quanto era potente quella donna… probabilmente il maldestro expelliarmus di una bambina al primo anno non le avrebbe fatto neanche il solletico.
Forse l'unica arma che avevano ancora dalla loro parte era il fatto di non essere state notate: i due adulti sembravano troppo presi dalla loro battaglia per accorgersi delle due nuove arrivate e l'effetto sorpresa poteva essere la loro arma vincente, più di ogni incantesimo.
Decise di lasciare a Zoey il primo passo: era certa che fosse molto più determinata, esperta e coraggiosa di lei, essendo una Grifondoro al secondo anno.

- D'accordo. - Le mormorò.
Obbediente chiuse gli occhi nel momento in cui la ragazza glielo sussurrò: conosceva gli incanti di luce e se Zoey ne voleva usare uno - specie il più potente - avrebbe fatto meglio a evitare di esserne accecata… anche perchè con tutta quella neve che li circondava l'effetto avrebbe potuto essere devastante.
In quel momento capì che la strategia della sua amica non era niente male: rendere la donna incapace di capire chi l'avesse attaccata le impediva di vedere che erano due ragazzine quasi innocue. E forse lei poteva fare ancora di più: poteva illuderla che di gente ce n'era altra, che proveniva da altri posti… e che magari era anche tanta.
Non sapeva se un solo incanto avrebbe potuto fare tutto quello, ma tentare non era sbagliato. Si sarebbe sentita una codarda a non provarci, soprattutto dopo aver visto con quanto sprezzo del pericolo l'uomo aveva affrontato la sofferenza per proteggere i suoi alleati.
Mentre teneva gli occhi chiusi e sentiva Zoey muoversi al suo fianco per scagliare l'incantesimo, Leah prese un lungo respiro, avvertendo il freddo odore della neve e quello acre del sangue. Serrò gli occhi per rimanere concentrata e sfilò lentamente la bacchetta dalla tasca interna del mantello, puntandola ad occhi chiusi davanti a sè, verso l'estremità opposta del retrobottega, tra gli alberi che facevano da sfondo alla scena. Li aveva osservati a sufficienza quando era arrivata per riuscire quasi a rivederli con gli occhi della mente: il pino nano in prima fila e gli altri dietro, una confusa macchia di bianco e di nero. I passi sarebbero arrivati da lì e sarebbero stati tanti e rumorosi.
Sarebbe riuscita a farli avvertire nonostante l'ululio del vento e il fischiare dei turbini di neve.
Ci sarebbe riuscita.
Stringendo le dita attorno alla bacchetta ripensò al viso dolorante del ragazzo e alla donna che gli infilava la bacchetta nel costato. Si accorse che consueto mix di rabbia e determinazione le scorreva nelle vene e Leah si concentrò per convogliarlo nella bacchetta, alimentando la sua voglia di scagliare l'incanto nel migliore dei modi. Avrebbe voluto gridare, ma non voleva farsi scoprire, così - tenendo la bacchetta ferma davanti a sè e immaginando con chiarezza l'effetto che desiderava creare - pronunciò l'incantesimo chiaramente, ma sottovoce.
- Distrao. -
Sperava davvero di essere riuscita a dare al giovane una mano e di non aver incasinato tutto con la sua scelta. Ma soprattutto sperava di non aver messo nei guai la sua amica, che tanto coraggiosamente si era esposta per prima.
 
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