Do or Die, Leah e Zoey

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~ Zoey.
view post Posted on 15/5/2014, 10:25 by: ~ Zoey.

In a coat of gold or a coat of red, a ℓισи ѕтιℓℓ нαѕ ¢ℓαωѕ.

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Il tempo stringeva, e bisognava agire alla svelta prima che fosse troppo tardi, questo Zoey lo sapeva da sé, senza che qualcuno provvedesse a dirglielo. Era anche vero, però, che in quel momento non aveva la più pallida idea di cosa fare; avevano ridato al ragazzo la sua bacchetta, e ora? Era palese che lui non si trovasse nelle condizioni di fare nulla, tanto era debole e spossato.
Guardò Leah, poi sussurrò:

- Secondo te, un Curo Venenum potrebbe sortire il benché minimo effetto? - Si mordicchiò il labbro inferiore, incerta sul da farsi; ma perché non provare? Era pur sempre meglio che restarsene con le mani in mano, e comunque, non avrebbe potuto danneggiarlo, nel caso in cui l'incantesimo si fosse rivelato perfettamente inutile.
Mise mano alla bacchetta, rispolverando le lezioni di Incantesimi dell'anno precedente, e preparandosi a castare l'incanto.

- Va bene, io ci provo...tentar non nuoce, in fondo. - mormorò rivolta all'amica Tassina. - Cerca...cerca di sollevargli la testa. -
Tenendo saldamente la bacchetta fra le dita, spostò il braccio come aveva imparato dalla docente di Incantesimi: da sinistra verso destra. Poi, disegnò un semicerchio immaginario, in senso antiorario, e alla fine di ciò, puntò la bacchetta verso il petto del giovane mago.
- Curo Venénum. - disse con voce bassa, ma decisa e ferma, ponendo l'accento sulla seconda "e" come da formula.
C'era un motivo se aveva designato il petto come obiettivo dell'incanto: in primis, era la parte del corpo più ampia, e in secundis, sperava in qualche modo che l'incanto agisse prima che il veleno andasse a danneggiare del tutto il cuore, pulendo le ferite per quanto possibile.
Zoey non era una sciocca, sapeva che quel semplice incantesimo di Prima Classe non avrebbe potuto nulla contro magia presumibilmente Oscura, ma il suo intento non era chiaramente quello di guarire, bensì di guadagnare tempo: se Wolf si fosse rimesso almeno un minimo, avrebbe avuto forza e tempo necessari a provvedere da solo a se stesso, e poi di vendicarsi della sua aguzzina, liberando così anche l'altro ragazzo e ponendo fine a quella orribile situazione.
La sua mano, nervosamente, raggiunse quella di Leah, come se questo gesto avesse potuto tranquillizzarla. Ora non rimaneva che attendere insieme l'esito (e possibilmente la conclusione di quella brutta avventura).

 
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