Do or Die, Leah e Zoey

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Leah‚
view post Posted on 8/6/2014, 21:30 by: Leah‚




Di andarsene non se ne parlava.
Ancora accucciata nella neve, con la calzamaglia zuppa e le ginocchia che iniziavano a patire il freddo, Leah scoccò un'occhiata determinata al mago malconcio che si era a malapena rimesso in piedi.
Era stanco, ferito e solo. E voleva vederle sgattaiolare via?
Davver, non se ne parlava.
Ok, a logica era la cosa giusta da fare. Due bambine non potevano fare molto... ma in fondo avevano già fatto "qualcosa", no?
E poi Leah non aveva nessuna intenzione di abbandonare delle persone in pericolo. Rimanere, era quella la cosa giusta da fare. E lei voleva poter dire di aver fatto sempre la scelta giusta, anche quando le circostanze erano pericolose.

- Io non vado proprio da nessuna parte. -Sbottò tirandosi in piedi.
Non sapeva nemmeno che effetto potevano fare quelle parole, dette da una bambina con i collant macchiati di neve, la faccia arrossata dal vento e gli occhi che luccicavano determinazione. In quel momento appena prima di una sua filippica su tutte le loro potenzialità, Zoey le si avvicinò, bisbigliandole qualcosa a proposito di un Periculum.
Chiedere aiuto: ma certo, quella sì che era una buona idea!

- Va' pure. - Le sussurrò, annuendo - Io ho qualcos'altro in mente. -
Sfoderò la bacchetta e la puntò diretta al petto del mago. Ignorando la sua espressione (probabilmente si stava chiedendo se le fosse andato di volta il cervello) e approfittando del fatto che la strega pareva più interessata al ragazzo biondo incatenato che a quello che accadeva alle sue spalle, Leah prese un bel respiro e si preparò a scagliare l'incanto che aveva scelto.
La teoria la conosceva bene, sulla pratica era un po' più incerta. E soprattutto doveva considerare il freddo, la paura e la stanchezza, che non giocavano certamente a suo favore.
Sforzandosi di cancellare dalla sua mente qualunque rumore o sensazione che l'avrebbero potuta distrarre, Leah tese il braccio davanti a sè spostando il braccio da sinistra a destra, creando un semicerchio in senso antiorario. Mentre compiva il gesto ricostruiva nella sua mente la scena che aveva visto quando aveva svoltato l'angolo: il mago in croce, appeso proprio come il suo compagno in quel momento. Terminò il movimento e puntò con convinzione la bacchetta verso il punto del suo braccio che impugnava la bacchetta che era stato ancorato alla croce dall'incantesimo. Se la strega aveva deciso di riservare ad entrambi i maghi lo stesso trattamento, forse era quello il punto in cui il veleno si era inoculato nel corpo del giovane.

- Curo Venénum. - Disse poi, a voce bassa ma convinta, calcando l'accento sulla seconda e.
Sperava intensamente di poter dare ancora un po' di forza a quel ragazzo: più che dargli coraggio ed energia, lei e Zoey non potevano fare. E nel frattempo, dovevano attendere con pazienza l'arrivo dei soccorsi.
 
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